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In verde e in viola sono evidenziati i tratti utilizzati come inneschi (oligonucleotidi) per la PCR. 5’ TCCGTAGGTGAACCTGCGGAAGGATCATTAAAGAAATTTAATAATTTTGAAAATGGATTTTTTTGTTT TGGCAAGAGCATGAGAGCTTTTACTGGGCAAGAAGACAAGAGATGGAGAGTCCAGCCGGGCCTGCGCT TAAGTGCGCGGTCTTGCTAGGCTTGTAAGTTTCTTTCTTGCTATTCCAAACGGTGAGAGATTTCTGTG CTTTTGTTATAGGACAATTAAAACCGTTTCAATACAACACACTGTGGAGTTTTCATATCTTTGCAACT TTTTCTTTGGGCATTCGAGCAATCGGGGCCCAGAGGTAACAAACACAAACAATTTTATCTATTCATTA AATTTTTGTCAAAAACAAGAATTTTCGTAACTGGAAATTTTAAAATATTAAAAACTTTCAACAACGGA TCTCTTGGTTCTCGCATCGATGAAGAACGCAGCGAAATGCGATACGTAATGTGAATTGCAGAATTCCG TGAATCATCGAATCTTTGAACGCACATTGCGCCCCTTGGTATTCCAGGGGGCATGCCTGTTTGAGCGT CATTTCCTTCTCAAACATTCTGTTTGGTAGTGAGTGATACTCTTTGGAGTTAACTTGAAATTGCTGGC CTTTTCATTGGATGTTTTTTTTCCAAAGAGAGGTTTCTCTGCGTGCTTGAGGTATAATGCAAGTACGG TCGTTTTAGGTTTTACCAACTGCGGCTAATCTTTTTTTATACTGAGCGTATTGGAACGTTATCGATAA GAAGAGAGCGTCTAGGCGAACAATGTTCTTAAAGTTTGACCTCAAATCAGGTAGGAGTACCCGCTGAA CTTAAGCATATCAATAAGCGGAGGA 3’ 3’ CGTATAGTTATTCGCCTCCT 5’ Gli oligonucleotidi che utilizzeremo per la PCR sono quindi: forward ITS1 (5'- TCCGTAGGTGAACCTGCGG - 3') reverse ITS4 (5'-TCCTCCGCTTATTGATATGC - 3') Notare che il reverse primer ITS4, proprio perchè deve innescare sul filamento opposto di DNA (non rappresentato), è “complementare” al tratto di DNA in viola. Il DNA di 841 bp scelto corrisponde a una porzione del cromosoma XII di S. cerevisiae che produce un lungo RNA dal quale vengono ricavati per taglio i tre RNA ribosomali 25S, 18S e 5.8S. Questa corrispondenza si può vedere facendo l’analisi della “omologia di sequenza” tra il nostro tratto di DNA e il database che contiene l’intera sequenza del genoma di S. cerevisiae. Questa ricerca di omologia si esegue in rete con programmi specifici, uno dei quali si chiama BLAST. Il risultato della ricerca è illustrato nella Figura 1 dove nel pannello principale il nostro frammento di 841 bp è indicato in basso, in grigio, con il nome Query_54433; in viola sono indicati vari geni per RNA ribosomali tra i quali quello che dà origine al lungo trascritto dal quale si formano gli RNA 25S, 18S e 5.8S (codice RDN37-1). Si può vedere come il nostro tratto di DNA di 841 bp “corrisponda” (più correttamente sia omologo) al lungo trascritto RDN37-1 e anche a trascritti di geni più piccoli, che rappresentano il prodotto finale della 1 frammentazione del lungo trascritto nei differenti RNA ribosomali. Il tratto di DNA di 841 bp che amplificheremo contiene, nell’ordine, da sinistra a destra, una piccola porzione del gene 25S, l’intero gene 5.8S e una piccola porzione del gene 18S. Infine, notare che in alto nella figura è rappresentato schematicamente l’intero cromosoma XII; la porzione evidenziata da una freccia bianca su fondo blu è quella contenente i geni ribosomali che sono ingranditi nel pannello principale della Figura 1, come appena descritto. Figura 1. Omologia di sequenza tra il prodotto di PCR e i geni ribosomali sul cromosoma XII di S. cerevisiae 1-1) Estrazione rapida di DNA da colonia di S. cerevisiae Questa procedura estrae velocemente dalle cellule il DNA ed ma non lo purifica in alcun modo, quindi affinchè la PCR seguente funzioni si deve prestare attenzione a non