primo capitolo

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morfologia
PARTE PRIMA - MORFOLOGIA
1. ALFABETO E FONETICA
1.1 ALFABETO
Tabella 1.1
À
Á
Â
Ã
Ä
Å
¨
Æ
à
á
â
ã
ä
å
¸
æ
Ç ç
È è
É é
Ê
Ë
Ì
Í
Î
Ï
Ð
Ñ
Ò
Ó
Ô
Õ
ê
ë
ì
í
î
ï
ð
ñ
ò
ó
ô
õ
Ö ö
× ÷
Ø ø
(1)
Pronuncia
Nome
della
lettera
si pronuncia come la a
A
si pronuncia come la b
Be
si pronuncia come la v
Ve
si pronuncia come la g di gatto
Ghe
si pronuncia come la d
De
si pronuncia come ie di piede
Jé
si pronuncia come io di chiodo
Jò
ðe
si pronuncia come la j francese
di “jour”
si pronuncia come la s di rosa
Dse
si pronuncia come la i
I
si pronuncia come la i breve di
I kràtkoje
poi(1)
si pronuncia come la c di cane
Ka
si pronuncia come la l
El
si pronuncia come la m
Em
si pronuncia come la n
En
si pronuncia come la o
O
si pronuncia come la p
Pe
si pronuncia come la r
Er
si pronuncia come la s di sasso
Es
si pronuncia come la t
Te
si pronuncia come la u
U
si pronuncia come la f
Ef
si pronuncia come la h di “hobCha
by” e “hall”
si pronuncia come la z di pizza
Zze
si pronuncia come la c di cesto
Ce
si pronuncia come la sc di sciarScia
pa
Corsivo Traslitterazione
á
â
÷
ç
ä
³
³
ö
Á
Â
×
Ç
Ä
£
£
Ö
A
B
V
G
D
je
jo
ð
ú Ú
é É
ê Ê
Z
I
j
ë
ì
í
î
ï
ð
ò
ó
ô
õ
æ
è
Ë
Ì
Í
Î
Ï
Ð
Ò
Ó
Ô
Õ
Æ
È
ã Ã
þ Þ
û Û
K
L
M
N
O
P
R
S
T
U
F
Ch
C
„
Š
É é la i breve (i kràtkoje in russo) si incontra, solitamente, alla fine o all’interno delË (uovo), ìîé (mio), ÷¸ðíûé (nero).
la parola: ÿéö
ÿéöË
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Stampato
morfologia
Stampato
Ù ù
Ú
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Û
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Pronuncia
si pronuncia come la sc di prosciugare(2)
segno duro senza suono(3)
Ü
non c’è il corrispondente italiano
di questa vocale(4)
segno debole senza suono(5)
Ý ý
Þ þ
ß ÿ
si pronuncia come la e
si pronuncia come ju
si pronuncia come ja
Nome
della
lettera
Sscia
7
Corsivo Traslitterazione
ý Ý
Tviòrdij
snak
Y
ÿ
Mjàkkij
snak
E
Jù
Jà
Š…
ß
“
ù Ù
Y
ø Ø
‘‘
ü Ü
à À
ñ Ñ
E
Ju
ja
I. LE VOCALI E LE REGOLE DI PRONUNCIA
• le vocali russe sono dieci:
À-Î-Ó-Û-ÝÅ-¨-È-Þ-ß
• le consonanti che sono seguite dal primo gruppo di vocali si definiscono
“forti”, quelle seguite dal secondo gruppo, “deboli”. Questa distinzione è
di fondamentale importanza in quanto determina le diverse declinazioni sostantivali.
• le regole di pronuncia:
- le vocali accentate si pronunciano in modo chiaro;
- le vocali non accentate e precedute da consonate cambiano la pronuncia:
(2)
(3)
(4)
(5)
Ù questa lettera ha, rispetto alla Ø, un suono più dolce e più lungo: áîðù (borš…).
