L.S. "LIOY" - ESAME DI STATO
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
ALLEGATO A
ALLEGATO A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Anno Scolastico 2016/17
Classe
5^ AS
Docente Nicoletta Manzolini
Materia Scienze Naturali
Testo in uso: 1. De Leo, Giachi “ Biochimica Plus – dalla chimica organica alle biotecnologie” Ed. DeAgostini.
2. Palmieri, Parotto “Il globo terrestre e la sua evoluzione – Tettonica delle placche, Storia della Terra,
modellamento del rilievo” Ed. Zanichelli.
A) ATTIVITÁ DIDATTICA SVOLTA
COMPETENZE DISCIPLINARI RELATIVE A CIASCUN
MODULO
MODULI DIDATTICI
TEMPI
1 – LA CHIMICA ORGANICA E GLI IDROCARBURI
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Le caratteristiche dell'atomo di carbonio,
3
2
ibridazione sp , sp e sp.
La varietà dei composti organici, proprietà fisiche e
chimiche comuni ai composti organici, le formule
dei composti organici (di struttura, razionali,
condensate e scheletro).
Isomeria di struttura (isomeri di catena, di posizione
e di gruppo funzionale); stereoisomeria: isomeria
conformazionale (conformazioni di alcani e ciclo
alcani), isomeria geometrica e convenzione E-Z;
carbonio
asimmetrico
e
isomeria
ottica,
enantiomeri e convenzione R-S, luce polarizzata e
attività ottica, miscela racemica, diastereoisomeri,
numero massimo di stereoisomeri, proiezioni di
Fischer, mesoforme.
Classificazione degli idrocarburi e loro proprietà
generali.
Alcani: formula generale e proprietà fisiche, regole
IUPAC e nomenclatura, reattività (reazioni di
combustione
e
reazioni
di
sostituzione:
alogenazione e catena radicalica di reazioni); ciclo
alcani: nomenclatura e reazioni caratteristiche.
Alcheni: caratteristiche generali, nomenclatura,
isomeria, proprietà fisiche, definizioni di elettrofilo
e nucleofilo, reattività degli alcheni (reazioni di
addizione e meccanismo dell'addizione elettrofila,
le reazioni di addizione in alcheni asimmetrici e la
regola di Markovnikov); principali radicali alchilici
insaturi; ciclo alcheni.
Alchini: caratteristiche generali, nomenclatura,
isomeria, proprietà fisiche, reattività; nomenclatura
idrocarburi con doppi e tripli legami insieme; ciclo
alchini.
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Comprendere i caratteri distintivi della chimica
organica.
Cogliere la relazione tra la struttura delle
molecole organiche e la loro nomenclatura.
Cogliere l’importanza della struttura spaziale
nello studio delle molecole organiche.
Cogliere il significato e la varietà dei casi di
isomeria.
Comprendere le caratteristiche distintive degli
idrocarburi insaturi.
Conoscere le principali reazioni degli idrocarburi
alifatici.
Comprendere ed utilizzare il concetto di
aromaticità per giustificare le proprietà dei
derivati del benzene.
Correlare le proprietà chimico fisiche agli usi
delle sostanze.
Descrivere
le
proprietà
biologiche
o
farmacologiche di alcuni composti in base alle
caratteristiche
tridimensionali
della
loro
molecola.
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16 ore
mod. ESA
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
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
ALLEGATO A
Idrocarburi aromatici: la struttura del benzene
(Kekule', teoria della risonanza, teoria degli orbitali
molecolari), la nomenclatura dei composti
aromatici, le proprietà fisiche, la reazione di
sostituzione elettrofila aromatica (meccanismo),
sostituenti attivanti e disattivanti, principali
sostituenti aromatici (gruppi arilici), gli idrocarburi
aromatici policiclici, aromaticità e regola di Huckel,
forma allotropiche del carbonio.
Attività di laboratorio: Polarizzatore e attività ottica
degli enantiomeri.
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2 - I GRUPPI FUNZIONALI E LE DIVERSE CLASSI DI
COMPOSTI ORGANICI
Gruppi funzionali e nomenclatura delle principali
classi di molecole organiche.
Alcoli e fenoli: classificazione, nomenclatura,
proprietà fisiche, proprietà acide, reattività
(sostituzione nucleofila e ossidazione negli alcoli,
ossidazione dell'idrochinone).
Eteri: nomenclatura, proprietà fisiche, reattività
(scissione con acidi).
Aldeidi e chetoni: nomenclatura, proprietà fisiche,
reattività (addizione nucleofila, reazioni di riduzione
e ossidazione).
Gli acidi carbossilici e i loro derivati: nomenclatura e
proprietà fisiche degli acidi carbossilici, acidità del
gruppo carbossilico, reattività e derivati degli acidi
carbossilici (reazione di sostituzione nucleofila,
principali
reazioni
degli
alogenuri
acilici,
esterificazione di Fischer, idrolisi basica degli esteri
e caratteristiche dei saponi, le ammidi).
Ammine: classificazione, nomenclatura (ammine
alifatiche e aromatiche), proprietà fisiche,
comportamento basico, reazione di salificazione,
reattività (alchilazione).
Polimeri: caratteristiche (monomeri, omopolimeri e
copolimeri) classificazione (polimeri naturali e
polimeri di sintesi), processi di polimerizzazione
(poliaddizione e policondensazione).
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
Comprendere il concetto di gruppo funzionale
Conoscere la nomenclatura delle diverse classi di
composti organici.
Descrivere ed utilizzare le proprietà chimiche e
fisiche delle diverse classi di composti organici.
Conoscere le reazioni caratteristiche delle diverse
classi di composti organici.
Conoscere l’importanza biochimica e/o il ruolo
biologico dei principali composti delle diverse
classi di composti organici.
Motivare l’azione detergente dei saponi.
Saper distinguere tra polimeri sintetici e polimeri
naturali.
Saper descrivere la polimerizzazione per
addizione e per condensazione.
11 ore
Saper porre in relazione la varietà dei
monosaccaridi con la loro diversità molecolare.
Saper utilizzare la rappresentazione di molecole
di disaccaridi e polisaccaridi per spiegarne le
proprietà.
Descrivere le principali proprietà alimentari dei
carboidrati.
9 ore
Attività di laboratorio: preparazione di un sapone
naturale.
3 – LE BIOMOLECOLE