esagerare con il prelievo di cellule (ecco perché mezza colonia). Viceversa, se si esagera, si aumenta il rischio che le molte componenti cellulari solubili che rimarranno presenti nel campione assieme al DNA inibiscano la reazione di PCR (in particolare gli RNA di piccole dimensioni). Procedura • Preparare un tubo eppendorf da 1.5 ml (per banco) e contrassegnarlo in modo univoco usando il numero del vostro bancone (da 1 a 8, vi verrà detto quale bancone siete). Pipettate nel tubo 200 microlitri di H2O • Prendere la piastra con le colonie di lievito S. cerevisiae che vi verrà data; con on un’ansa prelevare circa mezza colonia e stemperare la massa di cellule nel tubo eppendorf contenente 200 microlitri di H2O • Vortexare il tubo per assicurarsi di avere risospeso bene le cellule • Incubare i tubi a 100°C per 15 minuti in modo da distruggere le cellule • Centrifugare i tubi in una centrifuga Eppendorf al massimo della velocità per 2 minuti • Rimuovere i tubi dalla centrifuga e tenere da parte il tubo perché il DNA che contiene servirà tra poco per la reazione di PCR. 1-2) Preparazione delle reazioni di PCR 2 Materiale necessario che vi verrà messo a disposizione sul banco e che si utilizza in comune con i colleghi del banco: H2O, oligonucleotidi ITS1 e ITS4 (entrambi 10 µM), sali GoTaq 5X, MgCl2 25 mM, dNTPs 2 mM. In più avrete il tubo con il DNA estratto da colonia (punto 1-1). L’enzima GoTaq Polymerase, 5 U/microlitro vi verrà fornito a reazione assemblata, banco per banco, dagli istruttori. Gli istruttori vi spiegheranno come usare pipettatrici e puntali monouso. Ricordate sempre che quando si utilizzano tubi in comune bisogna procedere con attenzione per evitare contaminazioni. Per questo cambiate sempre i puntali della pipettatrice ogni volta che passate a un tubo in comune da cui prelevare una aliquota per il vostro utilizzo. Questo vale anche nei casi in cui utilizzate tubi per componenti non in comune, ma diversi tra di loro. Procedura • Preparate un tubo Eppendorf da 0.5 ml e contrassegnatelo in modo univoco usando il numero del vostro bancone (da 1 a 8, vi verrà detto quale bancone siete) e poi le lettere A, B e C a seconda che siate da soli al bancone (1A), in due (1A, 1B) o tre (1A, 1B, 1C). • Assemblate la reazione di PCR nel tubo contrassegnato seguendo il protocollo e rispettando l’ordine delle componenti così come è rappresentato più avanti. • Per l’utilizzo della pipettatrice seguite le istruzioni che vi sono state fornite. In particolare, nel prelevare le aliquote dai tubi stock e nel trasferirle all’interno del vostro tubo di reazione, cercate di non fare bolle e di svuotare completamente il puntale. • Come già detto sopra cambiate il puntale della pipettatrice dopo ogni prelievoaggiunta e spuntate ogni volta – sul vostro protocollo di reazione - la riga del componente che avete aggiunto per essere sicuri di procedere correttamente • Prima dell’aggiunta di enzima, se necessario, potete mescolare le componenti picchiettando delicatamente il tubo con un dito e poi centrifugando brevemente in una centrifuga eppendorf. 