02.3.Neoclassicismo (musica)

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Neoclassicismo (musica)
Neoclassicismo (musica) Corrente stilistica musicale sviluppatasi verso la fine del XIX secolo e in auge nel
XX secolo soprattutto nel periodo compreso tra le due guerre. Ispirato alla limpidezza formale dei modelli
classici, il neoclassicismo si poneva come reazione agli eccessi del tardo romanticismo. La musica
neoclassica, austera e controllata, armonicamente più conservatrice della dodecafonia atonale, utilizzava
la dissonanza come strumento espressivo all'interno di un contesto sostanzialmente tonale.
La musica barocca fornì il modello per molte opere neoclassiche: uno dei primi lavori di Igor Stravinskij in
questo nuovo stile, il balletto Pulcinella (1920), si basava su musiche di Giovanni Battista Pergolesi e altri
suoi contemporanei. In Concerto per pianoforte e strumenti a fiato (1924) Stravinskij riprese lo stile
melodico fiorito del barocco, adottando l'integrazione di solista e accompagnamento tipica del concerto
grosso più che l'esibizione virtuosistica caratteristica del concerto classico. Stravinskij continuò a usare
questo stile fino agli anni Cinquanta, epoca in cui iniziò ad adottare le tecniche seriali. Tra gli altri
compositori di opere neoclassiche si ricordano Sergej Prokof'ev con la Sinfonia classica (1917), Erik Satie
con la Sonatine Bureaucratique (1917) e Paul Hindemith con l'opera Cardillac (1926).
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