Scarica il PDF - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri

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Mediterranea. E la migliore, ma quel che conta è il regime
complessivo. Che può essere misurato. Verdura, frutta e legumi proteggono
di più. Ma bisogna evitare di criminalizzare un singolo alimento. Come la carne
Una dieta a punti
contro il tumore
AGNESE CODIGNOLA
lo hanno detto con chiarezza: uno
dei regimi alimentari che più contribuisce
a tenere lontano il cancro è la dieta mediterranea. Lo ha mostrato, qualche anno fa,
Epic, la grande indagine europea che ha
messo in luce come alla più stretta fedeltà all'alimentazione tipica dell'Europa meridionale corrisponda una diminuzione dell'incidenza di tutti i
tumori del 4,7% tra gli uomini e del 2,4% tra le
donne. E continuano a confermarlo studi più specifici, come quello sostenuto da Aire, condotto e
pubblicato sul British Journal ofCancer da Carlo
La Vecchia, epidemiologo dell'Istituto Mario Negri di Milano da anni impegnato in ricerche sul
rapporto tra alimentazione e tumori: la verifica di
tre grandi indagini precedenti, che hanno coinvolto un totale di oltre 3.700 malati e 6.800 controlli, ha dimostrato che tanto maggiore è l'adesione alla dieta mediterranea, tanto inferiore è il
rischio di sviluppare un carcinoma del colon, rischio che per i più virtuosi è quasi dimezzato.
Da tempo è stato definito che cosa sia, almeno
in teoria, la dieta mediterranea, che presenta mille sfumature locali. Il paradigma prevede nove
protagonisti: verdure, legumi, frutta, noci e semi,
cereali integrali, pesce, acidi grassi, carni rosse e
lavorate, alcol. A seconda di quanto la dieta risponde ai r ange fissati si ottiene un vero e proprio
punteggio, tanto più è alto, tanto più l'alimentazione nel suo insieme esercita un ruolo preventivo. La dieta nel suo insieme: «Per valutare gli effetti del cibo sulla salute - chiarisce La Vecchia - si
deve sempre parlare di un regime che comprende alimenti che forniscono tutte le classi di nutrienti, proteine, zuccheri, grassi, vitamine, sali
minerali, fibre e così via. Gli estremismi andrebbero sempre evitati, così come la focalizzazione
su colpe e virtù di un singolo alimento». Un
esempio tipico è quello della carne, posta pesantemente sotto accusa ed esclusa in maNUMERI
niera quasi parossistica da molte diete sedicenti salutiste, una moda che è parsa
trarre forza anche da un recente verdetto dell'Agenzia per la Ricerca sul
Cancro (lare) dell'Oms di Lione,
che ha classificato le carni lavorate ( e quindi insaccati e carni macinate usate per pietanze industriali) come cancerogene
per l'uomo e le carni rosse
come probabili cancerogene. Eppure la dieta
mediterranea prevede
il consumo di carne
nella misura di 2-3
porzioni settimanali, perché il ruolo delle proteine è fondamentale per il mantenimento di un buon equilibrio, e un
moderato consumo di carne ( rossa e bianca, alternata a pesce) non è mai stato associato a gravi rischi per la salute. Come spiegare questa discrasia? «La lare - risponde La Vecchia - stabilisce solo
se una certa classe di composti può o meno costituire un pericolo, non va oltre. Non si esprime sulle quantità da considerare sicure, o sull'entità del
rischio. Per dare un'idea: il consumo di insaccati
in generale è associato a 34.000 decessi all'anno,
nel mondo, mentre quello di tabacco, carcinogeno della stessa classe, a un milione. Inoltre gli studi che hanno portato alla condanna delle carni lavorate sono stati fatti per lo più su prodotti ottenuti da misti di carni come certi tipi di sughi o salsicce del Nord Europa e del Nord America, ma in
Italia gli insaccati sono soprattutto pezzi unici di
carne di elevato valore nutrizionale. E poi è una
questione di quantità: i popoli del Mediterraneo
non raggiungono quasi mai quelle dei popoli del
Nord Europa. Così come per la carne rossa: quantità e lavorazione (cottura, conservazione e così
via)». Il menu della prevenzione dei tumori è insomma policromo, e comprende sempre almeno
due materie prime irrinunciabili: buonsenso ed
equilibrio.
ISTITUTO MARIO NEGRI
L
Lo studio
Poche banane
e cibi crudi
per chi ha avuto
il cancro al s e n o
ULTIMO studio è recentissimo, sul Journal of the
National Cancerlnstitute: le donne che hanno un tumore
al seno non devono eccedere con
carni rosse arrostite o affumicate, perché il loro rischio di morte
cresce. Lo hanno dimostrato gli
oncologi dell'università del North Carolina verificando la dieta di
oltre 1.500 pazienti nelle diverse
decadi di vita, e notando che chi
consumava più carne arrostita o
affumicata aveva un aumento generale del rischio di morte del
23%. Aumento che sarebbe da attribuire alle sostanze cancerogene che si formano ad alte temperature o in certe lavorazioni, e
possono dare effetti gravi in persone già soggette a un cancro.