L'uniformità biochimica degli esseri viventi, le
caratteristiche della materia vivente e i costituenti 
chimici della cellula.
I carboidrati: monosaccaridi aldosi e chetosi, D e L 
gliceraldeide, formule di proiezione di Fischer,
ciclizzazione e proiezioni di Haworth, anomeri alfa e
beta, mutarotazione, ossidazione in ambiente 
basico e in ambiente acido, il glucosio; disaccaridi,
legame glicosidico (saccarosio, lattosio, maltosio e
cellobiosio), zuccheri riducenti e non riducenti;
polisaccaridi (amido, glicogeno e cellulosa).
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mod. ESA
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
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ALLEGATO A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
I lipidi: caratteristiche, classificazione (saponificabili
e insaponificabili), proprietà e funzioni biologiche;
acidi grassi saturi e insaturi, trigliceridi,
idrogenazione, saponificazione; struttura e funzioni
dei fosfogliceridi e glicolipidi; steroidi (colesterolo) e
vitamine liposolubili.
Gli amminoacidi e le proteine: struttura degli
amminoacidi, comportamento anfotero degli
amminoacidi (zwitterione e punto isoelettrico),
amminoacidi essenziali, gruppi R e loro
classificazione, il legame peptidico; struttura
primaria, secondaria, terziaria e quaternaria di una
proteina; struttura proteica e attività biologica,
conformazione nativa e denaturazione.
Acidi nucleici: nucleotidi, DNA e RNA.




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

Attività di laboratorio: analisi dei carboidrati (saggio di
Fehling per gli zuccheri riducenti, saggio di Lugol per
l'amido).
Riconoscere la varietà dei lipidi.
Descrivere le funzioni biologiche e alimentari dei
lipidi.
Conoscere unità e varietà degli amminoacidi.
Saper descrivere la reazione di sintesi di un
dipeptide.
Conoscere e descrivere i diversi livelli strutturali
delle proteine.
Conoscere le principali caratteristiche biologiche
degli amminoacidi e delle proteine.
Saper elencare le principali funzioni biologiche
delle proteine collegandole alle strutture.
Conoscere le caratteristiche dei nucleotidi e degli
acidi nucleici.
4 – LE VIE METABOLICHE E LA CATALISI ENZIMATICA





Il metabolismo cellulare e le vie metaboliche
Gli enzimi: caratteristiche generali degli enzimi.
classi di enzimi, isoenzimi
La catalisi enzimatica: come funziona un enzima e i
modelli per l’interazione enzima-substrato, la
cinetica enzimatica, la costante di MichaelisMenten, i fattori che influenzano la velocità delle
reazioni enzimatiche.
Il controllo delle vie metaboliche: la modulazione
dell’attività enzimatica
(controllo allosterico,
modificazione covalente, inibizione competitiva), il
controllo dei livelli enzimatici, compartimentazione
delle vie metaboliche.




