Caronno Varesino 19 Febbraio 2013 PRODUZIONE DI ATP Ossidazione (demolizione) alimenti Energia ATP (energia IMMAGAZZINATA nelle cellule) Utilizzo di dell’ATP Sistema Anaerobico Alattacido (AA) Sistema Anaerobico Lattacido (AL) Risintesi di ATP Sistema Aerobico (A) SISTEMA AA - 1 1. Scissione di ATP = ADP + Pi + Energia (per la contrazione muscolare) 2. Scissione di PC = Pi + C + Energia (per la sintesi di ATP e per la contrazione muscolare) 3. Ricostruzione dell’Adenosintrifosfato nell’intervallo di riposo: ATP = Energia derivata dalla scissione della PC + ADP + Pi 4. Ricostituzione della fosfocreatina tramite alimenti, negli intervalli di riposo tra gli allenamenti. 5. Lavoro di circa 7- 8’’ . Capacità max 15” SISTEMA AL – 1 1. Glicogeno/Glucosio = ADP + Pi + Energia (per la contrazione muscolare/ATP) 2. Acido Piruvico 3. Ossigeno insufficiente 4. Acido Lattico 5. Fatica 6. Recupero 7. Lavoro compreso tra 30” a 3 minuti (es.10 rincorse d’attacco + difesa con cadute a terra). SISTEMA A e glicogeno 1. Glicogeno/Glucosio = ADP + Pi + Energia (per la contrazione muscolare/ATP) 2. Acido Piruvico 3. Ossigeno sufficiente 4. No acido lattico 5. Produzione di CO2 + H2O + ATP 6. Lavoro compreso tra 3 minuti – 1ora. SISTEMA A e grassi " Glicogeno/Glucosio = ADP + Pi + Energia (per la contrazione muscolare/ATP) " Acido Piruvico " Ossigeno sufficiente " No acido lattico " Produzione di CO2 + H2O + ATP " Lavoro maggiore di 1ora " Utilizzo dei grassi grazie al rapporto Glucagone/Insulina " Dimunizione di potenza rispetto al sistema aerobico orientato all’utilizzo esclusivo di glucosio/glicogeno Capacità e potenza ATP ATP Contenitore 1 Contenitore 2 La diminuzione della potenza nel passaggio ai differenti sistemi energetici Potenza AA AL A Tempo L’utilizzo dei grassi e dei carboidrati e l’intensità dell’esercizio fisico INTENSITA’ MASSIMALE ALTA INTENSITA’ GRASSI MEDIA INTENSITA’ BASSA INTENSITA’ ZUCCHERI Il debito di ossigeno Avvio attività L’energia è fornita dai sistemi Anaerobici creando un debito di O2 Steady state Equilibrio tra O2 consumato e O2 inspirato Fine attività Pagamento del debito di O2 a fine attività tramite il sistema aerobico INTENSITA’ Il debito di ossigeno e l’intensita’ ALTA INTENSITA’ MEDIA INTENSITA’ BASSA INTENSITA’ L’energia è fornita dai sistemi Anaerobici creando un debito di O2 L’energia è fornita dai sistemi Anaerobici creando un debito di O2 L’energia è fornita dai sistemi Anaerobici creando un debito di O2 Il pagamento del debito di ossigeno e l’intensità INTENSITA’ ALTA INTENSITA’ MEDIA INTENSITA’ BASSA INTENSITA’ TEMPO Tempi di recupero per il ripristino energetico dopo esercizio intenso Fox E., Fisiologia dello sport, Editoriale Grasso, Bologna 1988, p. 71 Sistema Anaerobico Alattacido (AA) Sistema Anaerobico Lattacido (AL) Sistema Aerobico (A) Esercizio intermittente < 15 sec Es. 100m Atletica Esercizio intermittente >15 sec - 3 min Es. 100m nuoto Esercizio aerobico prolungato > 3 min Es. 10.000m Atletica Tempo di recupero 2 - 3 min Tempo di recupero 5 - 24 ore Tempo di recupero 10 - 46 ore Risintesi di ATP I processi di recupero dei substrati energetici " Il recupero tra gli esercizi e tra le varie sedute di allenamento determinano l’evolversi della prestazione di un individuo. " Qualunque sia lo sportivo in questione diventa importante comprendere i tempi di ripristino dei materiali energetici consumati durante l’attività, in funzione del tempo di applicazione dell’esercizio proposto. " A + B = stress (esercizio) + recupero = allenamento 1 - Rigenerazione del sistema dei Fosfati " Secondo Fox, Bowers, Foss 1995, tale sistema, che permette di eseguire gesti alla massima potenza, ma in pochi secondi, viene rigenerato in due, tre minuti in modo completo. " Ricordiamo che la risintesi di ATP-PC durante la fase di recupero avviene grazie al sistema aerobico sfruttando per produrre energia carboidrati e grassi. (Tabella da Fisiologia dello Sport Fox 1988 modificata) Tempo di recupero in secondi : 30 60 90 120 150 180 Percentuale di ripristino: 50% 75% 87% 93% 97% 98% Minuti: 1 2 3 2 - Rigenerazione del sistema dei Fosfati 10” 10” 10” 10” 100m 100m 100m 100m RECUPERO 3’ RECUPERO 3’ RECUPERO 3’ Se si togliesse il recupero, il lavoro complessivo sarebbe di 40”: dato che il sistema anaerobico alattacido sviluppa energia per al max. 10”-15”, si passerebbe ad un altro modello e quindi ad un altro sistema energetico. 