L'Europa nella Belle Époque (tra fine '800 e inizi '900) Contraddizioni Aspetti positivi Aspetti negativi Sviluppo economico e Crescita commercio mondiale Tensioni internazionali Spinte pacifiste Riarmo Utopie internazionaliste (e rivoluzionarie) Nazionalismi Progresso scientifico e tecnologico Critica del progressismo positivista Benessere materiale Benessere inegualmente distribuito Due immagini contrapposte 1. una idilliaca e nostalgica, età dell'oro, progresso e spensieratezza, pace e benessere → la belle époque... 2. l'altra come periodo dominato dal militarismo, dall'imperialismo e come strada che porta inevitabilmente verso lo scontro fratricida della Grande Guerra Nuove alleanze: triplice alleanza Germania e Austria-Ungheria: Germania, dopo Bismarck → Guglielmo II, politica mondiale e del riarmo, fine del legame con la Russia, si rafforza quello con l'impero austro-ungarico. Nel 1882 nasce la Triplice alleanza: Germania, Austria-Ungheria, Italia Nuove alleanze: Triplice intesa Francia e Russia: alleanza militare e prestiti francesi alla Russia per avviare il processo di industrializzazione Germania contro Inghilterra: a causa della decisione del governo tedesco di costruire una potente flotta da guerra capace di contrastare la superiorità britannica nel Mare del Nord → corsa con l'Inghilterra agli armamenti navali (culmine tra 1907 e 1914) 1907, nasce la Triplice intesa: tra Francia, Russia e Inghilterra (nel 1904 era stata stipulata l'Intesa cordiale tra Francia e Inghilterra, nel 1907 Inghilterra e Russia regolano i propri rapporti) Francia: tra democrazia e reazione La Francia ha imboccato la strada della democrazia, ma sono anche attive forze moderate e conservatrici che mettono a rischio la vita della Terza Repubblica Caso Dreyfus: ufficiale ebreo ingiustamente condannato per spionaggio, diviene il simbolo della spaccatura tra innocentisti (socialisti, radicali, repubblicani moderati) e colpevolisti (clericali, monarchici, nazionalisti di destra, moderati) Germania guglielmina 1890, fine cancellierato Bismarck, inizio età guglielmina (Guglielmo II) Weltpolitik (politica mondiale) → riarmo navale. Sviluppo tecnologico e crescita produttiva, consapevolezza propria superiorità accentua le tendenze nazionaliste e imperialiste → posizione antagonistica rispetto alle altre potenze imperialiste Austria-Ungheria L'Impero A-U è ancora essenzialmente agricolo (più povero della Germania, poco più ricco dell'Italia), ma alcune zone sono altamente urbanizzate e industrializzate (Vienna, Praga, Trieste) Principale problema: conflitti nazionali → risveglio dei nazionalismi (ungheresi, cechi, serbi e croati). Dal 1867, soluzione dualistica: nasce Impero Austro-Ungarico. Arciduca erede al trono Francesco Ferdinando sostiene l'idea di un progetto trialistico, con gli slavi del Sud (serbi e croati), staccati dall'Ungheria, a formare un terzo polo, ma si scontro contro gli ungheresi e contro i nazionalisti serbi e croati che vogliono con tutti i mezzi (anche terrorismo) la fondazione di un unico Stato slavo indipendente (sono appoggiati dalla Serbia, a sua volta protetti dalla Russia) Russia In Russia vige un sistema autocratico 1 La Russia è un paese agricolo, ma lo Zar Nicola II tenta un primo avvio di decollo industriale. L'industrializzazione, calata dall'alto, si concentra però solo in alcune zone (Mosca, Pietroburgo, regione petrolifera di Baku sul Mar Caspio) Il paese resta arretrato (analfabetismo, mortalità infantile, bassi redditi) La guerra col Giappone del 1904 (ed il conseguente aumento dei prezzi) fa precipitare gli eventi: gennaio 1905, a Pietroburgo 150mila persone si dirigono verso il Palazzo d'Inverno (residenza dello Zar) per chiedere maggiori libertà politiche e interventi per le classi popolari, ma vengono accolte a fucilate (domenica di sangue) Segue un'ondata di agitazioni, sommosse, ammutinamenti. Nascono spontaneamente degli organismi rivoluzionari, i soviet (consigli), cioè rappresentanze popolari elette sui luoghi di lavoro (democrazia diretta, ispirati alla Comune di Parigi) In ottobre lo zar promise libertà politiche e istituzioni rappresentative, ma tra novembre e dicembre, dopo la fine della guerra e il ritorno delle truppe, fece arrestare i membri del soviet di Pietroburgo (il più importante) e schiacciò le rivolte Tenne però fede alla promessa di concedere un'assemblea rappresentativa: la Duma, eletta a suffragio universale ma con un sistema che privilegiava i proprietari terrieri. Fu convocata due volte (1906 e 1907) e subito sciolta; poi fu modificata la legge elettorale (il volto di un grande proprietario contava 500 volte quello di un operaio) e divenne quindi docile agli interessi dello zar Nel 1906 divenne primo ministro Stolypin, che tentò di dar vita a una riforma agraria: i contadini ebbero la facoltà di uscire dalle comunità di villaggio (mir) e divenire proprietari della terra (scopo: creare un ceto di piccola borghesia rurale, come fattore di modernizzazione e stabilità) Dei nuovi proprietari, alcuni andarono ad ingrossare le fila dei contadini ricchi (kulaki), ma i più non trovarono nei loro piccoli appezzamenti condizioni di vita accettabili Verso la guerra Il decennio precedente la guerra vide acuirsi i contrasti (tra Francia e Germania, tra A-U e Russia, tra Germania e GB) Due le crisi più gravi: 1) il Marocco 2) i Balcani Le crisi marocchine Il Marocco era oggetto delle mire francesi, avallate dall'Inghilterra, ma ostacolate dalla Germania → il contrasto franco-tedesco (1905 e 1911) si risolse a favore dei francesi che ottennero un protettorato sul Marocco → dimostrava l'isolamento diplomatico della Germania guglielmina La rivoluzione dei Giovani Turchi Nella zona Balcanica: l'impero ottomano → sconvolgimenti interni: 1908, rivoluzione dei Giovani Turchi che vogliono trasformare l'Impero in una moderna monarchia costituzionale. Raggiunto il potere i Giovani Turchi cercano di attuare un ordinamento amministrativo più centralistico che finisce per accentuare le spinte indipendentiste. Dalla crisi interna dell'Impero ottomano ne approfittò l'Austria-Ungheria → 1908 annessione Bosnia e Erzegovina. Ciò inasprì le tensioni con la Serbia (e quindi con la Russia), ma l'Austria (con l'appoggio della Germania sua alleata) riuscì a far accettare il fatto compiuto. La prima guerra balcanica (1912) L'occupazione italiana della Tripolitania (1911) provocò una guerra con la Turchia, che ne uscì sconfitta. Nel 1912 Serbia, Montenegro, Grecia e Bulgaria formarono una coalizione per muovere guerra contro l'Impero ottomano, sconfiggendolo. La Turchia perse tutti i territori che ancora aveva in Europa. Nasce il piccolo Stato di Albania, voluto dall'Austria e dall'Italia per impedire alla Serbia lo sbocco al mare. La seconda guerra balcanica (1913) Al momento della spartizione dei territori si ruppe l'alleanza fra gli Stati balcanici. Nel 1913 la Bulgaria attaccò la Grecia e la Serbia, ai quali si unirono la Romania e la stessa Turchia. La Bulgaria fu sconfitta. 2