Informazioni dal CRO per una cura consapevole a supporto di pazienti e familiari BEVACIZUMAB ® (AVASTIN ) Informazioni sui farmaci a uide m for g le CROin Picco © Centro di Riferimento Oncologico di Aviano - IRCCS - Istituto Nazionale Tumori Via Franco Gallini, 2 - 33081 Aviano (Pn) - www.cro.it Tel. 0434 659467 - E-mail: [email protected] Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione e la diffusione, in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo sono consentite purché non vi sia scopo di lucro e previa citazione della fonte. L’eventuale traduzione ed estrapolazione dei contenuti sono consentite previa autorizzazione del CRO e citazione della fonte. Gli autori dichiarano che le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono prive di conflitti di interesse. Questa guida fornisce un’informazione scientifica generale: soltanto il medico può, in base alla storia clinica e familiare di ogni paziente, dare informazioni e consigli per il singolo caso. Le informazioni dedotte da terapie prescritte ad altri pazienti o da documentazione divulgativa possono essere utili per confrontarsi con il medico. Con questa guida, si intende favorire la comunicazione tra medico e paziente e contribuire a un dialogo costruttivo basato sulla fiducia reciproca. Informazioni sui farmaci BEVACIZUMAB (AVASTIN®) Informazioni dal CRO per una cura consapevole a supporto di pazienti e familiari a cura di Dott.ssa Alessandra Bearz Dott.ssa Angela Buonadonna Dott. Paolo Baldo Dott.ssa Emanuela Ferrarin Dott.ssa Giulia Fornasier Dott.ssa Sara Francescon Centro di Riferimento Oncologico di Aviano 2015 CROinforma. Piccole guide Serie CIFAV - INFORMAZIONE SUL FARMACO 7 Testi Alessandra Bearz, medico oncologo, SOC Oncologia Medica A Angela Buonadonna, medico oncologo, SOC Oncologia Medica B Paolo Baldo, farmacista, SOC Farmacia Giulia Fornasier, farmacista, SOC Farmacia Sara Francescon, farmacista, SOC Farmacia Emanuela Ferrarin, farmacista, Biblioteca Pazienti e Centro d’informazione sul farmaco per l’Area vasta (CIFAV) Tutti gli autori dei testi afferiscono al CRO di Aviano Progetto del gruppo di lavoro “Targeted Therapy” del CRO di Aviano, composto da: Paolo Baldo, Responsabile Farmacovigilanza, SOC Farmacia Alessandra Bearz, SOC Oncologia Medica A Angela Buonadonna, SOC Oncologia Medica B Marco Trovò, SOC Oncologia Radioterapica Immagini: Riccardo Bianchet; © Shutterstock I libretti della collana CROinforma sono valutati per chiarezza, comprensibilità e trasparenza, dal Gruppo di valutazione linguaggio e stile comunicativo - Patient Education del CRO di Aviano, di cui fanno parte anche pazienti. Per questo libretto: Daniela Michilin, Radioterapia CRO di Aviano; Nicolas Gruarin, Biblioteca CRO di Aviano, Gloria Sciamarella. CROin g le a uide m for © Centro di Riferimento Oncologico di Aviano - IRCCS - Istituto Nazionale Tumori Picco Responsabile Scientifico collana CROinforma: Paolo De Paoli (Direttore Scientifico CRO) Coordinamento editoriale e di redazione: Ivana Truccolo (Responsabile Biblioteca CRO) Grafica e impaginazione: Nancy Michilin (Direzione Scientifica - Biblioteca CRO) Indice Gentile paziente, Gentile familiare . ........................................... p. 4 Che cos’è Bevacizumab ............................................................... p. 7 Come agisce Bevacizumab .......................................................... p. 8 Come viene somministrato Bevacizumab . ............................... p. 9 Quali sono gli effetti indesiderati più frequenti ....................... p. 11 Ulteriori informazioni .................................................................. p. 19 • Cos’è utile sapere quando Bevacizumab viene assunto con altri medicinali .................................... p. 19 • Gravidanza e allattamento ................................................. p. 20 • Alimentazione ..................................................................... p. 21 • Utilizzo di terapie complementari .................................... p. 22 Informazioni sulla sicurezza d’uso dei medicinali ................... p. 24 Scheda di segnalazione ................................................................. p. • Per il personale sanitario .................................................... p. • Per il cittadino ..................................................................... p. • Per i prodotti a base di piante officinali e integratori alimentari ....................................................... p. 26 26 28 30 Bibliografia . ................................................................................... p. 31 Annotazioni personali .................................................................. p. 32 Gentile paziente, Gentile familiare Con questa piccola guida il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano intende fornire informazioni ai pazienti e ai loro familiari sulle caratteristiche del medicinale prescritto. L’informazione rappresenta infatti un supporto utile alla cura e al rapporto tra medico e paziente. Terapia farmacologica Terapia che utilizza i medicinali. Attualmente la terapia farmacologica antitumorale non si basa soltanto sull’utilizzo dei medicinali della “chemioterapia” classica, ma può contare anche su nuovi medicinali i quali ostacolano la malattia agendo in modo mirato e specifico su dei “bersagli” presenti nelle cellule tumorali. Le terapie con questi nuovi medicinali prendono il nome di “Targeted-Therapy”, da “Targeted” che in inglese significa “mirato sul bersaglio”. La somministrazione di questi nuovi medicinali generalmente causa minori danni alle cellule sane; tuttavia può dar luogo a effetti non desiderati, che vanno in ogni caso segnalati a un medico oppure a un farmacista. Ci auguriamo che quanto riportato sia un supporto che si aggiunge – ma non sostituisce – il rapporto personale tra i pazienti o i loro familiari e gli operatori sanitari (oncologi, infermieri e farmacisti). 4 Le informazioni riportate in questa guida sono tratte da fonti autorevoli e indipendenti: Agenzia Europea per i Medicinali e Banche Dati d’informazione indipendente. Sono quindi state selezionate e riviste da oncologi e farmacisti che, all’interno del CRO, curano la rilevazione degli effetti non desiderati dei nuovi medicinali e l’informazione al paziente. 5 Le indicazioni terapeutiche del medicinale Bevacizumab riportate in questa guida sono quelle autorizzate in Italia e in Europa per il trattamento delle malattie tumorali. Sono aggiornate alla data di questa pubblicazione. L’indicazione “degenerazione maculare correlata all’età” non è qui trattata. Futuri aggiornamenti di questa guida saranno resi disponibili tramite i siti web www.cifav.it e www.cignoweb.it. Che cos’è Bevacizumab Bevacizumab (nome commerciale: Avastin®) è un medicinale utilizzato per curare vari tipi di tumori nella persona adulta. Le Autorità sanitarie europee (inclusa quella italiana) ne hanno autorizzato l’impiego a partire dal 2005, in seguito alla valutazione dei benefici rilevati da studi clinici. Bevacizumab può essere utilizzato per curare i seguenti tumori: • tumori del colon e del retto, che si sono diffusi ad altre parti del corpo; • tumore del seno, che si è diffuso ad altre parti del corpo; • tumore del polmone, del tipo “non a piccole cellule”, che si è diffuso o si è ripresentato dopo una prima cura e non può essere rimosso con la chirurgia; • tumore del rene che ha iniziato a diffondersi localmente o ad altre parti del corpo; • tumore “epiteliale” delle ovaie (un tipo di tumore alle ovaie), tumore delle tube di Fallopio e tumore del peritoneo, che si sono diffusi o si sono ripresentati dopo una prima cura. Bevacizumab viene inizialmente utilizzato con altri medicinali antitumorali (chemioterapia o interferone alfa-2) e successivamente può essere mantenuto come unica terapia. 7 Colon e retto Costituiscono due porzioni dell’intestino. Tube di Fallopio Una parte del sistema riproduttivo femminile che collega le ovaie all’utero. Peritoneo La membrana che riveste gli organi dell’addome. Come agisce Bevacizumab Anticorpi monoclonali Sono proteine prodotte in laboratorio. Sono capaci di riconoscere e di legarsi (agganciarsi) ad altre proteine. Fattore di crescita per l’endotelio vascolare umano (VEGF) Proteine capaci di stimolare la crescita e la differenziazione delle cellule dei vasi sanguigni. Bevacizumab è una proteina e fa parte di una famiglia di proteine conosciute come anticorpi monoclonali. Bevacizumab si lega a un fattore presente nei vasi sanguigni, chiamato fattore di crescita per l’endotelio vascolare umano (VEGF). Questo fattore di crescita (VEGF) normalmente promuove la formazione e lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi), condizione che normalmente si verifica quando un tumore cresce e si diffonde. Bevacizumab blocca questo fattore di crescita (VEGF) e quindi ostacola lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni. Di conseguenza il tumore riduce la sua crescita e diffusione. Angiogenesi Processo che porta alla formazione di nuovi vasi sanguigni a partire da vasi sanguigni già esistenti. 