DiagnosiMolecolarediTrombofilia EreditariamedianteAnalisidiMutazione deiGenidelFattoreV,FattoreIIeMTHFR AGT,ACE,FattoreXIII,PAI-1,HPA,HFE, BetaFibrinogeno,ATR-1 RelazioneTecnica BiolabSrl Sommario TROMBOFILIA:ASPETTIMOLECOLARI............................................................................................................2 FATTOREVvariantediLeiden(G1691A)emutazioniY1702C,R306T(Cambridge),H1299R.......................3 PROTROMBINA–FATTOREIIMUTAZIONEG20210A....................................................................................3 MTHFR–GENEDELLAMETILENETETRAIDROFOLATOREDUTTASI.MUTAZIONIC677TEA1299C...............4 APOLIPOPROTEINAB(APOB):MUTAZIONER3500Q....................................................................................5 FATTOREXIII:POLIMORFISMOVAL34LEU(V34L).........................................................................................5 BETAFIBRINOGENO(FGB):POLIMORFISMO-455G-A..................................................................................5 HUMANPLATELETALLOANTIGENS(HPA):POLIMORFISMOLEU33PRO.......................................................6 INIBITOREDELL'ATTIVATOREDELPLASMINOGENODITIPO1(PAI-1):POLIMORFISMO1BPDEL/INS 4G/5G............................................................................................................................................................6 ANGIOTENSINCONVERTINGENZYME(ACE):POLIMORFISMOI/D...............................................................6 ANGIOTENSINOGENO(AGT):VARIANTEM235T...........................................................................................7 ATR-1(Recetoredell’angiotensinaII)............................................................................................................8 ANALISIDELLEMUTAZIONI:TECNOLOGIAUTILIZZATA...................................................................................8 BIBLIOGRAFIA...................................................................................................................................................9 BiolabS.r.l. SedelegaleeLaboratorio:LargodegliAranci,9–63100AscoliPiceno P.I.02083900445–Tel.0736550452–email:[email protected]–www.laboratoriobiolab.it. AziendacertificataUNIENISO9001:2008 Pagina|1 TROMBOFILIA:ASPETTIMOLECOLARI Pertrombofiliaereditariasiintendonoquellecondizionipredisponentiadunaumentatorischiodimalattia tromboembolicavenosa(TEV)e,inalcunecondizioni,ancheditrombosiarteriosa.Sebbenel’introduzione sistematicadimisurediprevenzionedeltromboembolismovenosoabbiaridottonegliultimiannil’incidenza deglieventipost-operatori,tuttaviarimangonocomunquealtil’incidenzatotale,laprevalenzaelamortalità pertromboembolismovenoso.Attualmentesistimachel’incidenzanellapopolazioneoccidentalesidi1caso su 1000 abitanti all’anno mentre la mortalità nei pazienti con EP si attesta intorno al 15%. Tali eventi si verificano principalmente a causa della natura silente di tale complicanza e alla scarsa specificità nella presentazioneclinica.Diventapertantodifondamentaleimportanzalapossibilitàdiindividuareisoggettia rischio definendo le migliori indicazioni per uno screening di popolazione che tengano conto contemporaneamentedell’efficaciadelloscreeningmaanchedeisuoicostiedellasuasostenibilità. Dagli anni '90 sono stati osservati dei difetti genetici definiti