1-3) Protocollo della reazione di PCR - Aggiunta delle componenti (rispettare l’ordine) 1) H2O 2) Sali GoTaq 5X 3) MgCl2 25 mM 4) dNTPs 2 mM 5) Primer ITS1 10 µM 6) Primer ITS4 10 µM 7) DNA estratto (punto 1-1 ) 6.5 microlitri 4 1 2 2 2 2 8) Enzima GoTaq Polimerasi 5U/microlitro Totale 0.5 20 microlitri E’ buona pratica fare sempre un tubo di reazione PCR di controllo (il cosiddetto – “meno” o controllo negativo) che si chiama così perché è preparato come sopra con l’unica differenza che NON contiene DNA. Nel nostro caso verrà predisposto dagli istruttori. 1-4) Trasferimento delle reazioni di PCR sul Termociclatore Finita la preparazione delle reazioni PCR i tubi vengono trasferiti nel termociclatore e assoggettati all’amplificazione secondo il seguente programma ciclico che è stato precedentemente impostato e memorizzato nel termociclatore: 3 95°C 2 minuti 30X (30 cicli) fatti ciascuno di tre step: 95°C 20 sec, 53°C 20 sec, 72°C 1 minuto 72°C 10 minuti (estensione finale) Fine programma Alla fine del programma è opportuno rimuovere subito i campioni e procedere alle successive analisi (ad es. elettroforesi su gel di agarosio; taglio con enzimi di restrizione). Altrimenti è bene congelarli a -20°C in attesa di essere analizzati. Il termociclatore può essere programmato in modo che alla fine del programma di PCR abbassi la temperatura a 4°C e la mantenga fino al recupero dei campioni. Peraltro questa pratica sottopone a stress il blocco termico del termociclatore e alla lunga abbassa la “vita” dello strumento quindi, se possibile, è meglio rimuovere i campioni finita la PCR. ATTIVITA’ 2 – DIGESTIONE DI DNA CON ENZIMI DI RESTRIZIONE Gli enzimi di restrizione (tipo II) sono prodotti dalla stragrande maggioranza dei microorganismi procariotici e riconoscono sul DNA sequenze specifiche lunghe da 4 a 8 e più bp. Tipicamente tagliano in corrispondenza della sequenza riconosciuta, ma non sempre. Nella nostra attività utilizzeremo l’enzima ApaI (“Apa uno”). ApaI è un enzima di restrizione tipico, nel senso che taglia internamente alla sequenza riconosciuta: I triangoli indicano la posizione dove il DNA di ciascun filamento viene tagliato. Il risultato finale è la formazione di frammenti di DNA con estremità sporgenti come indicato di seguito 5’……GGGCC 3’ 3’……C 5’ 5’ C……3’ 3’ CCGGG……5’ Con “estremità” 5’ e 3’ ci si riferisce alla nomenclatura/numerazione degli atomi di Carbonio dello zucchero sul DNA (il desossiribosio) e tipicamente dopo il taglio ogni filamento di DNA espone un Carbonio 5’ con attaccato un gruppo fosfato (-P) e un Carbonio 3’ con attaccato un gruppo ossidrile (-OH). Esistono centinaia di enzimi di restrizione, ciascuno con la propria specificità di taglio. Ad es. uno tra i primi scoperti e molto usati è EcoRI (“Eco R uno”) che riconosce e taglia la sequenza Nota Bene: DNA tagliati con gli enzimi di restrizione possono essere saldati nuovamente usando enzimi che si chiamano DNA ligasi, che saldano covalentemente estremità 5’-P con estremità 3’-OH. Infatti le estremità prodotte da enzimi di restrizione sono “coesive” vedi figure dei siti di taglio. Questo fatto si sfrutta quando si creano molecole di DNA ricombinante, cioè prodotte dalla unione (saldatura con DNA ligasi) di DNA diversi, tagliati con lo stesso enzima di restrizione, ad esempio il DNA di un plasmide tagliato con EcoRI saldato al DNA di un gene di nostro interesse tagliato a sua volta con EcoRI. Con questa operazione si “clona” il DNA del gene nel plasmide. 