8 Come viene somministrato Bevacizumab Prima di iniziare il trattamento è importante che il medico sia a conoscenza di alcune informazioni: se si hanno allergie e se ci sono o ci sono state altre malattie (ad esempio al cuore o ai vasi, ulcere, diverticoliti o infiammazioni addominali). In alcune persone, infatti, l’uso di Bevacizumab può richiedere una maggiore cautela. Bevacizumab viene somministrato per infusione in vena, da personale esperto in ospedale. La prima somministrazione viene effettuata in un tempo di 90 minuti. Se il medicinale è stato ben tollerato, le somministrazioni successive possono avvenire in tempi più brevi (60 o 30 minuti). Durante la prima infusione potrebbero comparire alcuni sintomi, che vanno riferiti al personale. Questi possono comprendere: difficoltà di respiro, dolore al torace, alla schiena e allo stomaco, brividi e sudorazione, arrossamento e calore al volto, gonfiore alle labbra, alla lingua e alla gola. Raramente, questi effetti potrebbero comparire a distanza di qualche ora. In tal caso è necessario ricontattare l’oncologo. 9 Infusione Somministrazione diretta del medicinale nel sangue. Dosaggio La quantità di medicinale che viene somministrato. La terapia con Bevacizumab viene somministrata ogni due o tre settimane, in base al tipo di tumore da curare. Per ogni persona l’oncologo valuterà e stabilirà il dosaggio più appropriato. La terapia potrà proseguire finché la malattia migliora o si mantiene stabile o fino a comparsa di effetti inaccettabili. 10 Quali sono gli effetti indesiderati più frequenti Gli effetti indesiderati di Bevacizumab (conosciuti come “effetti collaterali”) possono variare da persona a persona e non necessariamente quelli riportati di seguito si manifesteranno in tutti coloro che ricevono Bevacizumab. Inoltre possono variare se la terapia è effettuata con delle combinazioni di medicinali. Gli effetti indesiderati che comunemente si riscontrano durante la terapia con Bevacizumab sono: • Ipertensione: la pressione, durante la terapia con Bevacizumab, potrebbe aumentare. Per questo motivo dovrebbe essere misurata prima di iniziare la terapia e regolarmente durante la stessa. Nella persona con ipertensione è opportuno che la pressione sia ben tenuta sotto controllo, poiché la terapia con Bevacizumab potrebbe peggiorarla. Gli eventuali sintomi di un rialzo di pressione importante potrebbero essere: mal di testa, capogiri, disturbi della vista o dell’udito (ronzii), affanno e sudorazione. Nel caso si manifestino è bene informare subito l’oncologo, che potrà prescrivere dei farmaci o modificare la terapia con Bevacizumab. 11 Se la pressione non riesce a essere controllata con un’opportuna terapia, l’oncologo valuterà se proseguire la terapia con Bevacizumab. • Mal di testa: questo disturbo si manifesta con una certa frequenza. Tende a insorgere alcuni giorni dopo la terapia ed è generalmente lieve. Per attenuare il mal di testa potrà essere usato il paracetamolo. Il mal di testa potrebbe essere più severo nelle persone che abitualmente ne soffrono. In ogni caso, se non si trova un beneficio con il paracetamolo, l’oncologo valuterà l’impiego di altri medicinali per il dolore. • Disturbi gastrointestinali: durante la terapia con Bevacizumab potrebbero manifestarsi stitichezza e perdita di appetito, diarrea, nausea o vomito. Spesso sono lievi e si possono gestire con dei semplici accorgimenti. Talvolta possono essere più severi ed è necessario riferirsi all’oncologo per farli valutare e ricevere delle cure opportune. La chemioterapia può aumentare la probabilità che questi disturbi si manifestino e siano più severi. Gli