polimorfismi predisponenti alla trombosi. Quando è presente una mutazione severa, il fenotipo emergente è fortemente diverso dal wild type e facilmente identificabile. Nella pratica clinica si possono osservare varianti genetiche che esprimono un fenotiposololeggermentediversodalnormale,tantodanonessereclinicamentericonoscibile.Lapresenza contemporanea di altre varianti nell'ambito della medesima via metabolica e/o di fattori ambientali può determinare il superamento di una soglia, con la comparsa del fenotipo "malattia". La trombofilia è da considerare come un complesso multifattoriale nel quale interagiscono diverse componenti genetiche e ambientali. Alcune di queste componenti genetiche polimorfiche sono state identificate e ancora oggi ne vengono descrittediverseepossonoessereraggruppatein3principalicategoriedirischio:alto,moderatoebasso. Unrischioaltoèassociatoadalcunemutazionicheportanoadundeficitdianticoagulantinaturali(Es.deficit di antitrombina III, proteina C e proteina S) ma sono condizioni estremamente rare nella popolazione generaleconunaprevalenzadello0,02-0,5%. Altre mutazioni, invece, considerate come fattori di rischio moderati, si riscontrano nella popolazione generaleconunaprevalenzamaggiore. Traifattoridirischiomoderatotroviamo: BiolabS.r.l. SedelegaleeLaboratorio:LargodegliAranci,9–63100AscoliPiceno P.I.02083900445–Tel.0736550452–email:[email protected]–www.laboratoriobiolab.it. AziendacertificataUNIENISO9001:2008 Pagina|2 FATTOREVvariantediLeiden(G1691A)emutazioniY1702C,R306T(Cambridge),H1299R L’osservazione che alcuni plasmi resistevano all'azione della proteina C attivata (activated protein C resistance,APCR),haportatoallascopertadelFVLeiden,unfattoreVanomalocaratterizzatodaresistenza all'inattivazioneindottadallaproteinaCattivata.Lamutazionecausalasostituzionediun'adeninaconuna guaninanelnucleotide1691delgenedelfattoreV,cheinducelasostituzionediun'argininaconunaglicina Pagina|3 inposizione506dellamolecoladelfattoreV(cioèinunodeitresitidelfattoreVchevengonoclivatidalla proteinaCattivata).TalefattoreVanomalo(definitofattoreVLeiden,dallacittàdoveèstatoscoperto)è pertanto in gran parte insensibile all'azione inibitrice della proteina C e costituisce un fattore ad attività protrombotica. Il fattore V di Leiden ha una prevalenza del 5% nella popolazione generale mentre si riscontranel20%deipazienticonuneventoditrombosivenosaenel50%deipazienticontrombofilia familiare.InItalialafrequenzadiportatoridellamutazioneineterozigosièparial2-3%,mentreinomozigosi lamutazionehaun’incidenzadi1:5000.Isoggettieterozigotihannounrischio8voltesuperioredisviluppare una trombosi venosa, mentre gli omozigoti hanno un rischio pari ad 80 volte. Tale evento trombotico è favoritoinpresenzadialtrecondizionipredisponentiqualilagravidanza,l'assunzionedicontraccettiviorali (rischioaumentatodi30volteneglieterozigotiedialcunecentinaianegliomozigoti),gliinterventichirurgici. In gravidanza una condizione genetica di eterozigosi per il Fattore Leiden è considerata predisponente all'abortospontaneo,allaeclampsia,aidifettiplacentari,allaSindromeHELLP(emolisi,elevazioneenzimi epatici,piastrinopenia).LamutazionedelFVdiLeidenèassociataatrombosivenosaprofondausualmente allegambe,altrisitisonopiùinsoliti.Lemanifestazioniclinichepossonoessereinfluenzatedalnumerodegli