15P0048A3-CRM ITA

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MANUALE D'USO
• 15P0048A3 •
CRM90
CONVERTITORI TRIFASE CA/CC BIDIREZIONALI
RIGENERATIVI INTERAMENTE DIGITALI
16/06/98
R.01
VERS. SOFTWARE V1.14 ÷ 1.25
Italiano
• Il presente manuale costituisce parte integrante ed essenziale del prodotto. Leggere attentamente le avvertenze
contenute in esso in quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti la sicurezza d'uso e di manutenzione.
• Questa macchina dovrà essere destinata al solo uso per il quale è stata espressamente concepita. Ogni altro uso è da
considerarsi improprio e quindi pericoloso. Il Costruttore non può essere considerato responsabile per eventuali danni
causati da usi impropri, erronei ed irragionevoli.
• L'Elettronica Santerno si ritiene responsabile della macchina nella sua configurazione originale.
• Qualsiasi intervento che alteri la struttura o il ciclo di funzionamento della macchina deve essere eseguito od autorizzato
dall'Ufficio Tecnico della Elettronica Santerno.
• L'Elettronica Santerno non si ritiene responsabile delle conseguenze derivate dall'utilizzo di ricambi non originali.
• L'Elettronica Santerno si riserva di apportare eventuali modifiche tecniche sul presente manuale e sulla macchina senza
obbligo di preavviso. Qualora vengano rilevati errori tipografici o di altro genere, le correzioni saranno incluse nelle nuove
versioni del manuale.
• L'Elettronica Santerno si ritiene responsabile delle informazioni riportate nella versione originale del manuale in lingua
italiana.
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MANUALE D'USO
CRM90
Sommario
PROCEDURA ESSENZIALE DI MESSA IN SERVIZIO.......................................... Pag.
3
CARATTERISTICHE GENERALI ............................................................................. “
8
TABELLA CARATTERISTICHE TECNICHE E ACCESSORI .................................. “
10
INDUTTANZA TRIFASE DI COMMUTAZIONE ....................................................... “
11
DIMENSIONI D’INGOMBRO E DI FISSAGGIO CRM90 10...330 A. ...................... “
12
CONNESSIONI DI POTENZA E ALIMENTAZIONE CRM90 10...330A .................. “
12
SCHEMA A BLOCCHI CRM90 10...330A ............................................................... “
15
TOPOGRAFIA POTENZA CRM90 GR1 180 A MAX ............................................... “
16
TOPOGRAFIA POTENZA CRM90 GR1 250 A MIN ................................................ “
17
DIMENSIONI D’INGOMBRO E DI FISSAGGIO CRM90 410...1200A .................... “
18
CONNESSIONI DI POTENZA E ALIMENTAZIONE CRM90 410...1200A .............. “
18
SCHEMA A BLOCCHI CRM90 410...1200A ............................................................ “
23
TOPOGRAFIA POTENZA CRM90 410...600A ........................................................ “
24
TOPOGRAFIA POTENZA CRM90 900A e 1200A ................................................... “
25
CONNESSIONI DI SEGNALE .................................................................................. “
26
TOPOGRAFIA SCHEDA COMANDO ES600/3 ....................................................... “
27
TOPOGRAFIA SCHEDA PILOTAGGIO ES630/2 .................................................... “
27
MORSETTIERA SCHEDA COMANDO ES600 ........................................................ “
30
MORSETTIERA SCHEDA PILOTAGGIO ES630 ..................................................... “
33
MORSETTIERA DI POTENZA ................................................................................. “
33
TASTIERA E DISPLAY ALFA NUMERICO .............................................................. “
34
TARATURA AUTOMATICA ...................................................................................... “
35
SCHEMA A BLOCCHI DEL CONTROLLO .............................................................. “
37 - 38
PROSPETTO PARAMETRI PRINCIPALI ................................................................. “
39
ELENCO DEI PARAMETRI ...................................................................................... “
40
INTERVENTO ALLARMI E RESET .......................................................................... “
57
ELENCO DEGLI ALLARMI ....................................................................................... “
58
COMUNICAZIONE SERIALE ................................................................................... “
61
CARATTERISTICHE EMC E FILTRO IN INGRESSO ............................................. “
63
NORME PER INSTALLAZIONE, TARATURA E MANUTENZIONE ........................ “
64
APPENDICE: TARATURA MANUALE ..................................................................... “
64
PARAMETRI UTENTE MODIFICATI RISPETTO AL VALORE DI DEFAULT ......... “
69
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CRM90
MANUALE D'USO
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PROCEDURA ESSENZIALE DI MESSA IN SERVIZIO
Nel seguito della presente sezione sono riportate le principali verifiche ed operazioni da effettuare per una regolazione ottimale
del convertitore CRM90.
Si suppone che l’Utente abbia già dimestichezza con l’utilizzo della tastiera: in caso contrario si faccia riferimento alla sezione
TASTIERA E DISPLAY ALFANUMERICO.
La presente sezione vuol solo fornire una traccia che può essere utilmente seguita per una corretta messa a punto: per ogni
ulteriore informazione sulla funzione dei vari morsetti hardware o parametri software, e per ogni altro dettaglio in generale, si
vedano le corrispondenti sezioni del presente manuale.
In particolare, fare costante riferimento alla sezione CONNESSIONI DI POTENZA E ALIMENTAZIONE insieme alla sezione
CONNESSIONI DI SEGNALE per un corretto utilizzo dei terminali hardware, e alla sezione ELENCO DEI PARAMETRI per la
corretta impostazione dei parametri software.
1. VERIFICHE PRELIMINARI
1.1
All’atto dell’installazione, verificare che la tensione nominale di rete sia compresa nel range di tensione di alimentazione
predisposto sul convertitore, ricavabile dal documento posto nella tasca adesiva sul fianco dello stesso.
Nella configurazione standard il convertitore può essere alimentato da una tensione compresa nell’intervallo 380÷415Vca / 45÷65Hz.
Se l’alimentazione trifase non è derivata dalla rete ma da un gruppo elettrogeno, può essere necessario impostare
convenientemente i parametri #88 (variazione massima di frequenza ammessa) e #89 (ritardo scrittura allarme A03
di frequenza instabile), i cui valori di default sono rispettivamente 1Hz/s di soglia di allarme, e l’intervento immediato
dell’allarme.
1.2
Verificare inoltre che la taglia del convertitore non sia sovradimensionata rispetto alla corrente nominale del motore: in
pratica è opportuno che tale corrente non sia inferiore a circa il 70% della corrente nominale del convertitore.
1.3
Effettuare un controllo accurato del cablaggio, facendo riferimento alla sezione CONNESSIONI DI POTENZA E
ALIMENTAZIONE, e alla sezione CONNESSIONI DI SEGNALE, riportate nel presente manuale.
Qualora, solo per il caso della retroazione di dinamo tachimetrica, si richieda l’isolamento galvanico dei circuiti
analogici della scheda di comando ES600 rispetto alla rete trifase di alimentazione, occorre sfilare i jumper J1 e
J2 presenti su tale scheda (vedi la sezione TOPOGRAFIA SCHEDA DI COMANDO ES600/3).
Qualora si richieda l’isolamento galvanico degli ingressi digitali della scheda di comando ES600, con l’utilizzo
di una tensione 0 - 24Vcc esterna, occorre eliminare i ponti a stagnare BR2 e BR3 presenti su tale scheda (vedi la
sezione TOPOGRAFIA SCHEDA DI COMANDO ES600/3).
1.4
A seconda della tensione continua VEC richiesta per l’eccitazione, verificare che il valore della tensione alternata a
disposizione per alimentare i morsetti 39 e 40 sia stata prevista con un valore pari a VEA = VEC • 1.11.
Tale verifica non è ovviamente necessaria nel caso si utilizzi un deflussatore esterno: nel seguito viene fatto riferimento al ns. tipo
DF2.
1.5
Escludere l’alimentazione al lato alternata del circuito di eccitazione in ingresso ai mors. 39/40 (togliendo ad es. il fusibile
di almeno una fase) e scollegare e cortocircuitare tra loro i cavi originariamente collegati ai mors. 43/44, per escludere l’allarme
di mancanza campo.
Nel caso si utilizzi un deflussatore esterno, è sufficiente sfilare il jumper SW2, presente sulla scheda ES536 del DF2, se esso
è in pos. I, oppure tenere aperto il contatto tra i mors. 10/11 se esso è in pos. E.
Inoltre, scollegare e cortocircuitare tra loro i cavi originariamente collegati ai mors. 12/13.
1.6
Scollegare infine il cavo originariamente presente sul mors. 28 (RUN / STAND-BY).
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MANUALE D'USO
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2. CONTROLLI E CONFIGURAZIONI PRINCIPALI
2.1 Alimentare l’apparecchiatura, ad esclusione della sezione di potenza, e controllare sulla scheda di comando ES600
l’accensione dei seguenti tre LED:
LED1
LED2
LED3
+15V
-15V
+5V
Se sul display compare la visualizzazione di un allarme, effettuarne il reset (ad esempio premendo contemporaneamente i due pulsanti INC e DEC).
Nel caso in cui la visualizzazione dell’allarme non scompaia dal display (se quindi la causa dell’allarme persiste)
consultare il manuale alla sezione ELENCO DEGLI ALLARMI.
Qualora l’allarme di cui non si riesce a fare il reset fosse l’allarme A04 “Rete fuori tolleranza”, effettuare le
operazioni descritte al punto seguente, e alla fine effettuare il reset.
2.2 Se necessario, impostare sul parametro #17 - salvando su E2PROM con il tasto ENTER - il corretto valore nominale della tensione
trifase di alimentazione a disposizione, il cui valore di default immesso in fabbrica è 380V.
L’eventuale modifica di tale parametro, come per qualunque altro, richiede l’aver prima portato ad 1 il valore del
parametro #14.
E’ opportuno effettuare il salvataggio su E2PROM anche per tutte le altre impostazioni che verranno indicate nel
seguito della presente procedura, in caso contrario i dati immessi verranno persi allo spegnimento dell’apparecchiatura.
2.3 Verificare che l’eventuale gruppo di ventilazione funzioni con regolarità soffiando aria dal basso verso l’alto.
2.4 Portarsi sul parametro #49 ed impostare il valore percentuale della corrente nominale del motore rispetto alla corrente
nominale del convertitore (valore di default: 100%).
Eventualmente impostare anche un’appropriata costante termica sul parametro #50, seguendo le indicazioni di massima riportate
nel presente manuale (valore di default: 10 min).
2.5 Portarsi sul parametro #73 ed accertarsi che il tipo di retroazione di velocità impostato (configurazione di default: retroazione
di dinamo tachimetrica) sia quello desiderato.
2.6 Se la retroazione è da dinamo tachimetrica, impostare sul parametro #12 (valore di default: 400Vcc) la f.c.e.m. (forza
controelettromotrice) che si avrà ad nmax (velocità massima che si intende effettivamente tarare), ricavata per proporzione dalla
tensione di armatura che si avrebbe alla velocità nominale (vedi per maggiori chiarimenti la sezione APPENDICE: TARATURA
MANUALE).
Se è presente un deflussatore esterno, sul parametro #12 va direttamente impostata la tensione di armatura nominale del
motore, ed inoltre occorre impostare il corretto valore del parametro #79 (valore di default: 100%).
2.7 Se invece la retroazione è da armatura, impostare sul parametro #12 la massima tensione di armatura che si intende tarare
in uscita (valore di default: 400Vcc).
3. AUTOTARATURA DI CORRENTE
3.1 Dopo essersi accertati che il contatto sul mors. 15 (MARCIA / ARRESTO) verso lo 0V sia inizialmente aperto, porre il
parametro #14 al valore 2 e avviare l’autotaratura di corrente tramite il tasto ENTER, chiudendo il teleruttore KM quando richiesto,
accertandosi della chiusura del contatto sul mors. 15.
Se interviene l’allarme A01 “Errato senso ciclico”, scambiare la prima e la terza fase sulla terna di alimentazione
a monte del punto di diramazione delle alimentazioni di controllo e di potenza: successivamente, rialimentando
il convertitore, occorrerà resettare tale allarme.
Ripetere comunque le operazioni descritte al paragrafo precedente, in modo da riportarsi nelle stesse condizioni.
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3.2 Nel contempo verificare anche che tra il mors. 36 e la barra 46, e tra il mors. 38 e la barra 48, non vi sia alcuna tensione
alternata. Verificare quindi che vi sia identità di fase ai terminali 36 e 46 ed ai terminali 38 e 48, altrimenti cablare i suddetti morsetti
con le corrette fasi.
3.3 A questo punto ricollegare il cavo inizialmente presente sul mors. 28 e tramite il tasto ENTER lanciare definitivamente
l’autotaratura di corrente.
Al termine dell’autotaratura si dovranno ritrovare sui quattro parametri calcolati in questa fase (parametri #18, #19,
#45, #46) dei valori generalmente diversi da quelli di default, e diversi dai limiti estremi ammessi: in particolare dovrà
essere #45 ≠ 0.05 e #46 ≠ 50.
Se così non fosse, verificare che la rete non sia eccessivamente squilibrata nelle tre tensioni di fase. Successivamente, dopo tale verifica, rilanciare l'autotaratura di corrente.
3.4 Disalimentare l’apparecchiatura e ripristinare gli originari collegamenti di eccitazione (vedi paragrafo 1.5).
In particolare, se è presente un deflussatore esterno, riposizionare il jumper SW2 in pos. I, oppure ripristinare il contatto tra i
mors. 10/11 se il jumper era invece in pos. E, lasciando però scollegati e cortocircuitati i cavi originariamente collegati ai mors.
12/13.
4. AUTOTARATURA DI VELOCITÀ
4.1 Alimentare l’apparecchiatura e verificare la presenza del valore nominale della tensione continua per il campo ai mors. 41
e 42.
Se è presente un deflussatore esterno, alimentare lo stesso, regolando il trimmer multigiri RV5 (che è opportuno sia inizialmente
in posizione tutta antioraria) in modo da poter misurare una corrente continua per il campo pari al valore nominale.
4.2 Dopo essersi accertati che il contatto sul mors. 15 verso lo 0V sia inizialmente aperto, porre il parametro #14 al valore 3 e
avviare l’autotaratura di velocità tramite il tasto ENTER, chiudendo il teleruttore KM (e quindi i contatti sui mors. 15 e 28 verso
lo 0V) quando richiesto, e lanciando poi definitivamente, tramite nuovamente il tasto ENTER, l’autotaratura: in questa fase
verranno calcolati i parametri #28 e #29.
Nel caso della retroazione da dinamo tachimetrica, se interviene l’allarme A11 “Guasto dinamo” occorre
generalmente invertire tra loro i due cavetti della dinamo, a meno che il collegamento stesso non abbia delle
interruzioni su uno o su entrambi i cavi: successivamente, rialimentando il convertitore, occorrerà resettare tale
allarme.
Al termine dell’autotaratura di velocità si dovranno ritrovare sui due parametri calcolati in questa fase (parametro
#28 e #29) dei valori generalmente diversi da quelli di default, e diversi dai limiti estremi ammessi.
5. FUNZIONAMENTO COME CONTROLLO DI VELOCITÀ
5.1 Se occorre effettuare un controllo di velocità, occorre anzitutto regolare la velocità massima (vedi al punto successivo).
Se è presente un deflussatore esterno, nel corso di tale regolazione andranno tarati anche i restanti trimmer RV2, RV1, RV4
(fare riferimento al MANUALE D’USO del DF2). Al termine di tale messa a punto, vanno ristabiliti gli originari collegamenti ai mors.
12/13.
5.2 La regolazione della velocità massima si ottiene aumentando gradualmente il riferimento di velocità verso il valore massimo,
e fissando la velocità desiderata, se si è in retroazione da dinamo tachimetrica, attraverso il trimmer multigiri RV5 della schedina
ES602 (montata su connettori), mentre se si è in retroazione di armatura, come già detto, agendo sul parametro #12.
Quando sul mors. 2 e/o 3 risulta impostato il massimo riferimento di velocità, il parametro #01 visualizzerà un valore di circa il 100%.
Analogamente, quando il massimo riferimento di velocità viene impostato sul mors. 4, il parametro #09 visualizzerà un valore di
circa il 100%.
I valori visualizzati sui suddetti due parametri tengono comunque anche conto dell’eventuale guadagno interno applicato
rispettivamente tramite i parametri #15 e #16 (vedi più oltre).
Accertarsi che alla massima velocità, la tensione continua in uscita non superi il valore nominale di armatura del
motore (normalmente 400Vcc per alimentazione trifase a 380Vca).
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La stabilità di funzionamento diventa generalmente più critica al diminuire del valore massimo tarato per la velocità
(ruotando il suddetto trimmer in antiorario oppure abbassando il valore del suddetto parametro).
5.3 Oltre a tale regolazione sulla retroazione è possibile una regolazione sul riferimento in ingresso ai mors. 2/3/4 tramite i
parametri #15 e #16 (valori di default: 1).
In accordo con quanto evidenziato con l’avvertenza al punto 5.2, per regolare velocità massime di rotazione particolarmente basse
è opportuno non agire sulla regolazione della retroazione, ma deamplificare il riferimento tramite i due suddetti parametri.
5.4 I valori di riferimento per la marcia ad impulsi vanno impostati sui parametri #21 e #22 (valori di default: +5% e -5%).
5.5 Per evitare overshoot di velocità può essere opportuno inserire l’adattamento automatico dei parametri (per default
escluso) tramite i parametri #81÷85, in modo da fronteggiare variazioni rapide di riferimento a carico costante, ad esempio nel
caso in cui non si usino rampe.
Tale adattamento risulta utile anche nel caso di variazioni rapide di carico a riferimento costante: nei due casi è diversa
l’impostazione da effettuare sul parametro #85, come illustrato nella sezione APPENDICE: TARATURA MANUALE.
6. GESTIONE DELLE RAMPE NEL CONTROLLO DI VELOCITÀ
6.1 Si possono inserire delle rampe per i riferimenti di velocità ai mors. 2/3 impostando convenientemente i parametri #23,
#24 e #25 (valori di default: 0s), o anche inserire degli arrotondamenti tramite i parametri #26 e #27 (valori di default: 0s).
Tra i tempi di rampa ed i tempi di arrotondamento dev’essere verificata una determinata relazione di diseguaglianza,
riportata nel presente manuale, alla sezione ELENCO DEI PARAMETRI, come commento alla figura che illustra il
significato dei parametri #23÷27.
6.2 I tempi di rampa possono anche essere variati dall’esterno in modo continuo per mezzo dell’ingresso analogico
configurandolo opportunamente tramite il parametro #57 (per default escluso), o possono essere ridotti a zero per mezzo
dell’ingresso digitale configurandolo opportunamente tramite il parametro #74 (per default con significato di CLIM).
6.3 Le rampe per la marcia ad impulsi sono invece definite dal parametro #20 (per default le stesse applicate ai mors. 2 e 3),
e conseguentemente, a seconda della scelta fatta su di esso, dai parametri #23, #25, #26 e #27, oppure dai parametri #75 e #76
(valori di default: 0s).
6.4 Con rampe di durata media può essere conveniente l’inserimento dell’aumento automatico del tempo integrale tramite il
parametro #80 (per default escluso).
7. OPZIONI NEL CONTROLLO DI VELOCITÀ
7.1 E’ possibile selezionare un’unica polarità per il riferimento di velocità in ingresso sui mors. 2/3 (e per quello interno globale)
tramite il parametro #54 (per default bipolare).
Il riferimento minimo è impostabile, a patto che il parametro #54 sia stato adeguatamente configurato, tramite il parametro #55
(valore di default: 0%), mentre il riferimento limite massimo può essere fissato sul parametro #56 (valore di default: 100%).
