Teoria dei numeri e Crittografia: lezione del 7 dicembre 2011 Numeri di Mersenne. Dopo avere studiato i numeri di Fermat (successivi di una potenza di 2), studieremo i numeri che precedono una potenza di 2. Poniamo Mk=2k-1, con k>1: un tale numero naturale (dispari) è detto numero di Mersenne. Come per i numeri di Fermat, studiamo quando un numero di Mersenne Mk è primo: vedremo in tale caso che k non può essere un esponente qualunque. Teorema. Se Mk=2k-1 (con k>1) è un numero primo, l’esponente k è necessariamente primo. Dimostrazione: Per assurdo sia k non primo, e sia k=ts, con 1<t,s<k. Sfruttando la proprietà (già considerata in altre dimostrazioni) che per ogni naturale s si ha: (x-y)(xs-ys) Applicata in particolare con y=1, x=2t, si ottiene che x-y=2t-1 è divisore di xs-ys=2ts-1=2k-1=Mk , con 2t-1>1 (perché t>1) e 2t-1<Mk (perché t<k), contraddizione perché Mk è primo. Dunque, per cercare valori primi di Mk=2k-1 si deve restringere la ricerca al caso in cui l’esponente k sia primo. Esistono tuttavia esponenti k primi per cui Mk non è primo: per esempio per k=11 si ha Mk=211=2047=2389, non primo. Notizie sulla situazione attuale della ricerca sui numeri di Mersenne primi si possono trovare sul sito: www.mersenne.org (progetto GIMPS: Great Internet Mersenne Primes Search). A tutt’oggi sono stati trovati 46 numeri di Mersenne primi: il più grande è stato scoperto nell’Agosto del 2008: è il numero 243.112.609-1, ed ha 12.978.189 cifre in base 10. Le tecniche per verificare se un numero di Mersenne è primo fanno uso del cosiddetto criterio di Lucas-Lehmer, che ora esporremo. Definiamo la successione S1, S2, …., Sn,….. di numeri naturali nel modo seguente: S1 = 4; per ogni i>1: Si = Si-12-2 (quindi per esempio S2=42-2=14, S3=142-2=194 etc.) Il criterio di Lucas-Lehmer è enunciato nel seguente Teorema (di cui omettiamo la dimostrazione): Teorema di Lucas-Lehmer. Dato un numero di Mersenne Mp=2p-1, con p primo >2, si ha: Mp è primo Sp-1 0 (mod Mp) Si può allora costruire un algoritmo deterministico di primalità per i numeri di Mersenne Mp=2p-1, con p primo >2, nel modo seguente: 1) Si calcolano i numeri interi T1, T2, …., Tp-1 ponendo: T1 = 4; per ogni i>1: Ti = (Ti-12-2)modMp (notare che per ogni i si ha 0 Ti<Mp ; inoltre per ogni i si ha anche SiTi (mod Mp) come si dimostra facilmente per induzione) 2) Se Tp-1=0 (ciò equivale ad Sp-1 0 (mod Mp)) si esce con output “Mp è primo”; in caso contrario si esce con output “Mp è composto”. Il numero Mp ha lunghezza binaria p (in base 2 ha p cifre tutte =1). Esaminando la complessità dell’algoritmo, si nota che il calcolo di ognuno dei Ti comporta: il calcolo del prodotto Ti-12 di 2 fattori <Mp quindi di lunghezza p (complessità di ordine O(p2)); il calcolo della differenza Ti-12-2, dove Ti-12 ha lunghezza 2p (complessità di ordine O(p))); il calcolo della riduzione (Ti-12-2)modMp, dove (Ti-12-2) ha lunghezza 2p (complessità di ordine O(p2)). In totale il calcolo di ognuno dei Ti ha complessità di ordine O(p2); poiché il numero dei Ti da calcolare è (p-1)(quindi di ordine O(p)), la complessità totale del test è di ordine O(p3), dove p=L(Mp) . Anche nel caso in cui il numero di Mersenne Mp non sia primo, i suoi divisori primi (almeno nel caso p primo >2) hanno una struttura particolare: Teorema. Se p è un primo >2, per ogni divisore primo q di Mp=2p-1 si ha q 1 (mod p), quindi q=1+kp con k naturale, e inoltre si ha q 1,7 (mod 8). Dimostrazione: Essendo Mp dispari, si ha q dispari. Poiché 2p 1 (mod q), si ha [2] p=[1] in Zq* e se s=ord([2]) è il periodo di [2] in Zq*, si ha sp, da cui, essendo p primo, s=p (perché s1 in quanto [2] [1]). Il periodo s=p è divisore della cardinalità q-1 di Zq* , dunque q 1 (mod p), q=1+kp con k naturale e in particolare k pari perché q, p sono dispari). Infine, posto k=2t, [2] (q-1)/2=([2] p)t=[1] in Zq* , 2(q-1)/2 1 (mod q), e per il criterio di Eulero 2 è resto quadratico modulo q, dunque (2/q)=1, e ciò sappiamo che avviene solo per q 1,7 (mod 8). Per trovare un divisore primo di Mp (con p primo >2 fissato), si può procedere allora facendo assumere in successione al parametro t i valori interi positivi t=1,2,…., e verificando con l’algoritmo della divisione se il numero q=1+2tp è 1,7 (mod 8) ed è divisore di Mp. Il minimo valore di t per cui ciò avviene fornisce con certezza un divisore primo q di Mp (se q non fosse primo avrebbe un divisore primo q1<q, ma q1 sarebbe a maggior ragione divisore di Mp, quindi sarebbe 1,7 (mod 8) e della forma q1=1+2t1p con t1<t, contro la minimalità di t). Dopo avere trovato un divisore primo q di Mp, si può ripetere il ragionamento sul numero Mp/q per trovare altri divisori primi di Mp e pervenire infine alla completa fattorizzazione di Mp in prodotto di primi.