Appunti di informatica Il sistema operativo: lavorare con l'elaboratore COSA SI IMPARA IN QUESTA LEZIONE: Cosa è un sistema operativo Come si interagisce con il sistema operativo Come si presenta il sistema operativo Windows Come si inizia e si conclude una sessione di lavoro Cosa è un file, cosa è una cartella, e come sono organizzati i file Quali sono i tipi di file e come i programmi lavorano con i file Come si opera sui file in Windows Il sistema operativo Il sistema operativo è un programma. Il sistema operativo è un programma Le sua funzioni sono le seguenti: esso si occupa di nascondere la complessità della macchina e presentare – sia all'utilizzatore che agli altri programmi – una astrazione del calcolatore, una macchina virtuale, più semplice e più flessibile di quanto non sia il calcolatore reale. Per esempio: non mi interessa sapere dove sia esattamente memorizzato, nella memoria del calcolatore, il documento che sto scrivendo: mi interessa solo che ci sia e che io possa usarlo. Il sistema operativo si occupa di darmi accesso a un'informazione senza che io conosca i dettagli di dove si trova. Per esempio: non voglio essere obbligato ad avviare il motore di rotazione del disco tutte le volte che voglio leggere un'informazione. Il sistema operativo mi fornisce un'istruzione "leggi", che realizza tutti i dettagli della lettura del disco, tra cui avviamento, posizionamento delle testine, calcolo della posizione fisica, ecc. Il sistema operativo lavora come un intermediario. Esso mette in contatto l'utilizzatore e la macchina. 1.1 All'utilizzatore facilita il lavoro, presentandogli le risorse dell'elaboratore come se fossero più facili da usare (quindi occupandosi dei dettagli e del “lavoro sporco”). Nei confronti della macchina, invece, il sistema operativo prende delle decisioni che rendono ottimale il suo funzionamento. P.es.: se per effettuare un'operazione di ingresso o di uscita si deve momentaneamente interrompere una elaborazione, il sistema operativo sceglie il momento giusto in modo da minimizzare la perdita di tempo. RICAPITOLANDO, LE 2 FUNZIONI PRINCIPALI: 1. Nascondere all'utilizzatore la complessità e le difficoltà di accesso alle risorse della macchina 2. Rendere ottimale l'uso delle risorse della macchina. Come dialogo con il sistema operativo? Il sistema operativo dialoga sia con l'operatore che con i programmi in esecuzione. Per l'operatore, il sistema operativo è costituito principalmente dalla sua interfaccia. Interfaccia per l'operatore L'interfaccia rappresenta il modo in cui il sistema operativo presenta le informazioni a me, e il modo in cui io fornisco comandi/informazioni al sistema operativo. Esistono due tipi fondamentali di interfaccia: l'interfaccia orientata ai caratteri; l'interfaccia grafica. L'interfaccia orientata ai caratteri prevede Interfaccia a caratteri che il sistema mi fornisca informazioni sotto forma di righe di testo che appaiono sullo schermo che io gli fornisca informazioni/comandi attraverso righe di testo che io digito sulla tastiera. L'interfaccia grafica prevede Interfaccia grafica che il sistema mi fornisca informazioni sotto forma di immagini e animazioni sullo schermo che io gli fornisca informazioni/comandi attraverso semplici operazioni con il mouse. Solo occasionalmente vengono scambiate righe di testo, che appaiono entro appositi elementi grafici o che io digito sulla tastiera. Con l'interfaccia a caratteri, occorre di solito sapere esattamente quello che si scrive e il significato di ciò che si legge. 1.2 L'interfaccia grafica si affida a una serie di analogie e metafore che facilitano la comprensione intuitiva di ciò che avviene (p.es. la metafora del pulsante da premere, la clessidra con la sabbia che scorre, le finestre...) L'interfaccia grafica mette in grado i principianti di lavorare subito. Però non consente di andare oltre un certo limite di praticità ed efficienza. Oltre tale limite, l'utilizzatore esperto trova molto più veloce utilizzare la tastiera piuttosto che il mouse. Per i programmi in esecuzione, il sistema operativo ha la funzione principale di amministratore delle risorse. Amministrazione risorse Risorsa è qualunque parte del calcolatore che può essere utilizzata da un programma (monitor, tastiera, stampante, memoria, la CPU stessa). Il sistema operativo è quello che decide, in ogni istante, chi può utilizzare quali risorse. P.es. è il sistema operativo a mettere in coda (in ordine di arrivo) le richieste di stampa e a soddisfarle (cioè a inviarle alla stampante) una per una. IN PRATICA Localizzare e identificare i