MERCATO DEI BENI IN ECONOMIA APERTA Esportazioni (X), importazioni (IM). grado di apertura commerciale = (esportazioni + importazioni)/PIL Quest’ultimo è tanto più elevato quanto più: il paese è piccolo e geograficamente prossimo ad altre economie. Ad esempio, rapporto esportazioni/Pil (%): – Stati Uniti e Giappone presentano i valori più bassi (11%, 14%) – Il Belgio mostra i valori più elevati (88%) esportazioni nette o saldo della bilancia commerciale (NX) = 1 esportazioni-importazioni (in valuta nazionale)= X − IM. ε N.B. Le importazioni devono essere espresse in valuta nazionale, per questo motivo sono divise per il tasso di cambio reale Modello reddito-spesa in economia aperta • Assenza di mercati finanziari, il tasso d’interesse esiste ma lo consideriamo una variabile esogena, non ci poniamo la questione di come è determinato. Domanda nazionale di beni (da parte dei residenti) D=C+I+G - importazioni (domanda nazionale di beni esteri) + esportazioni (domanda estera di beni nazionali) = domanda di beni nazionali (prodotti all’interno della nazione). Questa in equilibrio è identificata con il PIL. Z ≡ C + I + G + X − IM / ε ≡ C + I + G + NX Determinanti di C, I, G (già studiate) • Il consumo dipende dal reddito disponibile: C = f (Y − T ) • L’investimento dipende dal livello di reddito e dal tasso di interesse reale r: I = f (Y , r ) • La spesa pubblica è una variabile esogena: G La quantità di importazioni IM dipende: • positivamente dal livello di reddito Y • positivamente dal tasso di cambio reale ε (quanto maggiore è il prezzo dei beni nazionali rispetto ai beni esteri, tanto maggiore sarà la domanda di beni esteri) Le importazioni possono essere scritte come: IM = f (Y , ε ) = q1Y + q2ε + + q1 e q 2 sono propensioni marginali a importare I segni sotto le variabili sono quelli delle derivate di IM rispetto a ciascuna variabile La quantità delle esportazioni X dipende: • positivamente dal reddito estero Y* • negativamente dal tasso di cambio reale ε (quanto maggiore è il prezzo dei beni nazionali rispetto ai beni esteri, tanto minore sarà la domanda estera di beni nazionali) Le esportazioni possono essere scritte come: X = f (Y * , ε ) = x1Y * − x2ε + − x1 e x 2 sono propensioni marginali a importare I segni sotto le variabili sono quelli delle derivate di X rispetto a ciascuna variabile Modello linearizzato: a) Domanda di beni nazionali: Z = C (Y − T ) + I (Y , r ) + G + X (Y * , ε ) − IM (Y , ε ) / ε Z = c0 + c1 (Y − T ) + I + d1Y − d 2 r + G + X − (q1Y + q 2 ε ) / ε Z = c0 + c1Y − c1T + I + d 1Y − d 2 r + G + X − [ q1 ε Y − q2 ] q Z = c1 + d 1 − 1 Y + c0 − c1T + I + G − d 2 r + X − q 2 ε Nel piano Y (ascisse) – ZZ (ordinate): q Inclinazione c1 + d1 − 1 minore della domanda nazionale (D), che ha inclinazione (c1 + d1 ) ε Intercetta A’= c0 − c1T + I + G − d 2 r + X − q 2 maggiore1 della domanda nazionale vista nel cap. 3 e [ ] [ corrispondente all’economia chiusa (D), la quale ha intercetta c0 − c1T + I + G − d 2 r Ricordiamoci cosa determina X (reddito estero e tasso di cambio). ] b) Esportazioni nette NX = X − (q1Y + q 2 ε ) / ε NX = X − q1 ε Y − q2 Nel piano Y (ascisse) – NX (ordinate): q Inclinazione negativa − 1 ; intercetta positiva ( X − q 2 ) ( v. nota 2). ε c) Equilibrio nel mercato dei beni in economia aperta: Y=Z q Y = c1 + d 1 − 1 Y + A' ε 1 Yeq = A' q1 1 − c1 − d 1 + ε In economia aperta il moltiplicatore è minore: ogni aumento di reddito generato da un aumento della spesa autonoma va in parte in domanda di beni d’importazione. 