2-1) Preparazione delle reazioni di digestione ApaI 4 Materiale necessario in comune che trovate sul banco: H2O, sali ApaI 10X, BSA 1 mg/ml, tubo con il DNA da tagliare. Come DNA si utilizza il prodotto della reazione di PCR descritto nell’Attività 1, ma per mancanza di tempo (i prodotti della amplificazione saranno disponibili solo domani) vi verrà fornito sul banco un DNA identico preparato precedentemente dagli istruttori (vedi “Punto 2-2 più avanti). L’enzima ApaI 10 U/microlitro verrà fornito al momento, banco per banco, dagli istruttori. Procedura • Preparate un tubo Eppendorf da 0.5 ml e contrassegnatelo in modo univoco usando il numero del vostro bancone (da 1 a 8, vi verrà detto quale bancone siete) e poi le lettere A, B e C a seconda che siate da soli al bancone (1A), in due (1A, 1B) o tre (1A, 1B, 1C). • Assemblate la reazione di digestione nel tubo contrassegnato seguendo il protocollo e rispettando l’ordine delle componenti così come è rappresentato più avanti. • Per l’utilizzo della pipettatrice seguite le istruzioni che vi sono state date. In particolare nel prelevare le aliquote dai tubi stock e nel trasferirle all’interno del vostro tubo di reazione cercate di non fare bolle e di svuotare completamente il puntale. • Come già detto sopra cambiate il puntale della pipettatrice dopo ogni prelievoaggiunta e spuntate ogni volta – sul vostro protocollo di reazione - la riga del componente che avete aggiunto per essere sicuri di procedere correttamente • Prima dell’aggiunta di enzima, se necessario, potete mescolare le componenti picchiettando delicatamente il tubo con un dito e poi centrifugando brevemente in una centrifuga eppendorf. 2-2) Protocollo del taglio di DNA con ApaI - Aggiunta delle componenti (rispettare l’ordine) 1) H2O 2) Sali ApaI 10X 3) BSA 1 mg/ml 4) DNA per Apa (prodotto PCR di 841 bp (*)) 11.5 microlitri 2 2 4 Enzima ApaI 10 U/microlitro Totale 0.5 20 microlitri La digestione con ApaI va incubata alla temperatura di 25°C, quindi i tubi di reazione verranno trasferiti in un blocco termostatato a temperatura controllata impostato a 25°C. I tubi verranno lasciati a 25°C per tutta la notte (O/N). Alla fine dell’incubazione recuperare i tubi e procedere alla visualizzazione dei prodotti su gel di agarosio (Attività 3). ATTIVITA’ 3 – ELETTROFORESI DI DNA SU GEL DI AGAROSIO L’elettroforesi su gel di agarosio serve a visualizzare DNA (ma anche RNA). Le applicazioni più tipiche di questa procedura sono la visualizzazione dei prodotti di una reazione di PCR e la visualizzazione di frammenti di DNA che derivano dal taglio con enzimi di restrizione. Le due cose possono essere combinate (taglio di un prodotto di PCR). Nell’attività descritta di seguito utilizzeremo due gel di agarosio per: 1) visualizzare i risultati della PCR fatta sui geni ribosomali di lievito (Attività 1) 5 2) Visualizzare i prodotti della digestione dello stesso prodotto di PCR con l’enzima di restrizione ApaI (Attività 2) 3-1) Preparazione del gel di agarosio • Preparare in una bottiglia (o beuta) di vetro Pirex 100 ml di tampone TAE 1X (40 mM Tris, 20 mM Acetato, 1 mM EDTA) diluito dallo stock 