Ú segno duro (Tviòrdij snak in russo). Nell’alfabeto cirillico esistono due lettere senza
suono che influiscono sulla pronuncia e che non possono mai trovarsi all’inizio della parola:
Il segno duro Ú, indica che la consonante precedente non è palatalizzata (!) –
îáúÿñí
Å òü (spiegare)
îáúÿñíÅ
il segno debole Ü (Mjàkkij snak in russo) palatalizza la consonante che lo precede
(cioè rende dolce la consonante: ÍÜ = N’= gn in campagna; ËÜ = L’ = gl in paglia) Ë ñåíü (autunno).
(!) la pronuncia dolce o debole consiste nella palatalizzazione, ovvero, la lingua nella pronuncia della consonate debole viene sollevata verso il palato.
Û i gutturale. La corrispondente italiana di questa vocale non esiste. Il suono è simile alla i ma la lingua deve essere staccata dal palato e spinta all’indietro: ìû (noi)
Ü segno debole (Mjàkkij snak in russo) palatalizza la consonante che lo precede:
îã
Ë íü (fuoco).
îãË
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morfologia
Tabella 1.2
vocali accentate
¾la A si pronuncia È dopo le con- ¾ la E si pronuncia ÈÝ
ÈÝ:
sonanti × e Ù :
äššëî (pronuncia: dièlo - affare).
÷ààñ² (pronuncia: …isý - orologio), ¾ la È si pronuncia û dopo le conùà
ùàäÅòü (pronuncia: š…idìt’ - rispar- sonanti Æ, Ö, Ø
Ø,, :
miare).
Åíà (pronuncia: mašýna ìàøÅ
¾la O si pronuncia À:
Åðê (pronuncia:
macchina), öÅ
î êíË
Ë (pronuncia: aknò - finestra),
cýrk - circo).
î ëî
î â¿ (pronuncia: galavà - testa).
ãî
¾la E si pronuncia È:
òååëååôËí (pronuncia: tilifòn - telefono).
- dopo le consonanti Æ, Ö, Ø, si
åí¿ (pronuncia:
pronuncia û: æå
åí¿ (pronuncia:
ñynà - moglie), öå
cynà - prezzo).
¾ la ß si pronuncia È:
ÿñíËé (pronuncia: misnój - di
ìÿ
carne)
II. LE CONSONANTI E LE REGOLE DI PRONUNCIA
• le consonanti russe si dividono in sonore e sorde:
consonanti sonore} á - â - ä - æ - ç - ã - é - ë - í - ì consonanti sorde} ï - ô - ò - ø - ñ - ê - õ - ö - ÷ - ù
ð
• le regole di pronuncia
¾ in fine parola di parola, le seguenti consonanti sonore si pronunciano come sorde:
ï
á > ï
á ( club )
êëóá
si pronuncia êëóï
 > ô
ô
ךõîââ („echov)
si pronuncia ×åõîô
Ä > ò
ä
ò
ãîä
(anno)
si pronuncia ãîò
ø
Æ> ø
æ (coltello )
íîæ
si pronuncia íîø
Ç > ñ
ñ
ãëàçç (occhio )
si pronuncia ãëàñ
à > ê
ê
äðóãã (amico )
si pronuncia äðóê
¾ le consonanti sonore che si trovano davanti a consonanti sorde, si
pronunciano come sorde:
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vocali non accentate
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¾
¾
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¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
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ñ¿ë
si pronuncia âîêñ
pronuncia ôïåð¸ò
le consonanti sorde che si trovano davanti a consonanti sonore, si
pronunciano come sonore:
ñäšëàòü (fare) si pronuncia çäšëàòü
äáËð
îòòáËð (selezione) si pronuncia îä
la C davanti alle consonanti sonore â,ë,ì,í,ð si pronuncia sempre sorda
(come la “s” di sasso):
ñâ\é (proprio), ñëšâa (a sinistra).