Nel caso in cui non venga predisposto un riferimento minimo di velocità, se con riferimento zero il motore tende lentamente a
ruotare, la deriva di velocità può essere corretta agendo sul parametro #30 (valore di default: 0%).
7.2 Per l’inversione di polarità del riferimento di velocità può essere usato l’ingresso digitale configurabile tramite
corrispondente impostazione sul parametro #74 (per default con significato di CLIM).
7.3 Infine, per selezionare eventualmente i quadranti operativi agire sul parametro #47 (per default tutti abilitati).
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8. CONTROLLO DI CORRENTE (COPPIA)
8.1 Occorre effettuare un controllo di corrente (coppia) in casi quali ad esempio i controlli di tiro su un materiale in svolgimento
o avvolgimento, oppure quando si controllano macchine meccanicamente solidali ad altre, tra le quali occorra definire una corretta
ripartizione di coppia.
8.2 Nel primo caso solitamente si attua una semplice regolazione esterna del limite di corrente, selezionando opportunamente
l’ingresso analogico configurabile sul mors. 4 tramite il parametro #57 (per default escluso), con polarità del segnale utilizzato
selezionabile sul parametro #77 (per default positiva) e livello del segnale inviato regolabile internamente tramite il parametro
#16 (valore di default: 1).
In questa modalità di funzionamento, il riferimento di velocità dev’essere tale da mantenere, in ogni istante, il
convertitore in limite di corrente.
8.3 Nel secondo caso solitamente si attua una diretta impostazione del riferimento di corrente: si può agire sul parametro
#61 se si desidera una configurazione permanente, oppure sul parametro #74 (per default con significato di CLIM) se si desidera
l’attivazione da comando sull’ingresso digitale, con livello del segnale inviato regolabile internamente tramite il parametro #15
(valore di default: 1).
9. OPZIONI NEL CONTROLLO DEL LIMITE DI CORRENTE
9.1 Sia nel controllo di velocità che in quello di corrente, rimane comunque attiva la limitazione interna di corrente, fissata
generalmente ad un unico livello sui parametri #32 e #33 (valori di default: 100%), sempre come percentuale del valore nominale della
corrente di motore fissata sul parametro #49 (valore di default: 100%).
Più in particolare, se si desidera una regolazione a due livelli, occorre agire anche sui parametri #34÷36 (valori di default: 100%),
mentre per una regolazione iperbolica vanno impostati i parametri #37 e #38 (valori di default: 100%).
9.2 Rispettando un certo duty-cycle massimo, è possibile avere una sovralimitazione di corrente a seguito di richieste gravose
di coppia tramite i parametri #39 (valore di default: 2s) , #41 e #42 (valori di default: 100%).
9.3 Configurando invece opportunamente l’ingresso digitale tramite il parametro #74 (per default con tale significato di CLIM)
è anche possibile avere un abbassamento del limite di corrente, definibile sul parametro #43 (valore di default: 50%).
10. I/O ANALOGICI E DIGITALI
10.1 L’ingresso analogico configurabile viene definito dal parametro #57 (per default escluso), mentre l’uscita analogica
configurabile viene definita dal parametro #58 (per default 0V).
10.2 L’ingresso digitale configurabile viene definito dal parametro #74 (per default con significato di CLIM), mentre l’uscita digitale
configurabile viene definita dal parametro #86 (configurata per default come soglia di velocità ST), con valori di soglia e di isteresi
fissati dai parametri #31 e #87 (valori di default: 25 (2.5) % e 5%, rispettivamente).
10.3 Infine, le uscite analogiche già predefinite sono due: OUT V e OUT I. Per la seconda di esse, può essere definita la polarità
del segnale in uscita tramite il parametro #59 (per default bipolare).
11. BACK-UP E RESTORE DEI PARAMETRI CORRENTI
11.1 Al termine della messa in servizio della macchina, allorché si è certi della bontà delle varie impostazioni effettuate, è
consigliabile effettuare un back-up dei parametri correnti ponendo il parametro #14 al valore 6, in modo da poter, all’occorrenza,
rendere disponibile il comando di restore dei parametri di back-up (effettuabile ponendo il parametro #14 al valore 7).
11.2 Si consiglia sempre comunque di prendere nota di tutti quei parametri i cui valori sono stati variati rispetto a quello di default,
utilizzando l’apposita scheda riportata in chiusura del MANUALE D’USO.
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CARATTERISTICHE GENERALI
Applicazione:
IL CRM90 È UN CONVERTITORE TRIFASE CA/CC REVERSIBILE COMPLETAMENTE DIGITALE, ADATTO ALL’ALIMENTAZIONE DEL CIRCUITO D’ARMATURA DI MOTORI C.C., ALLO
SCOPO DI ATTUARE UN CONTROLLO DI VELOCITÀ’ O DI COPPIA, CON FUNZIONAMENTO
NEI QUATTRO QUADRANTI. IN ALTERNATIVA, È CONFIGURABILE PER ALIMENTAZIONE
ELETTROMAGNETI O CARICHI INDUTTIVI IN GENERALE.
Alimentazione:
Da rete trifase (o da gruppo elettrogeno: V.par.#88 e #89) 380...415 Vca +10/-15% (per moduli
con VR=1400V), 45...65Hz (con adattamento automatico). Predisposizione per altre tensioni
d’alimentazione a richiesta. Predisposizione per tensioni di alimentazione diverse sul controllo e
sulla potenza a richiesta.
Tensione di uscita:±400Vcc per rete 380Vca.
Ponte di conversione:
Ventilazione:
Doppio ponte trifase totalcontrollato a interblocco realizzato con tiristori modulari.
Naturale con flusso d’aria verticale fino al .70; forzata dal tipo .100 in poi.
Possibilità di montaggio THROUGH PANEL per le taglie maggiori.
Sovraccaricabilità: +30% della corrente nominale per 20 s con riduzione automatica al valore di limitaz. di corrente
se il sovraccarico tende a permanere oltre il tempo ammissibile. Sovraccaricabilità fino al 200%
max a partire da correnti inferiori.
Funzione ripetibile con duty cycle del 13,5%.
Alimentazione avvolgimento di campo: Raddrizzatore interno, protetto da fus. extrarapido solo per CRM90.330 max,
per l’alimentaz. dell’avvolgim. di campo del motore c.c., con segnalazione di mancanza eccitazione mediante contatto isolato di relé.
Regolazione:
A doppio anello di retroazione completamente digitale; interno per controllo corrente di armatura,
esterno per controllo velocità. Regolatore di velocità di tipo adattativo, con parametri automaticamente variabili in funzione dell’errore di velocità.
Reazione di velocità:
Da dinamo tachimetrica oppure da tensione d’armatura: vedi parametro #73.
Caratteristiche operative: Funzionamento e reversibilità completa nei quattro quadranti: funzionamento come motore
o come freno in entrambi i sensi di rotazione. L’inversione della velocità si ottiene invertendo la
polarità del segnale di riferimento. Possibilità di esclusione indipendente di uno o più dei 4
quadranti operativi (v. par. #47). Possibilità di funzion. a potenza costante (v. par. #37 e #38),
tramite deflussaggio di armatura. Previsto funzionamento con deflussaggio esterno di campo (v.
par. #79).
Taratura automatica:
Il convertitore calcola autonomamente i parametri ottimali da inserire negli anelli di corrente
e di velocità e riconosce le caratteristiche fondamentali del motore (resistenza e indutt. d’armatura,
rapporto forza contro-elettromotrice/veloc. angolare) e del carico.
Interfaccia seriale standard:
È fornita di serie un’interfaccia seriale per il colloquio e la parametrizzazione a
distanza. Lo standard elettrico è l’RS485; il protocollo usato è l’ANSI X3.28, per collegamenti multi
drop tra un master (tipicamente un PC) e un numero di convertitori fino a 32 (slave).
Su richiesta è fornito il modem di conversione optoisolato RS485/RS232-C per il collegamento
diretto con un PC.
Precisione:
± 0.1% della velocità nominale per:
variaz. di carico fino al 100% della coppia nom.;
variazione della tensione di rete di +10/-15% rispetto al valore nominale;
variazioni di temperatura di ±10°C.
Risoluzione:
0.01% della velocità nominale a regime.
Rif. esterni di velocità: Ingressi in tensione ± 10 Vcc (impedenza di ingresso 20 kΩ). Possibilità di variazione del
guadagno degli ingressi (v. par. #15 e #16). Inversione elettronica di polarità (v. par. #74).
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Possibilità di taglio polarità (v. par. #54), di inserzione velocità minima (v. par. #55) o massima (v.
par. #56).
Funzione di rampa: Interamente digitale con regol. indipendente, eventualmente esterna, della durata del tempo di
accelerazione o decelerazione, in maniera indipendente per entrambe le direzioni di marcia.
Comando esterno di azzeramento dei tempi di rampa.
Possibiltà di arrotondamento iniziale e finale rampe con funzione del 2° ordine. Allungamento
automatico delle rampe di accelerazione e decelerazione nel caso in cui il carico sia tale da
richiedere una coppia prossima a quella massima. Se la coppia resistente diventa pari a quella
motrice, il riferimento in rampa di accelerazione rimane congelato al valore attuale: ciò evita
l’accumulo dell’errore di velocità e rende minimo il tempo di permanenza del convertitore nella
condizione di limite di corrente. In tal modo la rampa generata internamente al convertitore risulta
sempre raccordata alla velocità reale del motore.
Segnali analogici in uscita: Segnale di tensione OUT V con doppia polarità proporzionale alla velocità di rotaz. del
motore. Segnale di corrente OUT I, eventualmente filtrato, proporzionale alla corrente di armatura
erogata (polarità doppia o singola solo positiva). Segnale aux OUT AUX configurabile da tastiera
(vedi parametro #58), ad es. come uscita rampe, riferimento di corrente (per funzionamento in
modo SLAVE), potenza attiva assorbita, sincronizzatore per compensazioni di inerzia.
Relé interno per soglia di velocità o di corrente e per raggiunta velocità impostata:
Relé configurabile da tastiera (vedi parametro #86) con valore di soglia e di isteresi impostabili.
Relé interno per commutazioni elettromeccaniche:
Per segnalazione di motore fermo.
Relé interno di allarme: Per segnalaz. di allarme intervenuto.
Intercambiabilità scheda comando ES600: Nella scheda di comando ES600 è presente una EEPROM (memoria
non volatile) in cui vengono memorizzati (al termine delle tarature automatiche o su richiesta
dell’utilizzatore) i parametri caratteristici del convertitore e delle varie regolazioni, eccetto le
tarature di velocità massima e dei segnali in uscita di corrente e di velocità che risiedono sulla
schedina estraibile ES602 (abbinata al circuito stampato ES600/3): la ES602 e la EEPROM sono
facilmente asportabili ed inseribili su un eventuale ricambio, assicurando così la completa
intercambiabilità del convertitore in caso di guasto, senza la necessità di ripetere la messa in
servizio. Possibilità di comando ripristino dalla EEPROM dei parametri di default o di una
particolare configurazione di cui sia stato in precedenza effettuato il BACK-UP.
Ingressi digitali:
Comandabili da PLC con uscite statiche (open collector NPN). Possibilità di isolamento galvanico.
Protezioni:
Per limitare la corr. di cortocircuito, per ridurre le deformazioni della tensione di rete e il dI/dt della
corr. di linea: reattanze di commutaz. fornite a parte, da montare a cura dell’utilizzatore.
Per ridurre l’eccessivo dV/dt sui tiristori: filtri RC individuali.
Da cortocircuito: fusibili extrarapidi, da montare esternamente.
Da sovraccarichi: limitazione di corrente tarabile in diversi modi (vedi parametri #32..43).
Da errato senso ciclico e/o discordanza di fase tra mod. di comando e sez. di potenza: allarme A01.
Da frequenza di rete instabile o fuori tolleranza: allarmi A02 e A03.
Da tensione di rete fuori tolleranza: allarme A04.
Da mancanza fasi: allarme A05.
Da rottura o errato colleg. dinamo tach.: all. A11.
Da surriscaldamento del motore mediante immagine termica dello stesso: allarme A14.
Da mancata o scarsa ventilazione mediante pastiglia termica sul dissipatore: allarme A31.
Temperatura nominale di funzionamento: Da 0 a 40°C ambiente. Declassare del 4% per ogni grado di aumento.
Umidità relativa:
20 ... 90% (senza condensa).
Altitudine max di funzionamento: 1000m (s.l.m.). Declassare dell'1% per ogni 100m di aumento.
Peso:
13 kg per CRM90.10, .20 e .40
14 “ “ “ .70
15 “ “ “ .100...180
18 “ “ “ .250 e .330
40 “ “ “ .410...600
48 “ “ “ .900
54 “ “ “ .1200
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MANUALE D'USO
CRM90
TABELLA CARATTERISTICHE TECNICHE E ACCESSORI
PER ALIMENTAZIONE 380...415Vca (per moduli con VR=1400V)
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
10A
13A
—
40mm
M
6
35/40A
00T/80
35/40A
00T/80
30W
“ .20
20A
26A
—
40mm
M
6
35/40A
00T/80
35/40A
00T/80
60W
“ .40
40A
52A
—
40mm
M
6
35/40A
00T/80
50A
00T/80
120W
“ .70
70A
91A
—
72mm
M
6
100A
00T/80
100A
00T/80
210W
“ .100
100A
130A
220V
100mA
72mm
M
6
100A
00T/80
125A
00T/80
300W
“ .150
150A
195A
220V
100mA
72mm
M
8
160A
00T/80
200A
00T/80
450W
“ .180
180A
234A
220V
100mA
72mm
M
8
160A
00T/80
200A
00T/80
540W
“ .250
250A
325A
220V
200mA
72mm
M
8
250A
00T/80
315A
00T/80
750W
“ .330
330A
429A
220V
200mA
72mm
M
8
315A
00T/80
375/400A
00T/80
990W
CRM90.410
410
533A
220V
600mA
84mm
M
10
450A
2T/80
550A
2T/80
1230W
“ .500
500A
650A
220V
600mA
84mm
M
10
550A
2T/80
700A
3T/80
1500W
“ .600
600A
780A
220V
600mA
84mm
M
10
550A
2T/80
700A
3T/80
1800W
“ .900
900A
1170A
220V
600mA
84mm
M
10
800A
3T/80
1000A
3T/80
2700W
CRM90.1200 1200A
1560A
200V
2A
84mm
M
12
1000A
3T/80
1250A
3T/80
3600W
GR. 2A
GRANDEZZA 2
GRANDEZZA 1
CRM90.10
(8)
N.B.: NON SOVRADIMENSIONARE il convertitore rispetto al motore, onde evitare un peggioramento delle
caratteristiche di controllo, fino al blocco delle operazioni di autotaratura. Scegliere quella taglia di
convertitore che risulti comparabile o immediatamente superiore rispetto alla corrente nominale del motore.
N.B.: Si raccomanda l'impiego, sul lato alternata e sul lato continua, di fusibili EXTRARAPIDI, del valore
indicato in tabella, al fine di evitare possibili guasti alla sezione di potenza.
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
(8)
Corrente massima erogabile in modo continuativo (corrente massima di limitazione).
Corrente massima di sovralimitazione, erogabile per l’intervallo di tempo impostato con il parametro #39, pari al
130% della corrente massima erogabile in modo continuativo.
Valori efficaci di alimentazione del ventilatore di raffreddamento (quando presente).
Altezza profilo del dissipatore.
Dimensioni del filetto dei morsetti di potenza 46 ... 50.
Taglia dei fusibili extrarapidi lato alternata (660V).
Taglia del fusibile extrarapido lato continua (660V).
Perdite per riscaldamento nel convertitore.
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CRM90
15P0048A3
MANUALE D'USO
INDUTTANZA TRIFASE DI COMMUTAZIONE
Risulta necessario inserire sulla linea di alimentazione un'induttanza trifase. Questa consente notevoli vantaggi:
-
Riduce le distorsioni della tensione di rete dalla forma sinusoidale, nel punto in cui il convertitore risulta allacciato.
Riduce i gradienti di corrente di linea che possono provocare disturbi radio ed altri indotti su linee vicine (vedi anche
la sez. Caratteristiche EMC e Filtro in ingresso).
Sono disponibili due serie di induttanze trifasi, denominate tipo L2 e tipo L4, che si distinguono, a parità del valore
nominale di corrente, per il valore di induttanza, e quindi per la diversa caduta di fase (circa 6V per il tipo L2 ed 1V per
il tipo L4.).
Di seguito vengono riportate le caratteristiche delle induttanze in funzione della taglia del convertitore.
Convertitore
GRANDEZZA 1
CRM90.10
GRANDEZZA 2
INDUTTANZA TIPO L2
INDUTTANZA TIPO L4
induttanza
Codice
Valore induttivo
Codice
Valore induttivo
10A
IM0120104
2.1mH
3x
IM0100354
150µH
"
.20
18A
IM0120154
1.1mH
3x
IM0100354
150µH
"
.40
35A
IM0120204
0.6mH
3x
IM0100354
150µH
"
.70
70A
IM0120254
0.3mH
IM0122104
45µH
"
.100
120A
IM0120304
0.18mH
IM0122154
30µH
"
.150
120A
IM0120304
0.18mH
IM0122154
30µH
"
.180
170A
IM0120354
0.12mH
IM0122204
20µH
"
.250
235A
IM0120404
0.09mH
IM0122254
15µH
"
.330
335A
IM0120504
0.062mH
IM0122304
10µH
335A
IM0120504
0.062mH
IM0122304
10µH
CRM90.410
GR. 2A
Corrente nominale
"
.500
520A
IM0120604
0.040mH
IM0122404
6.2µH
"
.600
520A
IM0120604
0.040mH
IM0122404
6.2µH
"
.900
780A
IM0120704
0.025mH
IM0122504
4.5µH
1100A
-
-
IM0122604
3µH
CRM90.1200
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15P0048A3
MANUALE D'USO
CRM90
DIMENSIONI DI INGOMBRO E DI FISSAGGIO CRM90 10...330A
Vedi figura 1.
1
Vite di messa a terra (dimensioni del filetto: M6).
2
Morsetti V1 e V2, tipo Faston, per l’alimentazione del ventilatore di raffreddamento (presente per CRM90.≥100).
Utilizzare per il cablaggio gli appositi FASTON isolati forniti a corredo.
3
Morsettiera scheda Comando ES600.
4
Morsettiera scheda Pilotaggio ES630.
5
Morsettiera di Potenza.
6
Direzione del flusso d’aria di raffreddamento.
7
Fissaggio a pannello verticale tramite n°4 viti M5.
8
Spazio libero da lasciare inferiormente e superiormente rispetto all’intero ingombro del convertitore, in modo
da permettere al flusso d’aria di raffreddamento di attraversare liberamente lo stesso.
9
Dissipatore.
10 Ventilatore (presente per CRM90.≥100).
A-B N.B.: Per accedere all’interno del convertitore, allentare le due viti A e le due viti B, far scorrere il telaio superiore
verso l’alto fino a liberare le viti B dalle asole di ritenuta, quindi ribaltare il telaio verso l’esterno.
CONNESSIONI DI POTENZA E ALIMENTAZIONE CRM90
10...330A
Vedi figura 2.
L1/L2/L3
FU1/FU2/FU3
FU4
FU5/FU6
FU7
FU8/FU9
Rete trifase di alimentazione 50/60Hz (standard 380...415 Vca, per moduli con VR=1400V).
Fusibili extrarapidi lato alternata per protezione ponte CA/CC.
Fusibile extrarapido lato continua per protezione ponte CA/CC.
Fusibili ritardati per protezione primario autotrasformatore TC.
Fusibile ritardato per protezione elettroventilatore di raffreddamento.
Fusibili 500 mA min per protezione connessione ai morsetti 36/38 dalla rete trifase.
KM
Teleruttore di alimentazione ponte CA/CC.
L
Impedenza trifase di commutazione.
