flectadol 1g polvere per soluzione orale 20 bustine

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FLECTADOL 1G POLVERE PER SOLUZIONE ORALE 20 BUSTINE
Marchio:
Codice Min.:
Link:
Sanofi Aventis
022620239
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FLECTADOL 1G POLVERE PER SOLUZIONE ORALE 20 BUSTINE
Questo prodotto è un farmaco senza obbligo di ricetta (OTC - SOP), Farmajet ti
informa che è importante leggere sempre il foglietto illustrativo e le avvertenze
prima dell'utilizzo.
DENOMINAZIONE:
FLECTADOL
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Analgesici e antipiretici.
PRINCIPI ATTIVI:
500 mg: acetilsalicilato di lisina 0,9 g (pari a g 0,5 di acido acetil salicilico); 1000 mg: acetilsalicilato di
lisina 1,8 g (pari a g 1 di acido acetilsalicilico).
ECCIPIENTI:
Glicocolla, aroma di mandarino, ammonio glicirrizinato.
INDICAZIONI:
Dolori di qualsiasi natura ed entita'.
Reumatismo articolare acuto e s ue complicanze.
Artropatie degenerative primarie e secondarie.
Mialgie .
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI:
Nei bambini e nei ragazzi di eta' inferiore a sedici anni, nell'iperse nsibilita' all'acido acetilsalicilico ed ai
salicilati, in corso di te rapia diuretica intensiva, ulcera peptica, in soggetti con emorragie i n atto e
diatesi emorragica, in corso di trattamenti con anticoagulant i in quanto ne sinergizza l'azione.
Dose > 100 mg/die durante il terzo trimestre di gravidanza.
POSOLOGIA:
Prodotto da 500 mg: 1-2 bustine 2-3 volte al giorno.
Prodotto da 1000 mg: 1 bustina 2-3 volte al giorno o secondo prescrizione medica.
>>Mod alita' d'impiego.
Versare la polvere in un bicchiere, aggiungere acqua , agitare qualche secondo e bere.
L'assunzione delle preparazioni uso orale deve avvenire a stomaco pieno.
Nel trattamento di pazienti anzia ni la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovr
a' valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
CONSERVAZIONE:
Conservare nella confezione originaria a temperatura non superiore a 2 5 gradi C.
AVVERTENZE:
Non utilizzare nei bambini e nei ragazzi di eta' inferiore a 16 anni.
I soggetti di eta' superiore ai 70 anni di eta', soprattutto in presen za di terapie concomitanti, devono
usare questo medicinale solo dopo a ver consultato un medico.
Se durante il trattamento compaiono vomito p rolungato e profonda sonnolenza interrompere la
somministrazione.
L'im piego pre-operatorio puo' ostacolare l'emostasi intraoperatoria.
Per l 'interazione con il metabolismo dell'acido arachidonico, il farmaco pu o' determinare in asmatici e
soggetti predisposti, crisi di broncospas mo ed eventualmente shock ed altri fenomeni allergici.
Utilizzare con prudenza in casi di asma.
INTERAZIONI:
Il farmaco puo' interagire con: anticoagulanti; uricosurici; solfanilu ree ipoglicemizzanti.
EFFETTI INDESIDERATI:
I piu' comuni effetti indesiderati, che nella maggior parte dei casi s compaiono con la riduzione del
dosaggio o con la sospensione del tratt amento, sono: disturbi oto-vestibolari (ronzii, sensazione di
diminuzi one dell'acutezza uditiva, cefalee che sono abitualmente il sintomo di un sovradosaggio, ecc.),
disturbi gastro-intestinali (dolori, ulcere gastriche, ecc.), fenomeni di ipersensibilita' (eruzioni cutanee,
edem a, asma, fenomeni anafilattici, ecc.), fenomeni emorragici (epistassi, gengivorragia, fino a
ematemesi o melena, ecc.).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Gravidanza.
Basse dosi (fino a 100 mg/die) Gli studi clinici indicano che le dosi fino a 100 mg/die possono essere
considerate sicure limita tamente ad un impiego in ambito ostetrico, che richiede un monitoraggi o
specialistico.
Dosi di 100-500 mg/die.
Ci sono insufficienti dati cl inici relativi all'uso di dosi superiori a 100 mg/die fino a 500 mg/di e.
Quindi, le raccomandazioni di seguito riportate per le dosi di 500 mg/die ed oltre si applicano anche a
questo range di dosaggio.
Dosi di 500 mg/die ed oltre.
L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo ' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo
embrio/fetal e.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione
cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi del
la gravidanza.
Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aume ntato da meno dell'1% fino a circa l'1,5%.
E' stato stimato che il ris chio aumenta con la dose e la durata della terapia.
Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostr ato di provocare un
aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' embrione-fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato
in a nimali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle p rostaglandine, durante il periodo
organogenetico.
Durante il primo e i l secondo trimestre di gravidanza, l'acido acetilsalicilico non deve e ssere
somministrato se non in casi strettamente necessari.
Se l'acido acetilsalicilico e' usato da una donna in attesa di concepimento o dur ante il primo e secondo
trimestre di gravidanza, la dose e la durata d el trattamento devono essere mantenute le piu' basse
possibili.
Durant e il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono
esporre il feto a: tossicita' cardiopolmo nare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione
polmon are); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la
madre e il neonato, alla fine della gravidanz a, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento,
ed effetto a ntiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni
uterine risultanti in ritardo o prolungamento del tr avaglio.
Conseguentemente, l'acido acetilsalicilico alle dosi > 100 mg /die e' controindicato durante il terzo
trimestre di gravidanza.
Nelle donne in stato di gravidanza od allattamento il prodotto va usato in caso di necessita'.
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