PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO MAZZARINO GIULIO RAIMONDO (1602-1661) Cardinale e diplomatico “…abile, energetico, astuto, accoppiava all’esperienza del diplomatico più consumato le qualità di un grande uomo di Stato…” Giulio Raimondo Mazzarino (o Mazarino) nacque a Pescina (AQ) il 14 luglio 1602 dal siciliano Pietro Mazzarino (1576-1654) e da Ortensia Bufalini, appartenente alla piccola aristocrazia umbra imparentata con i Colonna, presso il quale Pietro aveva lavorato come maggiordomo intendente. ed Mazzarino Giulio Raimondo, emissione di un francobollo commemorativo nel IV centenario della nascita Il romanus, come Giulio amava definirsi, nacque in questo piccolo paese dell’Appennino abruzzese che si affacciava sul Lago Fucino (prosciugato successivamente nel 1876), all’epoca in cui era sede della diocesis Marsorum, dove suo zio l’abate Bufalini possedeva benefici ecclesiastici e ne affidò l’amministrazione al padre Pietro. Giulio studiò, insieme al fratello minore Alessandro, presso il Collegio Romano dei Gesuiti anche se, a differenza del fratello, non entrò mai nell’ordine. In collegio conobbe Girolamo Colonna, futuro cardinale di Albano e fidato amico. Grazie a questa amicizia potette soggiornare a Madrid e studiare diritto canonico presso l’Università di Alcalá de Henares. Rientrato a Roma nel 1628 si laureò, presso l’Università La Sapienza, in utroque iure (letteralmente nell’uno e nell’altro diritto, ossia in diritto civile e canonico). 1 MAZZARINO GIULIO RAIMONDO (1602-1661) - Cardinale e diplomatico PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO Nello stesso anno dopo la morte di Vincenzo II, ultimo erede del casato dei Gonzaga, scoppiò la guerra di successione, nota come la guerra di Mantova e Monferrato, tra due grandi potenze: da un lato l’alleanza tra il Sacro Romano Impero e gli Spagnoli e dall’altro i Francesi. Gli Spagnoli e il Ducato di Savoia appoggiavano Ferrante II del ramo dei Gonzaga-Guastalla mentre i Francesi, governati dal potente cardinale Richelieu, sostenevano Carlo appartenente dal ramo dei Gonzaga Nevers-Rèthel. Proprio in questa occasione affiorarono le famose doti diplomatiche e negoziatrici di Mazzarino. Giulio venne inviato in Valtellina, insieme alla truppa, con il grado di capitano della fanteria da papa Urbano VIII (papa dal 1623 al 1644) e successivamente, su sollecitazione di Girolamo Colonna, divenuto Mazzarino Giulio Raimondo, ritratto a mezzo busto e stemma di famiglia nel frattempo arcivescovo e cardinale di Albano, inviato in Francia per trovare una via diplomatica al conflitto. Le trattative apparvero subito difficili ed il negoziato terminò il 6 aprile 1631 con il trattato di Cherasco con il quale l’Imperatore e il Duca di Savoia riconoscevano la successione di Carlo Gonzaga e la cessione dell’avamposto strategico piemontese di Pinerolo. Questo trattato molto vantaggioso per i francesi suscitò grande entusiasmo in re Luigi XIII (figlio di Enrico IV e della filo-spagnola Maria Dè Medici) e nel cardinale Richelieu che lo vollero conoscere personalmente donandogli a memoria, una catenina d’oro con il ritratto del re, alcuni gioielli ed una spada di elevato valore. 2 MAZZARINO GIULIO RAIMONDO (1602-1661) - Cardinale e diplomatico PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO Nel 1632 venne inviato nuovamente dal Papa a Parigi per ottenere che il prelato assecondasse l’occupazione sabauda di Ginevra. Due anni dopo Mazzarino è ad Avignone come vice-legato pontificio e tra il 1634 e il 1636 divenne nunzio apostolico a Parigi ma, a causa dei contrasti spagnoli, gli fu impedito il cardinalato. Venne sempre appoggiato ed incoraggiato dal cardinale Richelieu che lo identificava come “la persona ideale per continuare la sua opera”; gli vennero affidati importanti incarichi e ospitato, per volere dello stesso sovrano, a palazzo reale. Nel 1639 venne nominato prima cardinale e poi segretario personale di Richelieu, per poi divenire nel 1642, alla morte dello stesso cardinale, primo ministro. L’anno seguente, alla morte del re ed a causa della