Il seme e la germinazione Campo di grano in Belgio (Hamois) con la tipica presenza di fiordalisi e papaveri Che cosa è un seme? Il seme è una piccola pianta, dotata di materiali nutritivi di riserva, che attende le condizioni ambientali favorevoli per svilupparsi. Che cosa è un seme? Il seme conserva la vita Ogni seme è un individuo unico Da cosa deriva il seme? Il seme deriva dalla trasformazione di un ovulo dopo la fecondazione. epicotile ipocotile A cosa serve un seme? Il seme è uno straordinario mezzo di diffusione della specie I vegetali superiori si riproducono per seme Semi di Taraxacum officinale dotati di appendice piumosa (pappo) che ne favorisce la dispersione per l'azione del vento Come l’uomo utilizza i semi? L’uomo utilizza i semi per: 1) La coltivazione 2) Estrazione di principi attivi 3) L’alimentazione Nell’alimentazione i semi possono essere usati: 1) direttamente (riso, piselli, fagioli) 2) indirettamente ricavandone farine (frumento, miglio, mais) estraendone olii (colza, mais, girasole, arachidi, soia) Semi di lino L'olio di semi di lino viene utilizzato 1) nell'alimentazione (integratore) 2) in fitoterapia (lassativo, antinfiammatorio, emolliente) 3) in pittura (fissativo) 4) nel restauro dei mobili (trattamento del legno) Linum usitatissimum La struttura del seme Il seme è costituito da tre componenti: 1) Embrione (apice del fusto, apice della radice,foglioline embrionali) 2) Tessuto nutritivo (endosperma) 3) Tessuti protettivi (tegumenti) embrione (fusto e prime foglie) endosperma embrione (radice) tegumento embrione (cotiledoni) L’embrione nel seme L’embrione nel seme è una nuova pianta in miniatura! L’embrione si sviluppa dalla cellula uovo fecondata (2n) Nell’embrione c’è la futura pianta adulta: 1) un apice del futuro fusto 2) un apice della radice 3) un corto asse che li collega 4) una o più foglie embrionale o cotiledoni una (Monocotiledoni) due (Dicotiledoni) molte (Gimnosperme) I cotiledoni dell’embrione Funzione dei cotiledoni: 1) assorbire le sostanze nutritive dell'endosperma e poi sostituirsi ad esso nella funzione di accumulo delle riserve (fagiolo; dicotiledoni) 2) Intermediazione trofica, assimilano le sostanze nutritive accumulate nel seme e le dirigono alle zone di accrescimento della giovane pianta (mais; monocotiledoni) Il tessuto nutritivo del seme (endosperma) E’ carico di sostanze di riserva a cui l’embrione attinge finchè non è ancora in grado di nutrirsi per fotosintesi. Contiene carboidrati, lipidi e proteine in proporzioni variabili a seconda delle specie. Sostanze di riserva del tessuto nutritivo carboidrati (75% della sostanza fresca) (frumento, mais; cereali) proteine (sino al 40%) (fagiolo, ceci, lenticchie; legumi) lipidi (circa il 40%) (semi di arachide e colza) Conosci la colza? Coltivazione di colza (Brassica napus ) Semi di colza (Brassica napus ) olio di colza (alimentare e industriale) mangimi per animali biocarburanti I tegumenti del seme I tegumenti derivano dagli strati esterni dell’ovulo e garantiscono al seme una fase di dormienza prima della germinazione. Funzione dei tegumenti: 1) proteggere le parti vitali del seme dall'azione degli agenti esterni 2) prevenire il disseccamento 3) impedire all’acqua di entrare prima che compaiano le condizione adatte alla germinazione Caratteristiche del seme 1) Elevato grado di disidratazione che spiega la loro capacità di conservazione (l’acqua accelera i processi metabolici) normalmente 10-12% acqua semi di senape il 7% acqua semi di ricino il 6% di acqua 2) Elevata resistenza alla siccità, al freddo, agli attacchi parassitari e ai succhi gastrici 3) Adattamenti per essere trasportati (dall’acqua, dal vento, dagli animali) 4) Metabolismo estremamente ridotto 5) Meccanismi di percezione dei parametri ambientali 6) Capacità di reazione ai parametri favorevoli Tutte le piante hanno semi? NO Crittogame (organismi vegetali privi di semi, fiori e frutti) Tallofite (alghe) Briofite (muschi) Pteridofite (felci) Prive di veri fusti, radici, foglie Si riproducono nell’acqua Strutture simili a fusti, radici, foglie Sistema vascolare per il trasporto delle sostanze nutritive SI! Fanerogame o spermatofite (piante più evolute provviste di semi) Gimnosperme (pini, abeti) seme nudo Angiosperme (piante con fiore) seme racchiuso dal frutto muschi alghe felci angiosperme conifere Quadro cronologico di riferimento Origine della Terra Primi procarioti Procarioti autotrofi Primi eucarioti Miliardi di anni fa 4.5 - 5 3.5 - 3.8 (cellula) 2 - 3.4 (fotosintesi) 1.2 - 1.5 (nucleo) Milioni di anni fa Piante terrestri 450 - 500 Piante vascolari (tracheofite) 420 (vasi conduttori) Piante a seme (spermatofite) 360 (seme) Piante a fiore (angiosperme) 130 - 200 (fiore) Uomo 2 Significato evolutivo del seme L’introduzione del seme nel mondo vegetale è stato un enorme passo evolutivo. Il seme ha consentito di svincolarsi dall’acqua per la riproduzione e conquistare l’ambiente terrestre. Significato evolutivo del seme Con la comparsa dei semi nella storia evolutiva le piante riuscirono, in tempi biologicamente brevi, a colonizzare quasi tutti gli ambienti, anche i più ostili. Il seme delle gimnosperme e delle angiosperme Angiosperme (piante con fiore) L’apparato riproduttivo è costituito dal fiore. Il seme si forma nell’ovario giunto a maturazione, che costituisce il frutto. Le Angiosperme comprendono due classi Monocotiledoni Dicotiledoni Monocotiledoni Caratteristiche comuni 1) una piccola foglia embrionale (cotiledone) 2) fiori con tre petali e tre sepali 3) foglie lunghe e con nervature parallele 4) radici fascicolate (mais, riso, avena, orzo, frumento, cipolla, aglio, canna da zucchero, banano, palma da cocco, tulipani, orchidee, gigli) Dicotiledoni Caratteristiche comuni 1) due fogliette embrionali (cotiledoni) 2) fiori molto diversi 3) foglie con nervature reticolate 4) radici a fittone (pisello, fagiolo, fava, soia, arachide, lenticchia, patata, pomodoro, peperone, melanzana, pesco, pero, melo, ciliegio, quercia, castagno, salice, pioppo, lattuga, carciofo, girasole, margherita, crisantemo, dalia, stella alpina) Plantule di monocotiledoni e dicotiledoni a confronto Il seme delle monocotiledoni Il seme delle monocotiledoni Il chicco di una monocotiledone è un frutto con un solo seme. La parete del frutto (pericarpo) è fusa con il tegumento del seme pericarpo e tegumento (crusca) endosperma (farina bianca) singolo cotiledone coleottile (guaina protettiva) apice del germoglio apice radicale (radichetta) coleorriza (guaina protettiva) Frumento (Triticum durum) embrione (germe di grano) Granturco (Zea mays) Cereali (monocotiledoni) Piante erbacee (famiglia delle graminacee) Producono frutti da cui si ricava farina Monocotiledoni (fiori poco visibili, foglie a nastro) Frutti (cariossidi) raggruppati nella spiga. Cereali importanti per l'alimentazione umana: Frumento (grano) Mais Riso Orzo Avena Segale Farro Grano duro o grano tenero? Grano duro (più ricco di glutine cioè di proteine, adatto a pane e pasta secca) Grano tenero (meno ricco di glutine, adatto a biscotti e pasta fresca) grano duro (Triticum durum) grano tenero (Triticum aestivum) Da dove viene la farina? La buccia esterna (tegumenti) costituisce la crusca Il germe (embrione) e l’involucro esterno (crusca) vengono rimossi dal seme. L’endosperma, cioè la parte che contiene l’amido e le proteine (glutine), viene poi rotto e macinato produrre farina. Chicco di grano o cariosside. Il seme delle dicotiledoni I cotiledoni diventano grandi e carnosi, con funzione di accumulo di sostanze di riserva. L’endosperma viene riassorbito durante lo sviluppo embrionale e si riduce ad un foglietto. tegumento prime vere foglie due cotiledoni endosperma ilo (attacco dell’ovulo all’ovario) Seme