FARMACODINAMICA La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d’azione dei farmaci. La farmacodinamica si propone di: identificare i siti d’azione dei farmaci delineare le interazioni fisiche o chimiche tra farmaco e cellula caratterizzare la sequenza completa farmaco-effetto definire le basi per l’uso razionale dei farmaci e per il disegno di nuovi farmaci FARMACODINAMICA Gli effetti terapeutici e tossici dei farmaci traggono origine dalle loro interazioni con molecole presenti nell’organismo. Per lo più i farmaci agiscono combinandosi con macromolecole specifiche in modo tale da alterarne le proprietà biochimiche e biofisiche. Si definisce RECETTORE il componente di una cellula che interagisce con un farmaco dando inizio alla catena di eventi biochimici che portano agli effetti farmacologici osservati. I RECETTORI E’ definita recettore qualsiasi macromolecola funzionale dell’organismo che lega un farmaco Sono recettori per i farmaci: * * * * recettori per i neurotrasmettitori e gli ormoni enzimi canali ionici acidi nucleici I recettori determinano le relazioni quantitative tra dose ed effetti farmacologici I recettori sono responsabili della selettività dell’azione farmacologica I farmaci influenzano in modo quantitativo le funzioni fisiologiche delle cellule bersaglio, ma non impartiscono nuove funzioni I RECETTORI Meccanismi di trasduzione del segnale INTERAZIONE FARMACO-RECETTORE L’interazione tra un farmaco e un recettore segue la legge dell’azione di massa. Il farmaco interagisce con un recettore e l’effetto risultante è proporzionale al numero dei recettori occupati INTERAZIONE FARMACO-RECETTORE Il legame farmaco-recettore è: SATURABILE STEREOSPECIFICO REVERSIBILE L’interazione farmaco-recettore è responsabile degli effetti farmacologici e degli effetti indesiderati (es beta-bloccanti, neurolettici, aspirina). Sottotipi recettoriali SOTTOTIPI RECETTORIALI INTERAZIONE FARMACO-RECETTORE L’interazione tra farmaco e recettore è mediata da legami chimici deboli come : ponti idrogeno forze di van der Waals interazioni idrofobiche INTERAZIONE FARMACO-RECETTORE Il legame tra farmaco e recettore è stereospecifico INTERAZIONE FARMACO-RECETTORE F+R v1=v2 v1 FR v2 v1 = K1[F][R] K1[F][R] = K2[FR] Kd = [F]([RT]-[FR]) [FR] v2 = K2[FR] Kd = K2/K1 = [F][R] [FR] [RT] = [R]+[FR] kd [FR] = ([RT]-[FR])[F] Kd [FR] =[RT][F]-[FR][F] Kd[FR] + [FR][F] = [F][RT] [FR](Kd + [F]) = [F][RT] [FR] = [F][RT] Kd + [F] Se Kd = [F] Iperbole rettangola [FR]= [RT] 2 Kd è la concentrazione di farmaco che occupa la metà dei recettori INTERAZIONE FARMACO-RECETTORE L’interazione tra farmaco e recettore è saturabile Il legame tra farmaco e recettore aumenta all’aumentare della dose. Tuttavia con il crescere delle dosi l’incremento del legame si attenua fino a scomparire. Interazione farmaco-recettore L’effetto è proporzionale al numero dei recettori occupati E = [FR] Emax = [RT] E = Emax [F] kd + [F] se kd = [F] E = ½ Emax Kd è la concentrazione di farmaco che dà la metà dell’effetto massimo CURVE DOSE-RISPOSTA L’effetto di un farmaco è proporzionale al numero di recettori occupati, quindi aumenta all’aumentare della dose. L’effetto massimo si verifica quando tutti i recettori sono occupati. Effetto Effetto massimo Dose efficace media DE50 Dose (Log) FARMACI AGONISTI Si definisce AGONISTA un farmaco che si lega ad un recettore e genera una risposta biologica. Generalmente un agonista riproduce gli effetti dei composti endogeni. FARMACI AGONISTI efficacia potenza POTENZA La potenza è indice della dipendenza dell’effetto dalla dose del farmaco. E’ uguale alla affinità del farmaco per il recettore. La posizione della curva dose-risposta sull’asse delle ascisse rispecchia la potenza del farmaco. La potenza influenza la dose necessaria per ottenere un determinato effetto. POTENZA EFFICACIA Si definisce EFFICACIA di un farmaco l’entità massima dell’effetto che esso può indurre. L’altezza della curva dose-risposta rispecchia l’efficacia. L’efficacia non dipende dalla dose, ma è indice dell’attività intrinseca del farmaco nell’indurre un determinato effetto. EFFICACIA In base alla ATTIVITA’ INTRINSECA i farmaci sono classificati in: AGONISTI