LA MATERIA La chimica è la scienza che si occupa delle proprietà della materia e della trasformazione di una forma di materia in un’altra. Ma cosa è la materia? La materia è tutto ciò che possiede massa ed occupa spazio. La materia può essere classificata in: sostanze pure e miscele. Si definisce sostanza la materia che ha sempre la stessa composizione. Ogni campione di una sostanza ha le stesse proprietà chimiche e fisiche perchè una sostanza presenta una composizione uniforme e costante. Le sostanze sono, a loro volta, classificate in due categorie: elementi e composti. 1. Un elemento è una sostanza formata da atomi tutti uguali (della stessa specie). Due elementi non possono avere lo stesso tipo di atomi. 2. Un composto è una sostanza formata da due o più atomi diversi in proporzioni fisse e costanti. Un composto presenta proprietà diverse da quelle degli atomi che la compongono. Ricordiamo che la più piccola particella di una sostanza (elemento o composto) che ne conserva tutte le caratteristiche è la molecola e che una molecola può essere formata da un solo atomo o da più atomi. In natura più spesso si trovano miscele, cioè materia di composizione variabile, formata da due o più sostanze che conservano ognuna le proprie caratteristiche. Esse si possono distinguere in miscugli e soluzioni. 1. Il miscuglio è una miscela eterogenea, in cui le singole sostanze componenti rimangono separate, anche se vengono mescolate. Un esempio di miscuglio è una sabbia formata da granuli diversi. 2. Le soluzioni sono miscele omogenee, in cui non è possibile distinguere le singole sostanze componenti e che, pertanto, presentano le stesse caratteristiche in ogni loro parte. Non sono tuttavia sostanze pure, perché la loro composizione può variare entro limiti anche ampi, come quando si fa sciogliere del sale nell’acqua. NUMERO ATOMICO , NUMERO DI MASSA E SIMBOLO CHIMICO Gli atomi di un dato elemento hanno sempre lo stesso numero di protoni, per esempio tutti gli atomi di idrogeno contengono 1 protone nel nucleo, tutti gli atomi di ossigeno contengono 8 protoni. Quindi, tale numero identifica un tipo di atomo, è chiamato numero atomico e viene rappresentato con la lettera Z. Il numero atomico di un elemento è uguale al numero di protoni Atomi di elementi diversi hanno un diverso numero di protoni, cioè diverso numero atomico. Un atomo è neutro perchè il numero di protoni (carichi positivi) è uguale al numero di elettroni (carichi negativi), pertanto il numero atomico ci dice anche il numero di elettroni. Il numero di massa di un atomo è la somma del numero di protoni (carichi positivi) e neutroni (carica neutra) contenuti nel nucleo. Il numero atomico e il numero di massa sono utilizzati per identificare un atomo. Il numero atomico si scrive in basso a sinistra del simbolo e il numero di massa in alto a sinistra del simbolo chimico. SIMBOLI CHIMICI DEGLI ELEMENTI Ogni elemento è rappresentato, oltre che dal numero atomico, da un simbolo chimico che si ottiene utilizzando la prima lettera maiuscola e, eventualmente, la seconda o la terza lettera del nome latino dell’elemento. Ad esempio il simbolo dell’oro è Au dal nome latino aurum, quello dell’azoto è N da nitrogen, ecc. I simboli chimici sono universali e danno la possibilità a scienziati che parlano lingue diverse di comunicare senza fare confusione. LA TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI Gli scienziati hanno organizzato in maniera logica gli elementi in una tabella chiamata tavola periodica degli elementi. La tavola periodica raggruppa tutti gli elementi in modo tale che la posizione di ciascuno di essi mette in relazione la struttura atomica dell’atomo con le sue proprietà chimiche e fisiche. Nella tavola periodica, gli elementi sono sistemati in ordine crescente del numero atomico formando delle righe (chiamate periodi) e delle colonne (chiamate gruppi). Nella tavola periodica si trovano i 112 elementi, dal n°1 al n°92 si trovano in natura, mentre quelli con un numero atomico superiore a 93 sono artificiali. I PERIODI Ogni riga della tavola periodica prende il nome di periodo Ogni periodo corrisponde a un livello energetico, il primo periodo corrisponde al livello n=1, il secondo a n=2 ecc. Il numero di elementi per periodo varia perchè a mano a mano che aumenta il numero atomico, aumenta il numero di orbitali occupati dagli elettroni e quindi il numero di livelli energetici. I periodi sono formati, quindi, da elementi che hanno gli elettroni esterni nello stesso livello energetico. I GRUPPI Ogni colonna della tavola periodica si chiama gruppo Tutti gli