RL1
Relé interno per segnalazione mancanza corrente di campo.
TC
Autotrasformatore (eventuale) per alimentazione campo motore C.C.
La tensione alternata VEA sul secondario è ricavabile dalla tensione continua VEC (tensione di
campo) richiesta tramite la seguente formula: VEA=VEC · 1,11
M
Motore in corrente continua.
N.B.: Per ottimizzare la stabilità, escludere l’eventuale SERIE STABILIZZATRICE.
A
Ponte in funzione con riferimento di velocità positivo e convertitore erogante corrente motrice.
B
Ponte in funzione con riferimento di velocità negativo e convertitore erogante corrente motrice.
N.B.:
Per l’individuazione dei ponti A e B a livello di schema elettrico e di disposizione meccanica, vedi
figura 3, figura 4, figura 5, nelle pagine seguenti.
EF
Filtro trifase contro l'Interferenza Elettromagnetica (EMI). Vedi la sez. CARATTERISTICHE EMC
E FILTRO IN INGRESSO.
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CRM90
MANUALE D'USO
15P0048A3
Fig.1 - Dimensioni d’ingombro e di fissaggio CRM90.10...330
13/69
15P0048A3
Fig.2 - Schema connessioni di potenza e di alimentazione CRM90.10...330
14/69
MANUALE D'USO
CRM90
CRM90
MANUALE D'USO
15P0048A3
Fig.3 - Schema a blocchi CRM90.10...330
15/69
15P0048A3
Fig.4 - Topografia Potenza CRM90 GR1 180A max.
16/69
MANUALE D'USO
CRM90
CRM90
MANUALE D'USO
15P0048A3
Fig.5 - Topografia Potenza CRM90 GR1 250A min.
17/69
15P0048A3
MANUALE D'USO
CRM90
DIMENSIONI DI INGOMBRO E DI FISSAGGIO CRM90 410...1200A
Vedi figura 6a (CRM90 410...900A) e figura 6c (CRM90 1200A), per ingombri esterni.
1
Vite di messa a terra (dimensioni del filetto: M8).
2
Morsettiera scheda Comando ES600.
3
Morsettiera scheda Pilotaggio ES630.
4
Morsettiera alimentazione eccitazione.
5
Connessioni di Potenza (barre).
6A Direzione del flusso principale d’aria di raffreddamento.
6B Direzione del flusso secondario d'aria di raffreddamento.
7
Fissaggio a pannello verticale tramite nº4 viti M6 (per il posizionamento dei 4 fori vedi figura 6b).
8
Spazio libero da lasciare inferiormente e superiormente rispetto all’intero ingombro del convertitore, in modo
da permettere al flusso d’aria di raffreddamento di attraversare liberamente lo stesso.
9
Sostegni laterali (n.2).
10 Ventilatori (n.3 per CRM90 900Amax, n.2 per CRM90 1200A).
A B N.B.: Per accedere all’interno del convertitore, ruotare le quattro viti A di un quarto di giro in senso antiorario,
svitare completamente la vite B e aprire il telaio.
Vedi figura 6b per dime di fissaggio e montaggio "THROUGH PANEL"
11 Apertura da praticare nel pannello verticale di sostegno per il montaggio THROUGH PANEL. Per realizzare
tale montaggio togliere le n.6 viti C (vedi figura 6a e 6c) per poter asportare i due sostegni laterali.
12 Vista laterale di posizionamento per il montaggio THROUGH PANEL: esso risulta conveniente ove esista già
un condotto di ventilazione forzata in cui incanalare il flusso principale 6A, oppure nei casi in cui è più efficace
condizionare la parte posteriore del quadro piuttosto che l'intero volume in cui il convertitore risulta installato.
CONNESSIONI DI POTENZA E DI ALIMENTAZIONE CRM90 410...1200A
Vedi figura 7.
L1/L2/L3
FU1/FU2/FU3
FU4
FU5/FU6
FU7
FU8/FU9
FU10
KM
L
TC
M
A
B
N.B.:
EF
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Rete trifase di alimentazione 50/60Hz (standard 380...415 Vca, per moduli con VR=1400V).
Fusibili extrarapidi lato alternata per protezione ponte CA/CC.
Fusibile extrarapido lato continua per protezione ponte CA/CC.
Fusibili ritardati per protezione primario autotrasformatore TC.
Fusibile extrarapido protezione ponte raddrizzatore per alimentazione campo motore c.c.
Fusibili 500 mA min per protezione connessione ai morsetti 36/38 dalla rete trifase.
Fusibile 2A min per CRM90 900Amax (2,5Amin per CRM90 1200A) per protezione connessione
ai morsetti 55/56 dalla rete trifase.
Teleruttore di alimentazione ponte CA/CC.
Impedenza trifase di commutazione.
Autotrasformatore (eventuale) per alimentazione campo motore C.C.
La tensione alternata VEA sul secondario è ricavabile dalla tensione continua VEC richiesta tramite
la seguente formula:
VEA=VEC · 1,11
Motore in corrente continua (circuito di armatura + circuito di campo).
Ponte in funzione con riferimento di velocità positivo e convertitore erogante corrente motrice.
Ponte in funzione con riferimento di velocità negativo e convertitore erogante corrente motrice.
Per l’individuazione dei ponti A e B a livello di schema elettrico e di disposizione meccanica, vedi
fig.8 e fig.9, nelle pagine seguenti.
Filtro trifase contro l'Interferenza Elettromagnetica (EMI). Vedi la sez. CARATTERISTICHE EMC
E FILTRO IN INGRESSO.
CRM90
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MANUALE D'USO
Fig.6a - Dimensioni di ingombro CRM90 410...900A
46
47
48
49
49
50
46
47
48
50
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MANUALE D'USO
CRM90
Fig.6b - Dimensioni di fissaggio e montaggio "THROUGH PANEL" per CRM90 410...1200A
150 mm per 900A max
X
20/69
242 mm per 1200A
CRM90
15P0048A3
MANUALE D'USO
Fig.6c - Dimensioni di ingombro CRM90 1200A
46
47
48
49
49
50
46
47
48
50
21/69
15P0048A3
Fig.7 - Schema connessioni di potenza e di alimentazione CRM90 410...1200A
22/69
MANUALE D'USO
CRM90
CRM90
MANUALE D'USO
15P0048A3
Fig.8 - Schema a blocchi CRM90 410...1200A
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15P0048A3
Fig.9a - Topografia Potenza CRM90 410...600A
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MANUALE D'USO
CRM90
CRM90
MANUALE D'USO
15P0048A3
Fig.9b - Topografia Potenza CRM90 900A e 1200A
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MANUALE D'USO
CRM90
CONNESSIONI DI SEGNALE
RP1 Potenziometro (2,5kΩ min.) per rif. di velocità positivo.
RP2 Potenziometro (2,5kΩ min.) per rif. di velocità negativo.
N.B.:Entrambi i potenziometri RP1 ed RP2 possono fornire ai morsetti K1/2-3 un riferimento di corrente (v.param.#61
e #74) oppure al morsetto K1/4 un segnale di limitazione esterna di corrente (v. param. #57 e #77).
KA1 Bobina eventuale relè 24Vcc per segnalazione convertitore in limitazione di corrente.
DT Dinamo tachimetrica.
KM Contatto aux NO del teleruttore di alimentaz. ponte CA/CC.
PV Strumento tachimetrico.
PA Strumento amperometrico (strumento a zero centrale oppure senza zero centrale, in base al parametro #59).
*
Possibile collegamento di messa a terra da effettuare esternamente. Si consiglia in generale di lasciare BR1
chiuso e di NON effettuare il collegamento di messa a terra (vedi descrizione PONTICELLI DI PREDISPOSIZIONE
A SALDARE).
IMPORTANTE: COLLEGARE LO SCHERMO DEI CAVI SCHERMATI AI MORSETTI INDICATI SULLO SCHEMA, E
NON ALLA TERRA.
Fig.10 - Schema connessioni di segnale per CRM90.
26/69
CRM90
MANUALE D'USO
15P0048A3
TOPOGRAFIA SCHEDA COMANDO ES600/3
Vedi fig.11.
Trimmer di regolazione:
RV1 (LCD)
RV4 (OUT I)
Contrasto del display a cristalli liquidi.
Uscita analogica del segnale di corrente al morsetto K1/10. Regolato in fabbrica per avere ±4Vcc
su tale morsetto con i parametri #32, #33 e #49 al 100% (corrente massima di limitazione).
RV5 (n MAX)
Velocità max raggiunta col par. #02=100%. N.B.: solo per reaz. da dinamo tach.
RV7 (OUT V)
Usc. analogica del segnale di veloc. al mors. K1/11.Regolato in fabbrica per avere ±10Vcc su tale
morsetto col 100% di Vdtn (vedi parametro #02).
N.B.: Con il circuito stampato ES600/3 i trimmer RV4 - 5 - 7 sono alloggiati sulla schedina estraibile ES602 mentre
con il circuito stampato ES600/2 tali trimmer sono direttamente stagnati nella piastra base, ed il
trimmer RV5 (regolazione grossolana) è affiancato dal trimmer RV6 (regolazione fine).
Ponticelli di predisposizione a saldare:
BR1chiuso:
BR1 aperto:
BR2 chiuso:
“ aperto:
BR3 chiuso:
“ aperto:
Collega lo 0V della scheda ad una pista schermante posta sul bordo della scheda. È possibile
connettere tale pista alla terra utilizzando l’apposito attacco FASTON stagnato in basso a sinistra
e denominato “TERRA”; in tal caso collegare il suddetto attacco FASTON ad una presa di terra
utilizzando del cavo di sezione adeguata (es.: 2,5mm2). BR1 è DI SERIE chiuso.
Lo 0V della scheda è isolato rispetto alla pista schermante esterna.
Porta in morsettiera la +24Vcc interna (per gli ingressi digitali). BR2 è DI SERIE chiuso.
Per gli ingr. digit. viene usata una +24Vcc esterna, realizzando così l’optoisolamento degli stessi.
Porta in morsettiera lo 0V interno (per gli ingressi digitali). BR3 è DI SERIE chiuso.
Per gli ingressi digitali viene usata uno 0V esterno, realizzando così l’optoisolamento degli stessi.
JUMPER di predisposizione:
J1 - J2 chiusi:
rendono disponibile il segnale di retroazione di armatura prelevato dalle barre di potenza 49-50.
J1 e J2 sono DI SERIE chiusi.
J1 - J2 aperti:
realizzano l’isolamento galvanico tra scheda di comando e parte di potenza (vedi parametro #73).
J6 (NOF):
al morsetto K1/10 è presente un segnale proporzionale ai valori istantanei della corrente di
armatura circolante nel motore.
J6 (F):
il segnale sopra descritto viene fatto passare attraverso un filtro passa-basso del 2° ordine.J6 è
DI SERIE in posizione “F”.
N.B.: J3 - J4 - J5 in posizione "HALL" in CRM90.10...330
J3 - J4 - J5 in posizione "TA" in CRM90.410...1200
Non manomettere i jumper J3 - J4 - J5.
LED di visualizzazione:
L1 (+15V)
Presenza alimentazione +15Vcc per parte analogica.
L2 (-15V)
Presenza alimentazione -15Vcc per parte analogica.
L3 (+5V)
Presenza alimentazione +5Vcc per parte digitale.
L4 (ON)
Convertitore in regolazione (tiristori accesi)
L5 (LIM)
Corrente di armatura al valore massimo in quel momento ammesso.
N.B.: I LED L4 - 5 sono presenti solo con il circuito stampato ES600/3.
N.B.: È possibile montare una scheda comando ES600/3 al posto di una scheda ES600/2, ma non viceversa.
TOPOGRAFIA SCHEDA PILOTAGGIO ES630/2
Vedi fig. 12.
Jumper di predisposizione.
Per CRM90.330A max: J3 in pos. 2, J4 in pos. 1, J8 in pos. 1.
Per CRM90.410A min: J3 in pos. 1, J4 in pos. 2, J8 in pos. 2.
Non manomettere i jumper J3 - J4 - J8.
27/69
15P0048A3
Fig.11 - Topografia scheda Comando ES600/3.
28/69
MANUALE D'USO
CRM90
CRM90
MANUALE D'USO
15P0048A3
Fig.12 - Topografia scheda Pilotaggio ES630/2.
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MANUALE D'USO
CRM90
MORSETTIERA SCHEDA COMANDO ES600
Vedi fig.10.
1 (0V)
0V per SEGNALI ANALOGICI.
2 (IN1)
Ingresso per riferimento di velocità o corrente (-10 ... +10V)
Rin≈20 kΩ
3 (IN2)
Ingresso per riferimento di velocità o corrente (-10 ... +10V)
Rin≈20 kΩ
4 (IN AUX)
Ingresso per riferimento ausiliario (vedi parametro #57) (-10 ... +10V)
Rin≈20 kΩ
5 (DT<50V)
Reazione da dinamo tachimetrica (max 50V). Polarità positiva con ponte A in funzione e con corrente motrice.
Rin≈25 kΩ
6 (0V)
0V per DINAMO TACHIMETRICA.
7 (DT≥50V)
Reazione da dinamo tachimetrica (max 240V circa). Polarità positiva con ponte A in funzione e con corrente motrice.
Rin≈125 kΩ
8 (LIM)
Uscita OPEN COLLECTOR per segnalazione convertitore in limitaz. di corrente. Transistor in conduzione per I=ILIM.
24Vcc max / 100mA max
9(OUT AUX)
Uscita analogica ausiliaria configurabile col parametro #58 (vedi).
10Vcc max / 5mA max
10 (OUT I)
Uscita segnale di corrente per eventuale amperometro. Con #59=0 il segnale è positivo con ponte A in funzione.
Con #59=1 il segnale ha polarità solo positiva. Regolabile tramite trimmer RV4. Taratura standard: ± 4V in limitazione
massima di corrente (senza sovralimitaz.)
10Vcc max / 5mA max
11 (OUT V)
Uscita segnale di tensione (velocità) per eventuale voltmetro (tachimetro) o per distribuzione riferimenti in cascata.
Polarità positiva con ponte A in funzione e con corrente motrice. Regolabile tramite trimmer RV7. Taratura standard:
± 10V alla velocità massima, in retroazione di dinamo tachimetrica. Nel caso di retroazione di armatura, occorre
correggere tale taratura tramite il suddetto trimmer RV7.
10Vcc max / 5mA max
12 (+10V)
Uscita alimentazione +10 Vcc
5mA max
13 (0V)
0V per SEGNALI ANALOGICI.
14 (-10V)
Uscita alimentazione -10 Vcc
5mA max
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MANUALE D'USO
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15 (MARCIA)
Abilitaz. del rif. di velocità su K1/2, K1/3 ed eventualmente su K1/4 (#57 = 1).
Segnale attivo se cortocircuitato a 0V. Aprendo il contatto il convert. si ferma nel tempo impostato con il parametro
#25 (deve essere però diversa da zero almeno una delle quattro rampe impostate con i parametri #23 e #24), con
messa in folle finale del motore. Con chiusura CONTEMPORANEA dei contatti ai mors. 15, 16 (17) è il primo che
predomina.
N.B. (nota valida anche per i morsetti 16 e 17): Dopo l’intervento di un allarme che abbia provocato il blocco del
convertitore, oltre a dover eseguire (qualora l'allarme sia stato anche memorizzato sulla E2PROM) il RESET è
necessario, per rimettere in marcia lo stesso, aprire il contatto di abilitazione in quel momento usato
(K1/15, K1/16 oppure K1/17) e successivamente richiudere uno dei tre suddetti contatti. Vedi anche la sez.
Intervento Allarmi e Reset.
24V / 3mA
16 (IMP1)
Chiudendo il contatto, il motore ruota col 1° valore di riferimento per la marcia ad impulsi (vedi #21).
Segnale attivo se cortocircuitato a 0V.
N.B.: v. nota alla descrizione del morsetto 15.
24V / 3mA
17 (IMP2)
Chiudendo il contatto, il motore ruota col 2° valore di riferimento per la marcia ad impulsi (vedi #22).
Segnale attivo se cortocircuitato a 0V.
N.B.: v. nota alla descrizione del morsetto 15.
24V / 3mA
18 (MDI)
Ingresso digitale il cui significato è determinato dal valore assegnato al parametro #74 (vedi).
19 (MDO (C))
Comune relé interno configurabile con il parametro #86.
20 (MDO (NO))
Terminale NO relè interno di significato configurabile con il parametro # 86.
250Vca max / 1250VA max
21 (K LOCK (C))
Comune relè interno segnalazione convertitore in sovralimitaz. effettiva per il tempo max impostato.
22 (K LOCK (NO))
Terminale NO relè interno segnalazione convertitore in sovralimitazione per il tempo massimo impostato.
N.B.: Il relè si eccita (con chiusura del contatto) se il convert. rimane in sovralimitaz. effettiva (parametri #41 e #42)
per il tempo max impostato con #39. Sul display compare il messaggio di warning W13. Il relè si diseccita ponendo
il convertitore in STAND-BY.
250Vca max / 1250VA max
23(BZ(C))
Comune relè interno di velocità zero.
24 (BZ (NO))
Terminale NO relè interno di vel. zero.
N.B.: Il relè si diseccita (con apertura del contatto) con velocità uguale a zero (consenso all’apertura del teleruttore
KM).
250Vca max / 1250VA max
25 (AL (C))
Comune relè interno segnalazione allarme.
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26 (AL (NO))
Terminale NO relè interno segnalazione allarme.
N.B.: Il relè si diseccita (con apertura del contatto) all’intervento di uno qualunque degli allarmi segnalati dal display
(vedi Elenco degli Allarmi riportato più avanti) eccetto W13 (intervento del blocco della sovralimitazione).
L’intervento di un allarme provoca il blocco del funzionamento del convertitore (motore in folle, convertitore in
STAND-BY). Per eccitare di nuovo il relè occorre, dopo aver rimosso la causa che ha provocato l’emergenza,
agire sul comando di RESET.
250Vca max / 1250VA max
27 (RESET)
Comando ripristino dello stato di Convertitore OK dopo intervento allarme. Segnale attivo se cortocircuitato a 0V.
Con il convertitore in blocco per allarme intervenuto, la pressione CONTEMPORANEA sui due pulsanti INC e DEC
della tastiera (v. fig.13) ha lo stesso effetto della chiusura del contatto di RESET.
24V / 3mA
28 (RUN/STAND-BY)
Comando abilitazione al funzionamento del convertitore. Segnale attivo se cortocircuitato a 0V. L’apertura del
contatto provoca lo sgancio del convertit. (motore in folle, convert. in STAND-BY). N.B.: Dopo l’intervento di un allarme
che abbia provocato il blocco del convert., se si adotta il collegamento consigliato in fig.10 per i mors. 15, 16, 17 e
28, per poter ripartire è sufficiente, dopo aver eseguito il RESET, aprire (e richiudere) il contatto sul morsetto 28.
24V / 3mA
29 (0V(OPTO))
0V esterno per optoisolamento ingressi digitali.
N.B.: tale isolamento viene realizzato lasciando aperto il ponte a saldare BR3. Viceversa, chiudendo tale ponte, viene
portato a morsettiera lo 0V analogico interno.
30(+24(EXT))
24 Vcc esterna per optoisolamento ingressi digitali (K1/15, K1/16, K1/17, K1/18, K1/27, K1/28).
N.B.: Tale isolamento viene realizzato lasciando aperto il ponte a saldare BR2. Viceversa, chiudendo tale ponte, viene
portata a morsettiera la +24V interna.
NON UTILIZZARE TALE MORSETTO CON BR2 CHIUSO per alimentare carichi esterni, ma servirsi della +24Vcc
disponibile al mors.54 (N.B.: Non utilizzare tale morsetto con i mors. 51 e/o 53 già impegnati).
