della diocesi di como Periodico Settimanale | Poste Italiane S.P.A. | Sped. In Abbonamento Postale | D.L. 353/2003 (Conv. In L. 27/02/2004 N° 46) Art. 1, Comma 1, Dcb Como Anno XXXVI - 6 ottobre 2012 - € 1,20 Italia 4 Mondo 37 7 Como 17 Sondrio Povertà: secondi solo alla Grecia Il dialogo non può essere unilaterale Dalla Regione sostegni all’abitare Ripartono le attività del gruppo scout I R I A l nostro Paese con uno tra i più alti tassi di povertà persistente in Europa. Editoriale Una stella a cinque punte di don Angelo Riva U na stella a cinque punte. Niente a che vedere con lo sceriffo di un film western. Ci riferiamo alle tante sollecitazioni – almeno cinque – che circolano nell’ambiente, in questo tempo di programmazione del nuovo anno pastorale. Alcune rivolte al passato: i 50 anni del Concilio Vaticano II, i 20 anni del Catechismo della Chiesa Cattolica, la beatificazione di Nicolò Rusca. Altre che aprono al presente: l’Anno della fede voluto dal Papa, il Piano Pastorale del Vescovo sull’Eucaristia. Guardando il passato, c’è sempre il rischio dell’auto-celebrazione, stanca e fastidiosa aneddotica sui fasti di ieri per occultare il nulla o il poco di oggi. Ma è pur vero che, se non abbiamo memoria di dove veniamo, difficilmente potremo trovare direzione per dove vogliamo andare. Progettando il presente, c’è sempre il rischio di implodere nella famigerata “auto-referenzialità”: un parlarsi addosso, attardandosi nella “sagra della saliva” mentre il mondo brucia e il popolo chiede pane. Però chi non si ferma a riflettere e progettare, specula sulla fiducia nello Spirito Santo che sempre guida la Chiesa. Per fugare l’impressione di una macedonia caotica e sconclusionata di idee e iniziative, proviamo a mettere un po’ d’ordine. In capo a tutto l’Anno della Fede. Lo apriremo ufficialmente il 21 ottobre. Esposti agli spifferi della secolarizzazione incalzante, e del supermercato religioso – che sorprendentemente “tira” ancora con i suoi articoli consolatori –, siamo provocati a passare da una fede di consuetudine e di inerzia a una fede di convinzione e di testimonianza (argomentata). Per raggiungere l’obiettivo, ecco un dono e un mezzo. Il dono è il Concilio. Evocarlo come ennesimo, noioso adempimento dello scadenziario ecclesiastico, servirà a un bel niente. Rileggerlo (o forse leggerlo) come momento di grazia, nel quale la Chiesa ha ripensato sé stessa alla luce di Cristo (Lumen gentium), della sua rivelazione (Dei Verbum) e della sua azione salvifica (Sacrosantum concilium), e proprio in forza di questo – e non in forza delle mode o dei pruriti del tempo – ha cercato la riconciliazione con il mondo moderno (Gaudium et spes): questo il compito vero. Il mezzo è il Catechismo della Chiesa Cattolica. Sintesi pregnante di ciò che la Chiesa conciliare crede, vive e prega. Poniamoci un obiettivo: in tutte le case, accanto alla Bibbia, i documenti del Concilio e il Catechismo. Non a riempirsi di polvere sullo scaffale, si capisce, ma a irradiare brandelli di luce. Sogniamo? Partendo da qui, l’attenzione all’Eucaristia – il Piano Pastorale viene consegnato ai vicariati venerdì 5 ottobre – potrà essere qualcosa di più di uno dei tanti riflessi condizionati che scimmiottano la vera fede. Perché l’Eucaristia è il cuore di Colui che è il Centro della fede e della Chiesa. Tutto il resto è periferia (pur necessaria). Riflettere sull’Eucarestia, allora, non per escogitare chissà quale genialità pastorale, o presunta tale, ma semplicemente per imparare a fare meglio, o meno peggio, quello che già facciamo. Magari (un obiettivo fra i tanti) per riequilibrare un po’ la bulimia eucaristica di certe parrocchie rispetto ad altre che patiscono una carestia non voluta. L’ Eucaristia, poi, non “chiude” (noi fra di noi; noi contro tutti), ma “schiude” le porte della testimonianza e della missione: la beatificazione di Nicolò Rusca verrà a ricordarcelo con forza. apporto tra cristianesimo e Islam. Intervista al biblista padre Frédéric Manns. n provincia di Como stanziati, negli ultimi anni, 37 milioni. In campo nuove misure. l via le attività per centinaia di ragazzi dopo le esperienze estive vissute insieme . Fede e Eucaristia Foto Siciliani-Gennari/SIR Venerdì 5 ottobre, in ciascun vicariato della diocesi, il Vescovo affida alle comunità il Piano Pastorale 2013 sull’Eucaristia: “Il Maestro è qui e spezza il pane per noi”. Per tutti l’esortazione a riflettere sul senso e sulle modalità del nostro riunirci attorno all’altare del Signore, nell’Anno straordinario della Fede che Benedetto XVI ha voluto indire per tutta la Chiesa. Pagina 10 Idee e opinioni Il caso Sallusti: in onor di verità 2 Visita pastorale 14 Il vescovo a Monte Olimpino il 6 e 7 ottobre Como 20 Artsana-Kalongo: alleanza di solidarietà Sondrio 32 Dalle Ande alle Alpi: i mobili e l’arte dell’Omg Dall’8 al 14 ottobre oltre 1000 pellegrini della nostra diocesi saranno a lourdes con il vescovo PAG 11 31