componenti del calcolatore. Che sistema operativo usa? Che modalità di interfaccia propone? Il sistema operativo Windows È un esempio di sistema operativo con interfaccia grafica. Tuttavia esiste anche un modo di interazione orientato ai caratteri (la "finestra DOS", o "Prompt di MS-DOS", o "command"). La prima cosa che occorre fare all'accensione del calcolatore è identificarsi. La procedura è detta log-in. In Windows XP ogni utilizzatore ha accesso a risorse comuni (p.es.: una stampante), ma possiede anche le proprie risorse, distinte da quelle degli altri. Tra queste, per esempio, tutti i documenti relativi al proprio lavoro. Quindi, per identificarsi, occorre fornire al sistema operativo il proprio user name/nome utente. Ogni utilizzatore ha inoltre diritto ad avere le proprie informazioni private; oppure il diritto a non farsele cancellare da altri; ecc. Quindi esiste anche una parola segreta che occorre indicare, insieme allo user name, per identificarsi al sistema: la password. 1.3 Dopo l'identificazione, ci si trova direttamente in grado di lavorare. La metafora dell'interfaccia di Windows è la seguente: Metafora dell'intefaccia di Windows Esiste un'area di lavoro, il desktop (scrivania), che occupa l'intero schermo. Sulla scrivania (come una scrivania reale) posso lasciare le cose che uso più di frequente, p.es. i documenti in lavorazione. C'è anche un cestino per buttar via ciò che non serve più. Per avviare i programmi, esiste una barra delle applicazioni o Taskbar e start menu taskbar, che quando non serve sparisce. Se riavvicino il puntatore del mouse, ricompare. La barra contiene, da sinistra a destra: il pulsante di avvio o Menu = una lista di comandi start button (da cui escono i menu di avvio per avviare tutti i programmi); pulsanti per l'avvio rapido dei programmi d'uso più frequente, organizzati in gruppi detti toolbars; un pulsante per evidenziare o nascondere ciascuno dei programmi già attivati (quindi, subito dopo essersi identificati, ancora nessuno); alcune informazioni come l'ora corrente o la presenza di antivirus attivi. Le informazioni memorizzate sui dischi sono organizzate in cartelle o folders, analoghe alle cartelle o ai raccoglitori utilizzati nel lavoro d'ufficio. Le "cose" che il calcolatore tratta sono dette oggetti. Ogni oggetto possiede una rappresentazione grafica detta icona (in realtà somiglia a un francobollo), che cerca di illustrarne al meglio il significato e la funzione. P.es. l'oggetto che si occupa di raccogliere le cose non più utili (il Recycle bin, il Cestino del riciclo) ha un'icona che rappresenta un cestino. La maggior parte delle icone può essere attivata per l'uso, aprendo una corrispondente finestra. 1.4 Cartelle Una finestra è un'area rettangolare con vari elementi grafici di controllo e con una zona di lavoro. Se il contenuto della finestra non è completamente visibile, esso può essere fatto scorrere verticalmente o orizzontalmente muovendo i blocchetti presenti sulle sbarre di scorrimento (scroll-bars) rispettivamente verticale od orizzontale. Gli elementi di controllo delle finestre e quelli dei vari programmi applicativi sono pulsanti. Azioni elementari su vari tipi di oggetti: 1 Su un pulsante si agisce cliccando con il mouse mentre il puntatore è posizionato sul pulsante. Il mouse ha (almeno) due tasti. 2 Per attivare un'icona (e aprire la corrispondente finestra) si deve fare un doppio click con il mouse (doppio click: uguale a cliccare, ma due volte in sequenza senza spostare il mouse). Se non specifichiamo, intendiamo sempre il tasto di sinistra (quello per l'indice). 3 Per spostare un oggetto (p.es. per prenderlo dalla scrivania e buttarlo nel cestino) si deve fare col mouse un'operazione di drag-and-drop: – spostare il puntatore sull'oggetto – tenere il tasto premuto – spostare sulla destinazione (tasto sempre premuto) – rilasciare il tasto. 4 Ogni oggetto possiede un menu specifico che contiene le principali azioni che posso effettuare su di esso. A tale shortcut menu o menu di scelta rapida si accede facendo click col tasto destro del mouse (uguale a cliccare, ma con l'altro tasto, quello per il dito medio). 