soluzione quarta esercitazione macroeconomia

SOLUZIONE
QUARTA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA
Questa esercitazione riguarda gli argomenti relativi all’economia aperta.
ECONOMIA APERTA
ESERCIZI DA SVOLGERE AD ESERCITAZIONE
1)
L’equilibrio economico di un paese piccolo aperto agli
scambi con l’estero, caratterizzato da perfetta mobilità di
capitali e cambi flessibili, può essere descritto da un
diagramma IS-LM tradizionale. Il governo di questo paese
decide di operare una politica fiscale restrittiva per
riportare in equilibrio il suo bilancio.
a)Scrivete la formula della curva IS e della curva LM nel
caso di economia aperta, avendo cura nello specificare le
nuove variabili rispetto al caso di economia chiusa.
b)Descrivete graficamente ed economicamente gli effetti di
tale manovra sul reddito, il tasso di interesse ed il
tasso di cambio di equilibrio.
c)La Banca Centrale concorda con gli obiettivi del governo
e vorrebbe ridurre gli effetti recessivi della politica
fiscale. Che tipo di politica può adottare? Descrivete
graficamente ed economicamente il nuovo equilibrio e il
processo di aggiustamento.
d)Gli effetti della politica fiscale sarebbero stati
diversi se il paese avesse aderito ad un accordo di cambi
fissi? La Banca centrale avrebbe potuto attenuare gli
effetti recessivi della manovra di politica fiscale?
Motivate la risposta.
1
SOLUZIONE
a)
Curva IS
1+ i e ⎤
⎡
Y = C (Y − T ) + I (Y , i ) + G + NX ⎢Y , Y * ,
E ⎥
1 + i*
⎣
⎦
Curva LM
M
= YL(i )
P
Nel caso di economia aperta, cambia la curva IS, essa
dipende ora anche dai saldi positivi della bilancia
commerciale NX, che sono in funzione del reddito domestico
Y, reddito straniero Y* e dalla parità dei tassi di
1+ i e
E .
interesse E =
1 + i*
b)
Graficamente se G↓ (e/o T↑) a parità di tasso di interesse
si riduce la produzione e quindi la IS si sposta verso il
basso. La LM non si modifica. Il nuovo equilibrio è
raggiunto in corrispondenza di un minor livello del
reddito, di un minor tasso di interesse e di un minor tasso
di cambio.
Da un punto di vista economica la minor spesa pubblica
genera una minor domanda di beni cui consegue una minor
produzione e un minor reddito. Poiché la produzione è
diminuita, diminuisce anche la domanda di moneta, generando
pressioni sul mercato della moneta per ridurre il tasso di
interesse
( M s > M d ⇒ per
ristabilire
l’equilibrio
sul
mercato della moneta la moneta deve essere più attrattiva
delle attività finanziarie alternative e quindi i ↓). La
riduzione del tasso di interesse rende i titoli nazionali
meno attrattivi, i titoli esteri sono relativamente più
convenienti, c’è un deflusso di capitali, si vende valuta
nazionale contro valuta estera e quindi la valuta nazionale
si
deprezza.
Il
minor
tasso
di
interesse
e
il
deprezzamento inducono un aumento della domanda di beni
nazionali che in parte compensa l’effetto negativo della
riduzione della spesa pubblica.
Gli effetti sul mercato monetario e sul mercato valutario
fanno sì che la riduzione iniziale della spesa pubblica non
si rifletta del tutto su una riduzione di Y ma sia
controbilanciata dall’aumento degli investimenti (dovuti
2
alla riduzione di i) e dall’aumento delle esportazioni
nette (dovuto al deprezzamento del tasso di cambio).
i
i
IS
A
IS’
LM
iA
A
iB
B
B
Y
YB
EB
YA
EA
c)
La Banca Centrale può ridurre/controbilanciare gli effetti
recessivi della politica fiscale restrittiva con una
politica monetaria espansiva che riporti il reddito in YA.
La politica monetaria espansiva fa sì che l’eccesso di
offerta di moneta che avevamo già prima sia ancora più
grande e quindi i diminuisca di più e E diminuisca (si
deprezzi) di più di prima. Entrambe queste variazioni hanno
un effetto espansivo sul reddito e controbilanciano la
riduzione di Y dovuta alla riduzione di G (e/o all’aumento
di T)
3
E
i
i
IS
LM’
LM
IS’
A
iA
A
iB
B
B
C
iC
C
Y
YB
YA=YC
E
EC
EB
EA
d)
In cambi fissi la BC deve tenere costante il livello del
tasso di interesse per mantenere fisso il tasso di cambio.
