gli effetti della riduzione della spesa pubblica attuale in

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GLI EFFETTI DELLA RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA ATTUALE IN ITALIA
La riduzione della spesa pubblica attuale avrà effetti devastanti per la collettività, famiglie e imprese. La spesa pubblica
(G) costituisce un fattore aggregato del PIL; le piccola ripresa attuale del PIL sarà compensata da queste riduzione
oppure peggiorerà la situazione esistente. Il dovere inderogabile dello Stato è quello di tutelare la collettività in
particolare la fascia debole della stessa. La riduzione della spesa pubblica andrà a peggiorare lo stato sociale ed
economico, proprio in un momento delicato dell’economia specie quella Italiana, oggettivamente è una manovra inutile;
il decremento delle risorse alle Regioni riduce l’opportunità di appalti / commesse da parte degli enti locali a beneficio
di aziende private ad esempio per la riqualificazione dell’arredo urbano o manutenzione ordinaria / straordinaria della
strada (minor occupazione) è molto semplice tagliare chi né fa le spese sono i cittadini. La domanda aggregata (PIL) è
caratterizzata: consumi+investimenti+ spesa pubblica (G) ± saldo (export-import). Questa manovra andrà a penalizzare
i trasporti con riduzione di lavoro diretto, indiretto, indotto, quando le infrastrutture costituiscono le premesse dello
sviluppo economico, perché agisce sulla spesa corrente e produrrà effetti per fine anno.
Lo Stato spendendo arricchisce. Ciò che va sostenuto è l’imposizione progressiva sulla rendita finanziaria
(speculazioni) che non producono “valore aggiunto” e ridurre l’aliquota fiscale del lavoro produttivo. In questo
momento di Crisi la spesa pubblica dovrebbe essere sostenuta proprio per colmare le perdite di investimenti e tutelare le
fasce deboli della popolazione. La spesa pubblica costituisce un potenziale volano di ripresa in cui le aziende private
domandano lavoro con gli appalti, assumono adempiono le imposte e le famiglie consumano (molto simile al New Deal
del ’33 di F.D. Roosevelt) recupero della pressione tributaria riequilibrio deficit / disavanzo dello Stato, crescita del
sistema economico, la storia insegna… Durante la Crisi economica del ’29, in Italia le ripercussioni del Crollo di Wall
Street ebbe effetti non drammatici. Il Duce, tuttavia, attivò un proprio New Deal di risposta alla ripercussione del Crollo
di Wall Street in Italia, ancora oggi tangibili: bonifiche dei territori; treni Littori; l’architettura fascista… furono alcuni
esempi positivi che apportarono benefici all’economia Italiana; attuabile anche oggi con la tutela dell’ambiente sempre
più soggetto all’incuria, ad esempio, non tutti i comuni hanno i geologi per la cura del territorio, ora con la riduzione di
G, si metterà a rischio ulteriormente l’ambiente e non solo, quando costituisce un dovere inderogabile dello Stato la sua
integrità. Ciò che dovrebbe destare preoccupazione è il debito privato, infatti le crisi bancarie sono spesso precedute da
una forte crescita del debito privato (analogia cella Crisi del ’29 con Italia attuale) e dopo le crisi bancarie il debito
pubblico sale…
Maurizio Settembre
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