alleli interessati (le mutazioni in omozigosi portano ad un rischio molto maggiore), da altre varianti polimorfichepredisponenti,fattoriditrombofiliaacquisitacomelapresenzadianticorpiantifosfolipidi,alti livellidifattoreVIII,neoplasienonchédallapresenzadifattoricircostanzialidirischio:viaggi,cateterivenosi centrali,gravidanza,usodicontraccettiviorali,terapiasostitutiva(HRT)echirurgiamaggiore. Oltre che come test di conferma nei casi di test coagulativi alterati, c’è un consenso generale nel raccomandareiltestmolecolareneicasidi: - unaTEVsenzaaltrecauseadognietàmasoprattuttose<50anni; unastoriaditromboemboliavenosaricorrente; trombosivenosainsitiinusuali(adesempio,levenecerebrali,mesenteriche,portaleedepatica); unaTEVdurantelagravidanzaoilpuerperio; unaTEVvenosaassociataall'usodicontraccettivioralioterapiaormonalesostitutiva unaTEVinunindividuoconunfamiliarediprimogradoconTEVprimadell'etàdi50anni PROTROMBINA–FATTOREIIMUTAZIONEG20210A La protrombina o fattore II della coagulazione svolge un ruolo fondamentale nella cascata coagulativa in quanto la sua attivazione in trombina porta alla trasformazione del fibrinogeno in fibrina e quindi alla formazionedelcoagulo.Èstatadescrittaunavariantegeneticacomunenellaregionenontrascrittaal3'del genecheèassociataadelevatilivellidiprotrombinanelplasmaconconseguentesbilanciamentoinsenso pro-trombotico.IlpolimorfismoinquestocasoèunasostituzionediunnucleotideGconunaAnellaregione 3'nontradotta(20210G>Aoc.*97G>A).Inquestocasoanchesenonc'ècambiamentoamminoacidicola mutazioneinteressaunaregionecheèsicuramentecoinvoltanellaregolazionepost-trascrizionaleeagisce aumentandolastabilitàdell'RNAmessaggerooconunamaggioreefficienzaditrascrizione.Latrasmissione BiolabS.r.l. SedelegaleeLaboratorio:LargodegliAranci,9–63100AscoliPiceno P.I.02083900445–Tel.0736550452–email:[email protected]–www.laboratoriobiolab.it. AziendacertificataUNIENISO9001:2008 è autosomico dominante a penetranza incompleta. L’espressione clinica della trombofilia legata alla mutazione della protrombina è variabile; molti individui eterozigoti o omozigoti per la 20210 G>A non sviluppanomaitrombosimentrealcunieterozigotirimangonoasintomaticifinoall'etàadultaealcunihanno tromboemboliaricorrenteprimadei30anni.IlrischiorelativodiTVPnegliadultieterozigotiperl'allele20210 G>Aèda2a5volteaumentato;neibambini,ilrischiorelativoditrombosièdi3-4voltemaggiore. Nellapopolazionegeneralelafrequenzadellamutazione20210G>Aèdicircail2-5%mentresiriscontranel 5-15%deipazienticontrombosivenosaprofonda. C’èungeneraleconsensonelraccomandarel'esecuzionedeltestneiseguenticasi: -primaTEVesitataprimadei50anni -unastoriaditromboemboliavenosaricorrente -trombosivenosainsitiinusualicomevenecerebrali,mesenterica,portaleodelleveneepatiche -TEVdurantelagravidanzaoilpuerperio; -TEVassociataconl'usodicontraccettivioralioterapiaormonalesostitutiva -unprimoepisodiodiTEVatutteleetàinunindividuoconunmembrodiprimogradodellafamigliacheha avutounTEVprimadi50anni. Traifattoridirischiopiùbassi: MTHFR–GENEDELLAMETILENETETRAIDROFOLATOREDUTTASI.MUTAZIONIC677TE A1299C Questo enzima è uno dei 4 enzimi che intervengono nella trasformazione dell' omocisteina in metionina, reazionechesiverificadurantelasintesidelDNAeacuipartecipanolavitaminaB12,lavitaminaB6el'acido