AVVERTENZE IMPORTANTI
1) Installare sempre un teleruttore trifase lato alternata e cablare un suo contatto ausiliario N.O.
direttamente nella serie del morsetto K1/28 (RUN), come indicato nello schema connessioni di segnale
(fig.10).
2) Non collegare altri carichi monofasi o trifasi in parallelo alle barre 46, 47, 48: ossia il teleruttore,
attraverso l'impedenza trifase, deve alimentare solo le suddette 3 barre del convertitore.
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MORSETTIERA SCHEDA PILOTAGGIO ES630
Vedi fig.12.
36 - 38
Alimentazione da rete trifase (standard 380...415Vca - 50/60Hz) per alimentazioni e sincronismi.
N.B.:COLLEGARE I MORSETTI 36 E 38 IN FASE CON LE BARRE DI POTENZA 46 E 48.
N.B.:Presenti fusibili rapidi interni (500mA/500V) in serie ai morsetti 36 e 38.
37
Non connesso.
39 - 40
Alimentaz.da rete monofase (max standard: 380...415Vca - 50/60Hz) per raddrizzatore interno per avvolgimento di
campo motore c.c.
N.B.:Presente fusibile extra rapido interno (16A/500V) in serie al morsetto 39, solo su CRM90 330Amax.
41 - 42
Uscita alimentazione in c.c. per avvolgimento di campo motore c.c. Polarità positiva sul morsetto 41.
370Vcc max / 12Amax per CRM90 330Amax, 30Amax per CRM90.410...900.
43
Terminale NO del relè interno per segnalazione presenza campo. Il relè diseccita (con apertura del contatto) in caso
di mancanza corrente di campo.
250Vca max / 5A max
44
Comune relé interno per segnalazione presenza campo.
51
Alimentazione +15 Vcc.
30 mA max (N.b.: NON usare con mors.54 già impegnato).
52
0V.
53
Alimentazione -15 Vcc.
30 mA max (N.b.: NON usare con mors. 54 già impegnato).
54
Alimentazione +24 Vcc.
40 mA max (N.b.: NON usare con mors. 51 e/o 53 già impegnati).
(solo in CRM90.500-600)
55 - 56
Alimentazione ventilatori di raffreddamento (100W/220Vca).
N.B.: Presente fusibile rapido interno (2A/500V) in serie al morsetto 55.
MORSETTIERA DI POTENZA
V. figg.4-5 per CRM90 GR1 e fig.9 per CRM90 GR2(A).
46 - 47 - 48
Alimentazione da rete trifase (standard 380...415 Vca - 50/60 Hz per moduli con VR=1400V) per ponte di conversione
CA/CC.
N.B.:Collegare le barre 46, 47, 48 secondo la sequenza R,S,T.
49 - 50
Uscita alimentazione in corrente continua per avvolgimento di armatura motore c.c.
Polarità positiva sulla barra 49 con riferimento di velocità positivo e convertitore erogante corrente motrice.
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TASTIERA E DISPLAY ALFANUMERICO
#Ø5 Iarm
Corr. d'a= 85.2%
rmatura
Fig.13
MOD(E)
INC
DEC
ENTER
Sulle due EPROM IC28 ed IC29 della scheda ES600 risiede il software di controllo, la cui versione (V1.xx) è rilevabile
dalle etichette adesive applicate sulle stesse, mentre i vari parametri possono essere salvati sulla EEPROM IC39 della
medesima scheda.
Ogni successiva versione software è compatibile con la precedente, cioè ad esempio la versione V1.14 può
essere montata al posto della V1.11.
N.B.: Prima di rimpiazzare una versione anteriore alla V1.18 con la V1.18 stessa, è opportuno mascherare (salvando
su E2PROM) l'allarme A03 con il parametro #65. Successivamente, con la nuova versione installata, verificare il
contenuto del parametro #88, che di default dev'essere pari ad 1Hz/sec. Eventualmente riscriverlo, se così non fosse,
salvando su E2PROM. Alla fine, in ogni caso, reimpostare il valore originario sul parametro #65.
Non è invece garantita la compatibilità in senso inverso: possono cioè esserci problemi se ad esempio in un
convertitore che ha già funzionato con la versione V1.14 si va a sostituire tale versione rimpiazzandola con la V1.13.
Solo nei casi in cui si vada a montare una versione precedente non anteriore alla V1.14 si può evitare con certezza
qualsiasi tipo di problema effettuando il ripristino dei valori di default (par. #14=5), perdendo però in tal modo tutti
i dati precedentemente memorizzati nell'E2PROM.
Il convertitore è dotato di un display a cristalli liquidi 2 righe x 16 caratteri e di 4 tasti per l’impostazione o la
visualizzazione dei parametri caratteristici del sistema e per l’indicazione in chiaro dei messaggi d’allarme. I primi 3
caratteri in alto a sinistra individuano il parametro o il codice di allarme (vedi fig.13). I parametri sono numerati
progressivamente da #00 a #90 (#89 fino alla vers. V1.19 e #87 fino alla vers. V1.17) e l’elenco (con il significato)
è riportato più avanti. In particolare:
-
-
i parametri da #00 a #11 sono di sola visualizzazione e l’utente non può interagire con essi;
il parametro #12 è modificabile dall’utente, ma, sotto certe condizioni, viene aggiornato durante il funzionamento
del convertitore; inoltre, in retroazione di tachimetrica, è calcolabile automaticamente per mezzo della taratura
della f.c.e.m. (#14=4);
il parametro #13 (di sola visualizzazione) può essere “tarato” dall’utente;
il parametro #14 è il parametro chiave contenente il codice d’accesso mediante il quale è possibile
modificare tutti gli altri (#12, #13 e dal #15 in poi);
i parametri da #15 in poi sono modificabili dall’utente e permettono di configurare completamente il sistema;
alcuni di essi vengono anche modificati durante la taratura automatica (vedi la sezione relativa).
N.B.:d’ora in poi per “pagina” si intende l'insieme dei 32 caratteri che compaiono simultaneamente sul display.
I tasti sono denominati MOD, INC, DEC, ENTER, ed hanno il seguente significato:
-
MOD passa dalla modalità “modifica il numero della pagina” (cursore spento) alla modalità “modifica il valore nella
pagina” (cursore lampeggiante) e viceversa; quindi con il cursore spento vengono visualizzati in successione i
vari parametri, mentre con il cursore lampeggiante si può cambiare il contenuto di quel particolare parametro.
-
INC incrementa il numero della pagina o il valore nella pagina a seconda della modalità correntemente
selezionata con MOD (cioè a seconda dello stato del cursore);
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-
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DEC decrementa il numero della pagina o il valore della pagina a seconda della modalità correntemente
selezionata con MOD (cioè a seconda dello stato del cursore);
-
ENTER salva su EEPROM (memoria non volatile) il valore attuale nella pagina corrente. Questo significa che
il valore rimarrà memorizzato anche dopo lo spegnimento del convertitore e sarà quindi di nuovo disponibile alla
successiva accensione.
N.B.: il convertitore utilizza per il suo funzionamento il set di parametri presente in quell’istante. Il parametro aggiornato
coi tasti INC o DEC viene immediatamente utilizzato al posto del precedente anche se non viene premuto
ENTER. Ovviamente tale parametro modificato si perderà allo spegnimento se non è stato salvato su EEPROM.
-
FUNZIONE RESET: con il convertitore in blocco per allarme intervenuto, la pressione CONTEMPORANEA sui
due pulsanti INC e DEC della tastiera (v.fig.13) ha lo stesso effetto della chiusura del contatto di RESET al m.K1/
27.
Se il display visualizza un allarme, la tastiera rimane operativa, fino alla vers. V1.18, solo per l'allarme A04
(tensione di rete fuori tolleranza - vedi elenco Allarmi di rete) mentre dalla vers. V1.19 la tastiera rimane
comunque operativa per qualunque tipo di allarme.
Nella fig.14 viene rappresentato in generale come interagire col display e coi tasti.
TARATURA AUTOMATICA
Il CRM90 è dotato di una particolare modalità di funzionamento, in base alla quale calcola automaticamente i parametri
ottimali da inserire negli anelli di corrente e di velocità e riconosce le caratteristiche fondamentali del motore e del
carico. I vari parametri nei quali si identificano le suddette caratteristiche possiedono già dei valori di default scritti nella
EEPROM, i quali assicurano normalmente un funzionamento mediamente soddisfacente per le più comuni applicazioni del convertitore.
Per un’ottimizzazione migliore delle prestazioni, può essere eseguita la procedura di TARATURA AUTOMATICA.
Tale procedura, assistita dal display, viene effettuata fuori linea alla prima messa in servizio della macchina e ogni volta
in cui lo si ritenga necessario (ad esempio se sono cambiate le caratteristiche elettromeccaniche della macchina
stessa).
Esistono, in particolare, tre tarature automatiche, elencate qui di seguito.
Prima di lanciare ognuna delle tre, occorre che il contatto sul mors.15 sia APERTO.
1) Autotaratura di corrente (eseguibile ponendo il parametro #14=2 e premendo ENTER): calcola i parametri #18,
#19, #45 e #46;
2) Autotaratura di velocità (eseguibile ponendo il parametro #14=3 e premendo ENTER): calcola i parametri #28 e
#29;
3) Autotaratura della forza contro elettromotrice (eseguibile ponendo il parametro #14=4 e premendo ENTER):
calcola il parametro #12. Eseguibile solo con retroazione di tachimetrica, e senza deflussatore esterno.
I valori trovati vengono automaticamente salvati su EEPROM alla fine della taratura stessa. L’insieme delle tre
operazioni richiede circa un minuto di tempo.
Come già evidenziato nella sez. PROCEDURA ESSENZIALE DI MESSA IN SERVIZIO, si raccomanda di eseguire
SEMPRE la taratura automatica di corrente.
Anche per ciò che riguarda l'autotaratura di velocità, essa risulta consigliabile. Potrebbe essere evitata nel caso della
retroazione di armatura o nel caso in cui il momento di inerzia del carico sia variabile (ad es. in un bobinatore): vedi
a riguardo in Appendice il capitolo TARATURA MANUALE, in cui viene anche presentato l'utilizzo dell'ADATTAMENTO AUTOMATICO DEI PARAMETRI DI VELOCITA' (parametri #80...85).
Infine, per la taratura della forza contro elettromotrice (solo con retroazione di tachimetria), risulta conveniente
un'introduzione MANUALE del valore, data la semplicità e l'immediatezza dell'operazione: vedi anche in questo caso
il capitolo TARATURA MANUALE, al paragrafo "Taratura della forza controelettromotrice massima".
N.B.: le procedure di taratura automatica relative all’anello di velocità e alla forza contro elettromotrice (per le quali
il motore fisicamente deve “girare”) forniscono una polarità positiva al morsetto di potenza 49 rispetto al morsetto
50.
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Fig.14 - Interazione con tastiera e display
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MANUALE D'USO
CRM90
CRM90
MANUALE D'USO
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Fig.15 - Schema a blocchi del controllo (continua)
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... continua Fig.15 - Schema a blocchi del controllo.
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MANUALE D'USO
CRM90
#38
:
#33
AUTOTARATURA DI
VELOCITÀ
#14 = 3
#14 = 2
#74
#14 = 5
RIPRISTINO PARAM.
DEFAULT
#14 = 6
BACK UP
PARAM. CORRENTI
#14 = 7
RIPRISTINO
PARAMETRI BACK UP
#85
#87
#31
#86
AUTOADATTAM. DEFLUSSAGGIO
PARAM. VEL.
ESTERNO
#80
#79
:
#56
VELOCITÀ MASSIMA
RELE DI USCITA
MDO A K1/19-20
#43
#74
RIDUZIONE PERCENTUALE
CON K1/18
#55
VELOCITÀ MINIMA
#90
#68
:
#64
ALLARMI
#47
TIPO CARICO
MASCHERATURA
OPERATIVI
#30
OFFSET VELOCITÀ
QUADRANTI
#74
INVERS. POLAR.
CON X1/18
M00396-A
MANUALE D'USO
#14 = 4
AUTOTARATURA F.C. E.M.
#74 (tramite K1/18)
#57
#61 (sempre attivo)
#57
#42
#41
#39
RIDUZ. EXT. RAMPE
CON K1/4
#77
#54
POLAR. AMMESSA
PER RIF. VEL.
SOVRALIMITAZIONE#39
RIF. CORRENTE
(SLAVE) A K1/2.3
#22
#21
#20
MARCIA AD IMP.
LIM. EXT.
CORRENTE A K1/4
AUTOTARATURA
DI CORRENTE
COMANDI
#73
RETROAZIONE DI
TACHIMETRICA
ARMATURA
CONFIGURAZIONI
#37
#32
#36
FUNZIONE IPERBOLICA
LIMITE A 2 VALORI
#27
:
#23
RAMPE SU RIF.
VEL. A K1/2-3
#32
#16
LIMITE AD 1 VALORE
LIMITE DI CORRENTE
#15
GUADAGNO SU K1/2.3 GUADAGNO SU K1/4
GESTIONE RIFERIMENTI
(#12)
:
#01
PARAM. SOLA LETTURA
#50
#49
PROTEZ. TERMICA MOTORE
CONVERTITORE OK
CRM90
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Fig.16 - Prospetto parametri principali.
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MANUALE D'USO
CRM90
ELENCO DEI PARAMETRI
P
R
D
F
- N° del parametro
- Range di valori ammessi
- Valore di default caricato in fabbrica
- Funzione
P
#00 Convertitore OK (Axx...)
F
Stato di funzionamento del convertitore
P
#01 Vref
-100 .. +100%
Riferim. di velocità (o di corrente): viene visualizzata la somma dei valori ai mors. K1/2 e K1/3, tenuto conto
dell'amplificazione (o deamplificazione) cui è soggetta internamente tale grandezza, realizzata col param. #15. Se ad
es. il motore ruota a 2000 g/1' con un riferimento di 10V e #15=1.00, allora con un riferimento di 10V e #15=0.25 il
motore ruoterà a 500 g/1' (visualizzando #01=25% e #02=25%), mentre con un riferimento di 2.5V e #15=2.00 il motore
ruoterà a 1000 g/1' (visualizzando #01=50% e #02=50%).
R
F
P
#02 n (Varm)
-100 .. +100%
Nel caso di retroazione di velocità da dinamo tachimetr. viene visualizzato il valore al morsetto K1/5 (DT < 50V) o
al morsetto K1/7 (DT ≥ 50V); il 100% di tale valore corrisponde alla massima velocità impostata con il trimmer RV5
(insieme ad RV6 fino alla scheda ES600/2).
Nel caso di retroazione d’armatura (v.parametro #73), viene visualizzato il valore % dell’armatura stessa; il 100% di
tale grandezza viene impostato col parametro #12 (vedi).
Il trimmer RV5 (insieme ad RV6 fino alla scheda ES600/2) in questo caso non ha effetto.
R
F
P
#03 Ern
-5 .. +5%
Errore di velocità: viene visualizzata la differenza (errore software) tra i valori del riferimento globale di velocità
(parametro #01 quando vengono usati solo i mors. K1/2 e/o K1/3) e del parametro #02.
R
F
P
#04 Iref
R -130...+130%
F Riferim. di corrente: viene visualizzato l’ingresso dell’anello di corrente (uguale all’uscita dell’anello di velocità
eventualmente limitata da uno dei parametri #32..#43). La messa in scala è la stessa del parametro #05 (vedi qui
sotto).
P
#05 Iarm
-130...+130%
Corrente d’armatura: viene visualizzato il segnale di reazione di corrente, ottenuto tramite il trasformatore (i) di
corrente.
Il 100% di tale valore corrisponde alla taglia del convertitore (ad esempio 100% = 180A per un CRM90.180).
R
F
P
#06 alfa
α mot.. α freno
Angolo di ritardo per accensione tiristori. Tale angolo è calcolato a partire dalle intersezioni delle tensioni trifase
concatenate.
R
F
P
#07 fcem
-400 .. +400 V (range norm. visualizzabile con alimentazione 380Vca)
Nel caso di retroazione da dinamo tachimetrica: forzacontroelettr. E calcolata internamente utilizzando le
caratteristiche elettriche del motore. Con retroazione d’armatura il calcolo non avviene.
R
F
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CRM90
P
MANUALE D'USO
15P0048A3
#08 Varm
-400 .. +400 V (range norm. visualizz. con alim. 380Vca)
Nel caso di retroazione da dinamo tachimetrica: tensione di armatura V calcolata internamente. Con retroazione
d’armatura, il calcolo non avviene.
R
F
P
#09 INAUX
-100 .. +100%
Ingresso aux configurabile col par. #57: viene visualizzato il valore al morsetto K1/4, tenuto conto dell'amplificazione (o deamplificazione) cui è soggetta internamente tale grandezza, realizzata col par. #16. Se ad es. il motore ruota
a 2000 g/1' con un riferimento di 10V e #16=1.00, allora con un riferimentodi 10V e #16=0.25 il motore ruoterà a 500
g/1' (visualizzando #09=25% e #02=25%), mentre con un riferimento di 2.5V e #16=2.00 il motore ruoterà a 1000
g/1' (visualizzando #09=50% e #02=50%).
R
F
P
#10 OUTAUX
R
F
-10 .. +10 V
Uscita ausiliaria configurabile col parametro #58: viene visualizzato il valore al mors. K1/9 direttamente in volt.
P
#11 f
R
F
45 .. 65 Hz
Frequenza di rete.
P
#12 ke nmax (se #74=1:#12 Varm a Vref=100% da Vers. V1.21)
200 .. 1000 V (range norm. visualizz. con alim. 380Vca: 200 ... 400V)
400 V
Nel caso di retroazione da dinamo tachimetrica: valore della forza controelettr. (E=ke · n) per n=100%. Nel caso di
retroazione d’armatura (v.#73): rappresenta il 100% del valore dell’armatura stessa, cioé il max valore di tensione in
uscita che si intende regolare. Vedi anche appendice: TARATURA MANUALE.
R
D
F
P
#13 Vmains
190 ...700Vnom (190...480Vnom fino alla Versione V1.23 e 190...600 in Vers. V1.24)
Valore tensione di rete presente sull'alimentazione della sezione di potenza: essa normalmente coincide con
l'alimentazione misurata sulla sezione di controllo. Nel caso tali due tensioni siano diverse (solo su richiesta), il
parametro 13 deve indicare necessariamente, nel caso di retroazione da dinamo tachimetrica, la tensione di
alimentazione sulla potenza. È possibile aggiustare il valore visualizzato qualora non corrisponda a quello effettivo,
rilevabile da una misura effettuata con un multimetro sui morsetti 36-38. Il valore di default coincide con la tensione
di alimentazione presente su tali morsetti. Se tale indicazione viene variata, il nuovo valore verrà perso al comando
di "restore default" (#14=5).
R
F
P
#14
0.. 7
0
Codice di accesso alla programmazione ed alla taratura:
0: funzionamento normale; si può modificare solo lo stesso param. #14; all’accensione e al termine di ogni taratura
autom. è sempre #14=0;
1: si possono modificare tutti i parametri da #12 in poi;
2: taratura automatica anello di corrente (vengono calcolati i parametri #18,#19,#45,#46);
3: taratura automatica anello di velocità (vengono calcolati i parametri #28,#29);
4: taratura forza controelettr. max (E=ke · nmax): viene calcolato il param.#12 (solo con retroazione di tachimetrica).
(relativamente ai tre precedenti punti, vedi per maggiori dettagli la sez. TARATURA AUTOMATICA).
5: ripristino dei parametri di DEFAULT (vedi nota);
6: back-up dei parametri correnti (vedi nota);
7: ripristino dei parametri di cui fu effettuato il back-up (vedi nota);
R
D
F
Nota: Durante la messa in servizio di una macchina, può accadere di effettuare diversi cambiamenti nel valore dei
parametri. Il comando #14=5 permette di richiamare in blocco il set dei parametri di default.