Descrivere i modi in cui può agire un enzima e i
fattori che possono modulare la sua attività.
Descrivere le caratteristiche e le logiche del
metabolismo cellulare.
Motivare e descrivere il ruolo dei principali
coenzimi nel metabolismo.
Descrivere e distinguere tra loro le modalità di
regolazione del metabolismo.
5 ore
L’ATP e i coenzimi: struttura e ruolo dell'ATP, i
+
cofattori enzimatici, i coenzimi piridinici (NAD e
+
NADP ), coenzimi flavinici (FAD), coenzimaA.
5 - LE PRINCIPALI VIE METABOLICHE


Il metabolismo dei carboidrati: processi anabolici e
catabolici, ruolo del fegato nel controllo della
glicemia; la glicolisi (equazione netta, fase di
preparatoria e fase di recupero), la regolazione 
della glicolisi, la via del pentoso fosfato; le
fermentazioni (lattica e alcolica), la conversione del

piruvato e il ciclo di Krebs, il trasporto finale degli
elettroni, la chemiosmosi e l’ATP sintasi, bilancio
energetico finale; la gluconeogenesi (definizione, 
finalità, ciclo di Cori, tappe e il bilancio energetico);
la glicogenosintesi e la glicogenolisi.
La fotosintesi clorofilliana: aspetti generali, il
cloroplasto, la fase luminosa (fotosistemi e fotolisi),
la fase oscura (fissazione del carbonio e ciclo di
Calvin).
Descrivere il metabolismo degli zuccheri a livello
molecolare e a livello anatomico.
Discutere
l’importanza
fermentazioni degli zuccheri.
pratica
delle
16 ore
Descrivere la fotosintesi clorofilliana.
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mod. ESA
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

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Il metabolismo dei lipidi: l’assorbimento e il
trasporto dei lipidi, le lipoproteine plasmatiche
(chilomicroni, VLDL, LDL, HDL); ipercolesterolemia
genetica
e
acquisita,
regolazione
della
colesterolemia; l’ossidazione del glicerolo; il
catabolismo degli acidi grassi, la carnitina e
l'ingresso degli acidi grassi nel mitocondrio, la betaossidazione dell'acido palmitico, resa energetica di
un acido grasso saturo; beta ossidazioni e
produzione di acqua, altre beta-ossidazioni;
biosintesi degli acidi grassi e del colesterolo, corpi
chetonici.
Il metabolismo degli amminoacidi: digestione e
assorbimento delle proteine, metabolismo degli
amminoacidi e bilancio azotato, il ruolo del fegato,
metabolismo degli amminoacidi ed energia;
transaminazione e deaminazione ossidativa,
amminoacidi glucogenici e chetogenici, animali
ammoniotelici, uricotelici ed ureotelici, ciclo
dell'urea, principali effetti dell'aumento del tasso
uricemico, la decarbossilazione e la produzione di
ammine biogene.
ALLEGATO A

Descrivere il metabolismo dei lipidi a livello
molecolare e a livello anatomico.

Descrivere il metabolismo degli amminoacidi a
livello molecolare e a livello anatomico.

Discutere il carattere convergente del
metabolismo terminale.

Confrontare il metabolismo glucidico di diversi
tipi di cellule dell’organismo umano.

Conoscere il significato dell’eccesso (o difetto)
delle principali biomolecole nel sangue.

Conoscere le biotecnologie di base e descriverne
gli usi e i limiti.

Comprendere le tecniche e gli usi delle pratiche
legate al DNA ricombinante.

Comprendere la tecnica e gli usi della PCR e del
sequenziamento del DNA.

Conoscere le tecniche di clonaggio e di
clonazione.

Descrivere le principali applicazioni delle
biotecnologie.

Descrivere il modello dell’interno della Terra,
distinguendo tra le diverse suddivisioni.
Distinguere tra crosta oceanica e crosta
continentale.
Individuare le differenze tra litosfera e
astenosfera.
6 – LE BIOTECNOLOGIE E LORO APPLICAZIONI







Biotecnologie e campi di applicazione, colture
cellulari, tipologie di cellule staminali (embrionali,
adulte e indotte) e loro utilizzo.
Metodi per la separazione: centrifugazione e
separazione di cellule, frazioni cellulari e proteine,
separazione delle proteine mediante cromatografia,
diverse tecniche cromatografiche, elettroforesi su
gel di poliacrilammide in SDS, cristallografia ai raggi
X.
Studiare i geni: identificare e isolare i geni, enzimi di
restrizione, elettroforesi del DNA, denaturazione
del DNA e ibridazione genica, tecnica dei
microarray.
Clonaggio del DNA e librerie genomiche: clonaggio
del DNA con vettori plasmidici, librerie di DNA e di
cDNA, Southern blotting, PCR e applicazioni,
impronta genetica.
Sequenziamento del DNA: metodo Sanger, il
moderno sequenziamento, sequenziamento del
DNA per PCR (procedimento automatizzato).
La clonazione: clonazione naturale, clonazione
artificiale (la pecora Dolly).
La terapia genica.
7 – LA TETTONICA DELLE PLACCHE