50X. Per 100 ml di gel usare una bottiglia (o beuta) da almeno 250 ml. • Pesare 1.5 grammi di agarosio e aggiungerli alla bottiglia. Pesare la bottiglia con tampone e agarosio dentro e prendere nota del peso. • Sciogliere l’agarosio mettendo la bottiglia nel forno a microonde, impostato a 700-900 W (se avete tenuto il tappo sulla bottiglia assicuratevi che non sia chiuso altrimenti il vapore che si forma durante il riscaldamento nel forno può fare ESPLODERE la bottiglia). • Iniziare riscaldando per circa un minuto, poi per periodi più brevi (ad es 15-20 sec) sorvegliando sempre la beuta/bottiglia in modo da poter interrompere l’incubazione se necessario per evitare che la soluzione bolla fuori dalla bottiglia. • Alla fine di ogni riscaldamento agitare delicatamente la beuta (usare guanti protettivi: attenzione alla temperatura della bottiglia!) e controllare la progressione dello scioglimento dell’agarosio che sarà completo quando la sospensione diventa completamente trasparente. • Una volta sciolto l’agarosio ripesare la bottiglia e aggiungere H2O a compensare la perdita avvenuta per evaporazione. • Aggiungere Bromuro di Etidio (EtBr) alla concentrazione finale di 0.5 migrogrammi/ml (nel nostro caso lo stock è a 10 milligrammi/ml, quindi diluiremo 20000 volte, cioè 5 microlitri di EtBr stock nei 100 ml del gel). Prestare attenzione perché il EtBr è un mutageno; indossare sempre i guanti; per la nostra attività questa operazione la eseguiranno gli istruttori. In alternativa al EtBr si possono usare coloranti che non richiedono precauzioni e non presentano rischi; ne esistono molti e nel caso si seguano le istruzioni d’uso fornite. • EtBr e coloranti alternativi servono come intercalanti del DNA per visualizzarlo nel gel una volta illuminato con il transilluminatore a lunghezze d’onda variabili a seconda dei coloranti usati (260-310 nm per il EtBr) • Attendere che la soluzione di agarosio si raffreddi per poterla versare nel vassoio dove si formerà il gel. La temperatura a cui si può versare è circa 55°C, non di più, ma in pratica ci si regola su quando si può tenere la bottiglia nelle mani senza scottarsi. • Versare l’agarosio nel vassoio preparato precedentemente e contenente il pettine (o i pettini a seconda delle necessità). E’ importante che non si formino bolle nel gel e soprattutto “sotto” i denti del pettine. Se c’è qualche bolla che “gallegia” sul gel la si può trascinare delicatamente verso i bordi con un puntale per pipettatrice pulito. • Lasciare riposare il gel almeno 30 minuti o fino a quando la gelificazione non è completa. A questo punto si può rimuovere il pettine (delicatamente, per evitare che si rompa l’agarosio e si rovinino i pozzetti nel gel. Allo scopo si può - prima di rimuovere il pettine usare una spruzzetta con acqua per bagnare il gel in corrispondenza del pettine). Rimuovere poi lo scotch che sigilla le estremità del vassoio e infine alloggiare il gel nella vaschetta elettroforetica riempita di tampone TAE 1X + EtBr 0.5 microgrammi/ml come il gel. • Prima di procedere al caricamento dei campioni controllare che il gel sia completamente coperto dal tampone nella vaschetta, ma senza esagerare; circa 2-3 millimetri è la quantità giusta. 