Un'altra possibilità si presenta quando si è trovato un set ritenuto soddisfacente di parametri (diverso dal set di
default): tramite il comando #14=6 esso può essere memorizzato in un'area di back-up della E2PROM.
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MANUALE D'USO
CRM90
Se dopo qualche altra ulteriore variazione di parametri si desidera richiamare il set "soddisfacente", ciò è reso
possibile dal comando #14=7, persino se alcuni dei parametri variati sono stati salvati o se è stato disalimentato
il convertitore.
Se il convertitore viene disalimentato, al ritorno dell'alimentazione si ripresenterà il set di default o di back-up se
prima era stato eseguito rispettivamente il comando #14=5 oppure #14=7 (tali comandi di ripristino sono quindi
anche di salvataggio), mentre si ripresenteranno regolarmente gli ultimi parametri salvati se prima era stato
eseguito il comando #14=6.
Alla fine della messa a punto del convertitore è consigliabile eseguire sempre il back-up dei parametri
correnti (#14 = 6), ed annotare il valore dei parametri diversi dal default nell'ultima pagina del presente
manuale. In generale, NON è consigliabile immettere i comandi #14=6 e #14=7 su versione software
diverse.
P
#15 G(Vref) ; G(I ref)
R 0.10...5 ; 0.10...5
D 1.00 ; 1.00
F Guadagno interamente applicato al riferimento di velocità o, rispettivamente, di corrente in arrivo ai mors. K1/2 e
K1/3 (vedi #01). I riferimenti risultanti superiori a 10V vengono tagliati a tale valore (considerato il 100%).
N.B.: la somma algebrica dei segnali entranti nei morsetti K1/2 e K1/3 NON deve essere superiore in valore assoluto
a 10V.
Solo fino alla versione V1.16:
P
R
D
F
P
#15 G(Vref)
0.10...10.0
1.00
Guadagno internamente applicato al riferimento di velocità o corrente in arrivo ai mors. K1/2 e K1/3 (vedi #01).
I riferimenti risultanti superiori a 10V vengono tagliati a tale valore (considerato il 100%).
#16 G(AUX)
0.10...5 (0.10...10.0 fino alla versione V1.16)
1.00
Guadagno internamente applicato all'ingresso ausiliario in arrivo al mors. K1/4 (vedi #09).
I riferimenti risultanti superiori a 10V vengono tagliati a tale valore (considerato il 100%).
R
D
F
P
#17 Vnom
190 .. 700V (190...480 fino alla Versione V1.23 e 190...600 in Vers. V1.24)
380 V
Tensione di rete nominale. N.B.: La modifica di tale parametro presuppone che la sezione di potenza e la scheda
di pilotaggio ES630 siano state adeguatamente predisposte (su richiesta).
Il presente parametro controlla la generazione di eventuali allarmi di rete fuori tolleranza, a seconda del valore indicato
dal parametro #13.
R
D
F
P
#18 RxI
0 .. 267 V
10 V (per rete a 380Vca)
Caduta resistiva di armatura misurata in uscita, con corrente al valore di targa del convertitore.
Parametro calcolato dall'autotaratura di corrente.
R
D
F
P
#19 LdI/dT
152 .. 15200 V
760 V
Caduta induttiva di armatura misurata in uscita, con variazione di corrente, in 1ms, pari al valore di targa del
convertitore.
Parametro calcolato dall'autotaratura di corrente.
R
D
F
P
#20 marcia imp.
0 .. 2
0
Tipo di funzionamento per la marcia ad impulsi:
0 (con rampa comune): i valori di rif. relativi ai #21 e #22 vengono fatti passare attraverso il blocco di rampa (v.
#23, #25, #26 e #27) prima di entrare nell’anello di velocità.
R
D
F
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CRM90
1
2
P
MANUALE D'USO
15P0048A3
(senza la rampa): i valori di riferimento relativi ai param. #21 e #22 vengono usati direttamente come set point
dell’anello di velocità bypassando il blocco di rampa.
(con rampa separata): i valori di rif. relativi ai par. #21 e #22 vengono fatti passare attraverso un diverso blocco
di rampa (v.#75,#76) prima di entrare nell’anello di velocità.
#21 Imp1
-100 .. +100%
+5%
1° valore di riferimento per la marcia ad impulsi (jog). Valore attivo con contatto aperto su MARCIA (K1/15) e contatto
chiuso su IMP1 (K1/16).
N.B.: Con i contatti K1/16 e K1/17 entrambi chiusi, non viene generato alcun riferimento interno.
R
D
F
P
#22 Imp2
-100 .. +100%
-5%
2° valore di riferimento per la marcia ad impulsi (jog). Valore attivo con contatto aperto su MARCIA (K1/15) e contatto
chiuso su IMP2 (K1/17).
N.B.: Vedi nota in parametro #21.
R
D
F
P
#23 tUP+; tUP-
0 .. 300 s; 0...300 s
0 s; 0 s
Tempi di salita in rampa del convertitore dallo 0% al 100% del riferimento, per valori positivi o negativi di quest'ultimo
(v. figura 17)
N.B. (nota valida anche per i parametri #24, #25, #75, #76): le rampe interamente generate coincidono con quelle
visualizzate dal display solo se il convertitore non è in limite di corrente (vedi in proposito le note relative nel
paragrafo CARATTERISTICHE GENERALI).
R
D
F
P
#24 tDOWN+; tDOWN-
0 .. 300 s; 0..300 s
0 s; 0 s
Tempi di discesa in rampa del convertitore dal 100% allo 0% del riferimento, per valori positivi o negativi di
quest'ultimo (v. figura 17)
N.B.: Vedi nota relativa al parametro #23.
R
D
F
P
#25 tSTOP
0..300 s
0s
Tempo di discesa in rampa rapida del convertitore per apertura del contatto di MARCIA al morsetto K1/15.
N.B.: tale valore è unico per entrambi i ponti (e dunque per entrambi i sensi di marcia). Questa seconda rampa di
discesa viene eseguita solo se le rampe sono inserite: deve essere, in particolare, diversa da zero almeno una delle
quattro rampe impostate con i parametri #23 e #24.
N.B.: Vedi nota relativa al parametro #23.
R
D
F
P
#26 Arr.i
0 .. 10 s
0s
Arrotondamento iniziale delle rampe (sia di salita che di discesa) definite dai parametri #23,#24. Tale arrotondamento
è ottenuto geometricamente con la parabola tangente alla spezzata formata dal set point del riferimento (v. fig.17).
R
D
F
P
#27 Arr.f
0 .. 10 s
0s
Arrotondamento finale delle rampe (sia di salita che di discesa) definite dai parametri #23,#24. Tale arrotondamento
è ottenuto geometricamente con la parabola tangente alla spezzata formata dal set point del riferimento (v. fig.17).
R
D
F
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CRM90
M00019-0
MANUALE D'USO
N.B.: Deve essere
verificata la relazione
#26/2+#27/2≤#23(24).
+100%
= =
Metà dei tempi di
arrotondamento si
sommano ai tempi di
salita e discesa.
= =
= =
= =
#23/t UP+
#26
0%
#24/t DOWN+
#27
#23/t UP#26
= =
-100%
#27
= =
#24/t DOWN-
#26
#27
Fig.17
#28 kp; kp 2
(solo kp fino a Vers. V1.23)
0 .. 100; 0.. 100
3.83; 3.83
Guadagno kp dell’anello di velocità, secondo la formula G(s)=kp(1+1/Ti · s). Parametro calcolato dall'autotaratura
di velocità. Vedi anche appendice TARATURA MANUALE. N.b.: vedi note relative al parametro #74.
P
R
D
F
#29 Ti; Ti 2
(solo Ti fino a Vers. V1.23)
0.01 .. 1s + “0”; 0.01..1s + "0"
0.510 s; 0.510 s
Tempo integrale Ti dell’anello di velocità, secondo la formula G(s)=kp(1+1/Ti · s).
Att.ne: impostando #29=”0" si imposta in realtà un tempo integrale infinito (controllo solo proporzionale).
Parametro calcolato dall'autotaratura di velocità.
Vedi anche appendice TARATURA MANUALE. N.b.: vedi note relative al parametro #74.
P
R
D
F
P
#30 os n
-1..+1%
0%
Taratura dell’offset sull’uscita dell’anello di vel. (col regolatore attivo: #62=0 o #62=1). È possibile agire su tale
parametro nei casi in cui il motore, pur con riferimento di velocità zero, tenda lentamente a ruotare.
R
D
F
P
#31 (ST con #86=0)
R
D
0..110%
25%
P
#31 (ET con #86=1)
R
D
0.00..10.0%
2.5%
P
#31 (CT con #86=2)
R 0..100%
D 25%
F Valore di soglia per la commutazione dell’uscita digitale MDO ai mors.19-20, configurabile con il parametro #86,
e con isteresi fissata dal parametro #87. Il valore percentuale impostato rispettivamente nei tre casi:
a) si riferisce alla velocità corrispondente al riferimento massimo
b) rappresenta l’errore di velocità, cioè la differenza tra la percentuale del riferimento massimo e la percentuale della
velocità massima (tale differenza coincide con il parametro #03).
c) si riferisce alla corrente corrispondente al valore nominale (ad es.: 100A per CRM90.100).
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CRM90
15P0048A3
MANUALE D'USO
I param. da #32 a #43, di seguito descritti, regolano con varie modalità la max corr. erogabile al motore. Il parametro
principale, al cui valore si riferiscono tutti i calcoli relativi, è il #49 (corrente nominale del motore), secondo il quale si
può fissare una corrente fino al valore di targa (max continuativo) del convertitore. Si può allora scegliere tra una corr.
limite indipendente dalla velocità o funzione della stessa. Con la prima modalità, viene regolata la corrente limite con
i param. #32 e #33, che fissano una percentuale del param. #49. Con la seconda modalità, la dipendenza dalla velocità
può essere realizzata semplicemente a due valori, tramite i param. #34, #35 e #36, oppure tramite una legge di tipo
iperbolico utilizzando i parametri #37 e #38 in luogo di #34, #35 e #36. Il valore della limitazione di corrente, fissato
istante per istante dai vari parametri suddetti, può essere infine aumentato (secondo una certa legge temporale) o
diminuito tramite i parametri #39 .. #42 oppure #43, rispettivamente.
P
#32 Ilim1A
0 .. 300%
100%
1° valore di limit. relativo al ponte A. Tale valore è fornito come % della corrente nominale del motore (param. #49)
e viene usato finchè è n≤#36. Per n>#36 si usa #34 (vedi fig.18).
N.B.: Il prodotto dei parametri #32 e #49 NON deve superare la corrente di targa del convertitore.
R
D
F
P
#33 Ilim1B
0 .. 300%
100%
1° valore di limit. relativo al ponte B. Tale valore è fornito come % della corrente nominale del motore (param.#49)
e viene usato finché è n≤#36. Per n>#36 si usa #35 (vedi fig.18).
N.B.: Il prodotto dei parametri #33 e #49 NON deve superare la corrente di targa del convertitore.
R
D
F
P
#34 Ilim2A
R 0 .. 300%
D 100%
F 2° valore di limit. relativo al ponte A. Tale valore è fornito come % della corrente nominale del motore (parametro
#49) e viene usato solo se è n>#36. Per n≤#36 si usa #32 (vedi fig.18).
N.B.: Il prodotto dei parametri #34 e #49 NON deve superare la corrente di targa del convertitore.
P
#35 Ilim2B
0 .. 300%
100%
2° valore di limit. relativo al ponte B. Tale valore è fornito come % della corrente nominale del motore (parametro
#49) e viene usato solo se è n>#36. Per n≤#36 si usa #33 (vedi fig.18).
N.B.: Il prodotto dei parametri #35 e #49 NON deve superare la corrente di targa del convertitore.
R
D
F
P
#36 nlim
0 .. 100%
100%
Velocità alla quale si passa dal 1° al 2° valore di limitazione (cioè da #32 a #34 e da #33 a #35).
Serve per realizzare una caratteristica corr./velocità del tipo a spezzata (vedi fig.18).
R
D
F
Figura 18
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P
MANUALE D'USO
CRM90
#37 n* (non utilizzato in Vers. V1.23)
0 .. 100%
100%
Velocità n* al di sopra della quale la limitazione di
corrente diviene una funzione di tipo iperbolico della
velocità secondo la formula:
Ilim = k/(n-n0) (v. figura 19)
Scegliendo un qualunque valore per il par. #37, cioè
la velocità n* di inizio del tratto iperbolico, e scegliendo anche il valore percentuale (par. #38) che deve
avere il limite di corrente alla fine del tratto iperbolico
(a nmax), tale tratto si raccorda inizialmente con il
valore del limite di corrente per velocità inferiore ad n*.
Valgono le seguenti relazioni:
K= I* · #38(1 - #37) / (I* - #38)
n0 = (I* · #37 - #38) / (I* - #38).
Scegliendo #38=#37 · I*(cioè n0 = 0) si realizza un
funzionamento a potenza max disponibile costante
(deflussaggio di armatura).
R
D
F
#38 Ilim
(non utilizzato in Vers. V1.23)
0
..
300%
R
D 100%
F Valore di limitaz. di corrente alla velocità massima
(n=100%).
Vedi il parametro #37 per il suo utilizzo.
P
Figura 19
Figura 20
Potendo tracciare, per la limitazione di corrente, più di una funzione, ad ogni valore di velocità corrisponderà sempre
il MINORE tra i valori che può assumere la corrente limite (v. fig.20).
Solo in Vers. V1.22:
P
#38
R
D
F
0 .. 500%
300% (=1.5s)
Tempo di interblocco per i due ponti nel caso di carico induttivo.
P
#39 tlim
0.1..20s
2s
Tempo durante il quale il valore della limitaz. di corr. relativo ad entrambi i ponti viene aumentato della percentuale
impostata con i parametri #41 e #42 (se il loro valore è almeno pari al 101%) allorchè il convert. raggiunge la condizione
di limitaz. di corrente. Se al termine del conteggio temporale il convertit. non è in limitaz., il transitorio si può
successivamente ripetere ogni volta che il convertit. stesso raggiunga la limit. di corrente, a patto che sia intercorso
un tempo pari a 6,4 volte #39. In caso contrario (se cioè il convertitore è in limitazione allo scadere del tempo #39)
si eccita il relè KLOCK (m.K1/21 e K1/22) e scatta il warning relativo: vedi elenco Allarmi dipendenti dall’impianto.
R
D
F
P
#40
NON UTILIZZATO
P
#41 +limA
R 100 .. 300% (100...200% fino a Vers. V1.23)
D 100%
F Percentuale di sovralimitazione relativa al ponte A ammessa per il tempo impostato con #39. Tale sovralimitazione si
intende applicata al valore di limitazione effettivamente esistente per quella certa velocità (vedi la nota relativa alla fig.20).
N.B.: NON E’ POSSIBILE IMPOSTARE UNA SOVRALIMITAZIONE EFFETTIVA SUPERIORE AL 130% DELLA
CORRENTE NOMINALE DEL CONVERTITORE. Se così fosse, si supererebbero i valori massimi riportati nella
tabella di utilizzo. In caso contrario, è necessario sostituire il convertitore (e la relativa circuiteria esterna) con uno di
taglia superiore. Si può agire su tale parametro per avere a disposizione per un certo tempo, ad es. allo spunto, una
coppia superiore a quella nominale.
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CRM90
P
15P0048A3
MANUALE D'USO
#42 +limB
100 .. 300% (100..200% fino a Vers. V1.23)
100%
Percentuale di sovralimitazione relativa al ponte B ammessa per il tempo impostato con #39. Tale sovralimitaz. si
intende applicata al valore di limitaz. effettivamente esistente per quella certa velocità (vedi la nota rel. alla fig.20).
N.B.: NON E’ POSSIBILE IMPOSTARE UNA SOVRALIMITAZIONE EFFETTIVA SUPERIORE AL 130% DELLA
CORRENTE NOMINALE DEL CONVERTITORE. Se così fosse, si supererebbero i valori massimi riportati nella
tabella di utilizzo. In caso contrario, è necessario sostituire il convertitore (e la relativa circuiteria esterna) con uno di
taglia superiore. Vedi la nota finale relativa al parametro #41.
R
D
F
P
#43 clim
0 .. 100% (1...100% fino alla versione V1.18)
50%
Riduzione percentuale della limitazione di corrente per entrambi i ponti per chiusura del contatto MDI al morsetto
K1/18 con param. #74=0.
Tale valore si applica alla limitazione esistente in quel momento (vedi parametri da #32 a #42 compresi e note relative).
R
D
F
P
#44 tcorr
0 .. 100 ms
0 ms
Tempo di salita e di discesa in rampa del riferimento di corrente (uscita dell’anello di velocità).
N.B.: tale valore è unico per entrambi i ponti (e dunque per entrambi i sensi di marcia).
R
D
F
P
#45 kpin
0 ... 5
0.14
Guadagno kpin dell’anello di corrente, secondo la formula: G(s)=kpin (1+1/Tiin · s).
Parametro calcolato dall'autotaratura di corrente.
P
M00023-0
R
D
F
#46 Tiin
0.5 .. 50 ms + “0”
25.5 ms
Tempo integrale Tiin dell’anello di corrente, secondo la formula:
G(s)=kpin (1+1/Tiin · s)
Att.ne: impostando #46=”0" si imposta in realtà un tempo integrale
infinito (controllo solo proporzionale).
Parametro calcolato dall'autotaratura di corrente.
R
D
F
P
#47 Quadranti
Abilitato/disabilitato (x ogni quadrante)
Abilitato (x quattro quadranti)
Relativamente ad ognuno dei quattro possibili quadranti di lavoro nel
piano velocità/coppia (vedi fig.21), questo parametro consente la loro
indipendente abilitazione o disabilitazione. Il valore del parametro può
essere variato solo con il contatto di RUN al mors. K1/28 aperto.
R
D
F
P
C
2°
1°
(A)
(A)
(B)
(B)
3°
n
4°
Fig. 21
#48 Imin (non più utilizzato da Vers. V1.24)
0.01 .. 10%
0.1%
Valore % del riferimento di corrente per il quale interviene la logica di interblocco (spegnimento del ponte attivo in
quel momento e successiva accensione dello stesso o di quello opposto). Tale meccanismo parte non appena è #04 < #48.
R
D
F
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P
MANUALE D'USO
CRM90
#49 Inom
0 .. 100%
100%
Rapporto tra la corrente nominale del motore e la corrente di targa del convertitore. Ad esempio per un motore
da 540A nominali alimentato da un convertitore da 600A va posto #49=90%. Tale valore è il valore di rif. per tutti i
calcoli relativi alle varie limitaz. di corr. ed è quello usato per l’intervento dell’allarme sull’I2t del motore (vedi #50).
Una corretta impostazione dei valori dei parametri #49 (primariamente) e #50 (secondariamente) consente una
protezione elettronica del motore da surriscaldamento.
R
D
F
P
#50 I2t
0 .. 180 min
10 min
Costante di tempo termica T del motore. Il riscaldamento di un motore, a cui è fornita una corrente I0 costante, segue
una curva del tipo:
θ (t) = K · I02 · (1-e-t/T).
Tale riscaldamento è proporzionale al quadrato della corrente effettivamente erogata (I02).
K · I02/T dà la pendenza della curva nell’origine.
L’allarme relativo (A14) interviene se la corr. effettivamente erogata al motore è tale che il riscaldam. nel tempo supera
il valore asintotico ammesso (v. fig.22, che riporta due diversi andamenti nel tempo del riscaldamento di un motore
supposto attraversato da due distinti valori di corrente, costanti nel tempo). In mancanza del dato dichiarato dal
costruttore, come costante termica T può essere ragionevolmente inserito un valore pari a circa 1/3 del tempo entro
il quale la temperatura del motore si porta praticamente a regime.Ovviamente i motori con correnti nominali più alte
hanno costanti di tempo maggiori. Indicativamente, nel parametro #50 può essere impostato un valore intorno ai 20
min per motori da qualche centinaio di ampere, fino a 60 min per motori da 500-600 A.