attività intrinseca = 1 ANTAGONISTI attività intrinseca = 0 AGONISTI PARZIALI 0 < attività intrinseca <1 ANTAGONISTI Gli antagonisti sono farmaci che si legano con alta affinità ai recettori, ma non sono in grado di indurre di per sé una risposta biologica. Gli antagonisti possono agire con due meccanismi diversi, producendo un effetto “sormontabile” o “insormontabile” Gli antagonisti si classificano in: ANTAGONISTI COMPETITIVI ANTAGONISTI NON COMPETITIVI ANTAGONISTI COMPETITIVI Gli antagonisti competitivi si legano reversibilmente allo stesso sito a cui si lega l’agonista. Le due molecole perciò competono per un sito comune. Antagonista Agonista endogeno ANTAGONISTI COMPETITIVI ANTAGONISTI COMPETITIVI ANTAGONISTI NON COMPETITIVI Gli antagonisti non competitivi possono agire con due meccanismi: 1. interagiscono in modo irreversibile con lo stesso sito dell’agonista. 2. si legano ad un sito del recettore diverso da quello occupato dall’agonista (meccanismo allosterico). ANTAGONISTI NON COMPETITIVI ANTAGONISTI NON COMPETITIVI Recettori costitutivamente attivati e agonisti inversi Secondo la teoria classica dell’occupazione del recettore il complesso farmaco-recettore, FR, è l’unica entità in grado di generare una risposta biologica, mentre F o R da soli sarebbero inattivi. Negli ultimi anni ci si è resi conto che questa affermazione non è sempre vera. Si è scoperto che molti recettori, particolarmente quelli a sette domini transmembrana, hanno la capacità di generare un segnale anche quando non sono occupati, cioè in assenza dell’agonista. Questi recettori vengono definiti costitutivamente attivati Recettori costitutivamente attivati e agonisti inversi Secondo la teoria classica l’agonista legandosi al recettore ne induce il cambiamento da una conformazione biologicamente inattiva ad una attiva, capace cioè di trasdurre un segnale. Secondo la teoria dell’attivazione costitutiva, i recettori esistono naturalmente in due stati possibili, uno R inattivo e uno R* attivo, in equilibrio tra loro. F + R F + R* FR FR* Nella maggior parte dei casi l’equilibrio sarebbe spostato verso sinistra. Nel caso dei recettori costitutivamente attivati l’equilibrio è sopostato in modo più o meno marcato verso R* e pertanto si osserva un effetto biologico anche in assenza di ligando Recettori costitutivamente attivati e agonisti inversi F + R F + R* FR FR* Nell’ambito di questa teoria si definisce agonista quel farmaco che mostra una affinità per R* maggiore che per R. La formazione del complesso FR* sarebbe favorita e ciò sposterebbe l’equlibrio tra FR e FR* a favore di quest’ultimo. In questo ambito si definiscono agonisti inversi quei farmaci che avendo un’affinità maggiore per R che per R* facilitano la formazione di FR rispetto a quella di FR* e quindi destabilizzano la conformazione biologicamente attiva del recettore. Gli agonisti inversi pertanto hanno una azione opposta a quella degli agonisti e diminuiscono l’attività basale del sistema. L’interazione farmaco-recettore è responsabile degli effetti terapeutici e degli effetti tossici dei farmaci INDICE TERAPEUTICO IT = DT50/DE50 Margine di sicurezza = DT1/DE99 INDICE TERAPEUTICO L’indice terapeutico è un indice della sicurezza di un farmaco. I farmaci che hanno un alto indice terapeutico sono sicuri I farmaci che hanno un basso indice terapeutico sono poco maneggevoli Alto indice terapeutico Basso indice terapeutico I recettori a sette domini transmembrana I recettori a sette domini transmembrana cAMP, cGMP IP3, diacilglicerolo Recettori accoppiati alla adenilico ciclasi Recettori associati alla PLC Recettori associati ai canali ionici Recettori per i fattori di crescita I recettori-canale Elenco dei principali recettori-canale e delle loro subunità recettore trasmettitore Subunità clonate nicotinico AMPA Kainato NMDA 5-HT3 Acetilcolina Glutammato Glutammato Glutammato Serotonina α1-9, β1-4, γ, δ, ε GABA-A GABA α1-6, β1-3, γ1-3, δ GluR1-7 KA1-2 NR1, NR2A-D Il Recettore per il GABA Desensitizzazione dei recettori legati alle proteine G From: Pierce,KL, Premont RT, Lefkowitz RJ, Nat Rev Mol Cell Biol 3, 2002 Desensitizzazione dei recettori legati alle proteine G GPCR dimerization