2 - Rigenerazione del sistema del Glicogeno Muscolare " Come dovremmo ormai avere acquisito, il glicogeno muscolare entra a far parte sia del sistema anaerobico che aerobico. La sintesi di tale composto dipende da tre fattori fondamentali: 1. la durata dell’esercizio 2. l’intensità dell’esercizio 3. l’alimentazione post seduta di allenamento 2.1 - Il ripristino del glicogeno muscolare nell’esercizio lattacido di breve e alta intensità (intermittente). " In questi tipi di esercizi una quantità di glicogeno importante può essere rigenerata anche senza assunzione di cibo entro le prime due ore dopo la fine dell’esercizio. " Non viene richiesta una dieta di carboidrati superiore alla norma " Il completo rigenero dei fosfati dovrebbe avvenire in circa 24 ore dopo la fine dell’allenamento. " Nelle prime 5 ore di recupero avviene una rigenerazione molto più veloce che nelle restanti ore (Fox 1988). 2.1.a - Il ripristino del glicogeno muscolare nell’esercizio lattacido di breve e alta intensità (intermittente). 1’30” 800m 1’30” 800m RECUPERO 3’ 1’30” 800m RECUPERO 3’ 1’30” 800m RECUPERO 3’ Per aumentare la resistenza lattacida si ridurrà il tempo di recupero tra le serie 2.1.b - Il ripristino del glicogeno muscolare nell’esercizio lattacido di breve e alta intensità (intermittente). 1’30” 800m 1’30” 800m RECUPERO 3’ 1’30” 800m RECUPERO 3’ 1’30” 800m RECUPERO 3’ 2.2 - Il ripristino del glicogeno muscolare nell’esercizio prolungato aerobico " Richiede una dieta iperglucidica. " Se questo non avviene e l’apporto di carboidrati risulta insufficiente si può arrivare a superare i cinque giorni per il recupero completo. " Se nel frattempo vengono inserite altre sedute di allenamento, si può incorrere in un fenomeno di fatica cronica con conseguenze molto negative sia sulla prestazione che sullo stato di efficienza organica generale. " Nonostante si utilizzi una dieta iperglucidica il tempo stimato per il recupero completo dopo attività aerobica di alta intensità sembrerebbe essere di circa quarantotto ore. " La velocità del ripristino del glicogeno consumato durante l’attività fisica pare sia più veloce durante le prime ore di recupero post allenamento. Riepilogando " Tabella: Tempi di recupero consigliati dopo esercizio massimale (Fox 1988, Modificata) Tipologia di materiali ripristinati Tempo di recupero minimo Tempo di recupero totale ATP-PC : fosfageno 2 minuti 3 minuti Glicogeno muscolare dopo esercizio intermittente 5 ore 24 ore Glicogeno muscolare dopo esercizio prolungato 10 ore 48 ore Rimozione acido lattico dai muscoli e dal sangue con recupero attivo 30 minuti 1 ora Rimozione acido lattico dai muscoli e dal sangue con recupero passivo 1 ora 2 ora Sistemi energetici e tempo di prestazione Fascia 1 - Attività ad impegno prevalentemente anaerobico alattacido (di potenza assoluta): < = 15 secondi Fascia 2 - Attività ad impegno prevalentemente anaerobico lattacido: 20 sec. – 1,5 minuti Fascia 4 - Attività ad impegno prevalentemente aerobico > 4,5 minuti infinito Fascia 3 - Attività ad impegno aerobico anaerobico lattacido massimale 1,5 minuti – 4,5 minuti Domande di autovalutazione " Quali sono i sistemi di utilizzo dell’energia per la produzione di lavoro meccanico-muscolare ? " Qual è la differenza tra Capacità e Potenza ? " Quando si contrae il debito di ossigeno ? " Per convenzione dopo quanto tempo avviene il ripristino dei fosfati? " Quanto tempo impiega l’acido lattico ad essere smaltito? " Quale metabolismi vengono maggiormente utilizzati in un gesto ciclico che porti ad esaurimento in 10 secondi ? " Quali metabolismi vengono maggiormente utilizzati in un gesto ciclico che porti ad esaurimento in 30 secondi ? Bibliografia " " " " " Dal Monte A., Faina