Per annullare gli effetti della politica fiscale sul tasso
d’interesse, dovrà quindi operare una politica monetaria
restrittiva.
Tale
politica
tuttavia
amplificherà
gli
effetti recessivi già innescati dalla politica fiscale
restrittiva.
Se G↓ => Y↓ e E↓. Dato il minor reddito si riduce la
domanda di moneta, ma la Banca Centrale risponde alla minor
domanda di moneta riducendo di un pari ammontare l’offerta
di moneta così che né il tasso di interesse né il tasso di
cambio varino.
Con cambi fissi la politica fiscale è più efficace in
quanto la politica monetaria è accomodante.
4
i
i
IS
LM’
LM
IS’
iA=iC
C
A
B
iB
B
Y
YC
YB
YA
EB
2)
Considerate il sistema economico del
aperto agli scambi commerciali.
Considerando le seguenti equazioni:
C = 10 + 0.2(1 − 0.2)Y
I = 200
G = 100
X = 200
IM = (50 + 0.1Y ) / ε
ε =1
dove
Y * = 490
P = 10
P* = 15
5
Paese
di
A=C
EA=EC
Millions,
E
a) Calcolate il saldo della bilancia commerciale, il
tasso
di
cambio
nominale
e
fornite
una
rappresentazione grafica.
b) Definite la DOMANDA DI BENI NAZIONALI.
c) Definite e calcolate la DOMANDA NAZIONALE.
d) Ipotizzate che i prezzi nazionali si riducano a
5. Spiegate gli effetti sul tasso di cambio
reale, ipotizzando che il tasso di cambio
nominale si uguale a quello calcolato al punto
a).
e) Calcolate la nuova produzione di equilibrio.
SOLUZIONE
a)
NX=X-IM
NX=0
NX=200-((50+0.1Y)/1)=200-(50+0.1*490)=101
BILANCIA COMMERCIALE
6
AVANZO
DELLA
zz
A
45°
Y
Y=490
NX
NX=
101
Y
NX
Il tasso di cambio nominale è dato dalla formula:
ε=
EP
P*
1= E
10
15
7
E=1.5
b)
DOMANDA BENI NAZIONALI
Z=C+I+G+X-IM/ε
Z=10+0.2(1-0.2)Y+200+100+200-(50+0.1Y)
Z=10+0.16Y+500-50+0.1Y
Sostituendo Y
Z=Y=490
c)
DOMANDA NAZIONALE
DD=C+I+G
DD=10+0.2(1-0.2)Y+200+100
Sostituendo Y
DD=10+0.2(1-0.2)*490+200+100=388.4
d)
Nel caso in cui i prezzi si riducano a 5, il nuovo tasso
di cambio reale diventa:
5
=0.5
15
Deprezzamento reale!
I prezzi nazionali si sono dimezzati ed il tasso di
cambio reale si è dimezzato.
ε = 1.5 x
e)
La nuova produzione di equilibrio è:
8
Y=10+0.2(1-0.2)Y+200+100+200-
(50 + 0.1Y )
0.5
Y=10+0.16Y+200+100+200-100-0.2Y
Y=410-0.04Y
Y**=394 La nuova produzione di equilibrio è minore
rispetto alla precedente a causa di una riduzione del
tasso di cambio reale.
Il saldo della bilancia commerciale è pari a NX=21.2
3)
A causa della forte svalutazione dell’Euro, gli Stati Uniti
hanno perso competitività e si trovano in disavanzo di
bilancia commerciale (NX<0).
a) Partendo da questa situazione, quale manovra di politica
economica consentirebbe agli Stati Uniti di aumentare la
produzione e migliorare la bilancia commerciale?
a) Per aumentare la produzione e migliorare la bilancia
commerciale degli USA è necessaria un deprezzamento reale
del dollaro, il tasso di cambio reale si deve ridurre
EP
(ε =
↓ ). Il deprezzamento ha effetti diretti e indiretti
P*
sulla bilancia commerciale.