accorgimenti che si possono adottare in caso di stipsi sono: bere regolarmente (acqua, succhi di frutta), fare dell’attività fisica in modo abituale (ad esempio delle passeggiare quotidiane), 12 consumare alimenti che naturalmente contengono fibre (cereali non raffinati e verdure), se ben tollerati. In caso di diarrea si raccomanda di bere per reintegrare i liquidi e i sali minerali persi. A questo proposito si possono alternare acqua, tisane, succhi di frutta diluiti (1/3 di succo di frutta e 2/3 di acqua) oppure si possono assumere dei sali reidratanti che si trovano in farmacia. Può essere utile assumere anche dei fermenti lattici (probiotici). Per contrastare la nausea o il vomito si possono assumere cibi secchi o asprigni, evitando cibi grassi, dolci o speziati. I cibi e le bevande tiepidi o freddi e dagli odori neutri generalmente riducono la nausea. Si possono fare anche pasti piccoli e frequenti, masticando lentamente, bevendo a piccoli sorsi. • Sanguinamento: durante la terapia con Bevacizumab potrebbe verificarsi qualche episodio di sanguinamento, ad esempio dal naso, dalle gengive, dall’ano o dalla vagina. Per contrastare il sanguinamento dal naso la testa va tenuta reclinata leggermente in avanti stringendo bene la radice del naso con i polpastrelli per 10 minuti, ripetendo questa operazione se necessario. L’oncologo va prontamente contattato se si notano delle perdite di sangue tossendo, se 13 Probiotici Secondo la definizione ufficiale dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), i probiotici sono “organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”. È bene però sapere che attualmente nessun probiotico viene prescritto per precise indicazioni mediche/cliniche. compaiono feci o vomito molto scuri (del colore dei fondi del caffè) o se la perdita di sangue dal naso dura più di 20 minuti. Ematoma Sangue che si localizza in un tessuto. Talvolta potrebbero comparire ematomi senza cause apparenti. In tal caso l’oncologo andrebbe informato. Se si hanno delle piccole ferite la loro guarigione potrà essere più lenta. Inoltre, se ci si deve sottoporre a un intervento chirurgico, la terapia con Bevacizumab dovrà essere sospesa nelle quattro settimane precedenti e successive e comunque fino a guarigione della ferita. Se si stanno assumendo dei farmaci che fluidificano il sangue (ad esempio l’acido acetilsalicilico, la warfarina, la vitamina E, ecc.), potrebbero verificarsi dei sanguinamenti con frequenza o intensità maggiore. In questi casi l’oncologo valuterà le eventuali precauzioni da prendere. Coagulo Piccola massa che si origina nel sangue a opera di alcune sue componenti e può impedire la normale circolazione del sangue. • Trombosi: durante la terapia con Bevacizumab potrebbero formarsi con più facilità dei coaguli di sangue nelle vene o nelle arterie (trombosi). I sintomi che potrebbero comparire sono: dolore o sensazione di calore e gonfiore a un arto oppure al torace, difficoltà a coordinare il movimento o la parola o disturbi nella visione. In questi casi l’oncologo va prontamente contattato e valuterà 14 gli eventuali interventi più appropriati, compresa una rivalutazione della terapia con Bevacizumab. • Infezioni: durante la terapia con Bevacizumab può verificarsi una diminuzione dei neutrofili nel sangue. Per questo motivo si potrebbero contrarre con maggior facilità delle infezioni. Un eventuale segno d’infezione può essere la febbre. Nel caso si manifesti, è necessario rivolgersi all’oncologo per un opportuno trattamento. I valori dei globuli bianchi nel sangue saranno controllati prima di ogni terapia. Qualora fossero troppo bassi, la terapia potrà essere posticipata di alcuni giorni. • Stanchezza: durante la terapia con Bevacizumab, la stanchezza può essere un sintomo comune. Talvolta essa è la conseguenza di un’anemia (generalmente leggera). Alcune persone potrebbero avvertire anche il “respiro corto”. È di aiuto riconoscere la disponibilità delle proprie energie e alternare momenti di riposo con altri di attività fisica (ad esempio delle passeggiate). È opportuno valutare con prudenza la continuazione di alcune attività, ad esempio la guida o l’uso di macchinari quando ci si sente stanchi o affaticati. 