TALIDOMIDE, LIPOBAY, VIOXX: L’IMPORTANZA DELLA FARMACOVIGILANZA Seminario UGIS-UNAMSI su «Come nasce un farmaco» Milano 24 gennaio 2017 Adriana Bazzi Inviato Corriere della Sera FARMACOVIGILANZA SECONDO WIKIPEDIA • Definizione da Wikipedia: il termine di farmacovigilanza (o fase IV della sperimentazione oppure sorveglianza postmarketing) definisce programmi, spesso pubblici e di rilevanza pubblica per il controllo e la sorveglianza dei farmaci in commercio. Nasce dal bisogno di allargare il controllo dell’efficacia dei farmaci dopo le fasi di sperimentazione clinica che vengono eseguite su gruppi selezionati di pazienti. • E per evidenziare eventuali effetti collaterali rari. FARMACOVIGILANZA SECONDO L’OMS • • La Farmacovigilanza è la disciplina e l’insieme di attività volte all’individuazione, valutazione e prevenzione di effetti avversi o di altri problemi correlati all’utilizzo dei farmaci. La farmacovigilanza ha l’obiettivo di monitorare e di verificare gli effetti terapeutici osservati nella sperimentazione clinica confermandoli e/o individuandone nuovi Nasce come risposta all’evento catastrofico provocato dalla talidomide, un farmaco prescritto dal 1957 come sedativo antiemetico e ipnotico, rivolto in particolare alle donne in gravidanza. FARMACOVIGILANZA SECONDO AIFA Complesso di attività finalizzato a valutare in maniera continuativa tutte le informazioni relative alla sicurezza dei farmaci ed a assicurare, per tutti i medicinali in commercio, un rapporto beneficio/rischio favorevole per la popolazione. TRE CASI STORICI THALIDOMIDE: la formula chimica è (alfaf)tali(mi)do(glutari)mide da cui il nome, sedativo e antinausea LIPOBAY: cerivastatina, anticolesterolo, VIOXX: rofecoxib, antinfiammatorio (Fans) ANALOGIE E DIFFERENZE ELEMENTI IN COMUNE I tre casi hanno almeno due elementi in comune: • il fatto che i farmaci in questione abbiano provocato effetti collaterali anche mortali dopo la loro immissione in commercio • e che abbiano sottolineato l’importanza della farmacovigilanza Ma ognuno ha caratteristiche diverse. ELEMENTI DI DIVERSITA’ • • • Sono successi in epoche differenti e il caso Talidomide è proprio quello che ha dato il via alla farmacovigilanza Sono stati ripresi dai media classici (non c’erano i social !) in maniera diversa Ci sono state posizioni diverse assunte dalle aziende , dalle autorità sanitarie e dai medici ANALISI CASO PER CASO IL CASO TALIDOMIDE: ANNI ’50 -’60 Fra sperimentazione animale e rassicurazioni dell’azienda, segnalazioni di medici e risarcimenti alle vittime ancora oggi disattesi TALIDOMIDE:CRONISTORIA • • • • • La talidomide fu inventata dalla ditta tedesca Grunenthal e venduta negli anni ‘50 e ‘60 come sedativo, anti-nausea e ipnotico soprattutto per le donne in gravidanza. Fu messa in commercio dopo 3 anni di prove sugli animali (ma non in gravidanza) Fu poi sperimentata anche in gravidanza e dichiarata sicura (con l’avallo dell’azienda!) I primi casi di focomelia furono discussi a un convegno di pediatria nel 1960. Widikund Lenz ipotizzò per primo una correlazione con l’assunzione di talidomide in gravidanza e la nascita di bambini con malformazioni . Poi case-report e una lettera a Lancet ,del 1961, di un pediatra australiano , William Griffith McBride, nella quale segnalavano i primi casi di anormalità fetale collegabili alla talidomide (La statua è dell’artista inglese Mark Quinn e ritrae l’artista Alison Lapper focomelica, in gravidanza, Isola di San Giorgio, Biennale di Venezia 2013, molto criticata) TALIDOMIDE: I MASS MEDIA • Digitando la parola talidomide nell’archivio del Corriere della Sera, dal 1960 a oggi, si trovano 489 articoli • E’ curioso che uno, già nel 1961, parlasse di utilizzo del farmaco nella cura dei tumori • Poi nel tempo ci sono stati articoli che hanno raccontato storie di persone nate con malformazioni • E molto si è scritto sulla questione degli indennizzi fino a oggi • Fino a un ultimo articolo comparso su Sette a firma di Gian Antonio Stella: c’è tempo fino al 2018 per cercare le vittime TALIDOMIDE: CONSIDERAZIONI • Il problema delle sperimentazioni animali • E delle sperimentazioni che escludono le donne • Il problema dei risarcimenti alle vittime e le responsabilità delle aziende (class action?) • La talidomide può anche fare del bene se studiata: oggi certi suoi derivati sono efficaci nella terapia oncologica. La doppia faccia dei farmaci (La statua dell’artista Bonifatius Stirnberg a Stolberg in ricordo delle vittime del talidomide voluta dall’azienda Gruenenthal nel 2012: non basta e ci sono state molte critiche ) IL CASO LIBOBAY: ANNO 2001 Segnalazioni mediche e complicità dell’estate LIPOBAY: CRONISTORIA • • • Il caso Lipobay scoppia nell’estate del 2001 con la