minore età del successore al trono Luigi XIV (il futuro Re Sole), assunse insieme alla regina madre Anna d’Austria, la reggenza della corte di Francia in qualità di primo ministro. La regina oltre ai consigli istituzionali riceveva da Giulio, di buon grado, le sue Mazzarino Giulio Raimondo, veduta della casa Mazzarino 3 MAZZARINO GIULIO RAIMONDO (1602-1661) - Cardinale e diplomatico PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO simpatie e le confidenze. A lui si deve la fondazione della prima cospicua biblioteca pubblica di Parigi, l’apertura di una galleria d’arte e la promozione di numerose iniziative letterarie ed intellettuali. Le controversie sulla politica del cardinale e la debolezza della reggenza sfociarono in due guerre civili, note come le Fronde, movimenti di opposizione alla politica del Cardinale, che questi riuscì abilmente a sconfiggere con l’appoggio degli stessi sovrani e rafforzandone la loro l’autorità. Per ben due volte i tumulti frondisti indussero il re, la reggente e il suo affezionato Cardinale a fuggire dalla città. Rientrati a Parigi Mazzarino ebbe il compito, insieme al sovrintendente Fouquet, di riorganizzare le finanze francesi, nonostante il re fosse diventato maggiorenne, e di concludere la guerra con la Spagna e con gli Aburgo. In politica estera il Cardinale fu artefice della negoziazione di due importanti trattati di pace, quella di Westfalia (1648) e quella dei Pirenei (1659), che stabilirono un nuovo assetto dell’Europa; la pace di Westfalia pose fine alla guerra dei Trent’Anni e alla guerra degli Ottant’anni, tra la Spagna e le Province unite. Il trattato di Westfalia inaugurò inoltre un nuovo ordine internazionale, un sistema in cui gli Stati si riconoscevano tra loro in quanto Stati, al di là della fede dei vari sovrani. Nacque quindi la comunità internazionale più vicina a come la si intende oggi: laica ed aconfessionale, in cui assume importanza il concetto di sovranità dello Stato. Il cardinale Mazzarino morì al Castello di Vincennes (Francia) il 9 marzo 1661 e fu sepolto nella Cappella del Collegio a lui denominata. Ma il decreto emesso il 6 agosto 1793 della “Convenzione Nazionale della Repubblica”, permise di profanarne la tomba, come quelle di tutti i reali, e disperderne le spoglie. Nella città marsicana si può visitare la casa natia, oggi sede del museo, a lui dedicato nel 1972. Lo storiografo Raffaello Morghen lo definì: “…abile, energetico, astuto, accoppiava all’esperienza del diplomatico più consumato le 4 MAZZARINO GIULIO RAIMONDO (1602-1661) - Cardinale e diplomatico PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO qualità di un grande uomo di Stato e, pure attraverso notevoli difficoltà, riuscì a portar a termine l’opera di Richelieu, affermando saldamente l’assolutismo regio, consolidando l’unità nazionale all’interno, indirizzando la politica estera della Francia alla conquista dei suoi confini naturali…”. Mazzarino Giulio Raimondo, certificato di battesimo Archivio Capitolore di Pescina, documento scritto sulla prima pagina di un vecchio volume del XVII secolo, rilegato in pergamena. “Die 14 Julii 1602: Julìus Raimundits filìus Domnì Petri Mazzarìni Palermitani et Domne Hortentiae eius uxoris baptizatus est a me D. Paschalì Pippo, eumque de sacro fonte baptimatis suscepit Chìstina obstetrix”. 5 MAZZARINO GIULIO RAIMONDO (1602-1661) - Cardinale e diplomatico PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO BIBLIOGRAFIA • Benedetti E., Raccolta di diverse memorie per scrivere la vita del cardinale Giulio Mazzarini, Lione, Vanert 1661 • Gualdo Priorato G., Historia del Ministerio del cardinale G. Mazarino, primo Ministro della Corona di Francia, vol. III, Colonia 1669 • Aubery A., Historie du cardinal Mazarino depuis sa naissance jusq’à sa mort, Paris 1688 • AA.VV., Giulio Cardinale Mazzarini, in Biografia degli Uomini Illustri del Regno di Napoli, tomo IV, Niccola Gervasi editore, Napoli 1817 • Bazin A., Histoire de France sous Louis XIII et sous le ministère du cardinal Mazzarin, vol. 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