LA CURA DELL'ACQUA: BENEFICI DELLA PULIZIA INTESTINALE (CURE E
PREVENZIONI)
Ormai si sa che l'ambiente, sempre più inquinato, e l'alimentazione non propriamente adeguata a
cui quotidianamente ci sottoponiamo, hanno per anni
e anni depositato nel nostro organismo un’esagerata
quantità di scorie e tossine, tali da trasformare il
nostro apparato digerente e, in particolar modo, il
nostro intestino (circa 7-8 metri molto più lungo dei
cosiddetti esseri carnivori) in un vero e proprio POZZO
NERO. Ogni disturbo o malattia, leggera o grave (che
coinvolgono anche la sfera psichica e spiritualeemotiva), che riempiono le sale d’attesa di medici e
ospedali, sono quasi sempre un prodotto della stessa
causa. Basta ascoltare il cattivo odore sia dell’alito sia
dell’aria che esce dall’intestino per rendercene conto.
Mi scuso se parlo di queste cose non troppo piacevoli
ma è necessario affrontare il problema alla radice.
Evacuare regolarmente non risolve il problema, in
quanto parte delle scorie rimangono depositate
nel lungo tratto intestinale, soprattutto negli anfratti
del colon. E quando le feci sono troppo solide e secche,
oppure troppo molli e sfatte, è un chiaro segno di
putrefazione.
In base alla mia esperienza nell’insegnamento dello
Yoga e ai problemi che ho visto negli allievi che
venivano risolti in poco tempo con un metodo semplicissimo, mi permetto qui di consigliarlo:
COMINCIAMO A PULIRE LO STOMACO:
ogni volta che si deve eliminare il muco in
eccesso, per evitare il reflusso, l’alitosi, per avere una buona digestione o comunque almeno una
volta al mese praticare VAMANA DAUTHI, la pulizia dello stomaco. Al mattino prima di colazione.
Come si esegue:
Bere 6 bicchieri di acqua calda e sale, uno di seguito all’altro, e se non si conosce Uddhyana Bandha
si può ovviare con un massaggio dello stomaco circolare in senso orario e poi versare il contenuto
dello stomaco nel lavandino. Lavarsi i denti subito dopo per eliminare l’acido gastrico che potrebbe
intaccare lo smalto dei denti.
PULIAMO ORA IL COLON E RETTO
(BASTI = pulizia del colon) con un ENTEROCLISMA che
si compra in farmacia con 5 euro circa.
La pulizia del colon è utile per eliminare le tossine che si depositano nel tratto finale. Con questa
pulizia si evitano Diverticoliti, Sfoghi cutanei, dolori alla schiena, meteorismo ecc.
Consigliabile farlo alla sera prima di coricarsi:
Riempire lo strumento di circa 2 litri di acqua tiepida e appenderlo in alto per consentire l’acqua a
scendere fluidamente. Distendersi sul fianco destro e lasciare che il liquido scorra lentamente e
dolcemente nell'intestino. Trattenere per una decina di minuti (se possibile) e poi evacuare.
Durante l'evacuazione ci si può rendere conto di quanti veleni e tossine si erano accumulati
nell’intestino, nonostante si evacuasse quotidianamente.
Dopo la purificazione ci si sentirà più liberi, leggeri e gioiosi. Con più forza ed energia.
Questa pratica di purificazione viene eseguita anche dagli animali. Per esempio la beccaccia
assorbe l’acqua nel becco e si pratica il clistere da sé. In India si chiama Basti e fa parte dei primi
passi dell’Ashtanga Yoga, i Niyama, degli Yoga Sutra di Patanjali: SAUCHA.
Ma è sempre stata praticata anche nell’Egitto antico, nella civiltà cinese del Tao e da alcune tribù
berbere fino al Centro Africa, nelle civiltà Inca e Azteche.