M., Valutazione dell’Atleta, Ed. UTET, Torino 1999 Fox E.L., Fisiologia dello sport, Ed. Grasso, Bologna 1988 Fox, E.L., Mathews D.K., Interval Training, Ed. Vigot, Parigi 1977 Fox E.L., Bowers R.W., Foss M.L, Le basi fisiologiche dell’educazione fisica e dello sport, Ed. Pensiero scientifico, Roma 1995 McArdle W.D., Katch F.I., Katch V.L., Fisiologia applicata allo sport, Ed. Casa Ambrosiana, Milano 1998 La Contrazione muscolare SNC L’unità motoria Fibra nervosa + Fibre muscolari innervate = UNITA’ MOTORIA Tutte le fibre servite da un’unica fibra nervosa motoria si contraggono o si rilasciano simultaneamente “Legge del tutto o del nulla” Fox L.D., Bowers W.R., Foss L.M., Le basi fisiologiche dell’educazione fisica e dello sport, Ed. Pensiero Scientifico, Roma 1995, pp. 105 -107 Il fenomeno del reclutamento (Fox, Bower, Foss, 1995) Sommazione di unità motorie in sincronia Tramite due meccanismi Aumentando il numero di unità motorie attive Sommazione di unità motorie in asincronia Si Alternano le unità motorie che si contraggono, cioè alcune lavorano mentre altre recupero Tipologia delle fibre muscolari (Howald 1984) ü TIPO I: OSSIDATIVE - ST - LENTE - ROSSE – RESISTENZA (poco ipertrofizzabili) ü TIPO II: GLICOLITICHE - FT - VELOCI - BIANCHE - POTENZA (molto ipertrofizzabili) 1. 2. 3. IIA GLICOL. OSSIDATIVE IIB GLICOLITICHE IIC INTERMEDIE (ORIENTABILI): CONTRIBUTO 2 - 5 % Può un ottimo maratoneta diventare un ottimo centometrista? I IIc IIa IIb Forza Massima 100 % Reclutamento delle fibre in funzione del carico 80 % (Costill 1984, mod.) tipo IIb tipo IIb tipo IIa 50 % 30 % tipo IIa tipo IIa tipo I tipo I tipo I tipo I tipo I carico ridotto carico medio carico massimale Classificazione delle contrazioni Anisometriche q q q q q q q Contrazione Concentrica Contrazione Eccentrica Concentrica/Eccentrica Contrazione Pliometrica o combinata Contrazione Auxotonica Contrazione Isocinetica Contrazione isometrica Classificazione dei muscoli in base alla loro funzione " Agonista: rappresenta il motore primario di un determinato movimento, contraendosi partecipa attivamente all’azione da compiere, fornisce il maggior contributo in termini di forza o di resistenza. " Antagonista: a funzione uguale ma opposta al precedente " Sinergico: sono muscoli che collaborano in misura minore con il muscolo agonista (primo motore) eseguendo gli stessi movimenti. " Fissatore: i muscoli fissatori stabilizzano le articolazioni evitando i movimenti indesiderati. Bloccando una o più ossa permettono ad altri muscoli di compiere le loro azioni agendo su posizioni stabili. DOMS (Delayed onset muscle soreness) • Esercizi non abituali • Esercizi di forte intensità • Aumento irrazionale del carico di allenamento Scatenano i DOMS = dolori a scoppio ritardato Causa prioritaria dei DOMS CONTRAZIONE ECCENTRICA DOLORE MUSCOLARE A INSORGENZA RITARDATA CARATTERISTICHE " Rigidità muscolare " Dolore nei movimenti " Dolore al tatto e palpazione " Gonfiore, ritenzione CONSEGUENZE " Perdita forza " Perdita produzione potenza " Difficoltà allungamento " Momentanea modificazione morfofunzionale Dolore avvertito dopo circa 8 ore, presenta un picco tra le 24 e le 72 ore, per scomparire entro il 5°-7° giorno dall’esercizio . Andamento dei DOMS 1. Insorgenza 8 - 12 giornata) % Dolore secondo Vas 120 ore (½ 2. Acutizzazione 24 - 48 ore (1 2 giorni) 100 80 3. Diminuzione 48 - 72 3 giorni) ore (2 - 60 4. Scomparsa 72 - 120 ore (3 - 5 giorni) 40 20 0 1 GIOR 2 GIOR 3 GIOR 4 GIOR 5 GIOR 6 GIOR 7 GIOR Cfr, M.P. Miles, P.C. Clarkson, Dolore muscolare ed esercizio fisico, SDS, anno XIV, n° 32, Gennaio-Marzo 1995, pp. 9-17. Cfr, G.N. Bisciotti, L’applicazione terapeutica delle micro correnti nel dolore muscolare post esercizio, Sport e Medicina n°6, 2004, pp. 44-48. Cfr, R.G. Eston, C. Byrne, La sindrome del giorno dopo, Sport e Medicina n°6, 2004, pp. 17-23. Acido lattico o DOMS ? (Fox, Bower, Foss, 1995) Dopo 25 minuti di recupero passivo si smaltisce circa il 50% dell’acido lattico prodotto. Recupero Passivo : 95% in un ora e 15’ Recupero Attivo : 95% in circa 30’