UNITÀ OPERATIVA DI CHIRURGIA GENERALE By-pass gastrico Responsabile: Dr. Giovanni Perrone SEZIONE DI CHIRURGIA BARIATRICA Responsabile: Dr. Giuseppe Marinari e-mail: [email protected] Tel. 035.4204.108 Fax 035.4204.490 Per raggiungere HUMANITAS GAVAZZENI Consiste nella creazione di una tasca gastrica prossimale ottenuta mediante sezione dello stomaco. La continuità del tratto digestivo si ottiene poi attraverso un collegamento con il primo tratto di intestino (digiuno) in precedenza sezionato. Si perde peso per ridotto appetito e, soprattutto, sazietà precoce. HUMANITAS GAVAZZENI EDUCATIONAL OBESITÀ GRAVE Diversione bilio-pancreatica L’intervento consiste nell’asportazione parziale dello stomaco e in una derivazione dei succhi digestivi che incontrano il cibo molto più tardi rispetto a quanto avvenga naturalmente. Ne risulta un ridotto assorbimento di quanto ingerito. Poiché l’obeso è un malato cronico, presso il nostro Centro ogni paziente viene seguito prima e dopo l’inter vento chirurgico da un team multidisciplinare composto da chirurgo, nutrizionista, dietista, psicologo, endocrinologo e fisiatra. IL PERCORSO DEL PAZIENTE IL TRATTAMENTO CHIRURGICO HUMANITAS GAVAZZENI Via M. Gavazzeni, 21 - 24125 Bergamo Tel. 035.4204.111 Fax 035.322.376 Direttore sanitario Dr. Felice Lanzeni www.humanitasgavazzeni.it Unità Operativa di Chirurgia Generale w w w. h u m a n i t a s g a v a z z e n i . i t Sleeve Gastrectomy Lo stomaco viene sezionato verticalmente e una buona parte di esso viene così asportata. Lo stomaco che resta risulta a forma di tubo stretto: ciò limita meccanicamente l’assunzione di cibo ma, soprattutto, procura una forte riduzione dell’appetito e una sazietà precoce, offrendo la possibilità di perdere peso con una buona qualità di vita. I dati Cos’è l’obesità? Nell’organismo il tessuto adiposo (cellule adipose o adipociti) costituisce una riserva naturale energetica che si deposita in attesa di essere utilizzato. Nell’obeso si riscontra invece un patologico accumulo di grasso dovuto ad alterazione del bilancio energetico con alterazione del rapporto assunzione- utilizzo del deposito delle sostanze nutritive. Tale alterazione è relazionata a fattori genetici, ambientali, comportamentali ed individuali: spesso l’obeso viene ingiustamente colpevolizzato o addirittura emarginato a causa della sua forma corporea. Da anni e in tutto il mondo l’obesità rappresenta una vera epidemia ed è da considerarsi a tutti gli effetti una malattia poiché pregiudica la qualità e la durata della vita accompagnandosi spesso a diabete mellito, ipertensione, dislipidemia, insufficienza respiratoria, apnee notturne, gravi problemi da sovraccarico articolare; anche alcuni tumori sono di più frequente riscontro nel soggetto obeso rispetto al normopeso. L’indice di massa corporea o BMI La condizione di obesità e l’eccesso di peso sono valutabili in diversi modi. Quello più utilizzato nella pratica clinica e riconosciuto dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è costituito dalla valutazione del Body Mass Index (BMI), un sistema che serve per porre la diagnosi di sovrappeso ed è dato dal risultato del rapporto tra il peso corporeo in chilogrammi e il quadrato dell’altezza in metri. NORMOPESO: BMI 20-25 SOVR APPESO: BMI 25-30 Peso in Kg OBESITÀ: BMI 30-40 BMI: _________________ OBESITÀ GR AVE: BMI 40-50 Altezza in m2 SUPEROBESITÀ: BMI > 50 Da recenti studi risulta che il 5% degli uomini ed il 7,5% delle donne dei Paesi occidentali sono gravemente obesi. Nel mondo le persone in sovrappeso sono più di un miliardo, mentre 300 milioni sono obesi. In Europa, negli ultimi dieci anni, le persone in sovrappeso sono aumentate di circa il 30%. Anche l’Italia segue la stessa tendenza: gli italiani obesi sono più di 4 milioni con un incremento del 25% rispetto al 1994. L’aumento degli obesi riguarda anche l’età evolutiva. Recenti statistiche dicono che il 36% dei bambini italiani sono in sovrappeso. Come si cura l’obesità? Come per tutte le malattie, il primo passo per combattere l’obesità è la prevenzione e il cambiamento del proprio stile di vita: una dieta sana ed equilibrata e attività fisica. Le possibilità terapeutiche prevedono: • regime ipocalorico sostenibile (con eventuale farmacoterapia) • supporto psicologico • modifiche dello stile di vita • trattamento chirurgico Il Percorso del paziente Humanitas Gavazzeni propone al paziente obeso il seguente percorso: rivolgersi alla segreteria del Centro che, disposte le indagini da effettuare e le informazioni specifiche da portare (elettrocardiogramma, esami del sangue concernenti le più comuni malattie metaboliche, diario alimentare), fissa una prima visita. In questa prima visita e in una unica giornata il paziente incontrerà i suoi medici: endocrinologo, nutrizionista, psicologo e chirurgo. Quindi i pazienti, convocati in quella stessa giornata, parteciperanno ad una riunione informativa sulla chirurgia dell’obesità e sui diversi interventi possibili. Si tratta di interventi eseguiti prevalentemente con chirurgia mini invasiva e, pertanto, meglio tollerabili dai pazienti. Quando è indicata la terapia chirurgica? Nell’ambito delle possibilità terapeutiche dell’obesità grave, quando l’approccio conservativo (cioè l’insieme di dieta, farmaci, supporto psicologico e modifiche dello stile di vita) fallisce, la chirurgia rappresenta la cura che consente di ottenere risultati duraturi nel tempo. Non tutti i soggetti obesi possono essere operati: vi sono dei limiti di età (tranne casi particolari dai 18 ai 65 anni) ed esistono delle controindicazioni assolute (psicosi, alcolismo, bulimia nervosa). Le tecniche a disposizione sono riconducibili a diversi meccanismi d’azione: il restrittivo puro, che obbliga la persona operata a limitare la quantità di cibo, il restrittivo ormonale, che aiuta il paziente a controllare la quantità di alimenti assunti riducendo il senso di fame e procurando sazietà precoce, e il malassorbitivo, che riduce l’assorbimento degli alimenti ingeriti. Per tutte queste tecniche si utilizza un approccio miniinvasivo videolaparoscopico che assicura minori tempi operatori e di degenza ed una ripresa alla normalità più rapida con cicatrici ridotte. Palloncino endogastrico Consiste nel posizionare per via gastroscopica nello stomaco (pertanto non costituisce un intervento chirurgico) un palloncino sgonfio, che viene gonfiato fino ad un volume di 500-700 cc con liquido o aria. Il senso di sazietà è precoce fin da subito e consente di seguire una dieta rigida. Dopo 6 mesi il dispositivo deve rigorosamente essere rimosso: viene più spesso utilizzato in preparazione ad un intervento successivo. Bendaggio gastrico regolabile Attraverso un anello di silicone gonfiabile (il bendaggio), posizionato intorno alla parete superiore dello stomaco, si crea una piccola tasca gastrica del volume di 15-20 cc, che lascia un’apertura di calibro ridotto, attraverso la quale il cibo passa lentamente dalla tasca superiore al resto dello stomaco.