Compito di Fisica Generale II di Ingegneria CIVILE e BIOMEDICA 23 LUGLIO 2011 Esercizio 1: Una lastra piana metallica infinita giace nel piano xy ed è caricata uniformemente con densità di carica σ=1 mC/m2. In corrispondenza dell’origine degli assi viene praticato nella lastra un forellino di raggio a=1 mm, come mostrato in figura. 1.1 Determinare modulo, direzione e verso del campo elettrico nel punto di coordinate x = y = 0, z =1 cm. 1.2 Calcolare la velocità minima iniziale che deve avere un protone (massa mp=1.7 10-27 kg, carica qp=+1.6 10-19 C) che parte da x = y = 0, z =1 cm per passare attraverso il foro. Esercizio 2: Un condensatore a facce piane e parallele quadrate, aventi lato L=5 cm e poste a distanza d=1 mm, è collegato ad un generatore di d.d.p costante V0=5 V tramite una resistenza R. Sapendo che il condensatore è inizialmente scarico e assumendo condizioni stazionarie: 2.1 Calcolare il lavoro TOTALE fatto dal generatore per caricare completamente il condensatore. 2.2 Calcolare l’energia immagazzinata nel condensatore e l’energia dissipata nella resistenza R. 2.3 Calcolare il modulo della forza tra le armature, dicendo se essa è attrattiva o repulsiva. Ad un certo istante, le armature vengono avvicinate ad una distanza d/2, mantenendo il condensatore collegato al generatore. Assumendo nuovamente condizioni stazionarie (in generale, differenti dalle precedenti): 2.4 Calcolare il modulo della forza tra le armature nella nuova situazione. 2.5 Come cambia la risposta alla domanda precedente se, prima di portare la piastra a distanza d/2, il condensatore viene scollegato dalla batteria? Compito di Fisica Generale II di Ingegneria CIVILE e BIOMEDICA 23 LUGLIO 2011 Esercizio 3: Una spira a forma di settore circolare (angolo al centro π/2 rad e raggio a =2 cm) ruota nel piano xy con velocità angolare ω =100 rad/s (mantenuta costante da un motorino) attorno all’asse z nel verso antiorario. Nella porzione del piano xy data da x>0, y>0 è presente un campo magnetico B0=1 mT. Al tempo t=0 s la spira si trova nella posizione rappresentata in figura. Sapendo che la resistenza totale della spira è R =10 Ω, mentre la sua autoinduttanza è trascurabile, determinare: 3.1 L’andamento temporale della corrente che scorre nella spira in un periodo di rotazione T. 3.2 L’energia dissipata nella spira in un periodo di rotazione. 3.3 Il momento di forza che il motorino deve esercitare per mantenere il circuito in moto con velocità angolare costante. ( Si calcoli il momento di forza rispetto all'origine degli assi) Suggerimento: Può essere utile ricordare che l’area di un settore circolare di raggio a ed angolo al centro θ (espresso in radianti) è data da A=1/2a2 mentre la lunghezza dell'arco di circonferenza sotteso è L= θ a. ATTENZIONE: LE RISPOSTE DEVONO ESSERE GIUSTIFICATE INDICANDO I PASSAGGI LOGICI ESSENZIALI UTILIZZATI PER ARRIVARE AL RISULTATO FINALE. RISPOSTE SENZA ALCUNA GIUSTIFICAZIONE, ANCHE SE CORRETTE, NON SARANNO PRESE IN CONSIDERAZIONE. Soluzioni Esercizio 1 - 1.1 La lastra forata può essere vista come la configurazione risultante dalla sovrapposizione di una lastra infinita continua con densità di carica σ ed un disco di raggio a con una densità di carica -σ. Il campo risultante è la semplice sovrapposizione dei campi di queste due (note) distribuzioni continue di carica. Dato che l’asse z coincide con l’asse del disco, il campo totale è diretto lungo questo asse ed ha verso uscente rispetto alla lastra. Esso è dato da: Compito di Fisica Generale II di Ingegneria CIVILE e BIOMEDICA 23 LUGLIO 2011 z z 1 zˆ zˆ 2 2 2 2 2 a z a z 0 In z=1 cm il suo modulo vale 5.62 107 V/m. 1.2 Nel moto da z = 1 cm a z = 0 il protone deve affrontare una barriera di potenziale ΔV data da: E ( z ) Elastra E disco zˆ 2 0 2 0 1cm V V (0) V (1cm) E( z)dz 0 a2 z2 2 0 1cm = 5.11 105 V 0 La velocità minima iniziale deve essere tale da permettere al protone di superare tale barriera di potenziale, giungendo con velocità nulla in z = 0. Dalla conservazione dell’energia si ricava quindi: 2q p V 1 2 = 9.81 106 m/s m p vmin q p V vmin 2 mp Esercizio 2 -2.1 La capacità del condensatore vale C = ε0A/d = 2.21 10-11 F, dove A è l'area dell'armatura. Il lavoro fatto dal generatore per caricare completamente il condensatore è dato dall’integrale nel tempo della potenza sviluppata dal generatore stesso: 0 0 Lgen V0 Idt V0 Idt V0 Q CV02 = 5.53 10-10 J dove Q è la carica totale che viene trasferita sul condensatore, inizialmente scarico. 