“ Pancia mia…fatti capanna!”

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UNITA’ DI APPRENDIMENTO n. 2a
“ Pancia mia…fatti capanna!”
di CASTELMARO Gianna
(bambini di 3 anni)
Anno Scolastico 2010 - 2011
Dal marzo 2011 a giugno2011
1. TIPOLOGIA DELL’UNITA’ APPRENDIMENTO
La conoscenza delle principali caratteristiche nutritive avvenuta nell’UA precedente ha consentito
di avviare i bambini verso questa seconda unità, portandoli in un percorso di conoscenza sul
“meccanismo” che il nostro corpo mette in moto per nutrirsi e, quindi crescere.
Ciò su cui si vuole puntare sta nella comprensione, seppur elementare e giocosa, del percorso che il
cibo fa quando entra nella nostra bocca; non solo, ma mettere in evidenza come un’alimentazione
sana permetta al corpo di giocare, saltare, correre, pensare senza fatica ammalandosi con meno
facilità. L’unità di apprendimento si strutturerà in modo tale da portare il bambino, che ha
già raggiunto la consapevolezza e il controllo delle varie funzioni del corpo, alla “riflessione
scientifica” della digestione della natura umana e la relazione che intercorre tra essa e
l’ambiente.
Egli prende così coscienza di essere parte di un mondo con il quale ha una continua esigenza
di scambio: aria, acqua e cibo. L’unità avrà inizio con un racconto animato da parte di un gruppo
di maestre la cui storia avrà come titolo “Storia di Giannino il bocconcino”. L’obiettivo sarà
trasformare la storia fantastica in storia reale.
Percorsi, labirinti, giochi di strategie faranno da sfondo all’interno del “virtuale” corpo che i
bambini prenderanno in considerazione. Si inizierà con la partenza del cibo dalla bocca, il suo lungo
percorso tra i diversi “ostacoli” siti all’interno di ciascuno fino ad arrivare alla meta: muscoli (per la
forza e l’energia), intestino se inutilizzato dal corpo.
2. IL PROBLEMA AFFRONTATO DALL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Molti bambini mangiano tutto e di tutto ma, se ne hanno l’opportunità, si rimpinzano di biscotti,
dolci e caramelle. Diventa necessario, quindi, stabilire proprio a questa età delle regole
alimentari! Ma come? Partendo proprio dal corpo, dalla sua struttura e dal suo fabbisogno
per poter crescere. E’ proprio verso i 3/4 anni che i bambini imparano a comprendere come
funziona il loro corpo: cominciano a costruirsi immagini e rappresentazioni mentali, a costruire
delle loro idee, esprimere esigenze, quindi i loro bisogni! Pur considerando bambini in tenera età
essi mostrano già, nella relazione con i pari o con gli adulti di riferimento, un interesse su come è
fatto il corpo: sia perchè ascoltano i discorsi degli adulti, sia per gli stimoli provenienti da giochi
strutturati, immagini o dai comuni giochi simbolici. Chiaramente a tre anni non sono ancora in
grado di ipotizzare teorie sul funzionamento delle ossa, del cuore e, nel nostro caso, sul percorso del
cibo all’interno del loro corpo! Le attività che proporremo vogliono offrire semplici risposte alle
loro domande, organizzare le loro ipotesi e cercare di costruire semplici conoscenze sulle parti
interne del corpo e sul loro funzionamento.
“I bisogni irrinunciabili dei bambini” Brazelton editrice Raffaello
Traguardo di sviluppo e competenze:
 Osservare e ipotizzare conoscenze sulle caratteristiche interne del corpo.
3. MODALITA’ OPERATIVE
ore CHE COSA FA IL DOCENTE
2 “STORIA DI GIANNINO IL BOCCONCINO” (mediatore iconico - attivo)
 In sezione viene fatto ritrovare sottoforma di disegno, o in spugna, il “bocconcino” di uno
spicchio di mela attaccato, con del velcro, sulla sagoma di un bambino paffuto. Esso sarà
costituito da più parti fermate insieme da ferma campioni così ripartito: da una parte vestito,
dall’altra con gli organi interni a vista (il viso sarà sempre presente) (all.1 )
 Si conversa sul ritrovamento degli elementi e si cerca di comprendere perché il bocconcino era
finito lì e non nel porta frutta di “mamma Marta” (personaggio fantastico). Un biglietto trattenuto
in mano dal bambino racconterà la storia del bocconcino! (all. 2)
 Ogni sezione costruisce una grande sagoma con fantasia: una cannuccia che parte dalla bocca,
tubi per l’intestino, palloncino o sacchetto per lo stomaco, un palloncino per la vescica ed un
lungo serpentello che rappresenti l’intestino. Si metterà in evidenza l’apparato digerente. In
questo modo si potranno fare esperimenti e percorsi per attività successive.