R
D
F
Fig.22
P
#51 αmot
R
D
F
0 .. 180°
30°
Angolo di ritardo min. di accensione tiristori col convert. funzionante come motore. Esegue la limit. del valore #06.
P
#52 αfreno
0 .. 180°
150°
Angolo di ritardo max di accensione tiristori col convert. funzionante come freno (rigenerazione). Esegue la limit.
del valore #06.
R
D
F
P
#53 RC
0 .. 300 ms
0 ms
Rappresenta la costante di tempo tau del filtro passa-basso del 1° ordine (inseribile sull'errore di velocità) avente
la formula G(s)=1/(1+tau · s).
N.B.: #53=0 significa filtro disinserito. Il filtro può essere inserito per risolvere particolari problemi di stabilità con segnali
errore molto rapidamente variabili.
R
D
F
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CRM90
P
15P0048A3
MANUALE D'USO
#54 Polarità rif. di veloc.
0 .. 2
0
Polarità ammessa per i riferimenti di velocità:
0: bipolare
1: solo positivo
2: solo negativo
L'eventuale taglio di polarità viene applicato al riferimento principale di velocità in arrivo ai mors. K1/2 e 3, ed inoltre
anche al riferimento globale di velocità, cioè la somma del rif. principale con il rif. ausiliario in arrivo sul mors. K1/4.
Se si desidera un solo senso di rotazione del motore accettando ad es. solo riferimenti positivi, gli eventuali riferimenti
negativi verranno tagliati e considerati zero, e ciò verrà applicato anche al riferimento globale.
Un'eventuale inversione di polarità, ottenibile ponendo il par. #74=2 (vedi) ha priorità rispetto all'azione del par. #54.
Il presente parametro non ha effetto sulla marcia ad impulsi che può quindi sempre essere nei due sensi.
Per poter inserire una velocità minima (#55, vedi più avanti) occorre che sia #54=1(2).
R
D
F
P
#55 nmin+; nmin-
0 .. +100%; 0..-100%
0%; 0%
Valore minimo del riferimento in uscita dal circuito di rampa.
Per poter impostare una velocità minima occorre anzitutto avere il parametro #30 (offset)= 0: ciò posto, per avere un
riferimento minimo positivo in uscita dal circuito di rampa, anche se il potenziometro del rif. principale è a zero o a valori
negativi, occorre impostare il parametro #54=1 ed inserire sul parametro #55 il valore nmin+ desiderato. Similmente per
i valori negativi.
Nella fig.23 è riportata l'uscita del circuito di rampa in funzione del rif. principale di velocità, supponendo #54=1 e
55/nmin+=+20%, per due diversi valori del parametro #15.
M00025-0
R
D
F
RAMP OUT
RAMP OUT
+10V
+10V
V REF (K1/2-3)
+10 V
(#15 = 1.00)
V REF (K1/2-3)
Fig.23
+10 V
(#15 = 0.80)
Da notare che un eventuale riferimento ausiliario di velocità in arrivo sul mors. K1/4 viene sommato algebricamente
all'uscita rampe, tagliando e considerando zero ogni eventuale polarità non ammessa dal parametro #54 per il
riferimento globale di velocità.
Per salvare su E2PROM il valore impostato per nmin+ o nmin- occorre avere prima salvato il corretto valore per il
parametro #54.
L'inserzione o la disinserzione della velocità minima, al valore impostato sul parametro #55,viene comandata
dall'esterno tramite chiusura o apertura contemporanea dei contatti IMP1 e IMP2 (K1/16 e 17), una volta che
è stato chiuso il contatto di marcia al mors. K1/15.
P
#56 nmax+ ; nmax-
0..+100%; 0..-100%
+100%; -100%
Valore massimo del riferimento globale di velocità.
Il presente parametro evita che la velocità impostata nei due sensi di marcia possa superare due determinati valori.
Tale limitazione viene applicata anche al solo riferimento principale in arrivo ai morsetti K1/2 e 3.
R
D
F
49/69
15P0048A3
P
MANUALE D'USO
CRM90
#57 IN AUX
0 .. 10
0
Significato che può assumere l'ingr. aux IN AUX (mors. K1/4)(v. anche #09, #16):
0: escluso (nessun significato);
1: riferimento aggiuntivo dell’anello di velocità (si somma al valore dei morsetti K1/2 e K1/3);
2: rif. aggiuntivo dell’anello di corrente (si somma all'uscita dell’anello di velocità e al valore di #60);
3: limitazione esterna relativa al ponte A (v. nota);
4: limitazione esterna relativa al ponte B (v. nota);
5: limit. est. relativa ad entrambi i ponti (v. nota);
6: tUP+
riduzione esterna (v. nota);
7: tUP“
(v. nota);
8: tDOWN+
(v.
nota);
“
9: tDOWN“
(v. nota);
10: riduzione esterna di tutte le rampe impostate dai parametri #23 e #24.
R
D
F
NOTA PER LIMIT. ESTERNA: Al 100% del segnale (secondo il guadagno fissato dal #16) e con il #32(33)=100%, la
corrente limite risulta quella fissata dal #49. Se invece il #32(33) (o altri param. di lim. interna) è <100%, allora la
corrente limite risulta proporzionalmente minore. (vedi figura 24, in cui si è ipotizzato #49=50%, #32=50%, #33=100%,
e che la polarità ammessa - tramite il parametro #77- sia positiva).
M00026-A
ILIMA
+25%
IN AUX (# 57=5)
+100%
-50%
Fig.24
ILIMB
NOTA PER RIDUZ. ESTERNA RAMPE: Quando il mors. K1/4 è usato come riduzione dei tempi di rampa, il riferimento
analogico in arrivo -come valore assoluto (non importa la polarità)- determina i tempi di rampa come percentuale dei
valori dei parametri #23 e #24: quindi con ±10V in ingresso, e con parametro #16 = 1, i tempi di rampa effettivi saranno
pari a quelli visualizzati dal display.
Supponiamo ad es. che si sia impostato:
#23/tUP+=30 s
#57 = 6
#16 = 1.00
Se al mors. K1/4 vengono inviati ±5V, si avrà tUP+ = 15 s (il 50% dell'originario valore) mentre gli altri tre tempi di rampa
non subiranno variazioni.
Da notare che gli eventuali arrotondamenti vengono ridotti della stessa percentuale.
50/69
CRM90
P
MANUALE D'USO
15P0048A3
#58 OUT AUX
0 .. 7
0
Significato che può assumere l'uscita ausiliaria OUT AUX (morsetto K1/9) (v. anche #10):
0: 0 volt;
1: ingresso dell’anello di velocità
( ±5V al 100%);
2: uscita del regolatore PI di velocità
( ±10V al 100%);
3: riferimento di corrente (param.#04)
( ±10V al 100%);
4: uscita del blocco di rampa
(±10V al 100%);
5: potenza P=f.c.e.m. · I appros. erogata
(5V con #08=400V, oppure #02=100% se #74=1, e #05=100%);
6: forza controelettromotrice (E=ke · n) (param. #07) (±5V a 400V) (±10V a 510V fino a Vers. V1.20);
7: segnale a tre valori per sincronizzare l’introduzione esterna delle compensazioni di inerzia.
- durante la rampa di accelerazione
—> -10V
- con velocità a regime
—> ØV
- durante la rampa di decelerazione
—> +10V
NOTA: Per una coppia di azionamenti che devono operare in configurazione MASTER/SLAVE, il riferimento di
corrente che dev'essere fornito dal convertitore master può essere ottenuto al mors. K1/9 ponendo #58=3.
N.B.: In retroazione di armatura, la grandezza OUT AUX con #58=6 non viene calcolata.
R
D
F
P
#59 OUT I
0 .. 1
0
Fissa il range dell’uscita analogica OUT I (morsetto K1/10):
0: range bipolare(l’amperometro eventualmente collegato deve essere uno strumento a zero centrale);
1: range unipolare (l’amperometro eventualmente collegato non deve avere lo zero centrale).
R
D
F
P
#60 Iref+
R
D
F
-100 .. +100%
0%
Riferimento aggiuntivo di corrente (si somma al segnale eventualmente presente su IN AUX se è #57=2).
P
#61 PI vel.
0 .. 3
0
Tipo di funzionamento dell’anello di velocità:
0: sono attive sia la parte proporzionale che quella integrale del PI;
1: è attiva solo la parte proporzionale del PI (che quindi si riduce a un P);
2: l’anello di velocità non è in funzione: il riferimento di corrente è dato dal parametro #60;
3: l’anello di velocità non è in funzione: il riferimento di corr. è dato, tramite il guadagno -a partire dalla versione
V1.17- impostato sul par.#15/G (Iref), dal riferimento ai morsetti K1/2 e K1/3, o dai riferimenti interni abilitati dai
comandi IMP1 oppure IMP2. Se il convertitore non deve permanentemente seguire un riferimento di corrente,
ma dev'essere commutato alternativamente tra le configurazioni MASTER e SLAVE, vedi il parametro #74.
R
D
F
P
#62 PI corr.
0 .. 3
0
Tipo di funzionamento dell’anello di corrente (vedi anche #63);
0: sono attive sia la parte proporzionale che quella integrale del PI; è attivo il feed forward (configurazione
consigliata);
1: l’anello di corrente non è in funzione; è attivo il feed forward;
2: è attiva solo la parte proporzionale del PI (che quindi si riduce a un P); è attivo il feed forward;
3: l’anello di corrente non è in funzione; il feed forward non è in funzione.
R
D
F
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15P0048A3
P
MANUALE D'USO
CRM90
#63 Feed forward
0 .. 1
0
Nel caso di retroazione da dinamo tachimetrica: tipo di funzionamento del feed forward (vedi anche #62):
0: viene usata la forza controelettromotrice (p.#07)( configurazione consigliata);
1: non viene usata la forza controelettromotrice(p.#07).
Nel caso di retroazione d’armatura (v.parametro #73), viene usata la tensione d’armatura stessa (parametro #02)
per il feed forward.
R
D
F
P
#64 All. armat. int.
non mascherato (incluso)
Viene mascherato o meno l’allarme A16 di armatura interrotta. In retroazione di armatura tale parametro risulta
inefficiente.
D
F
P
#65 All. freq. rete
D
F
non mascherato (incluso)
Vengono masch. o meno gli allarmi A02 di frequenza di rete fuori tolleranza e A03 di frequenza di rete instabile.
P
#66 All. Vnom
F
non mascherato (incluso)
Viene masch. o meno l’allar. A04 di tens. di rete fuori tolleran.
P
#67 All. pot. assente
D
F
non mascherato (incluso)
Viene mascherato o meno l’allarme A05 di potenza assente.
P
#68 All. rott. dinamo
D
F
non mascherato (incluso)
Viene masch. o meno l’allar. A11 di guasto dinamo tachimetr.
P
#69 nslave
R
D
F
0 .. 31
1
Indica l’indirizzo del convertitore come slave nella rete seriale a cui è eventualmente collegato.
P
(non più utilizzato da Vers. V1.24)
4800/9600 baud
9600 baud
Indica la velocità di trasmissione (baud rate) del collegamento seriale.
D
R
D
F
#70 Baud rate
#71 Parità
(non più utilizzato da Vers. V1.24)
0 .. 1
1
Indica se presente o no il controllo di parità nel collegamento seriale.
0: parità presente (pari);
1: nessuna parità.
P
R
D
F
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CRM90
MANUALE D'USO
15P0048A3
P
#72 Rit. all. A04/A05
R
D
F
0 .. 1
1
Intervento dell’allarme A04 di tensione di rete fuori tolleranza, e dell'allarme A05 di potenza assente.
0: Immediato. L'allarme compare istantaneamente appena la tensione di rete va fuori tolleranza, oppure appena
si verifica la mancanza di almeno una delle fasi della sezione di potenza.
1: Dopo 0,4s. Si attendono 0,4s prima di far comparire l'allarme di tensione di rete fuori tolleranza o di potenza
assente. Se entro tale intervallo di tempo entrambi gli allarmi scompaiono, il convertitore riprende automaticamente il suo funzionamento.
Il presente parametro, posto al valore di default, è utile per non avere la comparsa dell'allarme A04 nel caso di un
abbassamento momentaneo di rete, di durata inferiore a 0.4s. Non si ha scrittura dell'allarme A04/A05 neanche nel
caso di scomparsa totale della rete di alimentazione, di durata comunque lunga.
Solo fino alla versione V1.16:
P
#72 Rit. pot. assente
0 .. 1
1
Intervento dell’allarme A05 di potenza assente.
0: Immediato. L’allarme compare istantaneamente appena si verifica la mancanza di almeno una delle fasi della
parte di potenza.
1: Dopo 0,4s. Si attendono 0,4s prima di far comparire l’allarme A05; se le fasi ricompaiono entro tale intervallo di
tempo, il convertitore riprende automaticamente il suo funzionamento.
R
D
F
P
#73 Retroazione vel.
0 .. 1
0
Tipo di retroazione di velocità.
0: La reazione dell’anello di velocità viene fornita dalla dinamo tachimetrica: velocità massima regolata dal trimmer
RV5 (assieme ad RV6 con il circuito stampato ES600/2).
1: La reazione dell’anello di velocità viene prelevata dalla tensione di armatura: velocità massima regolata dal
parametro #12.
N.B.:La commutazione tra le due modalità di funzionamento può essere eseguita solo con convertitore disabilitato.
Inoltre, fino alla versione V1.18, per poter gestire il parametro #73 (per poter cambiare il tipo di retroazione) è
necessario che sia ESCLUSO l’adattamento parametri di velocità (vedi #81).
Nel caso in cui si operi con retroazione d’armatura è indispensabile che siano chiusi i jumper J1 e J2. Se invece
la retroazione è da dinamo tachimetrica, tali jumper possono essere lasciati aperti se si desidera avere
isolamento galvanico tra scheda di comando e parte di potenza.
R
D
F
P
#74 MDI
0 ... 4 (0...3 fino a Vers. V1.23)
0
Significato dell’ingresso digitale al morsetto K1/18.
0: Riduzione percentuale della limitazione di corrente per entrambi i ponti (vedi parametro #43).
1: Predispone il parametro #61 al valore 3, cioè viene escluso il controllo di velocità ed il riferimento su K1/2 o K1/
3 oppure i riferimenti interni inviati tramite chiusura dei morsetti IMP1 ed IMP2 (K1/16 e K1/17) diventano
riferimenti di corrente (il convertitore viene cioé predisposto in modalità SLAVE-v. nota).
2: Inversione polarità. Alla chiusura del contatto viene invertita la polarità dei soli rif. di VELOCITA' ai mors. K1/23-4 e dei riferimenti di marcia ad impulsi impostati tramite i parametri #21 e #22 (cambiando il segno anche dei
parametri #01, #09, #21, #22 visualizzati sul display).
3: Esclusione rampe. Alla chiusura del contatto vengono portati a zero tutti i tempi di rampa eventualmente impostati
sui par.#23 e #24, e gli eventuali arrotondamenti. Gli ingressi ai mors. K1/2-3 diventano quindi ingressi diretti,
(v. nota).
Solo da Vers. V1.24:
4: Usa Kp2 e Ti2. Quando l'ingresso digitale viene chiuso verso lo zerovolt, i parametri Kp2 e Ti2 sono calcolati
dall'autotaratura di velocità e usati successivamente per la regolazione, al posto di Kp e Ti. Inoltre, se è inserito
l'adattamento automatico dei parametri di velocità (#81=1), allora come guadagno proporzionale e tempo
integrale non verranno considerati i valori Kp* e Ti* ma i valori Kp2* e Ti2* (vedi #84 e #85).
R
D
F
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15P0048A3
CRM90
#04
M00027-0
NOTA PER #74=1: Le eventuali rampe (vedi parametri
#23..25) vengono portate a zero, mentre il parametro #15/G (Iref) permette una taratura della
corrente ottenuta. In fig.25 è riportato l'andamento
del riferimento di corrente impostato (parametro
#04) in funzione del riferimento di corrente esterno
in arrivo sul mors. K1/2 o 3 (secondo il guadagno
fissato dal par. #15), supponendo #49=50%,
#32=50%, #33=100%.
MANUALE D'USO
+25%
I REF (K1/2-3)
NOTA PER #74=3: Quando i mors. K1/2 e/o 3 vengono
commutati da ingressi diretti ad ingressi in rampa,
occorre riaprire il contatto al mors. K1/18 prima di
inviare il nuovo riferimento di velocità, altrimenti la
rampa non verrà eseguita.
Fino alla versione V1.16 il par.#74 ha solo i significati 0, 1, 2.
P
+100%
-50%
Fig.25
#75 tUPj
0 ... 300 s
0s
Tempo di salita in rampa del convertitore dallo 0 al 100% del riferimento JOG abilitato dalla chiusura di uno dei due
cont. K1/16 oppure K1/17. Attivo con par. #20=2.
N.B.: vedi nota relativa al parametro #23.
R
D
F
P
#76 tDNj
0 ... 300 s
0s
Tempo di discesa in rampa del convertitore dal 100% allo 0% del riferimento JOG per apertura del contatto K1/16
oppure K1/17. Attivo con parametro #20=2.
N.B.: vedi nota relativa al parametro #23.
R
D
F
P
#77 LIM. EXT.
0 ... 1
0
Polarità del segnale di limitazione esterna presente su K1/4, attiva con param. #57=3 (4) (5).
0: Accetta polarità solo positiva (es.: 0= ... +10V);
1:
“
“
“ negativa (es.: 0= ... -10V).
R
D
F
P
#78
NON UTILIZZATO
P
#79 n defl.
0 ... 100%
100%
Velocità di inizio di un eventuale deflussaggio esterno.
Se il motore ha una zona con controllo di campo, in cui la f.c.e.m. rimane costante, questo parametro dev'essere
impostato ad un valore minore del 100%, cioè al valore di velocità (come percentuale della massima) a cui il campo
inizia a diminuire: ciò assicura un calcolo accurato della f.c.e.m. a qualsiasi velocità, anche quando la corrente di
armatura (parametro #05) è inferiore all'1%.
Ad es., per un motore deflussato da 1000 g/1' a 4000 g/1', con tensione di armatura max a 1000 g/1' di 400V, occorre
impostare #79=25% e #12=400V.
R
D
F
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CRM90
P
MANUALE D'USO
15P0048A3
#80 Aum. Ti in rampe
x1 ... x1000
x1
Aumento del tempo integrale Ti (#29) del PI di velocità, tramite fattore moltiplicativo, durante i transitori in rampa
impostati internamente dal convertitore.
Questo parametro permette di evitare overshoot di velocità in presenza di rampe abbastanza brevi: vedi anche
appendice TARATURA MANUALE.
R
D
F
P
#81 Adatt.param. vel.
0 ... 1
0
Variazione del guadagno e del tempo integrale del PI di velocità secondo l’errore Ern. Tale errore coincide con il
parametro #03.
0: Adattamento parametri velocità escluso.
1: Adattamento parametri velocità incluso.
Il set dei parametri #81..#85 permette di evitare overshoot di velocità con riferimenti rapidamente variabili che portano
il convertitore in limite di corrente: vedi anche appendice TARATURA MANUALE.
Le curve di variazione dei parametri, con l’adattamento incluso, sono del tipo riportato in fig.26.
I valori Kp2* e Ti2* vengono considerati al posto di Kp* e Ti*, rispettivamente, solo se #74=4 e l'ingresso digitale
configurabile al mors. K1/18 è chiuso verso lo zerovolt (solo da Vers. V1.24).