5 Quando voglio agire su uno o più oggetti, occorre che io specifichi quali oggetti. Per fare questo, gli oggetti devono essere selezionati. Un oggetto selezionato appare evidenziato (p.es. i colori possono essere traformati in negativo). Per selezionare si può usare il mouse oppure la tastiera. Per selezionare con il mouse: – puntatore del mouse su un estremo della zona da selezionare (inizio oppure fine) e premere il tasto del mouse (senza rilasciarlo ancora) – spostamento del puntatore del mouse all'altro estremo della zona sempre senza alzare il dito dal tasto del mouse – una volta sulla posizione finale, rilasciare il tasto del mouse. Per selezionare con la tastiera: il tasto Shift ha il ruolo del pulsante del mouse; i normali comandi di movimento hanno il ruolo del movimento del mouse. Quindi: – cursore ad un estremo della zona da selezionare (inizio oppure fine), p.es. sul primo oggetto del desktop; premere il tasto Shift (senza rilasciarlo ancora) – spostamento all'altro estremo della zona (sempre senza alzare il dito dal tasto Shift) usando i normali comandi da tastiera: frecce, 1.5 Altrimenti, diremo "tasto destro". control-frecce, home, end, ecc (vedi sopra); – una volta sulla posizione finale, rilasciare il tasto Shift. Le finestre possiedono tre pulsanti in alto a destra, sulla barra del titolo. Chiudi la finestra Dimensione massima / ripristina dimensione Comprimi la finestra sulla taskbar IN PRATICA Occorre solo un po' di pratica e di esercizio per rendere tutte queste operazioni immediate dal punto di vista manuale. Utilizzare i programmi di gioco disponibili nel sistema operativo (pulsante Start, menu Programmi Accessori Giochi). Una sessione di lavoro La sessione di lavoro inizia con l'operazione di log-in (l'identificazione), in cui vengono immessi nome utente e password. Finisce con l'operazione di log-out o log-off, in cui l'utilizzatore comunica alla macchina che essa può liberarsi per un altro utilizzatore. Dopo il log-off, se la macchina non deve essere più utilizzata per un certo periodo di tempo, essa può essere spenta (shut-down). L'operazione di spegnimento consiste in realtà di due operazioni: shut-down del sistema operativo ("spegnimento del software"); shut-down della macchina ("togliere la corrente"). Nei calcolatori moderni, queste due operazioni si fanno con un unico comando dato al software. In altre parole, sul corpo del calcolatore non esiste l'interruttore di spegnimento (c'e' un pulsante, ma serve solo per accendere). Chiedere all'esperto Le versioni professionali di Windows sono predisposte per lasciare il calcolatore normalmente acceso. Chiedere al responsabile del laboratorio o a un esperto se la macchina su cui si lavora è realmente da spegnere. 1.6 COME SI FA IL LOG-IN IN WINDOWS? È sufficiente identificare il proprio user name e fare doppio click su di esso, o sulla icona relativa. Successivamente, viene richiesta la password. Si immette la propria password e si conferma con il tasto Enter o Invio. COME SI FA IL LOG-OFF IN WINDOWS? Occorre far comparire il menu di avvio. Questo si ottiene avvicinando il puntatore alla parte bassa del desktop. Appare così la barra delle applicazioni, e si può premere (cliccando) il pulsante Start (o Avvio). Appare un menu con varie voci, accompagnate da icone per maggior chiarezza. Pulsante Start: cliccare qui 1.7 In tale menu, il comando Disconnetti (logoff) si trova in basso. Per selezionarlo, portare il puntatore sul comando Disconnetti (quello con l'icona della chiave) e cliccare. Appare una ultima finestrina di conferma, come la seguente. Una finestrina di avvertimento, o richiesta informazioni, o richiesta conferma, ecc., si chiama dialog box Confermare cliccando sul nuovo pulsante Disconnetti. (Se si cambia idea si può ancora rispondere Annulla.) COME SI SPEGNE IL CALCOLATORE CON WINDOWS? Prima di tutto, accertarsi che il calcolatore sia realmente da spegnere. Successivamente, occorre anche qui far comparire il menu di avvio e premere il pulsante di Avvio. Nel menu che si ottiene, si sceglie l'ultima voce, il pulsante rosso denominato Spegni computer. Appare un'ultima finestrina (dialog box). Qui occorre confermare "Spegni". Attenzione: il sistema operativo può svolgere "di nascosto" operazioni di cui non si ha traccia guardando il monitor. Tali operazioni potrebbero coinvolgere le informazioni su cui io stavo lavorando fino a qualche secondo fa, e se interrotte a metà potrebbero farmi perdere il lavoro fatto. ! 