Lasciate perdere i prodotti chimici come lassativi, purghe, pastiglie, " perette" o “clisteri" già pronti
a base di glicerina, e nemmeno immettete l’acqua con le vecchie perette di gomma che spingono
con troppa violenza l’acqua nel colon. Evitare il sistema delle perette soprattutto ai bambini. Anche
per nostri piccoli è molto meglio utilizzare l’ENTEROCLISMA, una sacca che contiene 2 litri
(ovviamente per loro basterà mezzo litro. Qui deve prevalere il buonsenso), con un normale tubo e
che trovate in farmacia a 5 euro ca. Uno strumento di facilissimo uso. I medici ufficiali non sono
abituati a consigliarlo anche perché non farebbero lavorare le industrie farmaceutiche e non
riceverebbero provvigioni.
Un discorso a parte va fatto anche per quanto riguarda la Idro-colon-terapia che, diventata ormai
un " business" e a costi non proprio alla portata di tutti, ma che ha qualche controindicazione che
l’enteroclisma non ha. Il problema è che spingendo con una macchina il liquido internamente,
potrebbe forzare e danneggiare le pareti, cosa che l’enteroclisma, basandosi sulla legge fisica dei
vasi comunicanti, non provoca. L’acqua scivola internamente senza alcuna pressione.
BENEFICI DELLA PULIZIA INTESTINALE
Oltre al problema della stitichezza, la pulizia del colon (vivaio di molte malattie) mediante l’uso
dell'enteroclisma o lavanda intestinale cura e previene i seguenti disturbi :
DIVERTICOLITE
ALITOSI
METEORISMO
BRUFOLI E ALTRI PROBLEMI CUTANEI
ACNE (le tossine depositate a lungo nel
colon sono la causa di sfoghi sulla pelle)
GONFIORI INTESTINALI
COLITE E GASTRITE
FEBBRE (è facile che dopo un clistere si
abbassi)
MUCO (elimina il muco nell’intestino)
MESTRUAZIONI DOLOROSE
CISTITI E INFIAMMAZIONI ALLE VIE
URINARIE
EMORROIDI
MAL DI TESTA (quello dovuto a
indigestioni o a imbarazzo intestinale)
ALLERGIE
MAL DI SCHIENA (del tratto lobo-sacrale)
COME SI PROCEDE LA TERAPIA
DELL’ACQUA:
(tratto dal libro di Yogi Ramacharaka, La
Bussola Editrice)
1. Riempire la sacca dell’enteroclisma con 2 litri di acqua calda come è confortevole. Si controlla
la temperatura immergendo il polso o il gomito. Se la temperatura sarà sopportabile, andrà bene
per quella interna che è sempre qualche grado più alta di quella esterna (se si vuole si possono
utilizzare, un decotto di malva o camomilla) io consiglio acqua e basta (n.d.A).
2. Se la piccola cannula fa attrito potete ungerla con olio d’oliva, vaselina oppure ghee (burro
chiarificato).
3.
Posizionatevi sul fianco destro su un tappetino e l’enteroclisma appeso in alto (il tubo non
dovrebbe fare troppe curve) e inserire la cannula più piccola nel retto (quella più grande è per le
lavande vaginali).
4.
Se è la prima volta che lo fate, verrà subito l’impulso di evacuare. Fatelo pure e poi
ricominciate. In seguito saprete controllare quest’impulso.
5.
L’ora migliore è la sera prima di coricarsi. Non mangiate dopo aver praticato il clistere.
6.
Quando avrete terminato, vi massaggerete l’addome da destra a sinistra in modo da staccare
le scorie nell’intestino.
7.
Infine trattenete il più possibile poi evacuate. Ed è in questo momento che comprenderete
quanto fosse importante utilizzare questa pratica e quanto lo è continuarla regolarmente.
8.
All’inizio per 3 sere consecutive 1 volta per sera (ciclo di 3 giorni)
9.
In seguito una sera sì e una no per tre volte
10. Poi 1 ogni 3 sere per 3 volte
11. Poi 1 volta la settimana per 3 settimane di fila
12. Poi regolarmente 1 volta la settimana oppure almeno ogni 15 giorni… non superare il mese
senza averlo fatto.
CONSIGLIO: si deve evacuare almeno una volta al giorno, se vedete che passano 2 giorni o 3 giorni
non andate oltre e praticate immediatamente il clistere.