folico.Talereazioneimpediscel'aumentodellaconcentrazioneplasmaticadell'omocisteina,chesepresente adelevateconcentrazioni,determinaungravedannoendoteliale,condizionepredisponentelosviluppodi trombosiarteriose.L’omocisteinaèunaminoacidosolforato,intermediometabolicodelmetabolismodella metioninaedellacisteina.Laconversionedell'omocisteinaametionina(processodirimetilazione)olasua conversioneacisteina(transulfurazione)rappresentanoleprincipaliviemetabolicheingradodimantenerne l'omeostasi.Ilrilasciocontrollatonelcircoloematico,d'altraparte,consentedimisurarneleconcentrazioni plasmatiche, che rappresentano un accurato indice dello stato dell'omocisteina tissutale. Un marcato incremento di questo aminoacido è presente in una malattia genetica autosomica recessiva causata dal deficit dell'enzima Cistationina-beta-sintetasi; le concentrazioni plasmatiche in questo caso sono molto elevate (> 100 μM) tanto da superare la soglia di escrezione renale e causare la presenza di questo aminoacidonelleurine. Alcuni polimorfismi genetici sono stati descritti in associazione all'iperomocistinemia nel gene MTHFR: c.677C>T,sepresenteinomozigosi,eineterozigosicompostacon1298A>G.Ilprimopolimorfismoèstato associatoallacosìdetta"variantetermolabile"delgenecioèunaproteinaconattivitàenzimaticadiminuita seespostaalcalore.Questoenzimafapartedelciclodeifolati,cofattoridell'enzimaMS(metioninasintetasi) checatalizzalaconversionedaOmocisteinaaMetionina. Anchesenonc'èancoraconcordanzatragliautorisuseequandoeseguireiltestgenetico,bisognatener presenteche: BiolabS.r.l. SedelegaleeLaboratorio:LargodegliAranci,9–63100AscoliPiceno P.I.02083900445–Tel.0736550452–email:[email protected]–www.laboratoriobiolab.it. AziendacertificataUNIENISO9001:2008 Pagina|4 - èutilesapereseun'iperomocisteinemiapuòesseredovutaallemodulazioninongeneticheedessere, quindi,inalcunicasitransitoria,oppureaunapredisposizionegenetica. può essere utile per il clinico, in alcuni casi selezionati, sapere se quel paziente, con una omocistinemia normale, ha un rischio di sviluppare una iperomocistinemia nell'arco della vita (correlazioneconl'età)acausadellapredisposizionegenetica. APOLIPOPROTEINAB(APOB):MUTAZIONER3500Q LeapolipoproteinesonodelleproteineappartenentiaicomplessiVLDLeLDL(VeryLowDensityLipoproteins eLowDensityLipoproteins)esonoresponsabilidellasolubilitàdeilipidinelsangueedellororiassorbimento nelle cellule. In particolare, l’apolipoproteina B-100 (Apo B-100) è necessaria per la solubilità e il riassorbimento del colesterolo. Il complesso Apo B-100- colesterolo viene riconosciuto dai recettori di membranaLDLequindiriassorbitonellecellule.Ilgenechecodifical’ApoB-100èsoggettoapolimorfismidi cui,ilpiùfrequente(R3500Q),provocaunadiminuzionedell’affinitàdellegameApoB-100-“recettoreLDLdi membrana”.L’ApoB-100mutatarestaliberanelsangue,causandoun’ipercolesterolemiaedunaumento delrischiodiformazionediplaccheostruttive.Inoltrelamutazionediquestaproteinaèunimportantefattore dirischioperlosviluppodell’arteriosclerosiprecoceedelledeficienzecoronarichearteriose(coronaryartery disease, CAD). È stato dimostrato che il 3.5% dei casi di ipercolesterolemia ha come causa primaria una mutazionesulgenedell’ApoB-100.QuestotipodimutazioneèconosciutaclinicamenteanchecomeFamilial Defective apolipoprotein B-100 (FDB). Studi su pazienti con FDB hanno dimostrato che il loro