Università Commerciale L. Bocconi 30264 - Scienza delle Finanze – CLES, classe 14 – A.A. 2012/2013 Carlo Devillanova Il processo decisionale e l’evoluzione della finanza pubblica in Italia Dimensioni e composizione dell’intervento pubblico 1. DEFINIZIONI DI OPERATORE PUBBLICO 2. DIMENSIONI DELL’INTERVENTO PUBBLICO 3. COMPOSIZIONE DELL’INTERVENTO PUBBLICO Spese Entrate 4. EVOLUZIONE NEL TEMPO DELL’INTERVENTO PUBBLICO 4.1. I SALDI 4.2. DETERMINANTI DEL RAPPORTO DEBITO/PIL 4.3. L’EVOLUZIONE DEL RAPPORTO DEBITO/PIL IN ITALIA 4.4. IL PROCESSO DI BILANCIO IN ITALIA Evoluzione del rapporto debito/PIL Determinanti dell’evoluzione del rapporto debito/PIL Identità di bilancio dell’operatore pubblico Variazione dello stock di debito Variazione dello stock di moneta Bt Bt 1 M t M t 1 F t fabbisogno complessivo o indebitamento netto modalità di finanziamento del fabbisogno Fattore endogeno Da cosa dipende l’indebitamento netto? fabbisogno o disavanzo primario spese al netto degli interessi F t fabbisogno complessivo o indebitame nto netto interessi entrate G T rB 1 t t t formazione del fabbisogno Fattore esogeno Determinanti dell’evoluzione del rapporto debito/PIL Trascurando il finanziamento monetario si ottiene: B t B t 1 G t T t rB t 1 Bt Bt 1 Gt Tt rBt 1 Yt Yt Yt Yt Yt Bt Bt 1 Yt 1 Gt Tt rBt 1 Yt 1 Yt Yt Yt 1 Yt Yt Yt Yt 1 Bt Bt 1 1 Gt Tt rBt 1 1 Yt Yt 1 1 n Yt Yt Yt 1 1 n Yt (1 n)Yt 1 Yt 1 1 Yt 1 n b b bt t 1 gt tt r t 1 1 n 1 n 1 r bt ( gt tt ) bt 1 1 n bt b t 1 rn ( g t tt ) bt 1 1 n Consistenza iniziale del rapporto debito/PIL Evoluzione rapporto debito/PIL Fabbisogno o disavanzo primario/PIL Tasso di interesse reale Tasso di crescita reale del PIL Evoluzione Debito PA 140.0 60.0 Spese correnti 120.0 50.0 100.0 40.0 80.0 30.0 Debito Entrate correnti 60.0 20.0 Indebitamento 40.0 10.0 20.0 0.0 Disavanzo primario 03 02 20 01 20 00 20 99 20 98 19 97 19 96 19 95 19 94 19 93 19 92 19 91 19 90 19 89 19 88 19 87 19 86 19 85 19 84 19 83 19 82 19 81 19 80 19 79 19 78 19 77 19 76 19 75 19 74 19 73 19 19 19 19 72 -10.0 71 0.0 Determinanti della recente evoluzione del rapporto debito pubblico/Pil • Riguardate i grafici delle precedenti lezioni per le comparazioni internazionali Entrate Spese (al netto degli interessi) Spesa sociale Il processo decisionale di Bilancio Pubblico Il processo decisionale di finanza pubblica Il bilancio dello Stato articolo 81 della Costituzione leggi nn. 196/2009 e 39/2011 Documento di Economia e Finanza Disegno di Legge di Stabilità e disegni di legge collegati Il bilancio dello Stato Il Bilancio dello Stato è il documento principale della decisione di finanza pubblica. Con il Bilancio il Parlamento autorizza il Governo a erogare le spese e a incassare le entrate. Le regole del bilancio dello Stato sono disciplinate da: articolo 81 della Costituzione; leggi nn. 196/2009 e 39/2011; regolamenti contabili; regolamenti parlamentari. Articolo 81 della Costituzione Come modificato dalla legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1 1. Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. 2. Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali. – Discussione aperta 3. Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte. – Obbligo di copertura (imposte, indebitamento…) Articolo 81 della Costituzione Come modificato dalla legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1 1. Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo. 2. L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi. 3. Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principi definiti con legge costituzionale. Legge 39/2011, nuove regole comunitarie • Entro il 10 aprile – Documento di Economia e Finanza (DEF), inviato alle istituzioni comunitarie, che possono invitare gli Stati membri a rivedere il programma presentato – Si inserisce nella nuova procedura di sorveglianza multilaterale dei bilanci nazionali • Entro il 20 settembre – Nota di aggiornamento al DEF • Dati più affidabili e eventuali raccomandazioni approvate dal Consiglio dell’Unione Europea • Entro il 15 ottobre – Disegno di legge di stabilità – Disegno di legge di approvazione del bilancio annuale e del bilancio pluriennale a legislazione vigente • Entro gennaio dell’anno successivo – Disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica Documento di Economia e Finanza • Manovra di finanza pubblica per il periodo compreso nel bilancio pluriennale – Per il triennio successivo • Definisce – Quadro macroeconomico di riferimento; – Obiettivi di politica economica; • • Macroeconomici Di finanza pubblica – Regoleper raggiungerli (variazione di spese ed entrate) • Documento economico – non ha valore giuridico; affinché gli obiettivi e le regole indicati siano vincolanti, devono diventare norme di legge con l’approvazione della legge finanziaria e dei collegati – inviato alle istituzioni comunitarie, che possono eventualmente invitare gli Stati Membri a rivedere il programma presentato • DEF 2013 – Programma di Stabilità dell'Italia – Analisi e tendenze della Finanza pubblica e allegata Nota metodologica sui criteri di formulazione delle previsioni tendenziali – Programma Nazionale di Riforma • http://www.mef.gov.it/doc-finanza-pubblica/def/2013/ Disegno di legge di stabilità e disegni di legge collegati • Legge di stabilità (ex Legge Finanziaria) – contiene le norme tese a regolare annualmente (per il periodo compreso nel bilancio pluriennale – triennio) le grandezze previste dalla legislazione vigente, al fine di adeguarne gli effetti finanziari agli obiettivi. – interviene sostanzialmente, ma solo con determinazioni di carattere quantitativo • il livello massimo del ricorso al mercato finanziario e del saldo netto da finanziare in termini di competenza; • la variazione delle aliquote, delle detrazioni e degli scaglioni riguardanti le singole imposte, nonché le correzioni delle imposte conseguenti all’andamento dell’inflazione; • le determinazione delle quota annuale per le leggi che dispongono spese a carattere pluriennale e per quelle che demandano la quantificazione alla legge finanziaria; • l’importo destinato al rinnovo dei contratti del pubblico impiego. • Bilancio a legislazione vigente – incorpora gli effetti finanziari della Legge di Stabilità. – Approvata entro il 31 dicembre (esercizio provvisorio per una durata massima di quattro mesi) • Disegni di legge di accompagnamento – contengono la legislazione sostanziale relativa ad interventi nel settore previdenziale, sanitario, del pubblico impiego, di riforma del sistema fiscale – rappresentano gli strumenti incaricati di raccordare gli obiettivi di politica economica, espressi nella Decisione di Finanza Pubblica, con gli andamenti tendenziali che emergono dal quadro a legislazione vigente Finanza pubblica e politica economica • Argomento vasto e controverso – – – – – Politiche economiche in tempo di crisi Stime dei moltiplicatori Stime degli effetti di un elevato debito/Pil Breve/lungo periodo Ecc. • Con qualche implicazione epistemologica – Thomas Kuhn? – karl Popper? Teoria macroeconomica e crisi • “It is the mark of science and perhaps rational thought to operate with falsifiable understanding of how the world works” • “So it is fair to ask economists a fundamental question: what could happen that would cause you to revise your views of how the economy operates and acknowledge that the model you had been using was flawed?” • “Until and unless there is a substantial reversal on near-term fiscal consolidation, Britain’s short and long-run performance is likely to deteriorate” • “To a greatly under-appreciated extent in the policy debate, short-run increases in demand and output would have medium to long-term benefits as the economy reaps the rewards of what economists call hysteresis effects” – L. Summers, Financial Times, 16 settembre 2012