2 “IL VIAGGIO DEL CIBO”! (mediatore attivo - analogico)
 Distribuisce un biscotto per ciascuno e li invita a pensare, mentre mangiano, con domande
stimolo: dove l’abbiamo messo? Abbiamo masticato: con che cosa e perché? Dove va il cibo dopo
che abbiamo deglutito?
 Annoteremo su un cartellone, con al centro un bel biscotto, le risposte dei bambini.
 Si riprende la sagoma costruita in precedenza posizionando il biscotto nella bocca del “fantoccio”
e si chiede ai bambini di osservare bene dove andrà. Percorre con loro il viaggio del biscotto
spiegando cosa succede nei vari organi interni.
 Un semplice gioco motorio il cui percorso sarà caratterizzato dagli organi preposti alla digestione
contestualizzerà quanto accaduto nella pancia di ciascuno.
2 “E POI… CHI ASPETTA IL BISCOTTO”? (mediatore attivo – iconico – simbolico)
 L’insegnante invita i bambini a riguardare il corpo umano “visto da dentro” in precedenza.
 Con loro scopriamo il senso del cibo per il corpo ricordando, attraverso l’unità precedente, come i
“primi” contengano zuccheri e carboidrati: facendo un pallino rosso sulle due parole; i
“secondi” proteine (carne, pesce prosciutto…), rappresentati da un pallino giallo; la verdura e la
frutta che contengono le vitamine verranno rappresentate con un pallino verde.
 A questo punto andremo a posizionare, attraverso un percorso motorio, i pallini sugli elementi del
corpo che vanno a nutrire in modo più specifico:
√ Giallo: muscoli, pelle, capelli.
√ Verde: funzionamento di tutti gli organi.
√ Rosso: forza ed energia per il funzionamento del corpo.
FILASTROCCA “ DENTI… DENTI… BELLI E TAGLIENTI”!
 I bambini troveranno accanto al “fantoccio” un rotolo con scritta la filastrocca che impareranno
attraverso la drammatizzazione della stessa. Lasciamo spazio alla fantasia nella costruzioni di
denti o bocche. (all. 3)
1 “SIAMO DEI BUDINI OPPURE NO? SCOPRIAMOLO!” (mediatore attivo – analogico)
 In classe i bambini troveranno un budino vero. I bambini lo osserveranno i commenteranno circa:
consistenza, colore e sapore.
 Racconto: “Il budino Giacomino.” (se non mangiamo rischiamo di diventare come il budino!)
 Gioco: “com’è il budino duro o molle?” I bambini si muoveranno sul posto in modo libero.
L’insegnante focalizzerà l’attenzione su alcune parti del corpo (testa, spalle, braccia, gambe, mani,
piedi, dita delle mani...) che i bambini dovranno tenere molli, ruotarle, inclinarle a seconda del
racconto che l’insegnate inventerà.
6  USCITA DIDATTICA: “SAI COSA MANGIAMO?” presso il Centro di Educazione
Ambientale
Durante la giornata i bambini saranno motivati ad assumere comportamenti adeguati in relazione alla
conoscenza del concetto di educazione alimentare e, in particolare, a comprendere l’importanza di
nutrirsi correttamente per una sana crescita.
2 “CACCIA ALL’INTRUSO” (mediatore attivo – iconico analogico)
 I bambini si dividono in squadre. L’insegnante prepara per ognuno una scatola contenente 3 o 4
organi dell’apparato digerente (denti, stomaco, laringe, lingua, intestino) e l’intruso (un orecchio,
una mano, un piede…)
 Al via, uno alla volta, i bambini corrono al cesto e cercano l’intruso. Appena l’hanno trovato
tornano al loro posto e parte così un altro compagno.
 Vince la squadra che per prima trova tutti gli intrusi!
2 “IL GIOCO DEI TRAVASI: perché si tossisce quando il cibo ci va per traverso?” (mediatore
attivo - analogico)
 L’insegnante fa trovare in classe due lunghi tubi (devono stare in piedi) che avrà piantato
precedentemente in un vaso con terra. La parte anteriore ai tubi sarà camuffata da una bocca,
disegnata, dalla quale partirà il nostro gioco. I due tubi saranno di due colori diversi: la laringe
blu, la faringe rossa.
 Il gioco consiste in una piccola staffetta alla fine della quale ciascun giocatore, munito di un
bicchiere d’acqua e di un imbuto, dovrà fare scorrere il liquido nel tubo giusto seguendo con lo
sguardo il percorso. Il bambino che sbaglierà “ingresso” troverà a metà percorso (all’interno del
tubo stesso) un ostacolo: una pallina di carta colorata che potrà eliminare con utilizzo di una
cannuccia.