livello di colesteroloèmediamentedi8mmol/l, mentreilvalorenormaleèminoredi5.2mmol/l.Lamutazionediquestogene,chesitrovasulcromosoma 2, provoca nella proteina una sostituzione dell’aminoacido Arginina con una Glutamina in posizione 3500 (R3500Q);questoscambiofraaminoacidihacomeconseguenzauncambiamentodellaconformazionedella strutturaterziariadell’ApoB-100,nellazonadiriconoscimentoperilrecettoreLDL.Ladiminuzionediaffinità fraApoB-100erecettoreLDLpuòesseresuperioreal20%neipazientiomozigoti.Laprevalenzadiquesta mutazionenellapopolazionecaucasicavariada1:700a1:500. FATTOREXIII:POLIMORFISMOVAL34LEU(V34L) Uno stato di omozigosi per un particolare polimorfismo del gene del Fattore XIII (F13A1), consistente in transizioneG->Talivellodell'esone2delgene,conconseguentevariazioneaminoacidicaleucina->valinaa livello del codone 34, che è molto prossimo al sito di attivazione della trombina, è stata associata a un aumento elevato dell'attività di questo enzima. La presenza di tale mutazione in omozigosi, quindi, rappresenterebbeunfattoreprotettivocontrotrombosivenose. BETAFIBRINOGENO(FGB):POLIMORFISMO-455G-A UnpolimorfismopresentenellaregionepromotoredelgenedelbetaFibrinigeno(FGB),consistenteinuna transizioneG->Ainposizionenucleotidica-455,èassociatoconlivelliplasmaticielevatidiFibrinogeno.van't Hooft(1999)ArteriosclerThrombVascBiol19,3063 BiolabS.r.l. SedelegaleeLaboratorio:LargodegliAranci,9–63100AscoliPiceno P.I.02083900445–Tel.0736550452–email:[email protected]–www.laboratoriobiolab.it. AziendacertificataUNIENISO9001:2008 Pagina|5 HUMANPLATELETALLOANTIGENS(HPA):POLIMORFISMOLEU33PRO LaglicoproteinaIIIa(GPIIIa)oHumanPlateletAlloantigens(HPA),appartieneallafamigliadelleintegrineed è una proteina di membrana, presente sui trombociti. Durante il processo di coagulazione del sangue la GPIIIa, forma un complesso con la subunità GPIIb, viene attivata e si lega al fibrinogeno e al fattore von Willebrand(vWF).Questomeccanismopermetteaitrombocitiadiacentidilegarsifraloroperformareun Pagina|6 coagulo.LagenotipizzazionegenechecodificalaGPIIIa,ITGB3,permettedidistinguereledueformealleliche Pl(A1) o HPA1a e Pl(A2) o HPA1b determinate dal polimorfismo Leu33Pro, consistente in una variazione nucleotidica da T(A1) a C (A2) in posizione 1565, esone 2 del gene ITGB3, con conseguente variazione aminoacidicaLeu->Proalivellodelcodone33. LavariantePlA2daorigineaunaproteinachepresentaunaconformazionediversarispettoallaproteinanon mutata(wild-type).Questocambiamentodellastrutturadellaproteina,hacomeconseguenzaunaumento dell’affinitàfrailfibrinogenoelaGPIIIapredisponendoadunincrementodelrischiodiformazioneditrombi. È stato pure dimostrato che questo polimorfismo è associato ad un aumentato rischio di contrarre determinate patologie cardiache, come l’infarto del miocardio, eventi coronarici acuti e trombosi coronariche.Recentistudimostranocomevisiaun’interferenzadell’allelemutato(PlA2oHPA1b)sullaGPIIIa conalcunimedicinalisiaagonisticheantagonistidellaGPIIIa.Inparticolarelepiastrinediindividuiportatori dell’allelemutatoPlA2oHPA1brisultanomenoinibitedall’anticorpomonoclonaleAbcximab(ReoPro®)con unaconseguenteaggregazionepiastrinicaaumentata.Questoportaadunavariabilitàinterindividualenella funzionepiastrinica,considerataunfattorepredittivoindipendenteperilrischiodieffettisecondarimaggiori