segnalazione di morti «sospette» legate all’assunzione del farmaco e il ritiro del farmaco dal commercio, deciso dall’azienda Bayer senza informarne le autorità . Con disagi per i medici e i pazienti Il Lipobay (altro nome è Baycol) è una statina anticolesterolo (cerivastatina) messa in commercio nel 1997 -98 prescritta nella prevenzione delle malattie cardiovascolari Alcune segnalazioni di farmacovigilanza avevano indicato effetti collaterali come rabdomiolisi e insufficienza renale (soprattutto in associazione a gemfibrozil): ma sono state poche e qui si è riproposto il problema della farmacovigilanza in Italia IL LIPOBAY E LA COMPLICITA’ DELL’ESTATE • • • • • Sempre sfogliando l’archivio del Corriere con la parola chiave «cerivastatina» , da quell’agosto a oggi , si trovano 117 articoli , la maggior parte proprio concentrati in quell’estate Come mai? Di solito notizie di questo genere non trovano così tanto spazio. Una giustificazione? Evidentemente quell’estate non c’erano altre notizie di particolare rilievo così la cerivastatina ha tenuto banco. Dal momento che esistono altre statine con analoghi effetti collaterali, c’è chi ha parlato anche di guerra fra le aziende farmaceutiche. Le teorie del complotto sono sempre in agguato Rimane da capire però perché solo la cerivastatina sia stata messa sotto accusa, mentre tutte le altre statine sono sempre state utilizzate fino a oggi LIPOBAY:CONSIDERAZIONI • • • Nel caso del Libobay non hanno funzionato benissimo i sistemi di farmacovigilanza in Italia: prima del ritiro della molecola le segnalazioni di eventi avversi in Italia erano state 4. Sono diventate 75 dopo il ritiro della molecola. Non si capisce quindi se i sistemi di farmacovigilanza abbiano funzionato male prima oppure se siano stati troppo attenti dopo!. Oggi le statine sono fra i farmaci più utilizzati al mondo nella prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiovascolari e hanno dimostrato benefici in altre patologie. IL CASO VIOXX: ANNO 2004 Le segnalazioni nascoste dalla letteratura e la complicità dell’industria VIOXX:CRONISTORIA • Vioxx è il nome commerciale del rofecoxib, un anti-infiammatorio non steroideo prodotto dalla Merck Sharp and Dome, commercializzato alla fine degli anno Novanta per la cura di artrite, dolore acuto, dismenorrea. • E’ stato prescritto nel mondo a circa 80 milioni di persone. • Il 30 settembre del 2004 l’azienda lo ritirò volontariamente dal mercato per il possibile aumento del rischio di infarto del miocardio e di ictus, associato a un uso a lungo termine VIOXX: I MEDIA • I media, più internazionali che nazionali, hanno riportato la notizia (sempre dall’Archivio Corriere dall’epoca a oggi sono censiti 24 articoli (pochissimi rispetto al Lipobay!). Allora non esisteva ancora la moda dei social • Alcune trasmissioni televisive si sono particolarmente accanite su questo tema, dando per scontato la tesi che l’industria farmaceutica è sempre «cattiva» VIOXX:CONSIDERAZIONI • • • • E’ vero che l’industria farmaceutica, in questo caso, ha tenuto nascosti gli effetti collaterali di cui era a conoscenza per lungo tempo (il problema non è limitato a questo farmaco: basti pensare a certi antidepressivi ,somministrati agli adolescenti con aumento del rischio di suicidi come il Prozac della Smith Kline e con studi negativi tenuti nascosti) Ma anche le istituzioni devono fare il loro dovere Il problema non è solo quello della farmacovigilanza, ma anche degli studi negativi non pubblicati perché l’industria ha il potere di mettere il veto (ma oggi grazie al Bmj forse la battaglia è vinta) . Ma oggi quanti altri inibitori selettivi della Cox2 sono in commercio? Sono sicuri? Perché solo il Vioxx? RIFLESSIONI FINALI NELL’EPOCA DELLA POST-VERITA’ E DEI <FATTI ALTERNATIVI> ° Si conferma l’importanza della farmacovigilanza che deve essere attuata soprattutto dalle istituzioni pubbliche ° Oggi sia l’industria sia le autorità sanitarie stanno percorrendo la strada degli studi «real life» : un nuovo modo per verificare come un farmaco funziona in pazienti non selezionati, diversi quindi da quelli degli studi clinici di registrazione ° Le istituzione pubbliche devono fare la loro parte (e i medici – di base- dopo quanto si è scritto nel caso del Lipobay?) ° Le aziende private hanno avuto in passato un ruolo non particolarmente limpido, ma a loro va richiesta una maggiore collaborazione (Bmj e studi negativi) ° Il sistema dell’informazione ha le sue responsabilità oggi più complicate dalla presenza dei social media ° Ma le bufale e le verità distorte in campo medico c’erano anche nell’epoca pre-post-verità! ° E’ indubbio che va ripensato il ruolo dell’informazione: ci saranno i «fatti alternativi» anche in medicina ?