N°cartella Cognome Nome Data di nascita

N°cartella
Cognome
Nome
Dipartimento delle Immagini
ASL 2 Savonese
Data di
nascita
SCHEDA
INFORMATIVA
05
REV.2
del 07/11/2016
Pagina 1 di 2
SCHEDA INFORMATIVA per
CLISMA OPACO CON GASTROGRAFIN
Atto Sanitario proposto
Il clisma opaco con Gastrografin è una tecnica che permette al medico di studiare il grosso intestino (colon,sigma e retto ) mediante
raggi x. con una somministrazione di clistere a base di Gastrografin (soluzione idrosolubile a base di Iodio alla concentrazione di
370 mg iodio/ml) ed acqua. Di regola l’esame non prevede l’insufflazione di gas nel colon, ma non è escluso che questo possa essere
necessario per meglio opacizzare l’intero colon.
Descrizione
La tecnica consiste nella somministrazione di un clistere a base di Gastrografin (per vedere se esiste una lesione che possa causare i
disturbi del paziente).
Normalmente l’esame è più fastidioso ed imbarazzante che doloroso e non prevede di regola l’utilizzo di farmaco ipotonizzante
(Buscopan) in quanto non è quasi mai richiesta l’insufflazione gassosa del colon.
Non è richiesta la preparazione intestinale, di solito utilizzata in altre indagini radiologiche sul grosso intestino, in quando l’esame
viene richiesto generalmente in condizioni di urgenza per evidenziare alterazioni della canalizzazione o dopo interventi chirurgici
sul grosso intestino. Tale esame non consente di evidenziare con elevata sensibilità piccole lesioni di parete rilevabili con altre
tecniche diagnostiche.
Come si svolge?
Dopo essersi spogliato, il paziente viene fatto accomodare su un lettino radiologico. Dopo aver inserito il sondino per via rettale,
verrà eseguito un clistere a base di Gastrografin e acqua che servirà ad opacizzare il colon, altrimenti non visibile ai raggi x. E’
possibile che in questa fase il paziente possa avvertire qualche fastidio come ad esempio la sensazione di doversi” scaricare “ o
sentire la pancia gonfia. Il paziente deve informare il personale presente dei suoi disturbi e sarà aiutato a risolverli . Le possibilità di
successo dipendono sia dalla conformazione del colon e dalla presenza o meno di condizioni patologiche intestinali, anche dalla
collaborazione del paziente nell’assumere le posizioni idonee richieste dal radiologo. Infatti l’esame si svolge in decubito prono e
supino ed il paziente è invitato ad assumere le posizioni necessarie per osservare le diverse porzioni dell’intestino. L’esame durerà
complessivamente circa 20 minuti .
Dopo l’esame non vi è alcuna prescrizione o precauzione da osservare; è possibile tuttavia osservare un effetto lassativo legato alle
specifiche caratteristiche del mezzo di contrasto.
Il mezzo di contrasto introdotto per l’esame viene eliminato normalmente nelle feci nelle ore/giorni successivi,che non ne risultano
alterate. Durante questo periodo e comunque per almeno una settimana dopo l’indagine, non dovrebbero essere eseguiti esami
radiografici e Tc dell’addome, dell’apparato urinario,del rachide lombare e del bacino per la sovrapposizione del contenuto radiopaco
intestinale.
Quando non si può fare.
A parte la gravidanza,controindicazione comune a tutti gli esami radiologici,il clisma non può essere eseguito in maniera completa e
corretta in assenza di una collaborazione da parte del paziente. Nel caso che il paziente non possa modificare la propria posizione o il
decubito, od in caso di precoce incontinenza al mdc l’esame sarà eseguito come possibile e forzatamente limitato al solo studio del
tratto intestinale opacizzato dal contrasto.
In caso di nota allergia allo Iodio il paziente deve informare il Curante prescrittore l’indagine ed il Personale della Radiologia prima
di effettuare l’esame allo scopo di adottare idonei trattamenti farmacologici qualora necessari.