i gruppi consonantici -òñê- , -òñò- e -äñê- si pronunciano ö :
òñê
öêèé, äšòñò
òñò
Ñîâšòñê
òñêèé (sovietico) si pronuncia Ñîâšö
òñòâî (infanzia) si
öò
äñê
pronuncia äšöò
öòâî, ãîðîäñê
äñêËé òðàíñïîðò (trasporto cittadino) si proöê
nuncia ãîðîöê
öêËé.
il gruppo consonantico relativo al verbo riflessivo -òñÿ e òüñÿ si
pronuncia ö :
òñÿ (si lava) si legge óìûâ¿åöÿ
òüñÿ (trovarsi) si
óìûâ¿åòñÿ
öÿ, íàõîäÅòüñÿ
öÿ.
legge íàõîäÅöÿ
-çæ- e -ñæ- si pronunciano æ:
çæ
ææ
óåçæ
çæ¿òü (partire) si legge óåææ
ææ¿òü, ñæ
ñæèì¿òü (stringere) si legge
ææ
ææèì¿òü.
-æ÷- , -ç÷- , -ñ÷- si pronunciano ù :
æ÷
ùÅía, ðàññê¿ç÷
ç÷
ìóæ÷
æ÷Åía (uomo) si legge ìóù
ç÷èê (narratore) si legge
ùèê, ñ÷
ðàññê¿ù
ñ÷¸ò (conto) si legge ù¸ò.
-ä÷- e -ò÷- si pronunciano ÷:
ä÷
÷÷èê, \ò÷
ò÷
ïåðåâ\ä÷
ä÷èê (traduttore) si legge ïåðåâ\÷
ò÷eñòâî (patronimico)
÷÷eñòâî.
si legge \÷
la ã si pronuncia â :
ãî (bianco) si legge ášëîââî.
nelle desinenze al Genitivo -îãî/åãî: ášëîã
la ÷ si pronuncia in alcuni casi ø:
nella parola ÷òî (che cosa) e nei suoi composti quali ÷òËáû, ÷òo-òo e in
alcune parole come ñêŸ÷íî (è noioso) e êîíš÷íî (certamente). Le seguenti parole si leggono rispettivamente: øòî, øò\áû, øò\-òo, ñêŸø
øíî
ø íî.
e êîíšø
ñòí- e -ñòñê-, la ò non si pronuncia:
nelle combinazioni -ñòë- , -ñòíñ(ò)ë
ñ(ò)í
ñ(ò)ñ
ñ÷àñ(ò)ë
ñ(ò)ëÅâûé (felice), ãðŸñ(ò)í
ñ(ò)íî (triste), òóðÅñ(ò)ñ
ñ(ò)ñêèé (turistico).
çäí- la ä non si pronuncia:
nelle combinazioni -çäê- e -çäíç(ä)ê
ç(ä)í
ïîšç(ä)ê
ç(ä)êà (viaggio), ï\ç(ä)í
ç(ä)íî (è tardi).
nella combinazione -âñòâ- la â iniziale non si pronuncia mai:
(â)ñòâ
(â)ñòâ
çäð¿(â)ñòâ
(â)ñòâóéòå (salve!), ÷Ÿ(â)ñòâ
(â)ñòâîâàòü (sentire).
âîêçç ¿ë (stazione)
âïåð¸ä (avanti) si
¾
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2. LA FORMAZIONE DELLE PAROLE
2.1 DEFINIZIONE DI TEMA, SUFFISSO E PREFISSO
• desinenza → l’elemento che, aggiungendosi al tema della parola, ne definisce il caso e il numero nel nome, la persona; il numero e il tempo nel verbo. Le
desinenze le ritroviamo anche negli aggettivi, nei pronomi e nei numerali.