R
D
F
Fig.26
P
#82 Ern1
0 ... 100%
0.5%
Valore dell’errore Ern al di sotto del quale, con l’adattamento param. velocità incluso, il guadagno e il tempo integrale
del PI di velocità sono dati dai param. #28 e #29.
R
D
F
P
#83 Ern2
0 ... 100%
1.0%
Valore dell’errore Ern al di sopra del quale, con l’adattamento param. velocità incluso, il guadagno e il tempo
integrale del PI di velocità sono dati dai param. #84 e #85.
R
D
F
P
#84 Kp*; Kp2* (solo Kp* fino a Vers. V1.23)
R
D
F
0 ... 100; 0 ... 100
3.83; 3.83
Valore del guadagno del PI di velocità che viene assunto, con adattam. parametri incluso, per Ern > Ern2.
#85 Ti*; Ti2*
(solo Ti* fino a Vers. V1.23)
0.01
...
1s
+
“0”;
0.01
... 1s + “0”
R
0.510s;
0.510s
D
F Valore del tempo integrale del PI di velocità che viene assunto, con adatt. parametri incluso, per Ern > Ern2.
Att.ne: impostando #85=0 si imposta in realtà un tempo integrale infinito (controllo solo proporzionale).
P
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15P0048A3
P
MANUALE D'USO
CRM90
#86 MDO
0..2
0
Significato che può assumere il contatto MDO in uscita ai morsetti 19-20
0: superamento soglia di velocità, impostabile con il parametro #31, con isteresi fissata dal parametro #87.
1: raggiunta velocità impostata, (motore a regime), cioè errore percentuale di velocità inferiore in valore assoluto
alla soglia fissata dal parametro #31, con isteresi fissata dal parametro #87. N.b.: In tale configurazione, l'uscita
digitale non è operativa nel caso in cui venga usato un riferimento aggiuntivo di velocità al mors. K1/4.
2: superamento soglia di corrente, impostabile con il parametro #31, con isteresi fissata dal parametro #87.
Vedi anche le descrizioni dei parametri #31 e #87.
Le varie leggi di commutazione sono illustrate nei grafici di figura 27.
R
D
F
#86=2
#31=CT
MDO(term.19-20)
M00029-0
#86=0
#31=ST
MDO(term.19-20)
=
=
=
=
ON
OFF
ON
OFF
n
I
#87·#31·nmax
#87·#31·Inom
#31·nmax
MDO(term.19-20)
=
#31·Inom
MDO(term.19-20)
#86=1
#31=ET
=
=
=
=
=
ON
ON
OFF
#87·#31
OFF
Ern%
OFF
Vref%·nmax
n
#87·#31·nmax
#87·#31·nmax
#31
(Vref% + #31)nmax
(Vref% - #31)nmax
Fig.27
P
#87 Isteresi
0..100%
5%
Isteresi sulla commutazione dell’uscita digitale MDO ai terminali 19-20, di significato configurabile con il parametro
#86, attorno alla soglia impostabile con il parametro #31.
R
D
F
I parametri seguenti sono presenti solo a partire dalla versione V1.18:
P
#88 df/dt
1...64 Hz/sec
1
Variazione massima ammessa per la frequenza di rete.
Il presente parametro è utile nei casi di alimentazione da gruppo elettrogeno, in cui la frequenza può presentare
variazioni anche considerevoli: a numero più alto impostato corrisponde un aggiustamento più veloce. Impostare il
minimo valore sufficiente a non avere malfunzionamenti o blocchi del convertitore.
N.b.: Impostando una velocità di aggiustamento della frequenza troppo alta può aumentare l'ondulazione della
corrente di armatura.
R
D
F
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CRM90
P
MANUALE D'USO
15P0048A3
#89 Rit. all. A03
0...1.6s
0s (intervento immediato)
Intervento dell'allarme A03 di frequenza instabile.
0: immediato
1: dopo 0.4s
2: dopo 0.8s
3: dopo 1.6s
Per tale parametro, generalmente conviene impostare il valore 0 per rilevare eventuali variazioni troppo rapide di
frequenza df/dt nel più breve tempo possibile, ed evitare che il convertitore vada in blocco per altri allarmi (ad es. A12).
Se invece si possono prevedere grosse variazioni di frequenza per una durata limitata, in situazioni tali per cui sia
improbabile avere il blocco del convertitore per altri tipi di allarme (ad es. quando esso è alimentato ma ancora in standby), allora sul par.#89 può essere impostato un conveniente ritardo in modo che la variazione di frequenza abbia il
tempo di rientrare entro i limiti ammessi, ed evitare la scrittura e la successiva memorizzazione dell'allarme A03.
R
D
F
I parametri seguenti sono presenti solo a partire dalla versione V1.20:
P
#90 Tipo carico
0...1
0
F Tipo del carico collegato in uscita al convertitore:
0: motore
1: induttanza
Quando il carico da alimentare non è l'armatura di un motore C.C., o un carico resistivo, ma è prevalentemente
induttivo, come ad esempio un elettromagnete o l'avvolgimento di eccitazione di un motore in C.C., per il presente
parametro è opportuno impostare il valore 1.
Nel caso in cui sia #90=1 (carico induttivo), solo per il PRIMO comando di marcia che viene dato dopo l'arrivo
dell'alimentazione occorre attendere un tempo di 10 s.
N.B.: Per l'alimentazione di un carico induttivo, l'apparecchiatura va richiesta secondo la specifica 092, e va corredata
esternamente dei filtri di protezione prescritti nell'apposita documentazione "CRM90 per applicazione su elettromagnete".
R
D
INTERVENTO ALLARMI E RESET
Quando viene rilevata una anomalia, generalmente il microprocessore scrive immediatamente sul display l'allarme
relativo, blocca il funzionamento del convertitore e comanda la diseccitazione del relè interno di segnalazione allarme.
Per i tre allarmi A03, A04, A05, la suddetta scrittura può essere ritardata impostando convenientemente i relativi
parametri #89 e #72, mentre per l'allarme A16 è programmato un ritardo fisso di 5 sec.
Anche per l'allarme A11, a partire dalla versione V1.19, è programmato un ritardo fisso di 500ms.
A partire dal momento della scrittura sul display, trascorsi 0.5s l'evento viene memorizzato sulla E2PROM, a meno che
ovviamente nel frattempo non venga a mancare la rete di alimentazione (la memorizzazione è contemporanea alla
scrittura solo fino alla versione V1.16).
Per sbloccare il convertitore e tornare nella condizione di RUN occorre anzitutto cancellare la memorizzazione
dell'allarme dall'E2PROM con il RESET ( tasti INC e DEC assieme, oppure chiusura a 0V del mors. K1/27, e ciò
avrà chiaramente effetto solo se è scomparsa la causa dell'allarme) ed inoltre aprire (e chiudere) il contatto
di abilitazione riferimento in quel momento usato (K1/15, K1/16 oppure K1/17).
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MANUALE D'USO
CRM90
ELENCO DEGLI ALLARMI
ALLARMI DI RETE
- Indicazione
- Significato
A01 Senso ciclico errato
1) La sequenza ciclica RST della parte di potenza (morsetti 46/47/48) è invertita, oppure:
2) La fase ai morsetti 46 e 48 non è la stessa di quella ai morsetti 36 e 38.
N.B.: TALE ALLARME NON COPRE LA CONDIZIONE: 46/47/48=RST, 36/(37)/38=TSR.
N.B.: L’allarme interviene istantaneamente al fronte di chiusura del contatto di MARCIA (K1/15) oppure di IMP1 (K1/
16) o IMP2 (K1/17).
A02 Freq. rete < 45Hz o > 65Hz
1) la frequenza di rete è minore di 45 Hz, oppure:
2) “ “
“ è maggiore di 65 Hz.
L'allarme A02 è mascherabile con il parametro #65.
A03 Freq. non stabile
La frequenza di rete non è stabile (variazioni di frequenza superiori a quanto impostato sul par. #88).
L'allarme A03 è mascherabile con il parametro #65, ed è ritardabile, a partire dalla vers. V1.18, con il par.#89.
A04 Tensione rete fuori tolleranza
1) La tensione di rete è minore del 15% rispetto a quella nominale (impostata col par.#17), oppure:
2) Tens. di rete > del 10% rispetto alla nominale.
Dopo un abbassamento momentaneo di alimentazione che sia rimasto memorizzato sulla E2PROM , l’allarme
A04 che ne consegue può essere cancellato come al solito con i tasti INC+DEC contemporaneamente oppure
con il morsetto di RESET a K1/27. Se invece l’allarme è dovuto ad un errata impostazione del parametro #17
rispetto al valore nominale della rete, tramite il tasto INC oppure il tasto DEC si può cambiare pagina, potendo
così selezionare (e modificare) il parametro #17.
L'allarme A04 è mascherabile con il parametro #66, ed è ritardabile, a partire dalla vers. V1.17, con il par.#72.
A05 Potenza assente
Mancanza tensione alla parte di potenza. E’ assente almeno una delle fasi della parte di potenza (ad es. per
l’interruz. di uno dei fusibili FU1-FU2-FU3: vedi fig.2 e fig.7).
N.B.: L’allarme è ritardato di circa 2s al fronte di chiusura di entrambi i contatti K1/28 e K1/15 (o K1/16 o K1/17) mentre
interviene istantaneamente o dopo 0,4s se si è in marcia (vedi parametro #72).
L'allarme A05 è mascherabile con il parametro #67.
ALLARMI DIPENDENTI DALL’IMPIANTO
- Indicazione
- Significato
A11 Guasto tachimetrica
1) La dinamo tachimetrica è scollegata almeno ad uno dei morsetti K1/5-K1/6 oppure K1/7-K1/6, oppure:
2) La dinamo tachimetrica è invertita (scambiare dunque tra di loro i 2 morsetti), oppure:
3) La dinamo tachimetrica è guasta.
L’allarme A11 è mascherabile con il parametro #68.
N.b.: l'allarme A11 può a volte intervenire, ad esempio alla partenza, se la forma d'onda di corrente è irregolare
o instabile (ad es. se non sono state effettuate le autotarature).
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CRM90
MANUALE D'USO
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A12 Corrente maggiore 200%
La corrente di armatura istantanea (valore di picco) ha superato il 200% della corrente di targa del convertitore
(ad esempio ha superato 80 A per un CRM90.40).
W13 Intervento sovralimitazione (A13 fino a versione V1.17)
Il convertitore è stato in sovralimitazione effettiva (vedi parametri #41 e #42) per tutto il tempo ammesso (vedi
parametro #39.
N.B.: Tale allarme è in realtà solo un warning e non provoca, a differenza di tutti gli altri, il blocco del convertitore e
l’apertura del relè AL (K1/25-K1/26), ma solo la chiusura del relè KLOCK (K1/21-K1/22). Il messaggio scompare
mettendo il convertitore in STAND-BY (apertura K1/28). Se appare l’allarme, si può cambiare pagina sul display
(con il convertitore ancora in marcia) premendo il tasto INC oppure il tasto DEC. Ovviamente il messaggio rimane
visualizzato nel parametro #00, e scomparirà (con apertura del contatto ai morsetti K1/21-K1/22) solo aprendo
il contatto di RUN tra il morsetto K1/28 e lo ØV.
A14 Intervento controllo I2t
Il motore è troppo caldo. Tale allarme interviene dopo un tempo legato ai parametri #49 (corrente nominale del
motore rispetto alla corrente di targa del convertitore) e #50 (costante termica motore).
Per una descrizione più dettagliata vedi #50 nella lista dei parametri.
A16 Armatura interrotta
1) E’ interrotto almeno uno dei due collegamenti ai morsetti di armatura 49 e 50, oppure:
2) E’ interrotto il fusibile FU4 (v. fig.2 e fig.7) sul lato continua.
L’allarme è ritardato di circa 5 s.
L'allarme A16 è mascherabile con il parametro #64, ma solo se il convertitore è in retroazione di dinamo tachimetrica.
ALLARMI DURANTE LA TARATURA
- Indicazione
- Significato
A20 Eccitazione non scollegata
1) Durante la taratura di corrente (parametro #14=2) non è stato scollegato il circuito di eccitazione (morsetti 39
e 40), oppure:
2) Il motore gira ugualmente per magnetismo residuo anche con eccitazione scollegata.
Nel secondo caso tenere il motore bloccato meccanicamente per poter eseguire la taratura.
A21 Limitazione troppo bassa
Durante la taratura di corrente (parametro #14=2) la limitazione di corrente è troppo bassa; per poterla eseguire,
aumentare quindi convenientemente il paramentro #49, per poi riportarlo al valore precedente una volta che si
sia conclusa con successo.
A22 Interrotta tar. automatica
Durante una taratura automatica è stato aperto il contatto di MARCIA (K1/15) o di STAND-BY (K1/28).
A24 Velocità non raggiunta
Durante la taratura automatica della FCEM (parametro #14=4) non si riesce a raggiungere la velocità necessaria
(probabilmente a causa di un eccessivo valore della corrente di campo).
ALLARMI INTERNI AL CONVERTITORE
- Indicazione
- Significato
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MANUALE D'USO
CRM90
A30 Mancanza 24V ai trasf. impulsi
E’ impossibile accendere i tiristori per mancanza della tensione +24Vcc sui primari dei trasformatori ad impulsi sulla
scheda ES630.
A31 Dissip. troppo caldo
Intervento della pastiglia termica sul dissipatore della parte di potenza (T > 80 °C). Nel CRM90.600-500 tale
pastiglia è in serie ad una seconda pastiglia termica montata sulla barra centrale di alimentazione, per segnalazione
di eventuale avaria al ventilatore superiore.
A32 Anomalia sincronismi (fino alla versione V1.18: Guasto
microcontrollore)
Problemi al circuito di sincronizzazione della forma d'onda di tensione e/o di corrente.
N.b.: l'allarme A32 può a volte intervenire se la forma d'onda di corrente o tensione è irregolare o instabile (ad. es. se
non sono state effettuate le autotarature)
A33 EEPROM guasta / mancante
1) EEPROM assente, oppure:
2) EEPROM non programmata, oppure:
3) EEPROM guasta, oppure:
4) jumper J9 su ES600 non corrispondente alla taglia effettiva dell’EEPROM. In tutti questi casi il convertitore può
funzionare ugualmente col set standard di parametri memorizzati sulle EPROM (modificabili, ma ovviamente non
salvabili).
A34 Comunic. seriale interrotta
Tale allarme interviene se il master collegato via seriale al convertitore non invia un messaggio corretto entro
30s, una volta che abbia imposto la simulazione degli ingressi da PC (e non dal campo, com’è di default).
Solo nella versione V1.14:
A38 Non si può erogare corrente
La FCEM è troppo grande e quindi il convertitore non riesce ad erogare corrente (probabilmente a causa di un
eccessivo valore della corrente di campo).
Gli allarmi seguenti sono presenti solo a partire dalla versione V1.19:
A35 Parametri su E2PROM errati
Il contenuto di qualche zona dell'area di lavoro dell'E2PROM risulta alterato (zona correlata a qualcuno tra i valori
visualizzati dal display, oppure zona non visualizzabile). Tale area di lavoro viene verificata ogni volta che il
convertitore viene alimentato. In tal caso, a patto che al termine della messa in servizio sia stato effettuato il backup dei parametri correnti (par. #14=6), è consigliabile resettare l'allarme e successivamente effettuare il restore
dei parametri di back-up (par. #14=7), riscrivendo in tal modo l'area di lavoro dell'E2PROM. Se dovesse
intervenire allora anche l'allarme A36 (vedi dopo), è necessario (dopo avere resettato l'allarme) ripristinare i valori
di default (par. #14=5) e poi variare manualmente tutti quei parametri di cui si era preso nota al termine della
messa in servizio.
A36 Parametri di back-up errati
Il contenuto di qualche zona dell'area di back-up dell'E2PROM risulta alterato. Tale area di back-up viene
verificata ogni volta che si effettua un restore dei parametri di back-up. In questo caso la suddetta area non può
essere usata: è allora necessario (dopo avere resettato l'allarme) ripristinare i valori di default (par. #14=5) e poi
variare manualmente tutti quei parametri di cui si era preso nota al termine della messa in servizio.
A??
È stato memorizzato un tipo di allarme non incluso tra quelli riconosciuti.
È sufficiente in tal caso resettare l'allarme.
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MANUALE D'USO
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COMUNICAZIONE SERIALE
a) Generalità.
Il CRM90 ha la possibilità di essere collegato via seriale a dispositivi esterni, rendendo così disponibili, sia in lettura
che in scrittura, tutti i parametri solitamente accessibili col display e i 4 tasti (vedi capitolo relativo). Lo standard elettrico
utilizzato è l’RS485 a 2 fili (vedi fig.28). La scelta è giustificata dal fatto che tale standard garantisce, rispetto al normale
RS232-C, migliori margini di immunità ai disturbi anche su lunghe tratte, riducendo la possibilità di errori di
comunicazione.
Il convertitore si comporta tipicamente come uno slave (cioè può solo rispondere a domande poste da un altro
dispositivo) e quindi deve far necessariamente capo ad un master che prenda l’iniziativa della comunicazione
(tipicamente un PC).
Ciò può essere realizzato direttamente oppure in una rete multidrop di convertitori in cui ci sia ancora un master a cui
fare riferimento (vedi fig.29).
b) Collegamento diretto.
Nel caso del collegamento diretto, si può usare direttamente lo standard elettrico RS485 se, ovviamente, è disponibile
sul PC una porta di questo tipo.
L’”1" logico (solitamente chiamato MARK) si traduce nel fatto che il terminale TX/RX_A (morsetto K3/1) è positivo
rispetto al terminale TX/RX_B (morsetto K3/2). Viceversa per lo “0” logico (solitamente chiamato SPACE). Tale
convenzione resta ugualmente valida anche per il collegamento in rete.
c) Collegamento in rete.
L’utilizzo del CRM90 in una rete di convertitori, è reso possibile dallo standard RS485 con la sua gestione a bus su
cui sono “appesi” i singoli dispositivi; in relazione alla lunghezza del collegamento e alla velocità di trasmissione,
possono essere interconnessi tra di loro fino a 32 convertitori.
Ogni azionamento ha il proprio numero di identificazione impostabile col parametro #69, che lo individua in maniera
univoca nella rete che fa capo al PC. Inoltre devono essere impostati la velocità di comunicazione (parametro #70)
e la parità (parametro #71) in modo da specificare correttamente le modalità di collegamento.
Il numero di stop bit, viceversa, è fisso e pari a 1.
In ciascuno dei due tipi di collegamento sopra descritti, è disponibile un modulo di interfaccia optoisolato RS485/
RS232-C, che permette facilmente di interfacciare il convertitore o la rete di convertitori ad un PC dotato solo della
normale porta standard RS232-C.
In questo caso la connessione da realizzare deve tener conto delle convenzioni sul MARK e sullo SPACE descritte
nel precedente paragrafo "b".
d) Il software.
Il programma da caricare su PC è fornibile direttamente dall’Elettronica Santerno e fa uso del protocollo standard ANSI
X3.28 (espressamente studiato per collegamenti che fanno uso dei caratteri di controllo ASCII).
In aggiunta, per chi desiderasse implementare autonomamente un programma su PC, è disponibile un manuale con
tutte le informazioni relative al protocollo usato e al formato dei dati spediti.
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MANUALE D'USO
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CONNETTORE K3 SCHEDA COMANDO ES600/2... COLLEGAMENTO SERIALE
1(TX/RX_A)
Ingresso / uscita differenziale A (bidirezionale) secondo lo standard RS485. Polarità positiva
rispetto a K3/2 per un MARK.
2 (TX/RX_B)
Ingresso / uscita differenziale B (bidirezionale) secondo lo standard RS485. Polarità negativa
rispetto a K3/1 per un MARK.