1.8 È quindi importante che io non spenga fisicamente il calcolatore finché il sistema operativo non mi ha detto che posso farlo in modo sicuro. Ciò avviene quando tutte le operazioni sopra accennate si sono concluse, alla fine della fase di shut-down del sistema operativo. IN PRATICA Qual è il tuo user name? Qual è la tua password? Eseguire un login e poi un logoff, senza fare shutdown. Dopo avere spiegato come si inizia e come si termina una sessione di lavoro, occorre spiegare come si svolge il lavoro vero e proprio. Per questo occorre descrivere due cose: i file e i programmi. I file Un file è il modo in cui qualunque informazione viene memorizzata su un disco. In inglese: Sia i dati che i programmi, una volta scritti su disco, "file" = "archivio" costituiscono dei file. Quindi per eseguire un programma l'elaboratore dovrà caricare in memoria primaria (RAM) sia un file contenente il programma da eseguire, sia un file contenente i dati da elaborare. Un file è caratterizzato da un nome. Esistono alcune regole per comporre i nomi di file (soprattutto riguardo ai caratteri ammessi), ma se ci si limita a usare lettere, numeri e spazi si può usare qualunque nome. La lunghezza massima è superiore a 250 caratteri. (Nota: in un nome di file si può inserire una grande quantità di informazione. Per fare un confronto, un messaggio SMS contiene fino a 160 caratteri.) I file sono organizzati in un file system (che è, appunto, l'organizzazione dei file in un sistema operativo). Il file system di Windows è così strutturato: Ci sono un certo numero di unità distinte. Le unità sono indicate da lettere dell'alfabeto + due punti. Di solito le unità sempre presenti sono A: (il floppy disk) e C: (lo hard disk). Altre unità possono essere il lettore CD, il masterizzatore, altri dischi rigidi. Ognuna ha una lettera distinta a partire da D: e fino a (eventualmente) Z: . 1.9 Ogni unità può contenere alcuni file. Ogni unità può anche contenere alcune cartelle (folder). Una cartella può contenere a sua volta file e altre cartelle, e così via. La struttura del file system di Windows è quindi ramificata ad albero. Ci sono tanti alberi distinti quante sono le unità presenti. Un file viene identificato scrivendo il suo percorso. Il percorso di un file è il percorso che si deve fare nell’albero del file system per arrivare al file desiderato. Per esempio, supponiamo che nella directory Public (vedi figura) sia contenuto un file chiamato appunti.doc. Il percorso assoluto inizia dal nome della unità e arriva fino al file. I nomi delle varie cartelle vanno scritti separati dal simbolo cosiddetto “backslash”. C:\Home\Public\appunti.doc Per aprire tale file con un programma, avrò quindi due scelte: 1) scorrere l’albero del file system fino a trovare il file; 2) scrivere direttamente il percorso del file. ESPLORAZIONE DELLE RISORSE In Windows è disponibile uno strumento di accesso alle risorse che si basa sulla visualizzazione della struttura ad albero descritta sopra. Questo strumento si chiama Windows explorer ed è disponibile a partire dal menu Start: selezionare la voce Programs (compare un sottomenu); selezionare la voce Accessories (compare un altro sottomenu); e quindi selezionare Windows explorer. Risorse sono tutte le unità, tutte le cartelle, tutti i file. Risorse sono anche le stampanti, i collegamenti in rete, il cestino del riciclo, e così via. Tutte le risorse, non solo file e cartelle, sono organizzate ad albero, e fanno capo alla "radice" costituita dal Desktop. Attivando (cliccando) l'icona di una risorsa, si può visualizzarne lo stato o il contenuto. Per esempio, attivando una stampante posso visualizzare a che punto è arrivata la stampa corrente, e vedere la lista di tutte le stampe in attesa del proprio turno. Attivando una unità o una cartella, si ottiene una finestra come quella illustrata di seguito. 1.10 La finestra è divisa in diverse aree. Le informazioni possono essere visualizzate in varie forme, secondo le mie preferenze. Per esempio, come semplici icone con un nome. Oppure (come in questo caso) con tutte le informazioni per esteso. L'area di sinistra dà informazioni sul contenuto della cartella (o in generale della risorsa), e dà anche consigli su ciò che è possibile fare. I TIPI DI FILE È possibile notare in figura che i file contenuti hanno una descrizione associata (la colonna Type). Esistono vari tipi di file. Ogni tipo di file contiene informazioni di una determinata natura. Per esempio, un file di testo contiene caratteri alfanumerici. Per esempio, un file eseguibile contiene il codice eseguibile di un programma. Tuttavia, "fisicamente" (cioè quando sono scritti sul disco), i file sono tutti sequenze lineari di byte. Sono i programmi che devono interpretare tali byte nel modo corretto. Per poter utilizzare un'informazione occorrono due ingredienti: i dati che rappresentano tale informazione e le regole che sono state seguite per codificare l'informazione. Il file contiene i dati. Le regole di codifica sono rappresentate dal “tipo” del file. Per distinguere il tipo di un file, il sistema operativo si appoggia a una convenzione: i nomi