¿ êðàñÅâàÿ (il nostro paese è bello)
- íàøà ñòðàí-¿
↓
↓
tema desinenza
š (girare il paese)
- ïóòåøšñòâîâàòü ïî ñòðàí-š
↓
↓
tema desinenza
• radice → elemento base della parola dal quale si possono formare altre parole:
le parole ÷åðí
÷åðíÅëà (inchiostro), ÷åðí
÷åðíÅëüíèöà (calamaio), ÷åðí
÷åðíšòü
(annerire), ÷åðí
÷åðíÅêà (mirtillo) hanno tutte la stessa radice ÷åðí- che deriva dalla parola ÷¸ðí-ûé (nero).
Åòü
!ATTENZIONE a non confondere per assonanza le radici! Le parole âîä
âîäÅ
(condurre per mano) e âîä
âîä¿¿ (acqua) per esempio, hanno radici diverse perchè
non appartengono alla stessa famiglia di parole.
con l’aiuto dei prefissi e dei suffissi è possibile da una sola parola, formarne diverse:
• suffisso → elemento che si trova dopo la radice e che le dà un nuovo significato:
èê (tavolino).
ñòîë-èê
↓ ↓
tema suffisso
èê dà al sostantivo una sfumatura diminutiva.
In questo caso il suffisso -èê
Invece, nella parola ñòîë
-Ëâ -ûé (da tavola)
↓
↓
↓
tema suffisso desinenza
il suffisso -Ëâ- indica che siamo in presenza di un aggettivo.
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Ogni parola è formata da più parti, ognuna delle quali ha un significato ben
preciso:
• tema → elemento che comprende la radice e che racchiude in sé l’idea essenziale di una parola: äîì-Åê (casetta),
↓ ↓
tema desinenza
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• prefisso → elemento che si trova prima della radice e che le dà un nuovo significato: ad esempio, nella parola âõîäÅòü (entrare), il prefisso â- indica un
moto verso l’interno; nella parola âûõîäÅòü (uscire) il prefisso âû- indica un
moto dall’interno verso l’esterno. Il verbo õîäÅòü significa andare a piedi.
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2.2 FORMAZIONE DEI SOSTANTIVI
• nella lingua russa sono presenti le seguenti classi di sostantivi:
1) astratti: ëþáËâü (amore), ãËðäîñòü (orgoglio)
2) comuni e propri: êíÅãà (libro),ךõîâ („echov)
3) animati e inanimati:ó÷Åòåëü (maestro), ïòÅöà (uccello), ãËðîä (città )
4) di materia: ñåðåáðË (argento), çËëîòî (oro).
5) collettivi: ëèñòâ¿ (il fogliame), êðåñòüÕíñòâî (i contadini);
• con l’aiuto dei suffissi possiamo creare nuove parole o dare, a quelle già
esistenti, un nuovo significato;
• i suffissi dei sostantivi si dividono in due gruppi:
1. suffissi che, derivanti da verbi, aggettivi e sostantivi, indicano parole
con un nuovo significato
2. suffissi che indicano nuovi sostantivi che si formano da altri sostantivi
ma con una sfumatura diminutiva, accrescitiva, spregiativa e vezzeggiativa.
- del gruppo 1 fanno parte quei sostantivi animati che indicano persone. Questi sostantivi derivano da verbi (soprattutto dal tema dell’infinito), da aggettivi e da sostantivi che terminano con i seguenti suffissi (di
seguito elenchiamo quelli più frequenti):
Tabella 2.1
-òåëü (-òåëü
-òåëüíèöà
-èê (-èöà
(1)
(2)
per il femminile)
per il femminile)(2)
ïèñ-¿-òåëü (scrittore - che si forma
dal verbo ïèñ-¿-òü scrivere)(1)
ïåðåâËä÷èê
÷èê (traduttore-che si forma dal verbo ïåðåâîäÅòü tradurre)
!ATTENZIONE! - con il suffisso -òåëü si possono formare anche sostantivi che non indicano persone [äâÅãàòåëü (motore)]. Per tali vocaboli l’accento non è sempre fisso
sulla sillaba che precede il suffisso -òåëü [÷èò-¿òåëü (lettore), ïèñ-¿-òåëü (scrittore)]
ma segue quello del verbo da cui deriva [äâÅãàòü (muovere) → äâÅãàòåëü (motore)].
i sostantivi che si formano con questo tipo di suffisso indicano generalmente una specializzazione e si formano dai sostantivi:[ôÅçèê (fisico) - che si forma dal sostantivo ôÅçèêà;
ðàáËò-íèê (operaio) - che si forma dal verbo ðàáËò-à-òü (lavorare)].
