IL CULTO CRISTIANO IN ISPIRITO E VERITA’ A) INTRODUZIONE La novità sostanziale che l’Evangelo ha portato nella Chiesa, è la nuova dimensione del rapporto del credente col suo Signore, “In Spirito e Verità” , (Giov. 4:23-24) infatti il culto cristiano si contraddistingue dagli altri culti cerimoniali per la sua spontaneità. Con la morte di Gesù Cristo sulla croce, la cortina del tempio si squarciò, e questo evento non ha significato solamente una libertà di accesso alla presenza del Padre, ma anche un diverso modo di avere rapporto con Lui, non più attraverso riti sacrificali e offerte propiziatorie come nell’A.T., ma in Ispirito e Verità cioè attraverso un culto spirituale e conforme alla verità dell’Evangelo. Pertanto vi è una sostanziale differenza tra il culto cerimoniale dell’A.T. o di alcuni culti formali di alcune denominazioni cristiane, ed il culto cristiano evangelico considerato in Ispirito e Verità: CULTO Cerimoniale CULTO Evangelico Formale In luogo “Sacro” Ascoltato Rituale Spontaneo Ovunque Partecipato Guidato dallo Spirito B) IL CULTO IN ISPIRITO L’espressione “In Ispirito”, manifesta l’esigenza di una celebrazione di natura spirituale, non liturgica e formale quindi fine a se stessa, bensi una adorazione spirituale, cioè il culto deve essere spirituale (Rom. 12:1-2), cosa significa ciò: 1. Il Culto è Spirituale perche impegna la parte spirituale dell’uomo o meglio del credente; Il nostro culto non è costituito da forme esterne che sono ipocrisia, ma espresso col cuore e con la mente cioè con la parte interiore del nostro essere. (Is. 29:13); (Mar. 7:6-8); 2. Il Culto è Spirituale perche è guidato dallo Spirito Santo unica guida insostituibile; Il culto evangelico è celebrato dagli uomini ma sotto l’impulso e la guida dello Spirito di Dio. La chiesa primitiva cresceva sotto la guida dello Spirito Santo (Atti 9:31); Anche Paolo conferma ai Corinti che la diversità dei doni presenti nella Chiesa, è frutto dell’opera dello Spirito Santo (I° Cor. 12:3,11); ed infine lo stesso Paolo rassicura i Filippesi (Fil. 3:3). 3. Il Culto è Spirituale perche è offerto nella libertà dello Spirito Santo; Il culto cristiano che traspare dalle scritture, è un culto non formale e rigido ma lasciato libero alle manifestazioni dello Spirito sottoposto alla Parola ma libero nella lode, nella adorazione e nel ringraziamento, ed ogni cosa fatta con decoro ed ordine. (I° Cor. 14:40) (Gal. 5:13). Questa libertà che abbiamo nel Signore è attuabile solo per mezzo della Fede (Ef. 3:12); Questa libertà di accesso ci è pervenuta attraverso il sangue di Gesù (Ebr. 10:19); Questa libertà di lode e comunione è realizzata in virtù di una presenza reale dello Spirito di Dio in mezzo ai credenti (II° Cor. 3:17); C) IL CULTO IN VERITA’ L’espressione “In Verità”, invece sottolinea l’esigenza di una celebrazione conforme alla verità, legata a ciò che risulta essere scritto nella Parola, non quindi un culto di precetti d’uomini, ma svolto secondo i comandamenti di Dio (I° Cor. 14:37), (I° Cor. 5:8), secondo la legge (II° Tim. 2:5). Quale verità allora è espressa nella Parola di Dio: 1 1. Il Culto in Verità sottolinea l’esigenza di avere Comunione con Dio; Nel culto cristiano sia pubblico che privato, la scrittura insegna che si deve realizzare il “Contatto Personale con Dio” cioè quella comunione che ti consente di dare la lode e l’ubbidienza, ma anche di chiedere e quindi ricevere da Lui, (Giov. 15:16; 16:23-24); 2. Il Culto in Verità sottolinea la necessità di offrirlo a Dio per mezzo di Cristo; Il culto evangelico è celebrato dagli uomini ma nel nome di Gesù, (I° Pie. 2:5) non vi sono sostituti tra Dio e gli uomini, infatti Gesù e anche l’unico mediatore (I° Tim. 2:5); (Atti 4:12); (I° Giov. 2:1-2); Per essere conforme alla verità il culto deve essere offerto anche solo a Dio e non ad altri Dei (Es. 20:3), (Luca 4:8), il culto offerto ai “Santi” pertanto per la scrittura è un culto idolatra non conforme alla Verità (Atti 10:25-26; 14:15). Si vuole anche sottolineare che quando siamo in presenza di culti in cui la gloria e l’esaltazione vanno agli uomini, anche quello non è un culto in verità. 3. Il Culto in Verità impone la necessità di una adorazione spirituale secondo la natura di Dio; Il culto cristiano deve essere vero e reale e deve essere celebrato in Ispirito perché Dio è vero ed è Spirito (Giov. 4:24), (I° Giov. 5:20-21); Anche la presenza delle immagini e delle sculture sacre nel culto non rispecchia la verità Biblica (Es. 20:4-6), (Rom. 1:22-24), (Is.40:18-26); la chiesa primitiva non usava statue ed immagini, queste entrarono nei luoghi sacri solo dopo il III° secolo per motivi ornamentali e solo dopo si trasformarono in statue venerate ed adorate. CONCLUSIONE Vi è un’ultima ma sostanziale caratteristica che contraddistingue il culto cristiano evangelico espresso in Ispirito e Verità da quelli cerimoniali e formali, ed è la necessità che il credente sia presente e partecipi al culto attivamente, (I° Cor. 14:26), (Ebr. 10:25), non si possono accettare nuove forme di culto cosiddette “on-line” cioè in teleconferenza a distanza, e personalmente diffido in una partecipazione spirituale ad un culto solo televisivo, voglio aggiungere che si può altresì essere presenti col corpo in chiesa mentre si celebra il culto ma esserne assenti con la mente ed il cuore, in altri termini il credente non deve solo assistere al culto passivamente, bensi deve offrire il culto partecipare in prima persona al culto. In definitiva la grandezza e la meravigliosità del culto in Ispirito e Verità, stà nella presenza e nella comunione del Signore con i credenti, ma anche nel celebrare un culto secondo il non oltre quel che è scritto. (I° Cor. 4:6). Fiorilla Pino 2