dei file terminano con un suffisso, una breve 1.11 sequenza di lettere (normalmente tre), separate dal resto del nome da un punto. Queta terminazione viene detta estensione del nome del file. Per esempio: Appunti.doc. Per esempio: Mia fotografia.jpg Per esempio: programma.exe Per esempio: homepage.html (questo file ha l'estensione lunga quattro lettere). Per esempio: Articolo.ps (questo file ha l'estensione lunga due lettere). Questo è un modo semplice e flessibile per riconoscere il tipo di un file. (Purtroppo, è perfettamente possibile cambiare manualmente l'estensione a un file, in modo che questo non sia più riconoscibile.) ALCUNI TIPI DI FILE IMPORTANTI File eseguibili – Estensione: .exe Contengono i programmi. File di testo – Estensione: .txt Contengono codici alfabetico-numerici (alfanumerici) secondo la tabella ASCII, e possono quindi rappresentare parole, dati memorizzati in forma leggibile, ecc. File immagini "bitmap" di Windows – Estensione: .bmp Contengono immagini trattabili dal programma di disegno Paint (è un Accessorio di Windows) File immagini JPEG – Estensione: .jpg Contengono immagini compresse secondo lo standard raccomandato dal Joint Photographic Expert Group, un metodo con perdita (= fedeltà inferiore al 100%) adatto per immagini fotografiche File immagini GIF – Estensione: .gif Contengono immagini compresse secondo il formato proprietario Compuserve Graphic Interchange Format, un metodo senza perdita (= fedeltà pari al 100%) adatto per immagini grafiche (disegni al tratto, grafica al calcolatore, diagrammi, ecc) File "foglio di lavoro" di Microsoft Excel – Estensione: .xls Contengono le tabelle del foglio elettronico Microsoft Excel File "documento" di Microsoft Word – Estensione: .doc Contengono i documenti del word processor Microsoft Word File per la composizione di pagine WWW – Estensione: .htm, .html Sono un particolare tipo di file di testo ASCII. Contengono una descrizione in Hypertext Markup Language (HTML) del contenuto di una pagina pubblicata sul World Wide Web. Un file ASCII rappresenta un testo, che quindi può essere scritto in vari linguaggi: linguaggi naturali, per esempio italiano o inglese; oppure linguaggi artificiali, come appunto HTML. 1.12 IN PRATICA Aprire l'Explorer di Windows e nominare la funzione di tutti gli elementi che appaiono nella finestra. Quindi localizzare la cartella Program Files ed elencare tutti i file di programmi presenti. Organizzare i file In un elaboratore moderno, anche se utilizzato da una sola persona, è indispensabile provvedere a una buona organizzazione dei file. Infatti il loro numero è sempre molto elevato, e si rischia di non ritrovare più le informazioni a distanza di qualche tempo se non si predispone una serie di criteri di archiviazione adatti. I file sono paragonabili alle "pratiche" di un ufficio; per questo il sistema operativo fornisce le cartelle, raccoglitori adatti a contenere vari file. Vedremo ora quali operazioni elementari mette a disposizione il sistema operativo per organizzare i file, e quali criteri conviene adottare per organizzare i file. OPERAZIONI ELEMENTARI SUI FILE Le operazioni elementari sui file si possono realizzare attraverso varie modalità: Con la tastiera Con il mouse Con i pulsanti di Windows Explorer Con il menu di scelta rapida Con la tastiera si possono utilizzare i tasti di cancellazione (Del o Delete o Canc) e inserimento (Ins), che premuti insieme ai tasti Shift e Ctrl realizzano varie funzioni. Con il mouse si può utilizzare l'operazione di drag-and-drop per spostare le icone dei file da un punto all'altro; anche qui la pressione di Shift e Ctrl consente di ottenere diverse funzioni. Posizionando il mouse su un oggetto e attendendo un secondo (senza cliccare), appare la descrizione dell'oggetto. È consigliabile eseguire questo procedimento le prime volte che si intende usare i pulsanti di Explorer. Infatti il significato delle icone non è immediato da interpretare. La descrizione scritta aiuta. Il menu di scelta rapida appare facendo click col pulsante destro del mouse su un oggetto o sulla sua icona. Le funzioni disponibili sono allora elencate direttamente, sotto forma di voci del menu. 1.13 Vedremo qui soprattutto le operazioni con il mouse. SPOSTARE I FILE DA UNA POSIZIONE AD UN'ALTRA. Esempio: prendere un file dalla sua cartella e metterlo sul desktop. Aprire la cartella (p.es. con Windows Explorer). Selezionare il file cliccandolo col mouse. (Verrà evidenziato, p.es. con fondo blu.) Trascinarlo sul desktop con l'operazione di drag-and-drop. COPIARE I FILE DA UNA POSIZIONE AD