Gli effetti diretti sono quelli che si hanno a parità di
produzione nazionale e, grazie alla condizione di Marshall
–Lerner, portano a un aumento delle esportazioni nette. In
particolare, per effetto del deprezzamento reale:
1) X ↑: il deprezzamento reale rende i beni USA
relativamente meno costosi in Europa, la domanda
europea di beni americani aumenta e quindi le
esportazioni americane aumentano;
2) IM ↑: il deprezzamento reale rende i beni europei
relativamente
meno
costosi
in
USA,
la
domanda
americana di beni europei diminuisce e quindi le
importazioni americane si riducono;
1
3)
↑ : il prezzo relativo dei beni EU in termini di beni
ε
USA aumenta
aumenta.
e
quindi
il
9
valore
delle
importazioni
Ricordando che NX = X −
IM
ε
notiamo che gli effetti 1)
e 2)
migliorano le esportazioni nette mentre l’effetto 3) le
peggiora ma se vale la condizione di Marshall –Lerner, le
esportazioni
aumentano
in
maniera
sufficiente
e
le
importazioni
diminuiscono
abbastanza
da
compensare
l’aumento del valore dei beni importati cosi che NX
migliora. Graficamente la NX si sposta verso l’alto in NX’.
L’effetto indiretto del deprezzamento si ha via aumento
della domanda estera che induce un aumento della produzione
USA: graficamente la ZZ si sposta verso l’alto in ZZ’ (per
ogni livello di produzione l’aumento delle esportazioni
provoca un aumento della domanda di beni USA pari a ΔX ).
L’aumento
del
reddito
USA
genera
un
aumento
delle
importazioni ma l’aumento delle importazioni indotto da un
aumento della produzione è inferiore al miglioramento della
bilancia
commerciale
indotto
direttamente
dal
deprezzamento.
Il deprezzamento provoca una variazione delle domanda
americana e europea a favore dei beni americani che a sua
volta genera un aumento della produzione americana e un
miglioramento della bilancia commerciale
10
DD
Z
E’
ZZ’
ZZ
E
45°
Y
YTB
Y’
Y
NX
Y
NX’
NX
NX’
NX
11
b) Nell’ipotesi che le autorità di politica economica
ritengano che il livello della produzione sia troppo
elevato, quale manovra consentirebbe di migliorare la
bilancia commerciale facendo ridurre la produzione?
b) Per migliorare la bilancia commerciale e ridurre la
produzione è necessaria una politica fiscale restrittiva
(G↓ e/o T↑ )
Se si riduce G, si riduce la domanda nazionale e per
ristabilire l’equilibrio sul mercato dei beni la produzione
si deve ridurre. La riduzione della produzione genera un
miglioramento della bilancia commerciale.
L’effetto della variazione della spesa pubblica sul reddito
d’equilibrio inferiore a quello che si registrerebbe in
economia chiusa poiché la minor domanda ricade sia sui beni
nazionali sia su quelli esteri (il moltiplicatore è minore
in economia aperta). Graficamente la ZZ si sposta verso il
basso in ZZ’ mentre la NX non si sposta ma dato il minor
livello di produzione ci muoviamo lungo la curva così che
la bilancia commerciale migliora.
12
Z
DD
DD’
E
ZZ
ZZ’
E’
45°
Y
YTB
Y’
Y
NX
Y
NX’
NX
NX
13
c) Per evitare la recessione (cioè mantenere costante la
produzione),
come
dovrebbe
essere
modificata
tale
manovra?
c) Per mantenere costante la produzione è necessaria una
combinazione di politica fiscale e politica di cambio. In
particolare
si
deve
attuare
una
politica
fiscale
restrittiva e una politica di deprezzamento del tasso di
cambio reale.
Se quindi G↓=> Y↓ => IM↓=> NX↑, la bilancia commerciale
migliora;
ε ↓=> per Marshall –Lerner NX↑ e Y↑ , la
bilancia commerciale migliore.
L’effetto finale è che Y torna al suo livello iniziale
mentre la bilancia commerciale migliora.
Per effetto delle due politiche la ZZ non si sposta: la
politica fiscale restrittiva la fa spostare verso il basso,
la politica di deprezzamento la riporta alla sua posizione
originaria. Per effetto del deprezzamento la NX si sposta
verso l’alto.
L’equilibrio sul mercato dei beni è dunque caratterizzati
dallo stesso livello di produzione ma da un miglior saldo
commerciale.