2 “LA CORSA DEI CIBI PRIMA DI ESSERE… TRITATI!” (mediatore iconico – attivo)
 A gruppi la maestra consegna una serie di alimenti da colorare. Ciascun bambino si trasformerà
nell’alimento colorato diventando così: il “bambino – alimento”.
 Tra di essi la maestra per prima e poi a turno i bambini, avrà come simbolo lo stomaco che,
“triturerà” gli alimenti che toccherà per fornire energia al corpo! Il bambino toccato andrà a
sedersi su un telo (il grande stomaco).
 Alla fine del gioco tornando in aula si spiegherà ai bambini coda succede agli alimenti quando
finiscono nello stomaco con un esempio: l’insegnante prenderà una patata lessa che schiaccerà
con lo schiacciapatate.
 Ciascun bambino con alimenti portati da casa, potrà fare la stessa esperienza.
2 “COSTRUIAMO IL CORPO” (mediatore analogico – simbolico) (all. 4)
 L’insegnante porta i bambini in salone e consegna a ciascuno il pallino corrispondente (per loro
solo tre colori)
 Per terra dispone la grande sagoma del corpo umano visto da dentro con già apposti dei pallini
colorati al posto giusto. Invita ogni bambino – alimento a percorrere il tragitto della digestione
entrando dalla bocca e scendendo giù fino allo stomaco. Arrivato allo stomaco, l’insegnante lo
massaggerà energicamente togliendoli l’alimento e munendolo solo del suo componente
essenziale: il pallino colorato. A questo punto, diventato cibo per il corpo, si posizionerà su uno
dei pallini già colorati, presenti sulla sagoma.
 Al termine del gioco l’insegnante spiegherà ai bambini che nello stomaco accade questo: gli
alimenti vengono digeriti, perdono la loro forma e diventano nutrimento per il corpo!
2 “COSE BUONE CHE FANNO BENE!” (mediatore attivo – simbolico - analogico)
 Si presenta al gruppo un cartellone grande sul quale ci saranno disegnati 2 insiemi ciascuno
contraddistinto da scritte diverse: proteine per crescere, vitamine per proteggere il corpo.
 Ai bambini suddivisi, verranno già predisposte le immagini dei cibi. Al termine si disporranno
gli alimenti in 2 cesti ciascuno contrassegnato dal pallino – simbolo utilizzato in precedenza.
Si disporrà un bambino per gruppo su una riga di partenza e al via della maestra dovranno pescare
il cibo corrispondente e incollarlo nell’insieme giusto.
2 “SACCO PIENO O SACCO VUOTO?” (mediatore attivo –analogico)
 Facciamo ritrovare in classe due sacchi: uno pieno e l’altro vuoto. Con i bambini cercheremo di
scoprire il perché della differenza! Proponiamo di diventare dei “sacchi” e diamo inizio al gioco.
 Successivamente, si disegnerà su un foglio grande tre immagini: lo scheletro del corpo, un
corpo solo muscoli, un viso con una nuvoletta ed una lampadina rappresentante
l’intelligenza. L’attività è descritta nell’All. 5
2 “E ADESSO TIRIAMO FUORI L’ENERGIA FISICA!” (mediatore analogico)
Il gruppo verrà portato in salone dove si verificherà se, mangiando, siamo dei sacchi pieni o dei
sacchi vuoti!
 Con dello scotc colorato si delineeranno due corridoi: uno per bambino. Giocano due bambini per
volta: i due giocatori muniti di ombrellino o mazze da golf si prepareranno davanti al proprio
“corridoio”. Di volta in volta verrà messo davanti a loro un limone che bisognerà spingere
all’arrivo, con l’aiuto del manico dell’ombrello. Attenzione: appena il limone esce fuori corsia,
bisogna ricominciare da capo!
 Per poter scoprire il miglior giocatore di hokey in assoluto, i giocatori dei duelli si ripresenteranno
per combattersi a loro volta. Il gioco continua fino a quando rimane il solo vincitore dell’hokey al
limone!
2 “QUANTO SIAMO INTELLIGENTI”(mediatore attivo – analogico)
 Preparare su un foglio la sagoma di un bambino: la dipingiamo, collochiamo i famosi pallini –
nutritivi al posto giusto con accanto l’alimento corrispondente: 3 pallini soltanto e ragioniamo
sugli alimenti ed i loro valori nutritivi.
6  USCITA DIDATTICA ai “LAGHI BAITE” dove potremo fare attività libere con il corpo.
1,15 PROVA IN USCITA (mediatore attivo – analogico): “GIOCO DELL’OCA”.
 Preparazione del gioco: percorso di 20 caselle rappresentante il viaggio di un boccone. Partenza:
bocca, denti (fermo un giro per masticare bene), dente cariato (ritornare al numero 1), esofago
(procede di due caselle a manda….giù), stomaco (fermo due giri per digerire), frutta (ritira i dadi),
dolci (fermo un giro), pastasciutta, salame. Inserire anche delle caselle vuote.

