Cornelio Nepote, La misera fine di Focione

Cornelio Nepote, La misera fine di Focione – Nova Lexis 2 pag. 181
n°8 (Phocion Atheniensis accusatus proditionis )
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Latino
Phocion Atheniensis, accusatus proditionis quod Piraeum Macedonibus prodidisset, Athrnas deductus…
Traduzione
L’Ateniese Focione, accusato di tradimento poiché aveva consegnato il Pireo ai Macedoni, fu portato ad Atene affinché lì
si svolgesse il suo processo. Dopo esser arrivato qui, poiché per l’età non si reggeva sui piedi e veniva condotto su un
carro, ci fu una grande affluenza di gente. Infatti alcuni, ricordandosi della passata gloria, provavano pietà per l’età,
numerosissimi invece si indignavano per il sospetto di tradimento: interessava soprattutto i cittadini Ateniesi, poiché
nell’anzianità era stato contro gli interessi della popolazione. Per questo non gli fu concessa neanche la possibilità di
difendersi. Poi fu condannato a morte, consegnato a undici uomini, ai quali ad Atene sono soliti essere consegnati i
condannati a morte. Mentre veniva condotto a morte, gli andò incontro Eufileto, suo amico, che, avendo detto piangendo:
“O, quante cose spregevoli sopporti, Focione!”, quello gli rispose: “Ma non inattese! Infatti moltissimi celebri uomini
Ateniesi hanno fatto questa fine”. Fu così grande l’astio del popolo verso costui, che non si trovò nessun cittadino che lo
seppellisse. Perciò Focione fu seppellito di notte dai servi.
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