Esercitazione del 21 maggio 2013

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Esercitazione Microeconomia (CLEC L-Z)
Rezart Hoxhaj Data: 21.05.2013
Esercizio: Costi (Cap. 10)
Problema 7 ( pagina 335 libro)
Un impresa acquista il capitale e il lavoro su un mercato concorrenziale rispettivamente al prezzo di r =
6 e w = 4. Se l’impresa utilizza una combinazione dei fattori produttivi tale per cui il prodotto
marginale del capitale è 12 e quello del lavoro è 18, sta minimizzando i suoi costi? Se si, spiegate
perché; se no, spiegate che cosa dovrebbe fare l’impresa.
-
La condizione di ottimo, quella che minimizza i costi di produzione, eguaglia il rapporto delle
produttività marginali con il prezzo relativo dei fattori come segue:
L’impresa non sta producendo al costo minimo. L’impresa dovrebbe produrre soddisfando
l’ugluaglianza sopra indicata, cioè dovrebbe riallocare l’uso verso l’imiego più intenssivo del fattore
lavoro.
La concorrenza perfetta
nale, sono 5 le condizioni che permettono di individuare un
mercato in concorrenza perfetta:
1. 
Omogeneità del prodotto
2. 
Imprese price-takers
3. 
Perfetta mobilità dei fattori
4. 
Perfetta informazione
5. 
Non esistono barriere di entrata/uscita
La singola impresa tende a massimizzare il profitto:
Nel BREVE PERIODO:
> RM = P = CM
ondizione di produzione nulla => P < AVC (Ricorda: se nel breve un
azienda non produce, deve comunque sostenere i costi fissi FC...)
Domande di ripasso: Cap (11)
3. La curva del ricavo totale TR= aQ - 2
Spiegate.
. L’impresa opera in regime di concorrenza perfetta?
Il prezzo = TR/Q, per cui la curva di domanda di questa impresa è data da P = a – 2Q. Dato
che il prezzo è una funzione decrescente del livello di produzione, non può trattarsi di
un’impresa che opera in un regime di concorrenza perfetta. La pendenza di TR in concorrenza
perfetta è costante e positivo.
5. Se il costo marginale è inferiore al costo medio fisso, l’impresa non dovrebbe produrre nulla nel
breve periodo. Vero o falso? Spiegate.
Falso. L’impresa dovrebbe cessare l’attività se e solo se il suo prezzo è al di sotto del punto di
minimo di AVC. Se MC = P al di sotto di AFC ma al di sopra di AVC, i ricavi saranno
sufficienti a coprire tutti i costi variabili e una parte dei costi fissi.
Problema 2 ( Cap.11 , pg. 381)
Offerta di breve periodo = ∑M
MC= 4 +
= M
– 4
∑ = Q = 1000(P – 4)
Q = – 4000 + 1000P il che significa che l’offerta del settore è
data da: P = 4 + Q/1000. Produzione di equilibrio di breve periodo: 3Q/1000 = 6, Q = 2000, P
= 6
Surplus dei consumatori = area del triangolo superiore = 4000.
Surplus dei produttori = area del triangolo inferiore = 2000.
Perdita totale di surplus = 6000.
Problema 7 ( Cap.11 , pg. 382)
1. Il costo medio e marginale nel lungo periodo per la produzione del serviziodi taxi è 0,20 euro/km. I
taxi però hanno dei limiti di funzionamento al massimo possono viaggiare per 10.000 km l’anno. Se la
domanda per il servizio è descritta dalla funzione: P 1 0,00001q quali sono nel lungo periodo il
prezzo e la quantità di equilibrio nel mercato perfettamente concorrenziale dei taxi?
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Se il mercato è perfettamente concorrenziale e siamo nel lungo periodo allora le imprese operano ai
prezzi medi minimi, il prezzo di equilibrio è 0,20 euro/km e la quantità scambiata è quella domandata
per quel prezzo:
p* 1 0,00001q*
0,20 1 0,00001q*

