Azienda FPO – IRCCS PDTA GIC Colon-Retto Appendice III Schemi di Chemioterapia nella malattia colorettale avanzata con FLUOROPRIMIDINE - Capecitabina in monoterapia - Capecitabina – bevacizumab - LV5FU2 “de Gramont” - LV5FU2 “de Gramont” – bevacizumab con OXALIPLATINO - FOLFOX6 - FOLFOX6 – bevacizumab - FOLFOX6 – cetuximab - XELOX - XELOX – bevacizumab - CAPOX - CAPOX – bevacizumab con IRINOTECAN - FOLFIRI - FOLFIRI – bevacizumab - FOLFIRI – cetuximab - Irinotecan settimanale in monoterapia - Irintecan – cetuximab - XELIRI - CAPIRI Altre associazioni - FOLFOXIRI - Panitumumab Criteri di scelta dello schema terapeutico Pag. 1 Azienda FPO – IRCCS PDTA GIC Colon-Retto - Nei pazienti con adeguato performance status la terapia di scelta è l’associazione di 5fluorouracile modulato con acido folinico o capecitabina in associazione a oxaliplatino o irineotacan (“doppietta” di farmaci). Non esiste differenza tra l’impiego in prima linea di una combinazione rispetto all’altra. - Nei pazienti con scarso performance status per età o comorbilità, una monochemioterapia (fluoropirimidie o irinotecan) eventualmente associata a bevacizumab (vedi dopo) può rappresentare una valida alternativa. - Nei pazienti in cui l’obiettivo è la massima riduzione della massa al fine di raggiungere la resecabilità chirurgica può essere valuato l’utizzo di schemi a tre farmaci con 5fluorouracile, oxaliplatino e irinotecan (FOLFOXIRI). - Nei pazienti in progressione dopo una prima linea di terapia è valutato un trattamento di seconda linea ed eventualmente ulteriori successivi trattamenti medici. - In tutti i pazienti con malattia avanzata deve essere valutata la possibilità di eseguire un trattamento, in associazione o meno con la chemioterapia, con farmaci a bersaglio molecolare. Indicazioni ai farmaci a bersaglio molecolare - Bevacizumab (anti-VEGF) E’ indicato nel trattamento di prima linea in associazione a schemi contenti Fluorouracile in monoterapia o in associazione a irinotecan o a oxaliplatino, nei pazienti che non presentino controindicazioni. Nei pazienti in cui è stato ottenuto un controllo di malattia al termine del trattamento chemioterapico di associazione, in assenza di effetti collaterali gravi, la terapia con l’anticorpo monoclonale è proseguita fino a progressione o tossicità. Nei pazienti non trattati con tale farmaco in prima linea può essere utilizzato in associazione alla chemioterapia di 2° linea. Pag. 2 Azienda FPO – IRCCS PDTA GIC Colon-Retto - Cetuximab (anti-EGFR chimerico) E’ indicato nei pazienti che non presentino mutazioni del gene KRAS indipendentemente dalla linea di trattamento, in associazione a regimi contenenti fluoropirimidine e/o irinotecan e/o oxaliplatino, o in monoterapia in caso di intolleranza alla chemioterapia. - Panitumumab (anti-EGFR umano) Può essere utilizzato in monoterapia nei pazienti che non presentino mutazioni del gene K- RAS, sottoposti a precedenti trattamenti chemioterapici che non abbiano utilizzato cetuximab o che lo abbiano sospeso, in assenza di progressione, per intolleranza. La strategia terapeutica nella malattia avanzata è di norma determinata durante una visita GIC, in forma di visita collegiale o di discussione multidisciplinare (staff GIC GE). In questo caso, qualora la discussione esiti in un cambiamento della strategia terapeutica in corso, è prodotto un referto di visita GIC anche in assenza del paziente. Pag. 3