14
Z
DD
DD’
ZZ
E
Δ ε <0
ZZ’
E’
∆G<0
45°
YTB
Y
Y’
Y
N
Y
NX’
NX
NX’
NX
15
Δ ε <0
4)
Il tasso di interesse in Giappone è l’1% e il tasso di
cambio nominale corrente tra Euro ed Yen è 100. A seguito
di una crisi di credibilità, gli operatori finanziari si
attendono un deprezzamento dell’Euro per l’anno successivo
del 10%.
a) Quanti euro guadagnerebbe un risparmiatore europeo che
investisse oggi in titoli di Stato giapponesi a scadenza
annuale?
a) Al tasso di cambio corrente Et=100, con 1 € posso acquistare
100 Yen che se investo in attività finanziarie giapponesi dato il
tasso di interesse giapponese i*= 0.01 tra un anno mi renderanno
100(1+i*)= 100(1+0.01)=101 Yen.
Ottenuto il rendimento in Yen lo devo riconvertire in € in base
al tasso di cambio atteso tra un anno.
Poiché ci aspettiamo un deprezzamento del 10% avremo
Ete+1 − Et
= −0.1 e quindi il tasso di cambio atteso per il
Et
prossimo anno sarà:
Ete+1 = Et − 0.1Et = Et (1 − 0.1) = 0.9 Et = 0.9 ⋅ 100 = 90
€/Y. Riconvertiamo i 101 yen in euro, moltiplicandolo per
l’inverso del tasso di cambio atteso 1 / Eet+1. Avremo quindi
che il corrispondente in euro dell’investimento in yen sarà
101 / Eet+1=101/ 90=1,12 €. Il GUADAGNO sarà 1,12-1=0,12€
b) A parità di altri costi (rischio di cambio e costi di
transazione), se il tasso di interesse in Europa è del
7%, per un investitore europeo sarebbe preferibile
investire in titoli europei o giapponesi? In questo caso
è verificata la parità scoperta dei tassi di interesse?
b) Alla scadenza il rendimento di un risparmiatore europeo
che decidesse di investire in titoli domestici 1 € al tasso
di interesse europeo i= 0.07 sarebbe 1⋅(1+7%)=1,07. Il
GUADAGNO sarebbe 1,07-1=0,07€.
Poiché GuadagnoY= 0,12> Guadagno€=0,07 per l’investitore è
più conveniente investire sul mercato giapponese.
Evidentemente la parità scoperta non è verificata in quanto
esistono possibilità di arbitraggio. Infatti, data la
16
1
si verifica immediatamente
Ete+1
che 1,07≠100x1,11x(1/90,91, 1,07≠1.12.
parità scoperta 1 + it = Et (1 + it* )
ESERCIZI AGGIUNTIVI
1)
a)
Scrivete
e
commentate
la
parità
(scoperta)
dei
tassi
d’interesse, indicando con Eet+1 il tasso di cambio futuro
nominale atteso. Cambia la parità dei tassi d’interesse in
presenza di tassi di cambio fissi? Spiegate.
In
un’economia
un’imminente
Centrale
aperta
i
mercati
rivalutazione
annuncia
di
e
finanziari
allo
non
voler
stesso
si
tempo
diminuire
aspettano
la
il
Banca
tasso
d’interesse domestico.
b1) Descrivete i possibili effetti della rivalutazione
sul
rendimento
atteso
dei
titoli
domestici
e
sulla
bilancia commerciale.
b2)
Ipotizzate
che
la
bilancia
commerciale
sia
attualmente in disavanzo. Quale manovra di politica
economica dovrebbe attuare la BC per evitare un
ulteriore peggioramento? Spiegate.
c)
Supponete che il tasso di cambio reale si deprezzi del 12%.
Per ognuno dei seguenti casi, spiegate brevemente se è
soddisfatta la condizione di Marshall-Lerner e quale
effetto ha il deprezzamento del 12% su NX e su Y.
