”Pellegrinare significa portare a compimento un
inizio in una meta.
Se non siamo vigilanti e non viviamo i beni di questo
mondo come i Magi hanno vissuto la stella,
cioè come un segno, una promessa della meta, ma li
trasformiamo nella meta stessa, come se fossero il
tutto, allora essi inesorabilmente si sfaldano tra le
mani, come fossero secchi, senza vita”
Angelo Scola
Nel nome del Padre...
G. O Dio, vieni a salvarmi.
T. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Dal libro del profeta Michea (5,1.3)
E tu, Betlemme di Èfrata,
così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,
da te uscirà per me
colui che deve essere il dominatore in Israele;
le sue origini sono dall’antichità,
dai giorni più remoti.
Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore, con la
maestà del nome del Signore, suo Dio.
Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande fino
agli estremi confini della terra.
.meditazione
La Parola di Dio accosta aspetti antitetci, che dicono
l’imprevedibile forza di novità dell’Avvento, l’estensione della maestà di Dio, la sua appartenenza alla storia
dalle origini al compimento: Betlemme, così piccola
eppure con una destinazione universale, l’apparente
insignificanza di questo villaggio di Giudea e da lì il rivelarsi della potenza del Signore, l’apparire del dominatore di Israele e il sorgere del Messia che ha cura di
ogni persona.
Il Natale svela compiutamente il significato di quanto
le profezie hanno annunciato da tempo e, quindi, invita ad ascoltare col cuore la Parola che è lampada
per i passi e luce sul cammino (Sal 118,105).
Tutti cercano «dove» trovare la pace interiore, la felicità della vita, la speranza nonostante le difficoltà. I Magi
sono maestri in questo. Quando alzano lo sguardo al
Cielo e si mettono fiduciosi in cammino, appare loro la
Stella: nello smarrimento generale, il Signore offre loro
un aiuto decisivo.
Ben diverso è l’atteggiamento dei dotti scribi, che meditano «alla lettera» la Sacra Scrittura ma non la trasformano in atteggiamento e comportamento quotidiano. Consultano ma non credono. Conoscono Dio
sulla carta, ma continuano a pensarlo secondo i propri
schemi; il loro cuore è chiuso. Anche la città è refrattaria, attratta dal fasto, dal potere e dal prestigio della
capitale, Gerusalemme.
In Betlemme appaiono i criteri di Dio, il quale guarda al
cuore, non alla forza e alla statura (1Sam 6,11). Questo
paesino è come una palestra per allenarsi a riconoscere in Gesù il Figlio di Dio, nella sua testimonianza la
chiave di un futuro più umano e nella sua proposta di
vita il segreto della felicità. Betlemme è simbolo di tutto
ciò che è piccolo agli occhi degli uomini ma grande
agli occhi di Dio.
Da Betlemme si impara che il vero potere consiste nel
prendersi cura, nell’amare e nel servire, come fa il pastore con le pecore. Gesù, Buon Pastore non ha avuto
timore a nascere povero e umile, a lavare i piedi ai suoi
discepoli, a offrire la sua vita sulla croce per tutti e a
consegnare, come segno definitivo, il comandamento dell’amore.
.preghiamo
G. La Sacra Scrittura è come la lettera che Dio ha
inviato all’umanità di sempre. Attraverso la sua parola, il Signore continua a parlare ancora al cuore di
ciascuno. A lui chiediamo:
Rendici capaci di ascolto!
- Le nostre giornate sono piene di impegni e anche
di tante cose inutili. Aiutaci a trovare ogni giorno un
po’ di tempo per conoscerti, amarti, servirti.
Ti preghiamo: rit.
- Le nostre orecchie sono sollecitate da tante notizie, che ci lasciano distratti e sordi alla verità. Insegnaci ad ascoltare i tuoi messaggi.
Ti preghiamo: rit.
- Il benessere ci rende apatici. Donaci di crescere in
conoscenza e sapienza per non sprecare la nostra
vita nel consumismo. Ti preghiamo: rit.
- Ogni giorno sperimentiamo la nostra fragilità. Converti il nostro cuore per poter confidare maggiormente nel tuo aiuto. Ti preghiamo: rit.
- Siamo ricchi di parole e poveri di opere. Rendici
testimoni credibili del tuo vangelo per attrarre altri
alla tua Chiesa. Ti preghiamo: rit.
G. Signore, tutta la vita è un cammino di avvicinamento a te, in attesa di poter contemplare per sempre il tuo volto di misericordia. Continua a far udire
la tua voce, che orienta i nostri piedi alla mèta finale dove tu sarai tutto in tutti. Tu sei Dio-con-noi e vivi
e regni nei secoli dei secoli.
T. Amen
La tua luce, o Dio,
ci accompagni sempre e in ogni luogo,
perche contempliamo con purezza di fede
e gustiamo con fervente amore
il mistero di cui ci fai partecipi.
G. Benediciamo il Signore
T. Rendiamo grazie a Dio.
.impegno
Dei 1.440 minuti di cui si compone una giornata,
sarebbe bello dedicarne dieci
per trovare uno spazio di silenzio in cui
leggere un brano del Vangelo di Matteo,
proposto dalla Chiesa in questo Anno Liturgico.