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
q*  0,80*10000  80000
Per risolvere l’esercizio facciamo l’assunzione che ogni taxi se entra nel mercato produca il massimo
dei km/anno (in realtà vista la struttura dei costi questo potrebbe benissimo non succedere) il numero
di taxi operanti è 8.
1.2 Se il sindaco di questa città introduce un sistema di licenze per l’esercizio del servizio di taxi e fissa
il numero di licenze a 6 come cambia l’equilibrio? Quali sono i profitti di ciascun taxista.
I tassisti sanno che possono chiedere un prezzo superiore al loro costo medio, leggono sulla curva di
domanda a quale prezzo vendono tutte le corse se sul mercato vengono offerti 60.000 km/anno dicorse
p** 1 0,00001 60000  0,40

I profitti si calcolano confrontando costi medi e ricavi medi per ciascun tassista:
Problema 13 ( Cap.11 , pg. 382)
La domanda è data da P = 5 – 0,002Q, e l’offerta da P = 0,2 + 0,004Q. In equilibrio, i prezzi di vendita
e di acquisto sono uguali. Pertanto, avremo
5 – 0,0002Q = 0,2 + 0,004Q, che si risolve per Q = 800 e P = 3,4. Se viene introdotta l’imposta, la curva di offerta si sposterà verso l’alto di 1 unità, dando:
P = 1,2 + 0,004Q.
Risolvendo 5 – 0,0002Q = 1,2 + 0,004Q, otterremo Q = 1900/3 e P = 56/15.
Questo sarà il prezzo pagato dai consumatori. Il produttore riceverà P = 41/15.
L’incidenza dell’imposta sul produttore sarà 2/3, e sui consumatori 1/3.
Il surplus del consumatore prima dell’imposta è [(5 – 3,4)800]/2 = 640.
Il surplus del produttore prima dell’imposta è [(3,4 – 0,2)800]/2 = 1280.
Il surplus del consumatore dopo l’imposta è [(5 – 56/15)1900/3]/2 = 401,11.
Il surplus del produttore dopo l’imposta è [(41/15 – 0,2)1900/3]/2 = 802,22.
Perdita di surplus del consumatore = 238,88
Perdita di surplus del produttore = 477,77
Problema 19 ( Cap.11 , pg. 382)
a) Ponendo MC=P si ottiene 10q=P e quindi la curva di offerta individuale è q=P/10.
b) La curva di offerta di mercato si ottiene sommando orizzontale le singole curve di offerta, per cui
Q S =(P/10)300=30p.
c) Ponendo
si ricava il prezzo e la quantità di equilibrio di mercato:
30P=3000-720P →
P=4
Q=3000-720P = 120
Per cui ciascuna impresa produce q=120/300=6/15
d) Poiché ciascuna impresa produce q=6/15, i suoi profitti sono pari a:
Π=Pq-TC=4
–5
=4/5
ed essendo positivi, vi è un incentivo all'ingresso di nuove imprese.
Oppure si può ragionare in termini di costo medio. Se il prezzo è maggiore del costo medio, allora altre
imprese hanno l’incentivo di entrare il mercato. In questo caso, questo è vero MC = P  P=10q > 5Q =
MC.
Esercizi: Il monopolio
Problema 2. (cap 12. Pag 429)
MC = 2Q = MR = 100 – 2Q.
100 – 2Q = 2Q, per cui Q* = 25, P* = 75.
TR = 1875; TC = 641.
Π = TR – TC = 1234.
Problema 3.
MR dovrebbe essere uguale in entrambi i mercati. Dato che il prezzo sul mercato estero è
fissato a 60, anche MR è pari a 60 su quel mercato. Ciò significa che MR dovrebbe essere = 60
anche sul mercato interno.Abbiamo allora MR interno = 100 – 2Q = 60, che si risolve per Q
interno = 20. Anche MC dovrebbe essere uguale a 60. MC = 2Q = 60 si risolve per Q totale = 30.
Pertanto
= 10.
Prezzo sul mercato interno = 100 – 20 = 80.
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