Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze dal 2008. Dal 2012 è stato creato Cardinale da Benedetto XVI con il titolo cardinalizizo di S. Marcello in Via del Corso. Autore di numerosi saggi sull’opera lucana e su temi dell’ermeneutica biblica, è stato Direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale e Segretario Generale della CEI. Alceste Catella, Vescovo di Casale Monferrato dal 2008, è presidente della Commissione Episcopale CEI per la Liturgia e membro del Consiglio Episcopale permanente. Già preside dell’Istituto di Liturgia Pastorale « S. Giustina » di Padova, ha curato diverse pubblicazioni e collabora alla Rivista Liturgica. Ignazio Sanna, consacrato Vescovo nel 2006 presso la sede metropolitana di Oristano, è membro della Commissione Episcopale della CEI per la dottrina della fede, l’annun cio e la catechesi; del Comitato per il Progetto Culturale della Chiesa italiana e della Pontificia Accademica Teologica. Francesco Lambiasi è Presidente della Commissione CEI per il clero e la vita consacrata, membro del Consiglio Episcopale permanente. È autore di numerose pubblicazioni di carattere biblico, teologico e pastorale. Dal 2007 è Vescovo della Diocesi di Rimini E In copertina: Icona, Il risorto affida ai discepoli la missione universale, Archivio Paoline. 226Y 94 Giuseppe Betori - A lceste C atella - Ignazio Sanna Giancarlo Bregantini - Fr ancesco L ambiasi LA FORZA E LA BELLEZZA DELLA FEDE I l servizio apostolico è amoris officium, un compito d’amore. Questo significa che essere apostoli è vivere una vita, non tanto esercitare un ruolo, svolgere un compito, fare un lavoro. Essere pastori non è lo stesso che fare i professionisti della pastorale. Debbo ricordarmi continuamente che il primo motivo per cui Gesù ha scelto i Dodici non è stato quello di mandarli a predicare, ma perché stessero con lui (Mc 3,14). La condizione imprescindibile posta da Gesù a Simone di Giovanni per affidargli le sue pecore non è stata se Pietro era il più colto tra gli apostoli o il più capace di coordinare gruppi di studio o di organizzare iniziative pastorali, ma: Mi ami tu? (Gv 21,15-29). Come Vescovo, non posso mai dimenticare che il Signore non pretende da me delle prestazioni sempre più ardue...; vuole la mia umile, gratuita fedeltà; insomma ha sete del mio amore. Questo da una parte mi inquieta, eppure non mi avvilisce, perché dall’altra mi dà grande pace. + Francesco Lambiasi Meditazioni sul mistero cristiano LA FORZA E LA BELLEZZA DELLA FEDE Gli altri autori: Spiritualità del quotidiano Roberto Plevano Vittorio Metalli, sacerdote della Diocesi di Rimini, ha conseguito la licenza in Teologia dogmatica presso la Gregoriana nel 1995 e il Dottorato in Teologia dogmatica presso la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna. È docente di Cristologia e Antropologia teologica presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose « Alberto Marvelli » di Rimini; dal 2007 è Direttore spirituale nel Seminario diocesano. Membro di Redazione dell’Annale Parola e Tempo (dell’ISSR di Rimini) nel quale ha pubblicato diversi saggi e articoli, è inoltre autore di Nel legame della libertà. La visione dell’uomo nel legame in Cristo in Dietrich Bonhoeffer, Assisi 2011. Itinerario quaresimale A cura di Natalino Valentini Nella Lettera Apostolica Porta fidei, mediante la quale Benedetto XVI ha indetto questo speciale « Anno della Fede » per celebrare il cinquantesimo anniversario dell’apertura del concilio Vaticano II, egli rivolge un accorato invito affinché: « Si intensifichi la riflessione sulla fede per aiutare tutti i credenti in Cristo a rendere più consapevole e a rinvigorire la loro adesione al Vangelo, soprattutto in un momento di profondo cambiamento come quello che l’umanità sta vivendo. [...] Riscoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata, e riflettere sullo stesso atto con cui si crede, è un impegno che ogni credente deve fare proprio ». La presente raccolta in volume delle preziose riflessioni affidate ad alcuni autorevoli pastori della Chiesa italiana, intende corrispondere pienamente all’invito, richiamando la centralità e la bellezza della fede cristiana in prospettiva missionaria, nel sincero anelito di aprire sempre più ai cuori la « porta della fede » (Atti 14,27). Questo è davvero un tempo opportuno dello Spirito per riflettere insieme sul significato del dono di grazia più prezioso, sorgente di vita piena e vera, sull’esperienza della fede vissuta nella Chiesa, meditandone insieme le forme e i contenuti più profondi. È un tempo di rinnovata coscienza del dono della fede, di crescita e maturazione in essa di un’autentica testimonianza e realizzazione della vita buona del Vangelo, in dialogo e in cammino anche con chi non ha il dono della fede o è ancora in ricerca. xx x,