dopoPercutaneousCoronaryIntervention. In terapia con Aspirina, i portatori della mutazione PlA2 o HPA1b necessitano di un dosaggio di 10 volte inferiorerispettoagliindividuinormali(wild-type).Lamutazione(PlA2oHPA1b)haunaprevalenzadel15% inEuropaeraggiungevaloridel25%negliStatiUniti. INIBITOREDELL'ATTIVATOREDELPLASMINOGENODITIPO1(PAI-1):POLIMORFISMO1BP DEL/INS4G/5G L'inibitoredell'attivatoredelplasminogenoditipo1(PAI-1)rappresentailprincipaleinibitoredelprocessodi attivazione del plasminogeno nel sangue. È noto che esso contribuisce alla formazione del trombo e, conseguentemente,all'insorgenzaeallosviluppodipatologiecardiovascolarisiaacutechecroniche.Ilivelli plasmatici di PAI-1 sono regolati geneticamente ma, soprattutto, sono correlati ad una serie di fattori di rischioperl'aterosclerosiquali,ipertrigliceridemia,diabete,edinsulino-resistenza. AlivellodellaregionepromotoredelgenePAI-1èpresenteunpolimorfismodeltipoinsezione/delezionedi unaG(4G/5G).Alcunistudihannodimostratocheilgenotipo4G/4Gèassociatoalivelliplasmaticielevatidi PAI-1, con conseguente rischio di malattie coronariche, e nelle donne in gravidanza aumentato rischio di preeclampsia. ANGIOTENSINCONVERTINGENZYME(ACE):POLIMORFISMOI/D L’enzima Angiotensin-Converting-Enzyme (ACE) gioca un ruolo chiave nella regolazione del tono dei vasi sanguigni, trasformando l’Angiotensina I nel potente vasocostrittore Angiotensina II e inattivando il vasodilatatore bradichinina. A livello dell'introne 16 del gene ACE è presente un polimorfismo del tipo Inserzione/Delezione(I/D).Talepolimorfismoèdovutoallapresenza(alleleI-Insertion)oassenza(alleleDDeletion)diunasequenzaripetutaAludi287bp,epuòprodurretredifferentigenotipi: BiolabS.r.l. SedelegaleeLaboratorio:LargodegliAranci,9–63100AscoliPiceno P.I.02083900445–Tel.0736550452–email:[email protected]–www.laboratoriobiolab.it. AziendacertificataUNIENISO9001:2008 II=Inserzioneinomozigosi ID=EterozigosiperInserzione/DelezioneDD=Delezioneinomozigosi. Differenti studi hanno dimostrato come pazienti con genotipo DD avessero una concentrazione doppia dell’enzimarispettoaipazienticongenotipoII.Inoltreèstatodimostratochel’alleleDhaunafrequenza moltopiùaltaneipazienticonmalattiecoronarichecomeinfarti,stenosicoronariaeipertrofiaventricolare sinistrarispettoaigruppidicontrollo.InoltreilrischiodovutoallaformaDDèindipendentedairischiclassici comeipertonia,iperlipidemia,diabeteefumo. Laconcentrazionedell’ACEnelplasmavienedeterminataprincipalmenteneisospettidisarcoidosi(Morbus Besnier, Boeck e Schaumann) dove il tasso è elevato. Si è pure consigliato di correlare la concentrazione dell’enzima con il genotipo del paziente (che è associato a concentrazioni diverse dell’enzima), per poter determinaredegliintervallidiriferimentogenotipo-specifici.Ivalorinormalisonodefiniticosìinmanierapiù stringente e di conseguenza la sensibilità diagnostica della concentrazione plasmatica dell’ACE per la sarcoidosiaumentanotevolmente. ANGIOTENSINOGENO(AGT):VARIANTEM235T IlgeneAGTcontrollalaproduzionediangiotensinogeno,unaproteinachesvolgeunruolodeterminantenel sistemarenina-angiotensina(RAS),sistemaquestocheregolalapressionearteriosaequindilafunzionalità cardiaca.InalcunepersoneilRASèiperattivo,provocandoquindiproblemialcuoreepressionearteriosa alta. L'alterazione (mutazione) di una regione