4. REQUISITI-CERTIFICAZIONE IN USCITA
Con la frequenza alle attività proposte nell’UA il bambino ha acquisito le seguenti abilità:
COGNITIVI:
 Riconosce le varie parti del corpo.
METACOGNITIVI
Metalinguistici:
 Comprende il viaggio del cibo all’interno del corpo ricordando alcuni termini appresi.
Metalogici:
 Compie collegamenti utilizzando simboli.
Metateorico:
 Spiega in modo semplice un’azione durante il gioco dell’oca.
COMPORTAMENTO
 Mantiene un comportamento adatto all’attività che sta facendo.
 Partecipa all’uscita didattica rispettando le regole
COMUNICAZIONE
 Utilizza un linguaggio più comprensibile utilizzando nuovi termini
5. SPENDIBILITA’- IMPLEMENTAZIONE
Le competenze che il bambino acquisisce con l’attuazione dell’unità sono necessarie per fare
chiarezza sulla nutrizione e sul perché di questo “rito”. Spesso immagini accattivanti in televisione
catturano l’attenzione dei piccoli fuorviandoli da quello che è il vero senso del nutrirsi.
Consideriamo ancora quanto, oggi, il rapporto col cibo per molti bambini sia conflittuale per
svariati motivi: o si fossilizzano su determinati alimenti, rifiutandone altri, o perché attraverso il
cibo si mettono in moto dei meccanismi di rapporto affettivo con i genitori: per cui mangio solo se
mi imbocchi, se mi racconti qualcosa…e così via. A tale proposito stimolare il bambino a scoprire i
vari organi siti all’interno di esso, le loro funzioni scoprendo fa si che egli scopra, giocando,
relazioni tra di essi. Le abilità, inoltre, che il bambino acquisirà con questa unità gli permetteranno
di percepire la propria crescita, il funzionamento del proprio corpo, imparando a conoscersi non
solo a livello esteriore ma anche interiore. Le attività proposte rispetteranno questo processo
evolutivo, in modo da offrire ai bambini tutte quelle esperienze corporee e le prime conoscenze utili
per la gestione del proprio corpo, così da sviluppare una positiva immagine di sé.
6. APPORTO AL PROFILO DELLO STUDENTE
1) Il corpo e il movimento
Identità corporea
 Denomina correttamente le parti del corpo: testa gambe braccia.
 Effettua una rappresentazione grafica di sé.
MOTRICITA’
 Interagisce nel gioco motorio con i compagni
 Esegue semplici percorsi motori
2) I discorsi e le parole
Codice verbale

Comunica le esperienze soprattutto attraverso il disegno e il gioco simbolico: indica che cosa ha
disegnato,comunica verbalmente il gioco che sta svolgendo.
Comprende il significato di semplici filastrocche

3) La conoscenza del mondo
Nessi e relazioni
 Individua il significato di insiemi
Spazio
 Posiziona alcuni elementi: dentro, fuori, vicino, lontano.
 Legge semplici labirinti o percorsi utilizzando il dito come strumento di lettura: segue la strada
partendo dall’inizio e giungendo alla fine.
4)
Realtà naturale – artificiale
 Inizia ad assumere atteggiamenti corretti a tavola: sta seduto, usa le posate, non spreca il cibo.
5) Il sé e l’altro
Realtà personale



Rafforza la propria fiducia.
Matura progressivamente una propria autonomia personale.
Intuisce di far parte di un gruppo
6) Linguaggi creatività espressione
Attività grafico pittorica
 Utilizza tecniche differenti e materiali vari: non è titubante nell’utilizzare il materiale ma
dimostra la voglia di conoscere ed esplorare.
 Riconosce e legge semplici immagini.
7) Cittadinanza convivenza civile: condividere, essere corresponsabili
Realtà sociale



Collabora con i coetanei.
Intuisce l’importanza delle regole.
Rispetta ambienti ed elementari regole di convivenza a scuola, per strada, negli spazi pubblici,
sui mezzi di trasporto, durante le uscite didattiche
7. VERIFICA DI FATTIBILITA’
In fase di programmazione il docente controlla che, quanto è indicato nelle voci precedenti sia effettivamente
presente, in modo particolare le risorse fisiche ed economiche, oltre che la strumentazione e siano disponibili
nei tempi e modalità prescelte.
8. LA RIPROGETTAZIONE DELL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO
La riprogettazione è elemento di:
 auto-valutazione dell’attività didattica, quale attività professionale dei docenti.
 miglioramento continuo delle azioni didattiche.
 un’ ipotesi di lavoro in continua evoluzione.
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