Possibili complicanze
Pur non trattandosi di procedura ad alto rischio, e non dovendosi prevedere l’infusione di gas nel colon, esiste la remota possibilità di
perforazione della parete intestinale,specie in presenza di diverticoli. In tale evenienza si dovrà procedere ad intervento chirurgico di
chiusura.
N°cartella
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ASL 2 Savonese
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INFORMATIVA
05
REV.2
del 07/11/2016
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Aspetti dosimetrici
L’esame che Lei deve eseguire viene effettuato utilizzando un fascio di radiazioni X.
Le radiazioni X possono avere effetti dannosi sull’uomo. Tuttavia il loro utilizzo è giustificato dal beneficio che si ottiene dalla
diagnosi clinica che l’esame permette.
I possibili effetti negativi delle radiazioni impiegate in esami di diagnostica sono l’induzione di malattie tumorali, anche dopo molti
anni della loro somministrazione. Questi effetti non si manifestano sempre su tutte le persone irradiate ma su un’esigua percentuale.
Quindi si parla di rischio o di probabilità di danno da radiazioni.
Le conoscenze scientifiche attuali correlano il rischio e la probabilità del danno alla dose assorbita per cui maggiore è la dose
somministrata di raggi X e maggiore è la probabilità di danno.
Ogni utilizzo di radiazioni in medicina è ottimizzato in modo da utilizzarne il minimo quantitativo (dose) indispensabile per l’esame,
questo vale anche per l’esame che Lei deve eseguire e per le attrezzature che verranno impiegate in questo esame.
La dose somministrata durante un’esame diagnostico varia da persona a persona secondo le particolari esigenze e la struttura fisica
della persona. Non è possibile dire a priori e con esattezza quale sarà la dose da Lei assorbita, ma per questa tipologia di esame la
dose efficace può variare da 1 a 5 mSv
Il valore può essere confrontato con la dose ambientale dovuta a fonti naturali di radiazione che è pari a 1 mSv e con la dose che si
riceve facendo un esame del torace che è pari a 0.02 mSv e può sembrare alto. Tuttavia studi statistici valutano che la stima di
rischio aggiuntivo di insorgenza di tumore a seguito dell’assorbimento di tale dose di radiazioni sia inferiore a 2,5 su 10000 persone
Poiché tale aumento di rischio è piccolo rispetto al rischio complessivo di cancro (quasi 1 su 3 ) a cui tutti siamo soggetti i vantaggi
che derivano dall’esame sono di gran lunga sufficienti per giustificare l’indagine.
Indicazioni bibliografiche
-
ICRP Publication 103(2007)
“Protezione dalle Radiazioni” n° 118 Linee Guida di riferimento per la diagnostica mediante immagini - 2002
Alternative
Alternative oppure esami complementari al clisma opaco a seconda del tipo di sospetto clinico,possono essere la colonscopia
endoscopica che consente l’osservazione diretta della mucosa del grosso intestino e il prelievo bioptico di campioni di tessuto,la
colonscopia virtuale e la colon tac.
Dichiarazione eventuale altro operatore
L’esame sarà eseguito da un Medico un TSRM e un Infermiere dell’équipe della S.C. Radiologia Diagnostica ed Interventistica.
La firma da parte Sua di questo documento vuole essere la conferma per il medico di avere fornito tali informazioni in maniera che
Lei ritiene adeguata e comprensibile e di aver soddisfatto ogni Sua domanda e non solleva il medico dal suo obbligo di diligenza,
perizia e prudenza.
Data……………………………
Firma del Medico che informa……………………………………………………………….
Confermo di aver ricevuto e letto attentamente le informazioni fornite nel presente modulo in maniera adeguata e comprensibile.
Firma Paziente (o genitore in caso di minore o legale rappresentante in caso di incapace) (*)
…………………………………………………………………………………………………
(*)in tal caso allegare copia del provvedimento di nomina del tutore o dell’amministratore di sostegno
dal quale deriva il potere per il soggetto di prestare il consenso in nome e per conto dell’incapace