UN'ALTRA. Spostare significa che ho sempre una sola copia del file, ma in una nuova posizione. Copiare significa invece che ho due copie del file, una dove stava originariamente, e una nella nuova posizione. Promemoria drag-and-drop: – spostare il puntatore sull'oggetto – tenere il tasto premuto – spostare sulla destinazione (tasto sempre premuto) – rilasciare il tasto. Esempio: prendere un file che si trova sul desktop e metterne una copia in una cartella di riserva. L'operazione è identica allo spostamento: si fa il drag-and-drop del file da una posizione all'altra. Per ottenere la copia, tuttavia, occorre eseguire l'operazione tenendo premuto il tasto Ctrl . In questo modo al cursore si aggiunge un simboletto " + ", che segnala: Stai facendo copia anziché sposta. Attenzione: se cerco di spostare un file su una destinazione che si trova su un'altra unità (p.es. da dischetto A: a cartella di lavoro su C: ), il sistema operativo, per sicurezza, mi fa comunque una copia anziché uno spostamento. (Di questo mi accorgo per via del cursore con il + .) Per forzarlo a fare lo spostamento, devo fare l'operazione tenendo premuto il tasto Shift . COPIARE O SPOSTARE PIÙ FILE L'operazione è uguale a quella che serve a copiare o spostare un solo file. Quello che cambia è il numero di file selezionati. Anziché cliccare un singolo file, occorre: Cliccare il primo file (viene evidenziato, p.es. con fondo blu) Tenere premuto il tasto Shift . Cliccare l'ultimo file della serie (tasto Shift sempre premuto). 1.14 Lasciare andare il tasto Shift e procedere al drag-and-drop per copiare o spostare tutta la selezione multipla così ottenuta. MODIFICARE IL NOME Esempio: ho lavorato su un documento "Documento1.doc" (il nome predefinito che gli assegna il word processor Microsoft Word) e ora voglio assegnargli un nome definitivo come "Relazione.doc". Selezionare il nome del file. Attendere uno o due secondi. Cliccare di nuovo sul nome del file. Nel nome compare un cursore che ne consente la modifica. Backspace Enter Alla fine, confermare con il tasto Enter (o Invio). Il tasto Enter o Invio è etichettato con il simbolo . Occorre attendere un po' di tempo per evitare che i due click necessari siano troppo ravvicinati (nel qual caso sarebbe un doppio click, che serve ad aprire il file). CANCELLARE UN FILE La cancellazione di un file avviene semplicemente spostandolo nel cestino (presente sul desktop) con una normale operazione di spostamento con drag-and-drop. Alternativamente, si può usare il tasto Del (o Delete o Canc), che è perfettamente equivalente. CREARE UNA NUOVA CARTELLA Esempio: devo iniziare un progetto e voglio che tutti i file relativi a quel progetto si trovino in un'apposita cartella. Questa operazione richiede di richiamare il Menu di scelta rapida (shortcut menu) con il tasto destro del mouse. Aprire la finestra della unità o della cartella in cui si vuole creare la nuova cartella. P.es. aprire la cartella "Documenti miei" per creare la nuova cartella "Relazione lavoro marzo 2000". Posizionare il puntatore sullo sfondo dell'area di lavoro (non su uno dei file eventualmente già presenti) e fare click sul pulsante destro del mouse. Apparirà il menu di scelta rapida relativo a quella finestra. 1.15 Sul menu di scelta rapida selezionare New. Sul sottomenu che appare selezionare Folder (= cartella). Si ottiene una nuova cartella, che si chiama temporaneamente "New folder", il cui nome è già predisposto per essere modificato (c'è il cursore di modifica del testo). Scrivere il nuovo nome e confermare con Enter (o Invio). CAMBIARE IDEA Se cambio idea e voglio annullare una operazione, posso farlo immediatamente dopo. Immediatamente non significa dopo poco tempo: posso farlo anche a distanza di ore o giorni. Immediatamente significa senza aver fatto altre operazioni su file. Per esempio, se sposto un file, posso annullare lo spostamento. Se invece sposto un file e poi ne sposto un altro, non posso più annullare il primo spostamento. La maggior parte delle operazioni descritte possono essere annullate. Si usa la combinazione di tasti Alt + Backspace (il tasto Backspace è quello con il simbolo , in alto a destra sulla tastiera). La cancellazione di un file può invece essere annullata in qualsiasi momento successivo. Occorre aprire il cestino del riciclo (Recycle bin sul desktop) con un doppio click. Successivamente si seleziona (click semplice) il file da recuperare. Infine si clicca sul menu File della finestra e si clicca sulla prima voce: Restore (Ripristina). Il file verrà rimesso dove si trovava al momento della cancellazione. CRITERI