2.2 L’energia immagazzinata nel condensatore è data da: 1 U cond CV02 = 2.76 10-10 J 2 mentre, per la conservazione dell’energia totale, l’energia dissipata nella resistenza è pari alla differenza tra il lavoro compiuto dal generatore e l’energia immagazzinata nel condensatore: 1 E joule L gen U cond CV02 = 2.76 10-10 J 2 2.3 La forza agente su una armatura del condensatore è attrattiva e il suo modulo è pari al prodotto della carica dell’armatura per il campo prodotto dall’altra armatura, che è pari a metà del campo V0 V02 totale V0/d. Dunque, = 2.76 10-7 N F QE Q C 2d 2d 2.4 Dato che il condensatore è collegato al generatore, la d.d.p tra le piastre rimane costante e pari a V0. Cambiando la distanza tra le armature, la capacità del condensatore ed il campo generato da una singola armatura diventano, rispettivamente: V0 A A = 5 103 V C' 0 2 0 = 4.42 10-11 F e E ' 2( d / 2) (d / 2) d Di conseguenza, la carica sulle armature assume un valore Q’ diverso dal valore precedente. La forza tra le armature, nella nuova situazione, si calcola come: V02 F ' Q' E ' C ' = 1.11 10-6 N d 2.5 Se il condensatore viene scollegato dal generatore, la carica sulle armature (e non più la d.d.p tra di esse) rimane costante e pari a Q=CV0. Conseguentemente anche il campo generato da ciascuna piastra resta costante [ il campo di una piastra è Q/(20A)]. La forza fra le armature è, perciò, sempre uguale a quella calcolata al punto 2.3. Esercizio 3 - 3.1 Sfruttiamo il suggerimento chiamando, in accordo con le condizioni iniziali date, θ = ωt l’angolo compreso tra il lato AB della spira e l’asse x e T = 2/ = 62.38 ms il periodo di rotazione. Si distinguono tre casi: a) 0 < t < T/4, la spira sta entrando nel campo e il flusso del campo nel verso dell'asse z aumenta; b) T/4 < t < T/2 la spira sta uscendo dal campo e il flusso del campo nel verso dell'asse z diminuisce; c) T/2 < t < T, la spira è fuori del campo e il flusso del campo è nullo. Nel caso c), poichè il flusso non varia, non c'è corrente indotta e, quindi, nessuna Compito di Fisica Generale II di Ingegneria CIVILE e BIOMEDICA 23 LUGLIO 2011 energia dissipata e nessun momento di forza. Gli unici casi da considerare sono, quindi, il caso a) e il caso b). Caso a), 0 < t < T/4 : Il flusso del campo magnetico Φ(t) attraverso la superficie della spira nel verso dell'asse z vale: a2 a2 (t ) B0 A(t ) B0 (t ) B0 t 2 2 dove A(t) è l'area della sezione di spira immersa nel campo. Prendendo come verso positivo della corrente quello antiorario e utilizzando la legge di Faraday si trova B a2 1 d(t ) = - 2 10 -6 A ia (t ) 0 R dt R 2 Caso b), T/4 < t < T/2 : Il flusso del campo magnetico Φ(t) attraverso la superficie della spira nel verso dell'asse z vale: a2 a2 (t ) B0 A(t ) B0 / 2 (t ) B0 T / 4 t 2 2 e la corrente indotta è B0 a 2 1 d(t ) = 2 10 -6 A ib (t ) R dt R 2 3.2 L’energia dissipata nella spira si calcola come integrale della potenza dissipata per effetto Joule in un semiperiodo di rotazione ( nel secondo semiperiodo non c'è corrente): T /4 T /2 a 4B02 = 1.26 10 -12 J Ediss Ria2 (t )dt Rib2 (t )dt 4 R 0 T /4 3.3 Ad un generico istante t, la forza magnetica totale sulla spira può essere scomposta in due contributi: quello agente sul tratto rettilineo AB, perpendicolare ad esso, e quello agente sul tratto di circonferenza che si trova, all’istante t, nella porzione di piano x>0, y>0. È immediato verificare che quest’ultimo è sempre diretto verso l’origine degli assi (che scegliamo come polo per il calcolo del momento agente sul circuito) e quindi non può contribuire al momento stesso. Per il calcolo del momento si considera quindi solo il primo contributo. Applicando la II legge elementare di Laplace e la definizione di momento di una forza M r F , si trova che il momento agente su un elemento infinitesimo dr del tratto AB, posto a distanza r dall’origine degli assi, vale: dM (t ) r i(t )dr B0 i(t ) B0 rdrz dove r è il vettore posizione di un generico tratto infinitesimo dr sul tratto AB. Il segno - è dovuto all'aver scelto come verso positivo della corrente quello antiorario. Dunque, il momento di forza risultante è a B02a 4 M (t ) i (t ) B0 rdrdr z z = - 4.00 10 - 13 N m z per 0 < t < T/4 4R 0 Nel caso T/4 < t < T/2 il tratto di spira che dà luogo ad un momento è il segmento AC. La corrente nella spira si inverte in questo intervallo di tempo ma il verso della corrente nel tratto AC resta uguale a quello precedente nel tratto AB e, quindi, il momento di forza è uguale. Il momento esercitato dal motorino deve essere, perciò, uguale ed opposto a quello del campo e pari a per 0 < t < T/2. M mot (t ) M (t ) = + 4.00 10 - 13 N m z