specifica del gene AGT è associata ad un elevato rischio di insorgenzadipatologiecardiovascolariedialcuneformediipertensione. IlgeneAGT,inunadeterminataregione,presentaduevarianti(polimorfismo),denominateTed M. Quando è presente la variante T, l'aminoacido metionina è sostituito dall'aminoacido treonina nella posizione 235 del polipeptide angiotensinogeno, da cui la designazione M235T. Poiché ciascun individuo ereditaunacopiadelgenedaciascungenitore,eglipotràpresentareduecopiedellavarianteT(individuo T/Tomozigote);unacopiadiciascunadelleduevarianti(individuoT/Meterozigote);oppureduecopiedella varianteM(individuoM/Momozigote). La forma T235 del gene (cioè la presenza dell'aminoacido treonina a posto dell'aminoacido metionina in posizione235)èassociataconunincrementodelrischiodipatologieacaricodellearteriecardiacheecon alcuneformediipertensione. Il test molecolare assume un'importanza fondamentale nella diagnosi precoce delle CVD. Il polimorfismo T235,inparticolare,sièrivelatounimportantefattoredirischioperlosviluppodipatologiecardiacheedi alcuneformediipertensione. Diversistudihanno,infatti,dimostratocheilrischioipazientichepresentanounaformaalteratadelgene AGT (genotipo T/T) hanno un rischio circa 3 volte maggiore di sviluppare patologie cardiovascolari, quali coronopatie, infarti miocardici, arteriosclerosi e cardiomiopatie ipertrofiche, rispetto ai pazienti con gene normale. Il test molecolare, inoltre, identifica i soggetti che presentano una forma di ipertensione sodio- sensibile(pazienticongenotipoT/T).Questipazientipossonoquinditrarrenotevolibeneficidall’applicazione BiolabS.r.l. SedelegaleeLaboratorio:LargodegliAranci,9–63100AscoliPiceno P.I.02083900445–Tel.0736550452–email:[email protected]–www.laboratoriobiolab.it. AziendacertificataUNIENISO9001:2008 Pagina|7 di una strategia terapeutica che riduce l’apporto di sodio nella dieta, raggiungendo una significativa diminuzionedellapressionearteriosasenzalanecessitàdiricorrereadunaterapiafarmacologica. L'analisi del gene AGT può inoltre aiutare i medici ad individuare una adeguata terapia da adottare prevedendo la risposta dei pazienti ai trattamenti terapeutici con agenti antiipertensivi. Nei pazienti che presentanoungenotipoT/TeT/M,adifferenzadiquellicongenotipoM/M,siosserva,infatti,un'evidente Pagina|8 riduzione della pressione del sangue, sia sistolica che diastolica, in risposta all’uso di ACE -inibitori (AngiotensinConvertingEnzyme). ATR-1(Recetoredell’angiotensinaII) ATR-t insieme ad AGT e ACE e coinvolto nel sistema renina-angiotensina aldosterone e quindi nella regolazionedellapressionesanguigna.IIruolodiATR-1equellodimediarel'attivitàdell'angiotensinaII,e pertalemotivoestatoampiamentestudiato.Inparticolare,iipolimorfismoAlI66C(varianteC),rispetto allacondizionenormale(varianteA),estatopiuvolteassociatoall'ipertensione.L'interazionetraATR-1ed ACE determina I' insorgenza di implicazioni cliniche. lnfatti, e stato dimostrato che in condizione di eterozigosi dei geni ATR-1 (eterozigote NC) e ACE (eterozigote 1/0), essi interagiscono sinergicamente aumentando ii rischio di infarto miocardico che incrementa ulteriormente quando ii polimorfismi sono presentiinomozigosi(ATR-1:CICeACE:D/D).Riassumendo:genotipoA/A:statonormale:genotipoA/C: condizionedirischio;genotipoCIC:rischiopiùelevato. ANALISIDELLEMUTAZIONI:TECNOLOGIAUTILIZZATA