1) X aumenta del 4% e IM diminuisce del 6%
2) X aumenta del 7% e IM diminuisce del 4%
17
3) X aumenta del 7% e IM diminuisce del 6%
4) X aumenta del 6% e IM diminuisce del 7%
5) X aumenta del 5% e IM diminuisce del 9%
SOLUZIONE
a)
La
formula
della
parità
dei
tassi
di
interesse
è:
Ete+1 − Et
, ad indicare che il tasso d’interesse nominale
it ≅ i −
Et
*
domestico
è
all’incirca
deprezzamento
sistema
di
atteso
cambi
uguale
del
fissi,
al
tasso
tasso
cambio.
naturalmente,
estero
Nel
il
meno
caso
di
il
un
deprezzamento
atteso è uguale a zero, in quanto Et è costante nel tempo.
Quindi
la
parità
si
riduce
ai
soli
tassi
di
interesse
nominali.
b1)
L’attesa di una rivalutazione, a parità di i e i* ,
rende più convenienti i titoli nazionali, in quanto il
rendimento
quanto
atteso
riguarda
dei
titoli
la
esteri
bilancia
diminuisce.
commerciale,
Per
un
apprezzamento del tasso di cambio nominale causerebbe un
incremento
del
tasso
di
cambio
reale
(ε
=
EP/P*),
riducendo la convenienza del’acquisto di beni nazionali
all’estero e aumentando quella delle importazioni, il
cui prezzo relativo diminuirebbe. In altre parole le
18
esportazioni
diluirebbero
mentre
le
importazioni
salirebbero, implicando un disavanzo commerciale.
b2)
La
manovra
adatta
consisterebbe
in
una
politica
monetaria espansiva. Questa conduce ad un deprezzamento
reale (E↓Æ ε↓), rendendo i beni nazionali relativamente
meno costosi all’estero e aumentando la domanda interna
di beni nazionali rispetto alle importazioni, le quali
diminuiscono.
c)
Le esportazioni nette sono date dalla differenza tra
esportazioni ed importazioni, calcolando il loro valore in
termini dei beni nazionali: NX = X – IM/ε, dove 1/ε
rappresenta il prezzo dei beni esteri in termini dei beni
domestici. La condizione di Marshall-Lerner associa ad ogni
deprezzamento reale un aumento delle esportazioni nette.
Affinché tale relazione sia soddisfatta è necessario che
l’effetto congiunto di un deprezzamento sulle esportazioni
(↑) e sulle importazioni (↓) sia tale da più che compensare
1
l’aumento di valore delle importazioni dovuto a (
↑ ).
ε
Utilizzando i tassi di crescita, la condizione di MarshallLerner risulta soddisfatta se a seguito di un deprezzamento
gNX = gX – gIM/ε = gX – (gIM - gε) = gX – gIM + gε) > 0.
Vediamo cosa accade nei diversi casi proposti:
2. gNX = 4 - (- 6) -12 < 0. Perciò la condizione non è
soddisfatta: le esportazioni nette diminuiscono e di
conseguenza anche il reddito.
3. gNX = 7 - (- 4) -12 < 0.
No. NX ↓, Y↓.
4. gNX = 7 - (- 6) -12 > 0.
Sì. NX ↑, Y ↑.
5. gNX = 6 - (- 7) -12 > 0.
Sì. NX ↑, Y ↑.
6. gNX = 5 - (- 9) -12 > 0.
Sì. NX ↑, Y ↑.
2)
a) Nel 1997 il tasso di cambio lira-sterlina era di 3000
lire per sterlina. Se il tasso d’interesse ad un anno
era 10% in Italia e 8% nel Regno Unito, qual era il
tasso di cambio lira-sterlina atteso nel 1998,
19
assumendo che valesse la parità scoperta dei tassi
d’interesse?
b) Se oggi il tasso d’interesse ad un anno fosse 2% negli
USA, e 4% nell’area euro, quale sarebbe il tasso di
cambio atteso tra un anno se valesse la parità
scoperta dei tassi di interesse ed il tasso di cambio
oggi fosse 1 dollaro per euro?
SOLUZIONE
a) Un britannico avrebbe investito in titoli britannici
con un tasso inferiore rispetto a quello italiano se
si fosse aspettato un apprezzamento della sterlina,
cioè se fosse valsa la relazione (dove i* è il tasso
italiano ed i il tasso britannico):
(1+i)=(1+i*)( Et /Eet+1)
Nel nostro caso:
Eet+1=(1+i*) Et/(1+i)=1,1*3000/1.08=3055,5556
Il tasso di apprezzamento della sterlina è all’incirca
pari al e=2%.