15 Neutrofili Sono dei tipi di globuli bianchi che difendono l’organismo da infezioni. Proteinuria La presenza di proteine nell’urina. • Funzionalità dei reni: quando si assume Bevacizumab, si potrebbero verificare delle variazioni nella funzionalità dei reni. Per questo verranno prescritte delle analisi prima di iniziare la terapia e durante la stessa. Se verrà riscontrata proteinuria, la terapia sarà rivalutata. • Arrossamento e dolore al palmo delle mani e alla pianta dei piedi (sindrome mano-piede): questo effetto generalmente è conseguente a una chemioterapia contemporanea o precedente. Un sollievo può derivare dal mantenere la pelle curata, senza esporla a sbalzi di temperatura o a traumi. A questo scopo possono essere usate adeguate protezioni (ad esempio i guanti) quando si svolgono alcuni lavori in casa o in giardino. Per questo problema potranno anche essere consigliate delle cure dal medico. • Effetti collaterali che potrebbero manifestarsi in situazioni particolari Nelle persone con tumore del colon o del retto che hanno o hanno avuto infiammazioni addominali (ad esempio ulcere, diverticoliti) durante la terapia con Bevacizumab potrebbe 16 aumentare il rischio che si verifichi una perforazione della parete dell’intestino. L’oncologo terrà presente da subito questo rischio e informerà il paziente per gli eventuali sintomi che dovrà riferire. Nelle persone che hanno già disturbi al cuore, oppure hanno fatto una radioterapia al torace o una chemioterapia con medicinali quali doxorubicina o epirubicina, potrebbero manifestarsi alterazioni dell’efficienza o del ritmo del cuore. In questo caso l’oncologo valuterà gli opportuni controlli da fare. In ogni caso se compare dolore al torace o gonfiore alle caviglie il medico va prontamente contattato. Le persone che stanno assumendo o che hanno già assunto medicinali che contengono bifosfonati (soprattutto per via endovenosa) o denosumab, dovrebbero informare l’oncologo e il dentista. Infatti, questi farmaci, associati a Bevacizumab, potrebbero aumentare il rischio di una lesione mandibolare o mascellare. Gli eventuali sintomi di questa lesione possono essere dolore, gonfiore o senso di pesantezza alla mandibola o alla mascella. Questi sintomi ed eventuali disturbi ai denti vanno riferiti quanto prima all’oncologo e al dentista. 17 L’igiene accurata e i controlli regolari dal dentista aiutano a minimizzare il rischio di queste lesioni. Se si desidera consultare l’elenco completo degli effetti collaterali, inclusi quelli rari, si può consultare il foglietto illustrativo del medicinale. Esso è disponibile dal sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), digitando il nome del farmaco nel seguente link: https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/bancadatifarmaci È possibile anche richiederlo alla Biblioteca Pazienti del CRO di Aviano. ADR (in inglese: Adverse Drug Reaction, in italiano, Reazione Avversa/ Indesiderata da farmaco) Una risposta a un prodotto medicinale che è nociva o non voluta. Questa è la definizione ufficiale riportata dalla nuova normativa comunitaria europea in materia di Farmacovigilanza. In ogni caso se si notano effetti o disturbi che influiscono marcatamente sullo stato di salute o sulla propria qualità di vita, è bene segnalarlo quanto prima all’oncologo. In questo caso, è possibile compilare e inviare al Ministero della Salute la “scheda di segnalazione degli effetti indesiderati”, noti anche come ADR (Adverse Drug Reaction ossia: reazioni avverse da farmaco) e segnalare così gli effetti indesiderati comparsi durante la terapia con Bevacizumab. Questo sarà utile alla ricerca medica e alla società, al fine di consolidare le conoscenze e riconoscere nuovi o poco frequenti effetti collaterali (per altre informazioni a riguardo si veda il paragrafo a p. 24). 