3-2) Preparazione dei campioni e caricamento del gel Nella nostra attività faremo due gel identici, entrambi 1.5% agarosio in TAE 1X. Sul primo caricheremo i prodotti di PCR, sull’altro i prodotti della digestione ApaI. 6 Ciascuno di voi preparerà due campioni da caricare sui due gel Preparazione del campione della digestione ApaI • Prendere il tubo in cui è stata fatta la digestione ApaI (20 microlitri totali di miscela, attività 2) • Aggiungere al tubo 4 microlitri di “Gel Loading Buffer” 6X • mescolare bene con la pipettatrice Preparazione del campione della reazione di PCR • Prendere il tubo della reazione PCR e aggiungervi 4 microlitri di Gel Loading Buffer 6X • mescolare bene con la pipettatrice. A questo punto ciascuno avrà due tubi per il caricamento su gel, il tubo digestione ApaI e il tubo prodotto PCR. 3-3) Caricamento su gel ed elettroforesi • Caricare sul gel dei prodotti PCR 12 microlitri del tubo prodotto PCR + Gel Loading Buffer appena preparato • Caricare sull’altro gel, quello dei prodotti di digestione ApaI, 12 microlitri del tubo della digestione ApaI + Gel loading Buffer appena preparato. • Su entrambi i gel verranno caricati dagli istruttori marcatori di peso molecolare e altri campioni di controllo. Per la separazione dei DNA su gel ci si regola caso per caso e in funzione delle dimensioni dei frammenti di DNA attesi e/o della concentrazione del gel (percentuale di agarosio). Nel nostro caso faremo una corsa elettroforetica a 80 Volts, ca 100 mA per il tempo necessario, 30-60 minuti. Dopo la corsa elettroforetica i gel verranno fotografati ponendoli su un transilluminatore e utilizzando una apparato fotografico dotato di CCD (Charged Coupled Device, la stessa tecnologia usata nelle macchine fotografiche digitali, compatte e Reflex, e nelle fotocamere dei telefoni cellulari) che digitalizza l’immagine. 3-4) Analisi dei risultati L’analisi dei risultati ottenuti verrà fatta assieme agli istruttori. Cosa ci si aspetta di vedere? Nel caso dei prodotti di PCR abbiamo amplificato un tratto di DNA dei geni ribosomali di S. cerevisiae (Attvità 1) lungo 841 bp, quindi ci aspettiamo di vedere su gel frammenti come quelli mostrati nella figura che segue 12345 1000bp 700bp 7 PCR da colonia di S. cerevisiae realizzata con i primers ITS1-ITS4. 1) MARKER 1Kb Plus Fermentas; 2) Campione A; 3) Campione B; 4) Campione C; 5) PCR di Controllo (-) E per quanto riguarda il taglio del prodotto di PCR con ApaI cosa ci aspettiamo di vedere? Questo dipende da quanti siti di taglio possiede ApaI sul nostro prodotto di PCR. Dal momento che conosciamo la sequenza intera del frammento 5’ TCCGTAGGTGAACCTGCGGAAGGATCATTAAAGAAATTTAATAATTTTGAAAATGGATTTTTTTGTTT TGGCAAGAGCATGAGAGCTTTTACTGGGCAAGAAGACAAGAGATGGAGAGTCCAGCCGGGCCTGCGCT TAAGTGCGCGGTCTTGCTAGGCTTGTAAGTTTCTTTCTTGCTATTCCAAACGGTGAGAGATTTCTGTG CTTTTGTTATAGGACAATTAAAACCGTTTCAATACAACACACTGTGGAGTTTTCATATCTTTGCAACT TTTTCTTTGGGCATTCGAGCAATCGGGGCCCAGAGGTAACAAACACAAACAATTTTATCTATTCATTA AATTTTTGTCAAAAACAAGAATTTTCGTAACTGGAAATTTTAAAATATTAAAAACTTTCAACAACGGA TCTCTTGGTTCTCGCATCGATGAAGAACGCAGCGAAATGCGATACGTAATGTGAATTGCAGAATTCCG TGAATCATCGAATCTTTGAACGCACATTGCGCCCCTTGGTATTCCAGGGGGCATGCCTGTTTGAGCGT CATTTCCTTCTCAAACATTCTGTTTGGTAGTGAGTGATACTCTTTGGAGTTAACTTGAAATTGCTGGC