CLASSE
NOME – COGNOME
GRUPPO
DATA
Nome esperienza
Conservazione della quantità di moto negli urti in due dimensioni.
Obiettivo
Studiare il comportamento di due corpi dopo che si sono urtati. Rendersi conto della necessità
di definire la quantità di moto per un corpo in movimento e constatare la conservazione
della quantità di moto in un urto
Attrezzatura -- Materiale occorrente
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1 rotaia inclinata
1 morsa per fissare la rotaia al tavolo
1 asta di sostegno
2 portapesi
2 biglie di acciaio uguali tra loro
1 biglia di vetro delle stesse direzioni di quelle d’ acciaio
1 cronometro
1 carrucola fissa
Filo a piombo
2 fogli di carta o carta carbone
1 bilancia
1 dinamometro
Strumento di misura n ° 1
Nome ……………………
Sensibilità ………………..
Portata ……………………
Disegno attrezzatura montata
Strumento di misura n ° 2
Nome ………………….
Sensibilità ……………..
Portata ………………..
Fasi esperienza
1) …………………………………….
2) …………………………………….
3) ……………………………………..
4) ………………………………………
5) ……………………………………….
6) …………………………………………
7) ………………………………………….
8) ………………………………………….
Cenni teorici
( precisazioni sulla grandezza quantità di moto )
Elaborazione dati
Per elaborare i dati, registriamo la quantità di moto della sferetta che fa da proiettile prima
dell’ urto e la chiamiamo m1u1. Questa quantità di moto deve conservarsi nell’ urto tra la
biglia proiettile e la pallina ferma bersaglio Detta v1 la velocità della pallina di massa m dopo
l’ urto e detta v2 la velocità della pallina bersaglio di massa m dopo l’ urto, per la conservazione
della quantità di moto durante l’ urto abbiamo :
m∙ u1 = m∙v1 + m∙ v2 ; u1 = v1 + v2
Quindi dobbiamo considerare il principio di conservazione delle quantità di moto : la quantità di
moto iniziale è un vettore uguale alla risultante dei vettori q. di moto dopo l’ urto. La velocità
Della pallina di massa m prima dell’ urto è uguale alla somma vettoriale delle velocità dopo l’
urto.
Se la pallina bersaglio ha una massa m2 diversa dalla massa m1 della pallina proiettile , vale la
seguente relazione:
m1∙ u1 = m1∙v1 + m2∙ v2 ;
u1 = v1 + (m2/m1) ∙ v2
Tabella Elaborazione dati
Lancio
M1 (g)
M2 (g)
U1 (m/s)
V1 (m/s)
V2 (m/s)
(M2/M1)V2(m/s)
Rappresentazione vettoriale della quantità di moto
Rifletti e Rispondi
1) Il vettore che congiunge la base del filo a piombo con il punto in cui è caduta la biglia
proiettile rappresenta la velocità vettoriale del proiettile?
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
2)
SI
NO
La quantità di moto della pallina proiettile prima dell’ urto è uguale a quella della
pallina bersaglio?


SI
NO
3) I vettori che hai disegnato dopo ciascun urto rappresentano le quantità di moto delle
palline nel caso m1 = m2 ?
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
SI
NO
4) Per l’ urto tra due palline diverse, vale la conservazione della somma vettoriale delle
velocità prima e dopo l’ urto ?
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SI
NO
5) Nell’ esperienza data si verifica una legge di conservazione ?
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SI
NO
6) Nell’ esperienza data, si verifica sempre la conservazione delle velocità nell’ urto?
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SI
NO
7) Vale la relazione u2 = v12+ v22 nello studio dell’ urto tra sferette in movimento ?
L’ urto è quindi elastico ?
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SI
NO
RISPOSTE : 1) SI 2) NO 3) SI 4) NO 5) SI 6) NO 7) SI