18 Ulteriori informazioni Cos’è utile sapere quando Bevacizumab viene assunto con altri medicinali L’assunzione contemporanea di altri medicinali può interferire con la terapia con Bevacizumab. Talvolta queste interferenze, dette tecnicamente “interazioni”, possono causare effetti indesiderati o compromettere l’efficacia della cura. È opportuno informare sempre l’oncologo, il medico o il farmacista degli eventuali farmaci che si assumono. L’allopurinolo, medicinale utilizzato per la cura della gotta, può aumentare gli effetti indesiderati di Bevacizumab. Il triamcinolone, medicinale cortisonico utilizzato per curare diverse malattie, può diminuire l’efficacia di Bevacizumab. L’uso concomitante di medicinali che modificano la capacità di coagulazione del sangue può aumentare il rischio di sanguinamento. Questi medicinali comprendono: warfarina, acenocumarolo, eparine, clopidogrel, ticlopidina, dabigatran, rivaroxaban, apixaban. Inoltre, possono aumentare il rischio di sanguinamento anche i medicinali antinfiammatori non steroidei (FANS) come acido acetilsalicilico, ibuprofene, naproxene, ecc. 19 In alcune persone che assumono altri medicinali oncologici, ad esempio a base di platino (cisplatino, oxaliplatino), taxani (paclitaxel, docetaxel), irinotecan, alcuni effetti indesiderati potrebbero essere più marcati (sindrome manopiede, neutropenia, ecc.). Questo perché la loro associazione con Bevacizumab aumenta sia l’efficacia della terapia, sia gli eventuali effetti collaterali. Anemia emolitica microangiopatica (MAHA) Malattia dove si riscontra la perdita di globuli rossi a causa della loro distruzione nei piccoli vasi sanguigni. Il medicinale antitumorale Sunitinib, se associato a Bevacizumab, potrebbe dare un tipo di anemia chiamata anemia emolitica microangiopatica (MAHA). Gravidanza e allattamento Molti medicinali possono influenzare la fertilità, sia nell’uomo che nella donna, o alterare il corretto sviluppo del feto dopo il concepimento. L’entità dell’effetto è diversa da medicinale a medicinale e dipende anche dalla fase della gravidanza nella quale viene assunto il medicinale. Nel caso di Bevacizumab, la gravidanza va evitata durante la terapia e per sei mesi dopo la sua conclusione. Per questo è necessario utilizzare metodi di contraccezione efficaci, per i quali è 20 opportuno confrontarsi con il medico. Infatti, non tutti i contraccettivi potrebbero essere adatti durante la terapia con Bevacizumab. Alcuni medicinali possono raggiungere il latte materno, e quindi essere assunti indirettamente dal bambino. Per questo motivo l’allattamento non è consigliato durante il trattamento con Bevacizumab e per almeno sei mesi dopo la fine della terapia. Alimentazione È possibile continuare con la propria dieta abituale, facendo attenzione ad alimentarsi in modo vario e seguendo le indicazioni per uno stile di vita sano. In particolare è bene prestare attenzione alla quantità di sale che si utilizza. Moderando la quantità di sale si può contribuire a contrastare l’eventuale ipertensione che potrebbe insorgere. Non si sono finora osservate interferenze tra cibi e/o bevande e la terapia con Bevacizumab. 21 Utilizzo di terapie complementari Il ricorso a cure complementari può talvolta interferire con l’efficacia o la sicurezza dei medicinali prescritti per curare una malattia. Per questa ragione, per le eventuali cure complementari che si intende utilizzare in concomitanza con Bevacizumab, è assolutamente opportuno consultarsi con l’oncologo, oppure con il medico curante o il farmacista. Durante la terapia con Bevacizumab, l’assunzione di integratori contenenti vitamina E potrebbe aumentare il rischio che si verifichi un sanguinamento. È noto che anche alcune sostanze naturali possono aumentare il rischio di sanguinamento (ad esempio il Ginkgo). Il loro utilizzo concomitante con Bevacizumab non è in generale documentato. Potrebbe pertanto essere richiesta ulteriore precauzione. La stessa cautela potrebbe essere richiesta anche con l’agopuntura. Sporadiche segnalazioni suggerirebbero inoltre prudenza con eventuali pratiche di manipolazione che applicano calore o 22 pressione intensi sulla superficie del corpo. In queste situazioni potrebbero insorgere con maggior facilità delle ecchimosi nei pazienti che utilizzano Bevacizumab. Se si notano degli effetti indesiderati quando si fanno delle cure complementari è possibile segnalarlo all’Istituto Superiore di Sanità attraverso una scheda predisposta (si veda p. 30), disponibile al seguente link: http://www.epicentro.iss.it/focus/erbe/pdf/scheda_fito.pdf 23 Ecchimosi Ematomi sulla superficie della pelle. Informazioni sulla sicurezza d’uso dei medicinali (FARMACOVIGILANZA) Farmacovigilanza (secondo OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità) “La scienza e le attività relative all’identificazione, comprensione e prevenzione degli effetti avversi o di qualsiasi altro problema correlato all’utilizzo di medicinali”. Con il termine di “farmacovigilanza”, si indica un sistema internazionale di sorveglianza sulla sicurezza d’uso dei farmaci e, più specificamente, sulla comparsa di reazioni/effetti indesiderati o collaterali derivanti dall’utilizzo di qualsiasi farmaco. La farmacovigilanza coinvolge a diversi livelli tutta la comunità: pazienti, medici prescrittori, operatori sanitari, aziende farmaceutiche e istituzioni. Attraverso la “Segnalazione spontanea di una reazione avversa” (o segnalazione di Farmacovigilanza) si alimenta un’importante fonte di informazioni che vengono poi trasmesse a Enti regolatori (ad es. l’Agenzia Italiana per il Farmaco/il Ministero della Salute), mantenendo così un controllo continuativo sulla sicurezza d’uso dei farmaci. La segnalazione spontanea di sospette reazioni avverse può essere effettuata non solo dall’operatore sanitario ma anche dai cittadini e dai pazienti, tramite l’apposita scheda di segnalazione (di seguito è riportato un fac-simile), che può essere inviata o consegnata: • al farmacista, che provvederà a inviarla all’Azienda Sanitaria locale; • al responsabile di farmacovigilanza dell’Azienda Sanitaria locale di appartenenza; • al proprio medico di medicina generale. 24 I responsabili della farmacovigilanza della propria Struttura Sanitaria, invieranno la scheda agli enti di competenza nei modi e nei tempi previsti dalla normativa. I dati inclusi in essa verranno poi inseriti nella Banca Dati ministeriale di Farmacovigilanza (Rete Nazionale di Farmacovigilanza - RNF), nell’interesse e a tutela della salute della popolazione; questa banca dati infatti, insieme a quella europea (Eudravigilance) costituisce la fonte dove sono registrate tutte le Reazioni avverse segnalate dai pazienti e dai Medici segnalatori, e quindi tutti i profili di rischio e tossicità correlati a ogni specifico farmaco. Aumentare le conoscenze è molto importante per migliorare la qualità e l’efficacia delle terapie. Il link del sito dell’Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA) dal quale è possibile scaricare la scheda di segnalazione per l’operatore sanitario e per il cittadino è il seguente: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/modalitàdi-segnalazione-delle-sospette-reazioni-avverse-aimedicinali 25 Scheda di segnalazione per il personale sanitario E IL M I -S C A F 26 E IL M I -S C A F 27 Scheda di segnalazione per il cittadino E IL M I -S C A F 28 E IL M I -S C FA 29 Scheda di segnalazione per i prodotti a base di piante officinali e integratori alimentari E IL M I -S C A F 30 Bibliografia • Micromedex, Truven Health Analytics Inc., Bevacizumab (consultato: febbraio 2015). • Banca dati Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), Bevacizumab. Riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) (consultato: febbraio 2015). • Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), Bevacizumab. Riassunto destinato al pubblico (consultato: febbraio 2015). • Pharmacovigilance Insight, Springer. Bevacizumab (consultato: febbraio 2015). • Medlineplus, Health information from the US National Library of Medicine. Bevacizumab (consultato: febbraio 2015). • American Cancer Society, Bevacizumab (consultato: febbraio 2015). • Macmillan Cancer Support, United Kingdom. Bevacizumab (consultato: febbraio 2015). • BC Cancer Agency, Canada. Bevacizumab (consultato: febbraio 2015). • BC Cancer Agency, Canada. Natural Standard Health & Wellness (therapies) database (consultato: febbraio 2015). • S. J. Klemptner et al. Safety of Cupping During Bevacizumab Therapy. The Journal of Alternative and Complementary Medicine, 19 (8) 2013, 729-731. • ASCO, M. K. Accordino, D.L. Hershman, Disparities and Challanges in Adherence to Oral Antineoplastic Agents, Educational book 2013. 