Edizione di venerdì 1 aprile 2016 NON SOLO LAVORO Email marketing per lo studio professionale – parte 6 di Luca Peana Come interpretare i risultati delle campagne di email marketing Dopo aver definito gli obiettivi, sistemato la lista contatti e scelto lo strumento giusto, abbiamo sicuramente fatto partire la nostra prima campagna di email marketing. Subito dopo abbiamo avuto “sensazioni” del tipo: “mi pare di aver ricevuto maggiori richieste di informazioni questa settimana”, oppure: “il telefono squilla più spesso”. Queste restano semplicemente opinioni, mentre uno dei vantaggi dell’email marketing è che possiamo fare affidamento ai dati. Tutte le soluzioni di email marketing offrono una visione oggettiva dei risultati semplicemente leggendo il “funnel”. Il funnel è un “imbuto” che mostra in modo sequenziale cosa succede alla nostra lista dati. Viene visualizzato come imbuto perché i “numeri” diminuiscono di passaggio in passaggio. Qui un esempio di funnel: Il primo segmento (delivery rate) indica la qualità della nostra base dati. Ovvero ci dice quanti degli indirizzi email in nostro possesso sono sbagliati, vecchi, non usati e simili. Questo parametro ci aiuta a fare pulizia, permettendoci appunto di eliminare tutte le email “inutili” (magari cercando di capire se l’errore è dato da refusi, errori formali, etc.). Il secondo parametro (open rate) ci dice quante email sono state aperte dai destinatari. Per email aperte intendiamo email che sono state recapitate correttamente e visualizzate dagli utenti. Questo dato indica la qualità del “mittente” e dell’“oggetto”. Immaginate di visualizzare l’elenco delle email ricevute sul vostro computer o smartphone. Su quale cliccate per leggerne il contenuto? Sicuramente su quelle che arrivano da un mittente riconosciuto (evitiamo quindi www.eclavoro.it Page 1/2 Edizione di venerdì 1 aprile 2016 mittenti automatici tipo [email protected] o simili, ma usiamo ad esempio [email protected]) o che hanno un oggetto interessante o curioso. Il terzo parametro (click rate) ci dice quante persone hanno cliccato sui link presenti nel messaggio (ad esempio hanno visitato l’articolo del blog che proponiamo, o cliccato sul link del nostro sito internet). Questo parametro indica la qualità del nostro contenuto e del messaggio inserito nell’email. Questi sono alcuni dei principali dati resi disponibili dalle soluzioni di email marketing. Oltre questi, troviamo anche dati più o meno raffinati (a seconda della soluzione scelta) che indicano l’area geografica degli utenti, i dispositivi utilizzati per la lettura, il tempo medio di risposta o l’ora di apertura, etc.. Tutti i dati hanno un buon livello di attendibilità, ma non sono validi al 100%, in quanto alcuni client email, alcuni firewall o sistemi non permettono al messaggio email di comunicare con i nostri sistemi. Usiamoli quindi come un buon metro di interpretazione, ma teniamo sempre in considerazione appunto un certo margine di interpretazione. www.eclavoro.it Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Page 2/2