Il Neoclassicismo
Le diverse scoperte archeologiche nel XVIII secolo
destarono un nuovo interessa per il monto antico e
per la cultura classica. L’architettura e l’arte vennero
prese come modello.
Questo periodo viene chiamato Neoclassicismo per il
desiderio di riprodurre in tempi moderni le
espressioni dell’antichità classica e conobbe la sua
massima diffusione durante l’età napoleonica. Molte
città europee rinnovarono il loro volto architettonico
con edifici, palazzi e cattedrali dalle linee simili alle
costruzioni greche con frontoni e cupole.
Tra gli artisti più importanti Jacques-Louis David,
pittore francese autore di quadri francesi durante il
periodo rivoluzionario e napoleonico, e Antonio
Canova, scultore italiano con la raffigurazione di
soggetti simili alla mitologia greca e romana.
Il classicismo musicale fu caratterizzato da autori
come Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwing van
Beethoven, compositori che avvertirono l’esigenza tra
musica e teatro. Inoltre si perfezionò la musica del
pianoforte. Nella letteratura i principali autori
neoclassici furono gli scrittori Vincenzo Monti e Ugo
Foscolo e il traduttore Ippolito Pindemonte.
Abiti, mobili e acconciature subirono anch’essi
l’influenza del Neoclassicismo ma poiché questo stile
si diffuse essenzialmente nell’età napoleonica venne
chiamato Stile Impero. Esso dominò in Europa fino al
primo decennio del XIX secolo.