Da notare che:
⎛ E e t +1 ⎞
Et
⎜
⎟
=
E e t +1 ⎜⎝ Et ⎟⎠
−1
⎛ E e t +1 − Et
= ⎜⎜1 +
Et
⎝
⎞
⎟⎟
⎠
−1
= (1 + e) −1
Quindi:
(1 + i )(1 + e) = (1 + i*) ⇔ e ≈ i * −i = 10% − 8% = 2%
b) In questo caso invece un europeo investirebbe in
titoli americani se si aspettasse un deprezzamento
dell’euro rispetto al dollaro. Vale cioè la relazione:
(1+i)=(1+i*)( Et /Eet+1)
cioè in questo secondo caso:
Eet+1=(1+i*) Et/(1+i)=1,02*1/1,04=0.9807
(1 + i)(1 + e) = (1 + i*) ⇔ e ≈ i * −i = 2% − 4% = −2%
20
3)
Considerate l’economia aperta agli scambi con l’estero del
Paese di Yoko,in cui il tasso di cambio e prezzi sono fissi
ed
esiste
sistema
solo
il
economico
mercato
dei
presenta
un
beni.
In
avanzo
equilibrio,
della
il
bilancia
commerciale.
a) Discutete
graficamente
gli
effetti
sul
reddito
di
equilibrio e sul saldo della bilancia commerciale di un
aumento esogeno della spesa pubblica.
b) La variazione della spesa pubblica ipotizzata al punto
precedente influenza il reddito che pareggia la bilancia
commerciale? Commentate brevemente la vostra risposta.
SOLUZIONE
a) Partendo
dal
punto
A
(YA,
NXA>0),
un
aumento
della
spesa pubblica induce un aumento della spesa autonoma,
quindi
della
domanda
aggregata
e
del
reddito
di
equilibrio. Le curve ZZ e DD si spostano in alto di un
ammontare pari a ΔG: il nuovo reddito di equilibrio
sarà
YB
e
peggiorerà.
il
saldo
della
bilancia
(G↑ ⇒ Y ↑ ⇒ IM↑ ⇒ NX↓)
21
commerciale
DDB
Z
ZZB
DDA
ZZA
B
A
ΔG
45°
YTB
YA
NX
YB
Y
NXA
Y
NXB
B
c) YTB
non
varia
parallelamente
parchè
verso
la
ZZ
l’alto
e
nella
la
DD
stessa
si
spostano
misura
(ΔG),
quindi si intersecano in corrispondenza dello stesso YTB.
Per
di
più
la
curva
NX
non
22
si
sposta,
in
quanto
la
variazione di G non influenza le esportazioni nette per
ogni dato livello del reddito Y.
4)
Considerate l’economia aperta di Westfalia, priva di
mercati finanziari, con tasso di cambio e prezzi fissi. In
equilibrio, la bilancia commerciale di tale paese è in
disavanzo.
a) Ipotizzate che il governo intraprenda misure di
politica economica che provocano un deprezzamento
reale della valuta nazionale. Supponendo che sia
valida la condizione di Marshall-Lerner, discutete gli
effetti della manovra sul reddito di equilibrio, e sul
saldo della bilancia commerciale.
b) Considerate ora un aumento del reddito estero.
Discutete le differenze fra questo caso e quello
analizzato al punto a).
23
SOLUZIONE
a)
Z
DD
ZZB
B
ZZA
A
45°
NX
YA
YTB
YB
Y
Y
NXB
NXA
B
NXB
NXA
Deprezzamento reale: ε↓ ⇒ per M-L
NX↑⇒ Y↑.
Aumenta la produzione interna, e migliora il saldo della
bilancia commerciale.
24
b) Y* ↑
Z
DD
ZZB
B
ZZA
A
45°
YTB
YA
Y
YB
NX
Y
NXB
NXA
NXB
NXA
Y*↑ ⇒ NX↑ ⇒ Y↑
In entrambi i casi (a e b) si ottengono miglioramenti nel
reddito e nella bilancia commerciale.
Tuttavia nel punto a) si ottengono effetti redistributivi
(peggiora la situazione di chi acquista molti beni
d’importazione); nel punto b) l’effetto risulta invece
neutrale.
Vedi Blanchard, ultima edizione, pagina 412, per l’esempio
del deprezzamento del peso in Messico nel 1994-1995.
25
5)
26
6)
27
7)
28
8)
29
9)
30
10)
31