Ibuprofene
Farmaci e Gravidanza (http://www.farmaciegravidanza.gov.it)
Farmaco con azione antinfiammatoria, analgesica ed antipiretica. Derivato dell’acido fenilpropionico, appartiene alla categoria
dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), che inibiscono la sintesi delle prostaglandine agendo sull’enzima
Ciclossigenasi. Ha una emivita di eliminazione di 1.8-2.4 ore; passa la barriera placentare.
Gravidanza:
1° Trimestre
I dati disponibili in letteratura sull’uso saltuario in gravidanza ed a basse dosi di Ibuprofene, ed a FANS in generale, non
evidenziano un aumento di anomalie congenite nei nati esposti rispetto all’atteso, ma riportano un rischio aumentato, rispetto
all’atteso, di aborto spontaneo (soprattutto se il farmaco è stato assunto in prossimità del concepimento).
La segnalazione di un aumento di difetti cardiaci (in particolare difetti del setto interatriale ed interventricolare) non sono stati
confermati da studi successivi e possono essere viziati da fattori confondenti. Alcuni studi segnalano un aumentato rischio per
gastroschisi, atresia intestinale e criptorchidismo in feti/neonati esposti a sostanze analgesiche in combinazione (tra cui
Paracetamolo, Pseudoefedrina, Aspirina ed altri FANS) durante il primo e secondo trimestre. I risultati ottenuti in tali studi
possono tuttavia essere viziati da fattori confondenti.
Le sporadiche segnalazioni di malformazioni in case report sono da considerare aneddotiche in quanto non presentano un
pattern specifico e non sono state confermate dagli studi epidemiologici successivi.
2°-3° Trimestre
E’ sconsigliata l’assunzione dopo la 28ª-30ª settimana di gravidanza, in quanto l’Ibuprofene può determinare il restringimento
o la chiusura prematura del dotto arterioso fetale (con conseguente ipertensione polmonare) e riduzione della funzionalità
renale (con conseguente oligoidramnios).
Allattamento:
L’Ibuprofene passa nel latte materno in minime quantità e non vi sono controindicazioni all’allattamento in corso di terapia
materna.
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