PER ORGANIZZARE I FILE Criterio 1: Crearsi una propria cartella per ogni progetto/lavoro/attività. Buttare tutti i file in un'unica cartella onnicomprensiva rende introvabili i file già quando cominciano ad essere una decina. Criterio 2: Dare nomi espliciti. Conviene sfruttare le possibilità che il sistema operativo mette a disposizione, e attribuire a file e cartelle i nomi più chiari e sintetici che è possibile. Criterio 3: Dare nomi coerenti. Se due file hanno contenuto analogo, e si differenziano solo per alcuni aspetti, conviene dare nomi simili. Per esempio, se ho i rilevamenti mensili della piovosità in Liguria e in Lombardia, i fogli di lavoro di Microsoft Excel che contengono tali dati non si chiameranno "Liguria pioggia.xls" "piogglomb.xls" 1.16 ma piuttosto "Piovosita - Liguria.xls" "Piovosita - Lombardia.xls" Criterio 4: Dare nomi "assoluti". Se devo fare una relazione conclusiva per ogni progetto che svolgo, non conviene che io chiami tutti i file "relazione.doc". È vero che ciascuno sarà archiviato nella cartella appropriata; ma se per caso dovessi spostarlo, non capirei più di quale relazione si tratta. Quindi non si danno nomi "relativi" alla cartella in cui il file si trova, ma nomi "assoluti", svincolati dalla posizione. Criterio 5: FARE COPIE DI RISERVA (BACKUP)! Periodicamente, e più spesso possibile, conviene salvare il lavoro fatto da possibili danneggiamenti, errori che possono distruggerne il contenuto, ed eventi imprevedibili. Questo si ottiene facendo il backup dei dati. Il backup consiste nel fare una copia di riserva, p.es. su dischetto. Una buona abitudine è seguire la procedura indicata di seguito: alla fine di ogni sessione di lavoro, o anche più spesso se le sessioni sono lunghe o se devo fare operazioni rischiose, salvare tutto il lavoro fatto su un dischetto; periodicamente, p.es. alla fine della giornata, archiviare il dischetto di backup in un posto sicuro; periodicamente, p.es. una volta alla settimana, archiviare tutti i dischetti di backup p.es. su un CD-ROM scrivibile. Si può decidere di tenere solo l'ultimo backup (quando archivio l'ultimo dischetto elimino quello vecchio); oppure di tenere due o più backup (elimino quello di due o tre volte fa, ma tengo quelli più recenti); o, se il lavoro è importante, posso decidere di tenere tutti i backup. I programmi I programmi sono sequenze di istruzioni per l'elaboratore, in cui è codificato ciò che l'elaboratore può fare. Il sistema operativo è un programma. Molti componenti del sistema operativo sono altri programmi separati. Per esempio, Windows Explorer. Altri programmi possono essere acquistati separatamente e installati su un elaboratore. I programmi sono memorizzati in file sui dischi. 1.17 Installare un programma = memorizzarlo sui dischi di un elaboratore e predisporlo per l'esecuzione All'atto della loro attivazione (esecuzione, run) vengono caricati nella memoria di lavoro (RAM) dell'elaboratore e vengono eseguiti istruzione per istruzione. L'esecuzione di un programma si ottiene con un doppio click sulla sua icona. La maggioranza dei programmi per il sistema operativo Windows sono interattivi. Questo significa che prevedono un "dialogo" continuo con l'utilizzatore. Essi sono anche organizzati a finestre. Questo significa che il dialogo con l'utilizzatore ha luogo attraverso l'interfaccia grafica tipica del sistema operativo. Infine, spesso (ma non sempre) essi sono del tipo multithread. Questo significa che il singolo programma può eseguire più operazioni simultaneamente. Esempio: calcolare e stampare. L'utilizzatore non deve attendere la fine della stampa per continuare a lavorare. Programmi e file I programmi memorizzano il risultato del lavoro su file. Quando inizio un lavoro con un programma, il file non esiste ancora. Salvare un file Il file viene creato con l'operazione di salvataggio. Salvare = scrivere un file su disco. Normalmente, ogni programma legge e scrive il suo particolare tipo Formato dei file di file. Si dice che quel file è scritto nel tale formato (detto formato proprietario, cioè "che appartiene solo a quel programma o produttore"). Quando un programma è in grado di leggere/scrivere file in formati diversi dal suo, si dice che è in grado di importare/esportare tali formati di file. Importare/esportare Di solito un programma richiede l'aggiunta di componenti ulteriori per essere in grado di importare/esportare. Tali componenti sono detti filtri (di importazione/di esportazione). È quindi possibile che lo stesso programma, installato su due calcolatori diversi, su uno sia in grado di importare un determinato formato e sull'altro no. In fase di installazione, è stato installato quel filtro di importazione solo su un calcolatore, non sull'altro. Esistono poi alcuni formati standard. Formati standard Il codice ASCII è uno standard, riconosciuto praticamente da tutti i programmi. Ogni programma è in grado di leggere un file di testo. Altri standard possono essere accettati o no. Altri standard potrebbero essere nati come formati proprietari, ed essere così popolari da diventare standard di fatto (de facto). Dipende da molti fattori. 