Perlaricercadellemutazionidescrittesiesegueinizialmenteunareazioneenzimaticadiamplificazionedel DNA,conosciutacomePolymeraseChainReaction(PCR),checonsentediamplificareinvitrounaspecifica regionedellamolecola,copiandolainvariefasisuccessive,finoadottenernemilionidicopie. Successivamente i prodotti di PCR così ottenuti vengono sottoposti ad analisi di sequenza automatizzata mediantel'impiegodiunsequenziatoreautomaticoatecnologiafluorescente.L'analisidimutazioneviene effettuatamedianteanalisicomparativatralesequenzaottenuteperilcampioneinesameelesequenzedi riferimentodeigeniinvestigati,depositateneldatabaseinternazionaleGeneBank. AttualmentelatecnicadisequenziamentoSangerrappresentailGOLDSTANDARDincampodiagnosticoper la ricerca di mutazioni perché è l’unica tecnica che consente di rilevare mutazioni con un’accuratezza maggioredell99,99%.Sebbenesiapossibilerilevaremutazioniancheconaltretecniche(Utilizzodisonde fluorescenti,analisidellecurvedimelting,Nextgenerationsequencing,…)tuttaviailmetodoSangerrimane l’unico metodo con le più elevate sensibilità e specificità tanto da dover essere utilizzato a supporto e riconfermadellemutazionirilevateconglialtrimetodi. L’accuratezza del sequenziamento Sanger, inoltre, può essere monitorata attraverso la valutazione del QualityValuecheèun’espressionedellaprobabilitàdierrorediunasequenzaechepuòessereimpostato inmanierataledaridurrelaprobabilitàdierroreamenodello0,01%. L’analisi genetica dei fattori predisponenti alla trombofilia, rispetto ai test coagulativi funzionali, ha il vantaggiodinonrisentiredellealterazionichesiverificanoinmodoaspecificodurantelafaseacutadiun BiolabS.r.l. SedelegaleeLaboratorio:LargodegliAranci,9–63100AscoliPiceno P.I.02083900445–Tel.0736550452–email:[email protected]–www.laboratoriobiolab.it. AziendacertificataUNIENISO9001:2008 eventotrombotico,durantelaterapiaanticoagulante,durantelafaseacutadialtrepatologie,durantela terapiaestroprogestinica,ingravidanzaeinpresenzadiepatopatie. Lo screening genetico permette quindi di ottenere un risultato e un’indicazione diagnostica che non risentono di interferenze dovute a terapie o fasi acute di patologie o dell’evento trombotico stesso, azzerandoquindilanecessitàdellaripetizionedegliesamiconunconseguenterisparmiosuicosti. BIBLIOGRAFIA F.R.ROSENDAALandP.H.REITSMA:Geneticsofvenousthrombosis;Articlefirstpublishedonline:13JUL 2009;DOI:10.1111/j.1538-7836.2009.03394.xJournalofthrombosisandhaemostasis BertinaRM,etal.MutationinbloodcoagulationfactorVassociatedwithresistancetoactivatedproteinC. Nature1994;369:64-67 De Stefano V, Finaggi G, Mannucci PM: Inherited thrombophilia: pathogenesis, clinical syndromes and management.Blood1996;87:3531-44 BjörnDahlbäck:Advancesinunderstandingpathogenicmechanismsofthrombophilicdisorders;Blood2008; 112(1):19-27 ItaloAntonozzieElioGulletta:MedicinadiLaboratorio–Logica&PatologiaClinica;2015,byPiccinNuova LibrariaSpA JosèManuelSoria,BSc,PhDetal.:MultilocusGeneticRiskScoresforVenousThromboembolismRisk Assessment;JournaloftheAmericanHeartAssociationDOI:10.1161/JAHA.114.001060 BiolabS.r.l. SedelegaleeLaboratorio:LargodegliAranci,9–63100AscoliPiceno P.I.02083900445–Tel.0736550452–email:[email protected]–www.laboratoriobiolab.it. 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