immaturo di fagiolo (Phaseolus vulgaris) Seme maturo di fagiolo (Phaseolus vulgaris) embrione (fusto e prime foglie) endosperma embrione (radice) tegumento embrione (cotiledoni) Disseminazione Mezzo con cui le piante diffondono i propri semi lontano servendosi di agenti diversi. Disseminazione anemocora (operata dal vento) Semi leggeri, piccoli dotati di strutture atte al volo (ali, pappi) Disseminazione idrocora (operata dall’acqua) Semi galleggianti Disseminazione zoocora (operata dagli animali) Semi protetti dal frutto appetibile vengono ingoiati da animali Semi contenuti nel frutto dotato di uncini restano attaccati al vello Disseminazione bolocora (operata dalla pianta stessa). Il frutto dispone di dispositivi di lancio Quiescenza e dormienza Quiescenza: capacità del seme di restare vitale, anche dopo lunghi periodi, in presenza di condizioni sfavorevoli, e di reagire prontamente al mutare di queste Dormienza: condizione di vita sospesa indotta da fattori interni di ordine fisico o chimico (tegumenti, inibitori della polpa). Germinabilità Germinabilità: capacità del seme di mantenere il potenziale vitale e di riuscire a germinare in condizioni favorevoli La durata della germinabilità varia da: 1. specie a specie (poche settimane, diversi anni) 2. seme a seme all’interno di una stessa specie Germinabilità di una partita di semi: percentuale (%) di semi della partita che germineranno, se messi nelle opportune condizioni ambientali Durata della dormienza La durata della dormienza è regolata da: fattori ambientali fattori endogeni (ormoni) I semi delle specie originarie delle zone temperate sono in grado di germinare solo dopo aver attraversato un periodo di freddo, in modo che la germinazione possa avvenire dopo che sia trascorsa la stagione invernale. I semi duri Semi che prolungano la dormienza per diversi anni anche se le condizioni ambientali sono favorevoli alla germinazione (leguminose). La loro dormienza può essere interrotta da: 1. abrasioni meccaniche (scarificatura) 2. trattamento con agenti chimici 3. azione di alte temperature 4. scottatura in acqua bollente Germinazione Imbibizione: il seme assorbe acqua, I tegumenti si lacerano, si riattiva il metabolismo cellulare, la divisione cellulare e l’accrescimento Emergenza: la plantula comincia a fuoriuscire dai tegumenti, avvia la crescita verso l’alto e acquista la capacità di fotosintetizzare Germinazione di un seme di ricino (seme epigeo) Germinazione dei semi acqua ossigeno temperatura (luce) + imbibizione ripristino attività e sintesi enzimi digestione e utilizzo delle riserve germinazione epigea (cipolla) = accrescimento divisione cellulare germinazione ipogea (mais) Germinazione dei semi dicotiledoni germinazione epigea (fagiolo) germinazione ipogea (pisello) Fattori che influenzano la germinazione Fattori ambientali: Acqua Ossigeno Temperatura (Luce) Fattori interni: ormoni inibitori della germinazione fagiolo mais Germinazione e crescita di giovani piantine (plantule) La semina Tipi di distribuzione 1. Distribuzione irregolare (a spaglio) 2. In solchi ricoperti da sottile strato di terriccio (a file) 3. In piccole buche (a postarella) 4. Distanza prefissata tra file e all’interno di una fila (di precisione) Profondità di semina Il seme va ricoperto da uno strato di terreno pari al diametro del seme stesso semi fini: posti sul suolo lavorato semi spessi: a pochi cm di profondità Semina troppo superficiale: seme esposto alle intemperie (danni da gelo o disseccamento) seme con difficoltà di ancoraggio Semina troppo profonda: plantula non riesce ad emergere plantula debole e soggetta a parassiti Oggi i semi per la semina si comprano Un tempo i semi venivano 1. conservati dalla produzione dell’anno precedente 2. scelti fra quelli portati dalle piante migliori (selezione genetica che ha migliorato le specie coltivate) 3. scambiati fra agricoltori