Sì, perché la dieta di chi è malato non è come quella dei sani: il paziente deve limitare i rischi oncologici, evitando sostanze pericolose e un indebolimento eccessivo,
spesso favorito tanto dalla malat-
tia quanto dalle cure.
I centri migliori offrono sempre una consulenza nutrizionale,
e ricordano l'importanza delle
proteine, cruciali per contrastare
l'indebolimento muscolare e aiutare il corpo a ricostituire i tessuti
danneggiati dalle cure. Inoltre gli
esperti cercano, insieme al malato, alimenti graditi e facili da
mangiare. Altre accortezze: non
esagerare con la vitamina K (presente, tra l'altro, nelle banane),
perché potrebbe favorire la formazione di trombi, evento collaterale di molti farmaci, mentre in
alcuni casi è consigliabile ridurre
le fibre (se c'è il rischio di diarrea ). Ed è meglio evitare alimenti
crudi o non pastorizzati che potrebbero veicolare infezioni alimentari, che nei malati possono
diventare molto gravi, ridurre sale, grassi e zuccheri, e spezzare la
giornata con snack nutrienti e sani.
'i'HIPRODUZIÙNE RISERVATA
LA
DATA
Rosse come
le arance
Negli anni le arance
rosse italiane dell'Aire,
l'associazione italiana
per la ricerca sul
cancro, sono
diventate il simbolo
stesso della
prevenzione
oncologica associata
all'alimentazione e
dell'importanza di
una dieta sana per il
mantenimento di un
buono stato di salute,
e anche quest'anno
tornano a ricordarlo:
sabato 28 gennaio. Gli
oltre 15 mila volontari
le venderanno infatti
in reticelle da 2,5
chilogrammi al
prezzo di 9 euro
ciascuna in 2.700
piazze italiane
preceduti, venerdì 27,
da genitori e alunni,
volontari per un
giorno in seicento
scuole aderenti
all'iniziativa "Cancro,
i o t i boccio". Insieme
alle arance, l'Aire
regalerà una guida
all'alimentazione e
alle ricette della
salute, quest'anno
arricchita da un
approfondimento sul
ruolo delle etichette
nutrizionali, cruciali
per compiere le scelte
dietetiche più
opportune e vere e
proprie cartine al
tornasole degli
ingredienti dei
prodotti alimentari.
Il ricavato
dell'iniziativa andrà a
ISTITUTO MARIO NEGRI
finanziare e
rifinanziare le decine
di progetti di ricerca e
gli oltre 5.000
ricercatori che l'Aire
sostiene, nonché le
iniziative dedicate alla
promozione di una
corretta
informazione. Partner
delle "Arance della
ricerca" quest'anno
sono Ubi banca, La
Cucina Italiana (che
ha contribuito anche
alla stesura della
guida)eCarrefour
Italia, che fornirà
250.000 shopper con
il logo della giornata
per il trasporto delle
reticelle.
Per sapere quali sono
piazze e scuole
coinvolte e per avere
tutte le informazioni
si può consultare il
sitowww.airc.it,
oppure chiamare il
numero verde
840001001, attivo 24
ore su 24.
ATTACCATELA AL FRIGO
COME LEGGERE IL GRAFICO
Consumare
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FRUTTA
2-3/DÌ
SETT alla
settimana
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LA DIETA
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/ MEDITERRANEA \
Porzioni /
frequenza
. DOLCI 1-2/SETT
PROMEMORIA
Tagliare la
piramide
e attaccarla
in cucina per
organizzare
i pasti in modo
più salutare
Di al
giorno
Porzioni da circa
WOg, ma variano
a seconda di
sesso, età, altezza,
peso e attività
fìsica svolta
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VINO/BIRRA 2/DÌ
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FONTE RIELABORAZIONE DATI FlSALUTE
ISTITUTO MARIO NEGRI
INFOGRAFICA PAULA SIF/iONcT l i
PER SAPERNE DI PIÙ
www.marionegri.it
www.airc.it
ATTENTI ALLA CARNE
ENGLISH BREAKFAST
6 0 g . Due salsicce
7 5 g . Tre strisce di pancetta
Meglio fare mezza porzione
HOT DOG
5 0 g . Un wurstel
Scegliere uno snack più salutare
PANINO CON SALUME
5 0 g . Due fette di salume
Sostituire con pollo o pesce
»
\
Se avete già assunto la dose
di carne rossa raccomandata
o
Occhio
alla q u a l i t à !
Evitare
insaccati
con miscele
di carni
\
diverse
ISTITUTO MARIO NEGRI
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