31 Annotazioni personali CROinforma è la collana di informazione divulgativa del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, rivolta a pazienti e cittadini. Tratta argomenti inerenti alla ricerca, prevenzione, cura dei tumori. Prevede tre sezioni Piccole Guide, Pieghevoli, Atti. Si articola in diverse serie: LA RICERCA CHE CURA; INFORMAZIONI SCIENTIFICHE; PERCORSI DI CURA; ISTRUZIONI ALL’USO DI...; AREA GIOVANI; CIFAV INFORMAZIONE SUL FARMACO CROinforma. Piccole guide Serie LA RICERCA CHE CURA 1 2 Dalla biologia alla medicina. Perché la ricerca è necessaria per curare i tumori. La Biobanca del CRO. Guida per un contributo consapevole alla Ricerca. 4 La guarigione dal tumore: aumentano le persone che vivono dopo la diagnosi di malattia. 5 Anziani e tumori. Prendersi cura del paziente anziano con malattie neoplastiche. 6 Proteggi te stesso e gli altri: lavati le mani. L’igiene delle mani è la misura più efficace per evitare la trasmissione delle infezioni. Serie INFORMAZIONI SCIENTIFICHE 1 2 3 Registro tumori ereditari del colon retto. Hereditary nonpolyposis colorectal cancer (HNPCC): aspetti clinici. La predisposizione ereditaria allo sviluppo di tumori della mammella e dell’ovaio. Informazioni e suggerimenti per famiglie a elevato rischio genetico. I Tumori in Friuli Venezia Giulia. Conoscere per Prevenire. 7 Predisposizione ereditaria allo sviluppo dei tumori colo-rettali: Sindrome di Lynch. parte prima Che cos’è e come nasce: informazione per il paziente. parte seconda Raccolta di cellule staminali. 3 La terapia anticoagulante orale. Guida pratica per il paziente. 4 Il percorso del paziente in chirurgia oncologica. 5 Il tumore della mammella nelle giovani donne. Percorsi di diagnosi, cura e riabilitazione. 6 Conoscere la terapia intensiva. Informazioni per i familiari dei pazienti ricoverati in terapia intensiva al CRO. 7 La terapia anticoagulante orale. Informazioni e istruzioni per seguirla correttamente. Serie PERCORSI DI CURA 1 2 Dopo il cancro: aspetti psicosociali e qualità di vita. La Chemioterapia ad Alte Dosi con reinfusione di cellule staminali emopoietiche. CROinforma. Piccole guide 8 9 5 Il CRO nella Rete Regionale Trapianti: il prelievo e il trapianto di cornea. Gli studi clinici sperimentali in oncologia. Un’opportunità per i pazienti. Serie CIFAV. INFORMAZIONE SUL FARMACO Serie ISTRUZIONI ALL’USO DI... 1 Guida ai servizi della Biblioteca Scientifica e per i Pazienti del CRO. 2 O.RA Oncologia RiabilitativA. 3 La Biblioteca Scientifica e per i Pazienti. 4 Il Day Hospital. Percorso Clinico, Terapeutico Assistenziale del Paziente in Chemioterapia al CRO. Serie AREA GIOVANI 1 Colora la tua linfa. 2 Radio Trolla. Un viaggio tra sogno e realtà. 3 Diabolik. Zero negativo: un colpo speciale. 4 La storia di Pe, Scio e Lino. I tumori nei giovani in Friuli Venezia Giulia. Malattie neoplastiche in bambini e adolescenti del Friuli Venezia Giulia 19952007. 1 La mucosite orale (stomatite). Guida pratica per limitare i disturbi del cavo orale (bocca, gola) che si possono manifestare durante la terapia oncologica. 2 Conosciamo e utilizziamo bene gli antibiotici. 3 Everolimus (Afinitor®). Informazioni dal CRO per una cura consapevole a supporto di pazienti e familiari. 4 Sorafenib (Nexavar®). Informazioni dal CRO per una cura consapevole a supporto di pazienti e familiari. 5 Sunitinib (Sutent®). Informazioni dal CRO per una cura consapevole a supporto di pazienti e familiari. 6 Erlotinib (Tarceva®). Informazioni dal CRO per una cura consapevole a supporto di pazienti e familiari. 7 Bevacizumab (Avastin®). Informazioni dal CRO per una cura consapevole a supporto di pazienti e familiari. 5MILLE PER AL CRO Il contribuente che, con il 5 per mille della dichiarazione dei redditi, vuole sostenere la ricerca scientifica al CRO dovrà inserire il Codice Fiscale del CRO nello spazio“FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SANITARIA” e firmare nel riquadro corrispondente. Le scelte di destinazione dell’otto per mille dell’Irpef e del cinque per mille dell’Irpef sono indipendenti tra loro e possono essere espresse entrambe. Codice Fiscale CRO Aviano: 00623340932 Questa pubblicazione è stata realizzata grazie alle donazioni del 5 per Mille al CRO destinate alla ricerca che cura Finito di stampare a marzo 2015 da Tipografia Sartor Srl - Pordenone Il marchio FSC® identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici CROinforma. Serie CIFAV 7 Piccole guide Contatti CIFAV CENTRO DI INFORMAZIONE SUL FARMACO PER L'AREA VASTA