CTTTTCATTGGATGTTTTTTTTCCAAAGAGAGGTTTCTCTGCGTGCTTGAGGTATAATGCAAGTACGG TCGTTTTAGGTTTTACCAACTGCGGCTAATCTTTTTTTATACTGAGCGTATTGGAACGTTATCGATAA GAAGAGAGCGTCTAGGCGAACAATGTTCTTAAAGTTTGACCTCAAATCAGGTAGGAGTACCCGCTGAA CTTAAGCATATCAATAAGCGGAGGA 3’ la possiamo analizzare con dei “tools” gratuiti disponibili in rete per stabilire come viene tagliato questo tratto di DNA mediante una digestione “virtuale”. Di tools del genere ne esistono tantissimi, tra di essi Watcut che si trova a questo indirizzo web: http://watcut.uwaterloo.ca/template.php?act=restriction_new Una volta aperta la pagina facciamo un copia/incolla della nostra sequenza (solo le basi, non i numeri) nel riquadro centrale, poi aggiungiamo un nome (opzionale; nella figura PCR lievito) ottenendo questo: 8 A questo punto facciamo clic sul pulsante “Submit new sequence” e verrà visualizzata una finestra che elenca, enzima per enzima, in ordine alfabetico, tutti i tagli che si possono produrre sul frammento. Tra i molti enzimi c’è anche ApaI che taglia una sola volta (vedi figura). Selezionando in alto a sinistra il pulsante “In table” sotto Display Results e poi facendo clic clic a destra nella finestra su “Update display”; otterremo la seguente figura dove si vede che ApaI taglia il frammento in posizione 302. 9 Ciò significa che ApaI taglia il frammento di 841 bp in due frammenti, uno di 539 bp e uno di 302 bp. Quindicomerisultatodellaattività2(tagliodelprodottodiPCRconApaI)ciaspettiamodi visualizzaresulgeldiagarosiodueframmentidiDNAcorrispondentiilpiùgrandelungo539bp eilpiùpiccololungo302bp. ----------------------------TAMPONI------------------------------- TAE50X Per1litrodibufferTAE50Xusare: • 242gTrisbase(Tris-OH)(2-ammino-2-idrossimetil-propan-1,3-diolo) • 57.1mLacidoaceticoglaciale(=100%acidoacetico) • 100mL0,5MNa2EDTA(pH8.0) • VersareH2Ofinoaraggiungereunvolumetotaledi1litro. Perpreparare0,5MNa2EDTA(pH8.0)aggiungere186,1gdietilenediamminotetraacetatodi disodioinH2Ofinoa800mlofH2O.Agitarevigorosamente.PortareilpHa8,0conNaOH(20g ca.diNaOH).Sterilizzareinautoclave.Avvertimento:L'Na2EDTAnonsisciogliefinoachela soluzionenonèapHcirca8.0tramitel'aggiuntadiNaOH. SaliApaI10X(SaliNEBBuffer4) 500mMPotassioAcetato 200mMTris-Acetato 100mMMagnesioAcetato 10 10mMDTT pH7.9@25°C GELLOADINGBUFFER6X 10mMTris-HCl(pH7.6) 0.03%BludiBromofenolo(BPB) 0.03%XilenCianoloFF(XC) 60%glicerolo 60mMEDTA Ingelall’1%diagarosioilBPBmigraconlastessamobilitàdiDNAlunghi300bp,loXCconDNA dica4000bp UnaformulazionepiùsemplicediGelLoadingBuffer–chevacomunquebeneperigeldi agarosio-èlaseguente: GELLOADINGBUFFER10X 0.9%SDS(SodioDodecilSolfato) 50%Glicerolo 0.05%BludiBromofenolo(BPB) notarechecontienesoloBludiBromofenoloedè10X 11 RisultatodellaPCR.Fotografiadigitalizzatadellaelettroforesisugeldiagarosioal1.5%inTAE 1X.Icodicisonoquellidavoiusati(posizionisulbanco).Mèunmarcatoredipesimolecolari,Cè unaPCRdicontrollo 12 RisultatodelladigestioneconApaI.Fotografiadelgelall’1.5%inTAE1X. Icodicisonocomesoprariferitiaibanchidilavoro.Nonsonosicuroche6Csiacorretto,forseera 6B. Mèunmarcatoredipesimolecolari.Lefrecceindicanoiprodottideltaglioconleloro dimensioni.Nellacorsia3Bèvisibileunframmentodi841bpcherappresentailprodottonon tagliato.InquestocasoladigestioneconApaInonèavvenutacompletamente. 13