elementi che appartengono allo stesso gruppo hanno proprietà chimiche simili perchè contengono lo stesso numero di elettroni nell’ultimo livello energetico. METALLI, NON METALLI E SEMIMETALLI Gli elementi sono classificati in tre gruppi: i metalli, i semimetalli e i non metalli. I METALLI: la maggior parte degli elementi sono classificati come metalli, essi si trovano a sinistra della linea seghettata e sebbene abbiano aspetto molto variabili, hanno alcune proprietà in comune: • Sono buoni conduttori di calore e di corrente elettrica • A temperatura ambiente sono solidi, tranne il mercurio che è liquido • Sono lucenti • Sono duttili, cioè possono essere lavorati in fili • Sono malleabili, cioè possono essere lavorati in lamine I NON METALLI: si trovano a destra della linea seghettata della tavola periodica, e hanno proprietà opposte a quelle dei metalli. La maggior parte dei non metalli, a temperatura ambiente, sono gas, il bromo è liquido e alcuni sono solidi. I solidi, come lo zolfo, il fosforo, il carbonio, non possono essere lavorati perchè sono fragili e friabili. I SEMIMETALLI: sono gli elementi che confinano, a destra e a sinistra, con la linea seghettata presente nella tavola periodica, essi si comportano alcune volte come metalli e altre come i non metalli. LE PROPRIETA’ PERIODICHE DEGLI ELEMENTI Le proprietà periodiche degli elementi sono quelle proprietà che variano gradualmente nell’ambito di un periodo o di un gruppo. Seguire un tale ordine significa muoversi orizzontalmente nel sistema periodico, percorrendo i vari periodi, separati l’uno dall’altro da un gas nobile. Ogni volta che percorrendo un periodo si va a capo per iniziare il successivo, si incontra una brusca variazione delle proprietà periodiche. Esaminiamo le proprietà periodiche principali: Raggio e volume atomico: è il raggio di un atomo espresso in nm, cioè la metà della distanza internucleare tra due atomi dello stesso elemento, legati in modo covalente. In un gruppo il raggio atomico aumenta procedendo verso il basso, infatti scendendo lungo un gruppo, gli elettroni vanno a collocarsi in orbitali più esterni, quindi più lontani dal nucleo. Procedendo verso destra, in un periodo, il raggio atomico diminuisce; infatti procedendo verso destra aumenta il numero di elettroni ma tutti sono collocati nello stesso livello di energia e quindi alla medesima distanza dal nucleo. Energia di ionizzazione: di un atomo o di una molecola è l'energia minima richiesta per allontanare da esso/a un elettrone e portarlo a distanza infinita, a 0 K e in condizioni di energia cinetica nulla. L’energia di ionizzazione aumenta dal basso verso l’alto nei gruppi, e da sinistra a destra nei periodi. Gli andamenti descritti possono essere messi in relazione con le dimensioni atomiche, infatti più lontani dal nucleo sono gli elettroni, meno energia sarà necessaria per distaccarli. E’ inversamente proporzionale al raggio atomico. Affinità elettronica: alcuni atomi tendono ad acquistare spontaneamente un elettrone formando ioni negativi (anioni) più stabili ( e quindi con contenuto energetico minore) dell’atomo neutro da cui provengono. Ad es: l’atomo di fluoro F con struttura elettronica esterna 2s2 2p5 tende ad acquistare spontaneamente un elettrone formando lo ione fluoruro F- con struttura elettronica esterna ad ottetto completo 2s2 2p6 . Nel passaggio da F a Fvengono liberati 332,9 KJ/mol. L’energia liberata (detta affinità elettronica) è tanto più alta quanto maggiore è la tendenza dell’atomo ad acquistare l’elettrone. L’affinità elettronica viene definita come l’energia, espressa in Kcal/mol ( o KJ/mol), liberata da una mole di atomi neutri allo stato gassoso quando si trasforma in una mole di anioni monovalenti. L’affinità elettronica è associabile alle dimensioni dell’atomo: è tanto maggiore quanto più piccolo è il volume atomico. Infatti più piccolo è un atomo, tanto più vicino al nucleo si collocherà l’elettrone acquistato, liberando maggiori quantità di energia. Pertanto, l’affinità elettronica aumenta dal basso verso l’alto nei gruppi e da sinistra a destra in un periodo. Elettronegatività: è una misura relativa della capacità di un atomo di attrarre gli elettroni del legame chimico. Esso dipende sia dall’energia di ionizzazione che è relativa alla forza di attrazione esercitata da un nucleo verso i propri elettroni, sia dall’affinità elettronica che indica con quanta forza elettroni estranei possano essere attirati. Esistono varie scale per la misura dell’elettronegatività tra cui si ricordano quella di Pauling, quella di Mulliken e quella di Allred-Rochow.