1 Si ipotizza che x1Y * − x2ε − q 2 = X − q 2 > 0 Il livello di produzione in corrispondenza del quale si ha equilibrio della bilancia commerciale (YTB) è dato dalla condizione: NX=0, ossia X = IM / ε , ossia Z=D. Solo in caso di pareggio della bilancia commerciale Yeq corrisponde a YTB. Esempio di pareggio della bilancia commerciale: in equilibrio (ZZ=45°) ZZ=DD 45 ZZ , DD ° DD ZZ Y equil . = Y TB Y equil . = Y TB Y NX Y NX Esempio di avanzo della bilancia commerciale: in equilibrio (ZZ=45°) ZZ>DD ZZ 45 , DD ° DD ZZ Yequil . Y TB Yequil . Y TB Y NX NX Y Esempio di disavanzo della bilancia commerciale: in equilibrio (ZZ=45°) ZZ<DD ZZ 45 , DD ° DD ZZ Y TB Y TB Yequil . Yequil . Y NX NX Y N.B. Per i seguenti esercizi di statica comparata trascureremo qualsiasi variazione della pendenza delle rette (come nel libro di testo). Solo SPOSTAMENTI PARALLELI delle rette! Politica fiscale espansiva ( es: G↑) partendo da pareggio bilancia commerciale: Se G ↑, la spesa autonoma ↑, Y ↑, IM ↑ e questo effetto sarà molto forte per i paesi che hanno un’alta percentuale di importazioni relativamente al PIL (alto q1), ossia i paesi piccoli. L’effetto sul reddito non è forte come in un’economia chiusa perché il moltiplicatore è minore (ed e’ tanto minore quanto più è alto q1). Inoltre X ↔ (perché gli stranieri non risentono dell’aumento della domanda nazionale dovuta alla nostra politica fiscale espansiva) quindi non si riesce a compensare l’aumento di importazioni. Quindi NX ↓. Il problema importante per i paesi piccoli (vedi Belgio vs. US). Aumento del reddito estero ( Y*↑) partendo da pareggio bilancia commerciale: ricordatevi che Y* determina positivamente X Caso da analizzare a esercitazione Deprezzamento ( ε↓) partendo da pareggio bilancia commerciale: Z ≡ C + I + G + X − IM / ε 1) X ↑ perché i beni nazionali sono più convenienti per gli stranieri, NX ↑ 2) IM ↓ perché i beni stranieri sono meno convenienti per noi, NX ↑ 3) 1 / ε ↑ aumenta il costo delle importazioni, NX ↓ Marshall-Lerner (condizione di-): 1) e 2) prevalgono su 3) Condizione riassunta nella curva J: Effetti di un deprezzamento: Si noti che il grafico è identico a quello relativo all’aumento del reddito estero. Risparmio: Nel cap. 3 avevamo visto che il risparmio delle famiglie finanzia gli investimenti privati (I) e l’eccesso di spesa pubblica sulle tasse, G-T (chiamiamolo investimento pubblico). In economia aperta il risparmio delle famiglie finanzia anche gli investimenti all’estero. Perche’? Y=C+I+G+NX Y- C = I+G+NX Y- C -T= I+G-T+NX Infatti, se NX e’ positivo (saldo della bilancia commerciale in attivo, approssimabile al saldo positivo del conto corrente della bilancia dei pagamenti) il saldo del conto finanziario della bilancia dei pagamenti deve essere negativo. Pertanto il paese in questione investirà in attività estere (es. aumento di partecipazioni in imprese estere tramite acquisto di azioni) più di quanto gli stranieri investiranno in attività del paese. Questo significa che gli investimenti netti esteri del paese aumentano e sono finanziati dal risparmio delle famiglie.