I principali metodi di indagine utilizzati per studiare
l’interno della Terra, il modello dell’interno della 
Terra con le principali suddivisioni e superfici di
discontinuità, la struttura della crosta terrestre 
(crosta continentale e crosta oceanica), il mantello e
il nucleo terrestre, la suddivisione in base alle
proprietà reologiche (litosfera e astenosfera)
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14 ore
mod. ESA
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
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
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Il principio dell’isostasia e i movimenti isostatici
della crosta.
Calore terrestre: l’origine del calore interno della
Terra, il gradiente geotermico e le sue variazioni,
l’andamento della geoterma.
Il campo magnetico terrestre: origine e
caratteristiche, il paleomagnetismo e le inversioni di
polarità, anomalie magnetiche dei fondali oceanici.
La deriva dei continenti di Wegener.
Le dorsali oceaniche e le fosse abissali, il sistema
arco-fossa, il piano di Benioff, l’espansione e la
subduzione dei fondali oceanici.
Le placche litosferiche e i tipi di margini, i
movimenti delle placche e le loro probabili cause;
l'orogenesi per subduzione crosta oceanica/crosta
continentale, accrescimento crostale, collisione
crostale e subduzione crosta oceanica/crosta
oceanica; punti caldi e vulcanismo associato;
distribuzione geografica di vulcani e terremoti; ciclo
di Wilson.





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ALLEGATO A
Illustrare il principio d’isostasia e il modello
isostatico.
Spiegare l’origine del calore interno della Terra.
Definire il gradiente geotermico e descrivere
l’andamento delle temperature nell’interno della
Terra utilizzando la geoterma.
Individuare caratteristiche e origine del campo
magnetico terrestre.
Comprendere l’importanza dello studio del
paleomagnetismo, considerando i diversi tipi di
magnetizzazione rimanente delle rocce e le
inversioni di polarità magnetica.
Riconoscere la teoria della Tettonica delle
placche come un modello in grado di spiegare il
dinamismo della litosfera terrestre e i principali
fenomeni geologici.
11 ore
B) STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione si sono utilizzati i seguenti strumenti:

Verifiche orali alla lavagna, ampie e articolate

Brevi colloqui o interventi dal posto

Verifiche scritte
Nel valutare si sono seguiti i seguenti criteri:

partecipazione in classe e pertinenza degli interventi

continuità e disponibilità nell’assunzione degli impegni

capacità di organizzare tempi e materiali

progressione nell’apprendimento

capacità di recupero

conoscenza dei contenuti

comprensione e corretta applicazione dei concetti studiati, anche in riferimento a casi pratici e professionali

uso appropriato del linguaggio specifico

capacità di osservare, misurare, analizzare fenomeni, interpretare dati, formulare ipotesi e proporre soluzioni

capacità di operare collegamenti all’interno della stessa disciplina e con discipline diverse
C) METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE

Conduzione di lezioni frontali, incoraggiando la ricerca di relazioni e collegamenti tra i concetti studiati, e
abituando a ricondurre fenomeni, tecniche e informazioni a schemi e/o a mappe concettuali.

Conduzione di lezioni dialogate e interattive con gli studenti, favorendo momenti di dibattito per valorizzare lo
sviluppo di competenze lessicali, l’esposizione orale e l’ascolto.

Conduzione di lezioni in PowerPoint per ampliare e/o approfondire alcune parti di programma

Strategie di recupero durante l’orario curriculare
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
ALLEGATO A
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Attività di laboratorio
D) COMPETENZE TRASVERSALI PROMOSSE DALLA DISCIPLINA

Saper osservare la realtà circostante in modo sistemico

Saper reperire informazioni da varie fonti utilizzandole in modo autonomo e coerente

Saper descrivere ed analizzare i fenomeni con spirito di osservazione e critica, ponendo gli stessi in un quadro
plausibile di interpretazione

Saper individuare le variabili essenziali di un fenomeno e le reciproche relazioni

Saper applicare schemi logici a situazioni e contenuti nuovi

Saper motivare in modo appropriato le tesi sostenute, elaborando in modo critico una personale valutazione

Saper utilizzare correttamente il linguaggio al fine di produrre una comunicazione efficace
E) EVENTUALI MATERIALI DIDATTICI SPECIALI

Immagini in PowerPoint
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Visione di filmati in italiano e in lingua inglese
F) TIPOLOGIE DI PROVE SOMMINISTRATE

Quesiti a risposta multipla

Simulazioni di terza prova (tipologia B)
Vicenza, li 13 maggio, 2017
FIRMA DEL DOCENTE
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