3 (TX_AUX)
4
Segnale digitale che riproduce il transmitter negato (vedi fig.28).
non connesso
5 (DGND)
0V digitale.
6
non connesso
7
non connesso
8
non connesso
9 (+5VDIG)
+5V digitale.
Fig.28 - Schema elettrico interfaccia seriale RS485
Fig.29 - Collegamento master/slave.
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MANUALE D'USO
CARATTERISTICHE EMC E FILTRO IN INGRESSO
Nell'ambiente in cui il convertitore viene installato possono essere presenti disturbi a radio frequenza (RFI). I disturbi
si propagano sia via aria (disturbi irradiati), sia attraverso i cavi di potenza e di segnale (disturbi condotti). Tali disturbi
possono in certi casi produrre malfunzionamenti nel convertitore, sebbene l'apparecchiatura CRM90 presenti
un'elevata immunità ai disturbi e sia conforme a quanto prescritto dalle normative vigenti in materia di disturbi. Inoltre
lo stesso è sorgente di disturbi dovuti alle commutazioni dei semiconduttori di potenza che ne costituiscono lo stadio
di uscita.
Ciò può provocare malfunzionamenti nelle apparecchiature montate in prossimità del convertitore o che hanno in
comune l'alimentazione o il conduttore di terra.
Le principali misure da assumere contro i disturbi che possono influenzare il convertitore sono le seguenti:
- mantenere i cavi di potenza del convertitore separati dai cavi di segnale;
- usare cavi schermati per i segnali di controllo del convertitore e connettere lo schermo allo 0V, come indicato nello
schema connessioni;
- installare sempre filtri antidisturbo su bobine di teleruttori, elettrovalvole etc...
PROVE DI IMMUNITÀ DEL CONVERTITORE
Scariche elettrostatiche:
Burst:
Surge:
Campi magnetici a frequenza di rete:
Campi elettromagnetici a radio freq.:
livello 3 EN 61000 - 4 - 2
livello 3 EN 61000 - 4 - 4
livello 3 EN 61000 - 4 - 5
livello 4 EN 61000 - 4 - 8
10V/m ENV50140 e secondo la Walkie Talkie test.
Le principali misure che si raccomandano nel caso si verifichino malfunzionamenti a danno delle apparecchiature
montate in prossimità del convertitore sono le seguenti:
-
installare il filtro in ingresso al convertitore;
mantenere i cavi di potenza del convertitore separati dagli altri cavi;
usare cavi schermati per il collegamento di sensori, strumenti etc...
Installare le apparecchiature particolarmente suscettibili ai disturbi il più lontano possibile dal convertitore.
I cavi di collegamento tra filtro e convertitore devono essere il più corti possibile
Di seguito vengono riportati i filtri consigliati per i vari modelli di convertitore, affinchè i disturbi condotti ed irradiati
rientrino nei livelli definiti dalle normative EN55011 classe B, e VDE0875G (ambiente residenziale). Tali filtri non sono
invece necessari per l'installazione in ambiente industriale, essendo in tal caso sufficiente l'induttanza di commutazione.
Tipo di convertitore
Tipo filtro
Tensione nominale (V)
Corrente nominale (A)
Cod. filtro
CRM 90.10
CRM 90.20
CRM 90.40
CRM 90.70
CRM 90.100
CRM 90.150
CRM 90.180
CRM 90.250
CRM 90.330
CRM 90.410
CRM 90.500
CRM 90.600
CRM 90.900
CRM 90.1200
FLTA-B 4T
FLTA-B 7,5T
FLTA-B 11T
FLTA-B 30T
FLTA-B 30T
FLTA-B 55T
FLTA-B 55T
FLTA-B 90T
FLTA-B 132T
FLTA-B 160T
FLTA-B 250T
FLTA-B 250T
FLTA-B 500T
FLTA-B 500T
460 a 50/60 Hz
460 a 50/60 Hz
460 a 50/60 Hz
460 a 50/60 Hz
460 a 50/60 Hz
460 a 50/60 Hz
460 a 50/60 Hz
460 a 50/60 Hz
460 a 50/60 Hz
460 a 50/60 Hz
460 a 50/60 Hz
460 a 50/60 Hz
460 a 50/60 Hz
460 a 50/60 Hz
3 x 10
3 x 16
3 x 30
3 x 80
3 x 80
3 x 150
3 x 150
3 x 200
3 x 280
3 x 360
3 x 500
3 x 500
3 x 1000
3 x 1000
AC1710105
AC1710205
AC1710305
AC1710805
AC1710805
AC1711305
AC1711305
AC1711505
AC1711805
AC1712005
AC1712405
AC1712405
AC1713405
AC1713405
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MANUALE D'USO
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NORME PER INSTALLAZIONE, TARATURA E MANUTENZIONE
Controlli preliminari.
Al ritiro del convertitore, verificare accuratamente che esso non abbia subìto danni nel trasporto e non vi siano morsetti
allentati o componenti staccati. Se ha subìto danni, prendere gli opportuni provvedimenti. Controllare che i dati di targa
corrispondano all’impiego; in caso contrario, interpellare il fornitore o direttamente l’ELETTRONICA SANTERNO.
Installazione.
Il convertitore va montato in posizione tale da consentire la circolazione dell’aria in senso verticale; vedere in proposito
il paragrafo “Dimensioni d’ingombro e di fissaggio”.
Nel cablaggio del gruppo, osservare le seguenti precauzioni:
Evitare di posizionare i fili della dinamo tachimetrica e dei segnali in vicinanza dei fili di potenza e di altre eventuali
sorgenti di disturbi elettromagnetici, e impiegare cavi schermati con lo schermo collegato allo 0V.
Eseguire i collegamenti i più corti possibile.
AVVERTENZA IMPORTANTE:Assicurarsi che le fasi collegate ai morsetti 36 e 38 del circuito di controllo siano
LE STESSE di quelle collegate ai morsetti 46 e 48 del circuito di potenza.
Taratura
Completato il cablaggio e controllato che tutte le connessioni e le saldature siano perfette, seguire a questo punto le
operazioni descritte nella sez. PROCEDURA ESSENZIALE DI MESSA IN SERVIZIO.
Manutenzione
La manutenzione del convertitore è principalmente una questione di ispezione periodica.
Si tenga presente che la pulizia e l’installazione in ambienti non troppo caldi ed esenti da vibrazioni sono le prime
precauzioni contro problemi di malfunzionamento durante l’esercizio e consentono una lunga vita ai componenti di
manovra.
Una pronta attenzione agli inconvenienti, anche piccoli, riscontrati durante le ispezioni periodiche, favorisce una lunga
vita del convertitore ed evita costose interruzioni di servizio.
APPENDICE: TARATURA MANUALE
È possibile intervenire manualmente sui parametri caratteristici degli anelli di regolazione, nel caso in cui si vogliano
modificare i risultati delle tarature automatiche relative alla corrente, alla velocità e al calcolo della forza controelettromotrice,
oppure nel caso in cui non sia possibile effettuarle.
Lo schema a blocchi cui si fa riferimento, con i due anelli di regolazione proporzionale - integrale, è rappresentato in fig.30.
Figura 30
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MANUALE D'USO
A) TARATURA DELL’ANELLO DI CORRENTE.
Normalmente la taratura automatica di corrente fornisce valori più che soddisfacenti, per cui non è necessario
procedere manualmente. Comunque, nel caso in cui si desideri cambiare qualche parametro, è bene che tale taratura
sia fatta prima di quella di velocità (automatica o anch’essa manuale).
I parametri da impostare sono:
#18 (R · I) = caduta resistiva di armatura.
#19 (Ldi/dt) = caduta induttiva di armatura.
#45 (kpin) = guadagno del PI di corrente.
#46 (Tiin) = tempo integrale del PI di corrente.
I parametri #18 e #19 vanno ottenuti dal seguente calcolo:
R res. arm. in Ω
x
I corrente nom. convert.
L induttanza armatura in Henry
x
dI/dT variazione
nominale in 1ms
—> #18 (R·I)
—> #19 (LdI/dT)
Es.: MOTORE SICME P180L3/400V/avvolg.07=>R=0.099Ω,
L=1.8mH
CONVERTITORE CRM90.330 ––> I=330A
#18 = 0.099 x 330 = 33V
#19 = 1.8 x 10-3 x 330 / 10-3 = 594V
N.B.: Un errore di oltre il 20÷30% sull’impostazione di questi due
parametri può tradursi in un cattivo funzionamento durante i transitori e in malfunzionamenti relativi all’allarme di guasto tachimetrica,
poichè essi vengono usati nel calcolo del feed forward, della forza
controelettromotrice (#07) e della tensione di armatura (#08).
I parametri #45 e #46 possono invece essere variati sperimentalmente tramite osservazione all’oscilloscopio, partendo dai valori di
default o da quelli ottenuti con la taratura automatica. Il procedimento da seguire è riportato in figura 31.
OSSERVAZIONI:
Nelle figure A1÷A6 sono riportati esempi di diverse forme d’onda di
corrente rilevabili su TP11 per diversi valori dei param. #45 e #46.
Qualitativamente si può notare quanto segue:
AUMENTO DEL GUADAGNO #45:
Il sistema diventa più pronto con diminuzione del tempo di risposta,
a scapito della comparsa di un overshoot iniziale di corrente.
DIMINUZIONEDEL TEMPO INTEGRALE #46:
Diminuisce il tempo di risposta, a scapito di un aumento dell’irregolarità della forza d’onda di corrente.
N.B.: Fare molta attenzione a non aumentare troppo #45 e a non
calare troppo #46, per non generare eccessive sovraelongazioni
sulla corrente che potrebbero condurre alla rottura dei fusibili.
Fig.31
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MANUALE D'USO
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B) TARATURA DELL’ANELLO DI VELOCITA’.
La taratura automatica di velocità può fornire talvolta valori non del tutto accettabili, specialmente laddove il carico (ad
es. volanico) del convertitore può variare dinamicamente durante il funzionamento. É bene che tale taratura sia in ogni
caso eseguita dopo quella relativa all’anello di corrente.
Nei discorsi che seguono si ipotizza che l’adattamento parametri di velocità sia ESCLUSO e quindi che i valori del
guadagno e del tempo integrale siano unici.
I parametri da impostare sono:
#28 (kp) = guadagno del PI di velocità.
#29 (Ti) = tempo del PI di velocità.
Anch’essi possono essere variati sperimentalmente tramite osservazione all’oscilloscopio, partendo dai valori di
default o da quelli ottenuti con la taratura automatica.
Il procedimento da seguire è riportato in figura 32.
OSSERVAZIONI:
Nelle figure A7÷A18 sono riportati esempi di diverse forme
d’onda di velocità (dinamo tachimetrica) rilevabili su TP15,
assieme alle corrispondenti forme d’onda rilevabili su
TP11 per diversi valori dei param. #28 e #29.
Qualitativamente si può notare quanto segue:
AUMENTO DEL GUADAGNO #28:
Il sistema diventa più pronto e l’overshoot iniziale di
velocità diminuisce, a scapito di un aumento della irregolarità della forma d’onda di corrente.
DIMINUZIONE DEL TEMPO INTEGRALE #29:
Diminuisce il tempo di risposta, a scapito della comparsa
di oscillazioni nelle due forme d’onda di velocità e di
corrente.
N.B.: La rampa di salita della velocità è comunque fissata
dalla limitazione di corrente del convertitore (la pendenza
di tale rampa dipende direttamente dalla corrente erogata).
In taluni casi i risultati migliori si hanno intervenendo
anche sul parametro #53, (filtraggio del segnale errore),
per avere un buon effetto stabilizzante, senza per questo
pregiudicare le prestazioni dinamiche.
Se, al contrario, l’adattamento di velocità è INCLUSO gli
aspetti fin qui esaminati vanno riconsiderati in maniera
diversa.
Qualitativamente si possono trarre le conclusioni che
seguono:
a) L’ ottimizzazione della risposta a un gradino di
riferimento, senza rendere poi instabile il comportamento a regime, si ottiene solamente tramite l’adattamento parametri di velocità. Un esempio di impostazione
può essere il seguente:
#82 (Ern1) = 0.5%
#83 (Ern2) = 1%
#84 (Kp*) = 3 ... 5 volte il param. #28 (Kp)
#85 (Ti*) = 3 ... 5 volte il param. #29 (Ti)
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Figura 32
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Si possono quindi ripetere le osservazioni all’oscilloscopio su TP15 cercando di approssimare l’andamento ideale
tramite un opportuno valore del param. #84 (l’altro param. #85 è molto meno influente sulla risposta). Il vantaggio di
disporre dell’adattamento parametri di velocità è quindi quello di adottare nel transitorio (in limitazione di corrente) un
guadagno Kp* sufficientemente alto per non avere overshoot, e poi a regime un guadagno Kp non eccessivamente
grande ed un tempo Ti non eccessivamente piccolo ma sufficienti ad avere una regolazione veloce e precisa senza
modulare troppo la forma d’onda di corrente.
Nel caso particolare in cui il motore può essere soggetto, in due fasi di lavorazione distinte, a due differenti coppie di
inerzia (ad es. per due diversi rapporti di riduzione), per l'ottimizzazione della risposta al gradino di riferimento risulta
conveniente volta per volta selezionare la coppia di valori Kp* e Ti*, oppure la coppia di valori Kp2* e Ti2*, agendo
sull'ingresso digitale al mors. K1/18 dopo avere impostato #74=4 (solo da Vers. V1.24).
b) Anche l'ottimizzazione della risposta ad un gradino di coppia, a riferimento di velocità costante, si ottiene
tramite l'adattamento parametri di velocità. Ciò avviene ad esempio nel caso di macchine utensili che devono
andare improvvisamente sotto sforzo per via di pezzi che entrano in lavorazione. Un esempio di impostazione, diversa
da quella del caso a), può essere la seguente:
#82 (Ern1) = 0,5%
#83 (Ern2) = 1%
#84 (Kp*) = 3...5 volte il param. #28 (Kp)
#85 (Ti*) 0.1...0.5 volte il param. #29 (Ti)
c) L’ottimizzazione della risposta NON ad un gradino ma ad una RAMPA di riferimento generata internamente
dal convertitore, sufficientemente lunga da non portare il convertitore in limitazione di corrente, si ottiene solo
agendo sul param. #80 (aumento Ti in rampa). Aumentando di un fattore opportuno il tempo integrale durante la
rampa si ottiene un andamento perfettamente lineare della velocità nel tempo. Ovviamente maggiore è la durata della
rampa e minore è la necessità di ricorrere alla gestione del parametro #80.
C) TARATURA DELLA FORZA CONTROELETTROMOTRICE MASSIMA.
Il parametro da impostare è:
#12 (Ke · nmax)
Occorre tenere ben presente che appena il convertitore inizia a funzionare, qualunque sia il valore memorizzato nel
suddetto parametro (da default, da taratura manuale o automatica), esso viene, sotto certe condizioni, ricalcolato.
D'altra parte, il parametro #12 è importante perchè, sotto certe condizioni, da esso viene calcolata la f.c.e.m.
(parametro #07) e successivamente il feed forward (predominante nei transistori rispetto al controllo PI), per cui è
opportuno che finché le suddette condizioni di ricalcolo non vengono raggiunte, il valore memorizzato nel suddetto
parametro sia sufficientemente corretto.
Se non è previsto un deflussaggio esterno (parametro #79=100%), per un'introduzione manuale di tale parametro, dai
valori nominali f.c.e.m.nom ed nnom della forza controelettromotrice e della velocità, e dal valore nmax della velocità
massima, si ottiene:
f.c.e.m.nom · nmax/nnom ----> #12 (ke· nmax)
La f.c.e.m.nom può essere ottenuta, anche se con una certa approssimazione dalla tensione di armatura nominale
(normalmente 400V per alimentazione trifase 380V).
Quindi ad es. per un motore con 400V a 2000 g/1' tarato come velocità massima a 1500 g/1', occorre inserire
#12=300V.
Se invece è presente un deflussaggio esterno (parametro #79 <100%) nel parametro #12 va più semplicemente
inserito il valore della massima tensione di armatura, già raggiunta alla velocità indicata dal parametro #79 e costante
fino ad nmax.
Da notare che in un caso come questo di deflussaggio esterno, la taratura manuale del parametro #12 è l'unica
possibile, poiché la taratura automatica risulta interdetta.
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MANUALE D'USO
CRM90
#46=25.5
(Tiin=cost.)
#45=0.07
#45=0.14
#45=0.21
#45=0.14
(Kpin=cost.)
#46=25.5
#46=5.50
#29=0.510
(Ti = cost.)
#28=1.62
#28=2.87
#28=11.0
#28=2.87
(Kp = cost.)
#29=1.000
#29=0.510
#29=0.031
M00035-0
#46=50.0
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MANUALE D'USO
PARAMETRI UTENTE MODIFICATI RISPETTO AL VALORE DI DEFAULT
Parametro
Valore
default
400 V
#12 - ke x nmax
Alim. a mors. 36-38
#13 - Vmains
#15 - G (V ref)
1.00
- G (I ref)
1.00
#16 - G (IN AUX)
1.00
#17 - Vnom
380 V
#18 - RxI
10 V
#19 - Ldi/dT
760 V
#20 - marcia imp.
#23/#25
#21 - Imp1
5%
#22 - Imp2
-5%
#23 - tUP+
0s
- tUP0s
#24 - tDN+
0s
- tDN0s
#25 - tSTOP
0s
#26 - Arr.i
0s
#27 - Arr.f
0s
#28 - kp
3.83
- kp2
3.83
#29 - Ti
0.512 s
- Ti2
0.512 s
#30 - os n
0%
#31 - ST
25%
#32 - Ilim1A
100%
#33 - Ilim1B
100%
#34 - Ilim2A
100%
#35 - Ilim2B
100%
#36 - nlim
100%
#37 - n*
100%
#38 - Ilim
100%
#39 - t+lim
2s
#40
#41 - +limA
100%
#42 - +IlimB
100%
#43 - clim
50%
#44 - tcorr
0 ms
#45 - kpin
0,14
#46 - Tiin
25.5 ms
#47 - Quadranti
1,2,3,4
#48 - Imin
0.1%
#49 - Inom
100%
2
10 min
#50 - I t
#51 - αmot.
30°
Valore
modificato
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Parametro
Valore
default
#52 - αfreno
150°
#53 - RC
0 ms
#54 - rif. veloc.
bipolare
#55 - nmin+
0%
- nmin0%
#56 - nmax+
100%
- nmax-100%
#57 - K1/4 IN AUX
escluso
#58 - k1/9 OUT AUX 0 Volt
#59 - K1/10 OUT I
bipolare
#60 - Iref+
0%
#61 - PI veloc.
in funz.
#62 - PI corr.
in funz.
#63 - feed forward
usa fcem
#64 - all. armat. int.
incluso
#65 - all. freq. rete
incluso
#66 - all. Vmains
incluso
#67 - all. pot. assente incluso
#68 - all. rott. dinamo incluso
#69 - nslave
1
#70 - baud rate
9600
#71 - parità
disab.
#72 - rit. A04/A05
0.4 s
#73 - retroazione
dinamo
#74 - K1/18 MDI
CLIM
#75 - tUPj
0s
#76 - tDNj
0s
#77 - lim. ext.
positiva
#78
#79 - n deflussaggio 100%
#80 - k x Ti
1
#81 - Adatt. par.
escluso
#82 - Ern1
0,5%
#83 - Ern2
1.0%
#84 - kp*
3.83
- Kp2*
3.83
#85 - Ti*
0.512 s
- Ti2*
0.512 s
#86 - K1/19-20 MDO ST
#87 - isteresi
5%
#88 - df/dt
1 Hz/s
#89 - rit. A03
immed.
#90 - tipo carico
motore
Valore
modificato
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
69/69
15P0048A3
70/69
MANUALE D'USO
CRM90
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