UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di laurea per l’Ambiente e il Territorio UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI REPARTI DI DIAGNOSTICA DI MEDICINA NUCLEARE CON SORGENTI RADIOATTIVE NON SIGILLATE Relatore: Chiar.mo Ing. Prof. Domenico MANNELLI Correlatore: Chiar.mo Dott. Prof. Giuseppe RUBINI Laureando: Antonio DEFILPO ANNO ACCADEMICO 2007 - 2008 Istituti di diagnosi medicina nucleare Rischi per i lavoratori Radiazioni ionizzanti Sicurezza Radioprotezione RADIOPROTEZIONE RADIAZIONI IONIZZANTI MEDICINA NUCLEARE DIAGNOSI IN VIVO TERAPIA IN VITRO CONSEGUENZE PER ERRORI IMPIANTISTICI E METODOLOGICI: • DANNI AL PAZIENTE • DANNI AL LAVORATORE • CONTAMINAZIONE AMBIENTALE SIGILLATE sorgente formata da materie radioattive solidamente incorporate in materie solide o di fatto inattive per evitare in condizioni normali di impiego, dispersione (raggi x). SORGENTE (radiazioni ionizzanti) NON SIGILLATE cioè quelle sostanze non incapsulate, in vario stato fisico e chimico, facilmente dispersibili ( raggi alfa , beta e gamma). MEDICINA NUCLEARE NON SIGILLATE Le radiazioni ionizzanti sono: α β γ DOSIMETRIA I danni dovuti alle radiazioni dipendono dalla dose assorbita che si misura in Gray e dalla sensibilità del tessuto (Wt) misurata in Sv Sv.. Sv = Gy * Wt Capacità di penetrazione delle radiazioni nella materia Il fenomeno fisico sfruttato dalla gamma camera per trasformare in energia elettrica l’energia quantica dei fotoni è detta scintillazione. Le informazioni ottenute dalla scintillazione vengono tradotte in immagini scintigrafiche Scintigrafia Gamma Camera (reparto di Matera) ESPOSIZIONI DELL’UOMO ALLE RADIAZIONI Esposizione esterna Esposizione interna Effetti biologici Deterministici dose dipendenti Stocastici non dose dipendenti I decreti legislativi fondamentali a cui si attiene la radioprotezione sono: DLgs. 230/95 DLgs. 187/00 L’esame scintigrafico deve essere: • deve essere utile principio di giustificazione • deve essere eseguito con principio di ottimizzazione - apparecchiature idonee - metodiche appropriate • che consentano di ridurre la dose al paziente senza diminuire l’efficacia diagnostica dell’esame principio della limitazione delle dosi DLgs. 230/95 Esperto qualificato: persona che possiede l’addestramento necessario sia per effettuare misurazioni, esami, valutazioni di carattere fisico, tecnico, sia per assicurare il corretto funzionamento dei dispositivi di protezione. Medico autorizzato: medico responsabile della sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti, la cui qualificazione e specializzazione sono riconosciute secondo le procedure e le modalità stabilite nel decreto. Zona libera: è un ambiente di lavoro nel quale non sussiste il rischio di irradiazione. Zona sorvegliata: è un ambiente di lavoro nel quale sussiste il rischio di superamento di: 1 mSv/anno per esposizione globale o di equivalente di dose efficace, 15 mSv/anno di equivalente di dose al cristallino, 50 mSv/anno di dose equivalente pelle/estremità Zona controllata: è un ambiente di lavoro nel quale sussiste il rischio di superamento di: 6 mSv/anno per esposizione globale o di equivalente di dose efficace, 45 mSv/anno di equivalente di dose al cristallino, 150 mSv/anno di dose equivalente pelle/estremità. Categoria A Categoria B LAVORATORI NON ESPOSTI 6 < H < 20 1<H <6 H =1 Equivalente di dose al cristallino 45 < H < 150 15 < H < 45 H =15 Equivalente di dose pelle/estremità (es. mani, avambracci piedi, ecc.) 150 < H < 500 50 < H < 150 H = 50 Lavoratori esposti Equivalente di dose globale H= mSV/anno LAVORATORI ESPOSTI Per ridurre le radiazioni è importane: Tempo Distanza Schermatura DPI • Controllo sorgenti • Riduzione dell’esposizione SCHERMATURE Z0NA FREDDA: amministrazione, attesa fredda, bagni freddi. ZONA CALDA: camera calda (preparazione del radiofarmaco), attesa calda, bagni caldi e spogliatoi caldi. RIFIUTI RADIOATTIVI DEFINIZIONE “Qualsiasi materiale che contiene o è contaminata da radionuclidi con livelli di radioattività superiori alle quantità stabilite dalle Autorità Competenti”. I RIFIUTI RADIOATTIVI SOLIDI GASSOSI SIRINGHE CONTAMINATE, INDUMENNTI, ECC. LIQUIDI QUANTITA’ UTILIZZATA • sistemi di ventilazione • filtri a Carboni attivi SOSPENSIONE, SOLUZIONI RADIOATTIVE E RIFIUTI BIOLOGICI ESCRETI DAI PAZIENTI SISTEMA DI SMALTIMENTO DEI REFLUI Software per il controllo impianto Vasca IMHOFF Sistema di sicurezza Valvola di sfiato per sovrapressioni Vasca di misura Radioattività Concentrazione 1Bq/g Vasche di raccolta reflui MONITORAGGIO AMBIENTALE Strumenti di rilevazione ambientale (dosimetri ambientali) • A ionizzazione • A gas (contatore Geiger Müller) • A scintillazione Rilevatori presenti nel reparto di Matera Contaminometro portatile Valore misurato Contaminometro Bq/cm² Limiti operativi derivanti 99mTc = 300 Bq/cm² ¹³¹I = 30 Bq/cm² REGISTRO CONTAMINAZIONI Categoria A 20 mSv/anno Dose efficace Irradiazione: • Esterna • Interna Contaminazione misurata Misura di fondo Zona controllata CONCLUSIONI 0.000 Bq/cm2 Per un corretto sistema di gestione sicurezza la radioprotezione deve essere attuata sia in fase di progettazione che durante la realizzazione del reparto e rispettando le procedure durante la normale attività. Dal risultato ottenuto si evince che il reparto di medicina nucleare di Matera non comporta rischi per i pazienti quindi è classificabile “ Sicuro ”. Tale risultato è stato reso possibile dalla collaborazione di un limitato gruppo di persone altamente qualificate che hanno messo a loro disposizione le loro multiple competenze e le loro esperienze nel settore.