1.18 UNA TIPICA SESSIONE DI LAVORO CON UN PROGRAMMA Avvio del programma. Normalmente i programmi si avviano con il menu Start della barra delle applicazioni. Premendo Start compare un menu con la voce Programs; selezionando la voce Programs compare l'elenco dei programmi avviabili. Alcuni programmi di uso frequente hanno un'icona direttamente sulla barra delle applicazioni. Per avviarli basta un click singolo. Infine, è possibile avere le icone dei programmi più usati direttamente sul desktop. Per avviarli occorre un doppio click. Inizio della sessione di lavoro. – Se si sta iniziando un nuovo lavoro, occorre dare il comando Nuovo file. Tale comando è tipicamente il primo comando del primo menu del programma: menu File, comando New. (In molti casi ci sono scorciatoie: pulsanti nella finestra, tasti sulla tastiera) – Se si sta continuando un lavoro già iniziato, occorre dare il comando Apri file. Tale comando è tipicamente il secondo comando del primo menu del programma: menu File, comando Open.... (Anche per questa operazione, in molti casi ci sono scorciatoie.) Salvataggio periodico. Dopo un certo tempo che si lavora è prudente salvare il lavoro fatto fino a quel momento. Occorre dare il comando Salva file. Tale comando si trova sempre nel primo menu del programma: menu File, comando Save. (Sfruttare le scorciatoie, in modo che il salvataggio periodico sia un'operazione veloce, non faticosa, e quindi frequente.) Quando salvo un file nuovo, il programma mi chiederà anche di assegnare un nome al file. Salvataggio finale. Alla fine della sessione di lavoro è necessario ricordarsi di salvare il lavoro fatto. Essendo necessario, molti programmi non si chiudono senza aver prima chiesto "Vuoi salvare il lavoro fatto?". Occorre quindi dare il comando Salva file. Se ho fatto modifiche importanti, e voglio salvare il file come un altro file, conservando la vecchia versione, posso utilizzare il comando Save as... (o Salva con nome...). Entrambi si trovano nel menu File. Chiusura del programma. Dopo aver fatto il salvataggio finale, si esce dal programma con il comando Esci o Exit, che si trova nel menu File, normalmente in ultima posizione. 1.19 Impostazioni della finestra. È possibile decidere le dimensioni della finestra in base alle proprie esigenze di lavoro. Occorre fare un'operazione di dragand-drop sul bordo della finestra per assegnarle le dimensioni desiderate. Anche l'angolino in basso a destra svolge questa funzione. È possibile anche spostare la finestra nella posizione desiderata. Occorre fare un'operazione di drag-and-drop sulla barra del titolo della finestra (la striscia colorata su cui è scritto il titolo della finestra). Si possono inoltre utilizzare i pulsanti in alto a destra della finestra. – Il primo riduce a icona (iconize) la finestra. Il programma continua a essere attivo, ma la sua finestra si schiccia e finisce sulla barra delle applicazioni. Serve quando, temporaneamente, voglio sospendere la sessione di lavoro e fare ordine sul desktop. – Il secondo massimizza (maximize) la finestra. La finestra diventa grande quanto tutto lo schermo. In questo stato, lo stesso pulsante ripristina le impostazioni normali della finestra. – Il terzo chiude immediatamente la finestra. Notare che possono esserci molte finestre aperte, ma una sola è attiva. Per utilizzare una finestra inattiva (che sarà parzialmente coperta da altre), cliccare su una sua parte visibile. Se nessuna parte è visibile, attivarla agendo sulla barra di avvio. RIEPILOGO CONCETTI IMPORTANTI Organizzare i file con criterio e con lungimiranza (pensare sempre anche ai problemi che si avranno in futuro nel cercare le informazioni vecchie). Fare sempre backup del lavoro. Salvare spesso il file durante una sessione di lavoro IN PRATICA Aprire Microsoft Word e creare un file (vuoto). Salvarlo sul desktop dandogli un nome. Creare una cartella. Copiare il file nella cartella. Cambiare nome al file originale e spostarlo nella cartella. Chiudere Word usando i controlli delle finestre. 1.20