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-êà per
-åö
åö (-êà
ñèáèð¿ê (siberiano - che si forma
dal sostantivo ÑèáÅðü - Siberia)
per il femminile)
-íèê (-íèöà per
-èí
èí (-êà per
èíîñòð¿íåö (straniero - che si forma dall’aggettivo èíîñòð¿ííûé
straniero)
il femminile)
-àê/-ÿê (-÷êà
ê (macellaio - che si forma
ìÿñí
íÅê
íËé di carne)(3)
dall’aggettivo ìÿñí
il femminile)
áîëã¿ðèí (bulgaro - che si forma
dal sostantivo Áîëã¿ðèÿ-Bulgaria).
il femminile)(4)
-àíèí/-ÿíèí (-àíêà
morfologia
per il femm.)
ãîðîæ¿íèí (abitante della città che si forma dal sostantivo ãËðîä
città)
- del gruppo 1 fanno parte anche i sostantivi astratti, derivanti da verbi
e aggettivi, che terminano con i seguenti suffissi:
-ñòâî
ñòðîÅòåëüñòâî ( costruzione
ñòðËèòü, costrure)
-íèå
ñîãëàøšíèå (accordo - che si forma dal verbo ñîãëàñÅòüñÿ,
- che si forma dal verbo
mettersi d’accordo)
-îñò
åñò
åñòü ìË ëîäîñòü ( giovinezza
-îñòü/-åñò
ìîëîäËé giovane)
-îòà
êðàñîò¿ (bellezza
- che si forma dall’aggettivo
- che si forma dall’aggettivo
êðàñÅâûé
bello )
-áà
äðŸæáà (amicizia - che si forma dal verbo äðóæÅòü essere
amico )
(3)
(4)
!ATTENZIONE! - con il suffisso -íèê/-íèöà si possono formare anche sostantivi che
indicano oggetti: ÷¿éíèê (teiera), ïšïåëüíèöà (posacenere).
I sostantivi che si formano con questo tipo di suffisso e con il suffisso -àíèí/-ÿíèí
indicano l’appartenenza di una persona ad una nazione oppure la provenienza da una
località.
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morfologia
-êà
13
ïðîãŸëê
êà (passeggiata - che si forma dal verbo ïðîãóëÕòü
fare una passeggiata)
- del gruppo 2 fanno parte nuovi sostantivi con una sfumatura diminutiva e
vezzeggiativa. Queste nuove parole derivano da sostantivi già esistenti. Di
seguito i suffissi più frequenti:
-èê
ñòîëÅê
ê (tavolino
- îê, -¸ê
ñòàðè÷Ëê (vecchietto - che si forma dal sostantivo ñòàðÅê
- che si forma dal sostantivo
ñòîë tavolo)
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vecchio)
-óøêà
äšäóøêà (nonnino - che si forma dal sostantivo äšä nonno)
-î÷êî/-à
Õáëî÷êî (piccola mela - che si forma dal sostantivo Õáëîêî
mela )
- del gruppo 2 fanno parte anche sostantivi che hanno una sfumatura accrescitiva e spregiativa:
-èøêî/-à
xâàñòŸíèøêà ( spaccone - che si forma dal
xâàñòŸí spaccone con accezione negativa)
-¸íêà
èçá¸íê
¸íêà (brutta izbà
¸íê
sostantivo
- che si forma dal sostantivo
èçá¿
izbà(5))
-èùå
(5)
äîìÅùå (casone - che si forma dal sostantivo äîì casa)
Tipica abitazione contadina russa. È una costruzione in legno, generalmente, è ad un
piano.
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