Teoria dei numeri Lezione del giorno 7 maggio 2009 Anche nel caso in cui il numero di Mersenne Mp non sia primo, i fattori primi di Mp hanno una struttura particolare: Teorema. Se p è un primo >2, per ogni fattore primo q di Mp=2p-1 si ha q 1 (mod p), quindi q=1+kp con k naturale (e in particolare k pari), e inoltre si ha q 1,7 (mod 8). Dimostrazione: Essendo Mp dispari, si ha q>2, quindi q dispari. Poiché 2p 1 (mod Mp), anche 2p 1 (mod q), dunque [2]p=[1] in Zq* e se s è il periodo di [2] in Zq*, si ha sp, da cui, essendo p primo, s=p (perché s1 in quanto [2][1]). Il periodo s=p è divisore della cardinalità q-1 di Zq* , dunque q 1 (mod p), q=1+kp con k naturale (e in particolare k pari perché q,p sono dispari). Infine, posto k=2t, [2](q-1)/2=([2]p)t=[1] in Zq* , 2(q-1)/2 1 (mod q), e per il criterio di Eulero 2 è resto quadratico modulo q, dunque (2/q)=1, e ciò avviene solo per q 1,7 (mod 8). Per trovare un fattore primo di Mp (con p primo >2 fissato), si può procedere allora facendo assumere in successione al parametro t i valori interi positivi t=1,2,…., e verificando con l’algoritmo della divisione se il numero q=1+2tp è 1,7 (mod 8) ed è divisore di Mp. Il minimo valore di t per cui q=1+2tp è divisore di Mp fornisce con certezza un valore primo q (se q non fosse primo avrebbe un divisore primo q1<q, ma q1 sarebbe a maggior ragione divisore di Mp, quindi sarebbe della forma q1=1+2t1p con t1<t, contro la minimalità di t). Dopo avere trovato un fattore primo q di Mp, si può ripetere il ragionamento sul numero Mp/q per trovare altri fattori primi di Mp e pervenire alla completa fattorizzazione di Mp in prodotto di primi. Numeri perfetti. Un numero naturale n>1 è detto perfetto se n è la somma dei suoi divisori <n. Per esempio n=6 è perfetto in quanto 6=1+2+3; n=8 non è perfetto in quanto 81+2+4. Se per ogni naturale n definiamo la funzione (n) uguale alla somma di tutti i divisori di n (incluso n), si ha che un naturale n>1 è perfetto se e solo se (n)=2n. Se n è un naturale >1, e se la fattorizzazione di n in prodotto di potenze di primi distinti è: n= p1k1 p 2 k 2 ....p r k r (pi primi distinti, ki>0) allora (per la fattorizzazione unica) ogni divisore d di n ha la forma: d= p1h1 p 2 h 2 ....p r h r con 0 hi ki per ogni i=1,….,r dunque si ha la seguente formula per il calcolo di (n): (n)= r p1h i 1 0 h i k i 1 p 2 h 2 ....p r h r Teorema. Se n,m sono naturali >1 coprimi, si ha (nm)=(n)(m). Dimostrazione: Se le fattorizzazioni di n,m in prodotto di potenze di primi distinti sono rispettivamente: n= p1k1 p 2 k 2 ....p r k r m= p r 1k r 1 p r 2 k r 2 ....ps k s la fattorizzazione di nm in prodotto di potenze di primi distinti è: nm= p1k 1 p 2 k 2 ....p r k r p r 1k r 1 p r 2 k r 2 ....p s k s e per la proprietà distributiva si ottiene: (n)(m)= ( 0 h i k i p1h 1 ....p r h r )( p r 1 h 0 h i k i r 1 ....p s h s ) = p1h p 2 h 1 0 h i k i 2 ....p r h s =(nm). Vedremo che vi è uno stretto legame fra la teoria di numeri perfetti e quella dei numeri di Mersenne. Cominceremo con la dimostrazione del seguente risultato di Euclide: dato il numero di Mersenne primo Mk=2k-1 (quindi con k primo), il numero naturale n=2k-1Mk=2k-1(2k-1) è perfetto. Teorema (Euclide). Se il numero di Mersenne Mk=2k-1 è primo, il numero n=2k-1(2k-1)=2kM è perfetto. Dimostrazione. Essendo Mk dispari, i numeri 2k-1, p sono coprimi, e per un risultato precedente si ha: (n)=(2k-1)(Mk). Essendo Mk primo si ha (Mk)=1+Mk=1+(2k-1)= 2k. I divisori di 2k-1 sono le potenze 20, 21, …., 2k-1, dunque (2k-1)= 20+21+22+….+2k-1=2k-1 (dove si è sfruttata l’identità (x-1)(1+x+x2+….+xk-1)=(xk-1) per x=2). In totale si ottiene (n)=2k(2k-1)=2[2k-1(2k-1)]=2n ed n è perfetto. Eulero dimostrò un parziale viceversa: Teorema (Eulero). Se n è un naturale pari perfetto, allora n è della forma n=2k-1Mk dove Mk=2k-1 è un numero di Mersenne primo. Dimostrazione: Poiché n è pari, se 2t (con t>0) è la massima potenza di 2 che divide n, si può scrivere n=2tm con m dispari. Poniamo k=t+1>1, in modo che n=2k-1m. Essendo m dispari, i numeri 2k-1, m sono coprimi, e dunque (n)=(2k-1)(m). Come nella dimostrazione del Teorema precedente si ha (2k-1)=2k-1. Poiché n è perfetto per ipotesi, si ottiene 2km=2n=(n)=(2k-1)(m)=(2k-1)(m). Dunque 2k-1 è divisore del prodotto 2km; ma 2k, 2k-1 sono coprimi (perché consecutivi), quindi 2k-1 è divisore del fattore m, e si ha m=(2k-1)M, con M naturale. Sostituendo si ha: 2km=2k(2k-1)M=(2k-1)(m), da cui (m)=2kM. Si ha allora m+M=(2k-1)M+M=2kM=(m). Essendo m,M entrambi divisori distinti di m (perché m=(2k-1)M>M), ed essendo (m) la somma di tutti i divisori di m, concludiamo che m,M sono gli unici divisori di m (e dunque necessariamente M=1), ossia m è primo ed inoltre: m=(2k-1)M=(2k-1)=Mk, ed n=2k-1m=2k-1Mk, come voleva la tesi. Dai Teoremi di Euclide ed Eulero segue che un naturale pari n è perfetto se e solo se è della forma n=2k-1(2k-1) con k naturale >1, e con Mk=2k-1 numero di Mersenne primo. Per esempio, per k=2, il numero 22-1=3 è primo, e si ottiene il numero perfetto n=2(22-1)=6. Analogamente per k=3, il numero 23-1=7 è primo, e si ottiene il numero perfetto n=22(23-1)=28. Per quanto riguarda i numeri perfetti dispari, la questione è tutt’ora aperta: non sono stati trovati numeri perfetti dispari, né è stata trovata una loro caratterizzazione, come nel caso dei perfetti pari. La caratterizzazione dei numeri perfetti pari induce una corrispondenza biunivoca fra essi e i numeri di Mersenne primi: poiché sono stati trovati 44 numeri di Mersenne primi, altrettanti sono i numeri perfetti pari attualmente conosciuti.