idee strategie tendenze riflessioni Un Pianoha Ognuno Pubblicitario il cliente per ottimizzare che si merita gli investimenti di Lucio Brioschi N ei periodi di crisi le spese pubblicitarie sono spesso le prime ad essere ridimensionate. Nell’immediato si risparmia, ma il beneficio economico è di breve durata, perché l’effetto inevitabile è quasi sempre un calo delle vendite. L’investimento pubblicitario annuale è indispensabile per sostenere le vendite, per mantenere un’immagine positiva e per conquistare nuovi clienti. Le “scorciatoie” sono pericolose, e spesso si rivelano più costose dei risparmi conseguiti. Tre sono le tentazioni più frequenti, a cui è bene resistere: 1. Ridurre gli investimenti pubblicitari, pensando di risparmiare. Il risparmio si rivela ben presto illusorio: il garden perde visibilità, la comunicazione con i clienti si affievolisce e il risultato tangibile è una contrazione del fatturato. 2. Fare tutto in casa per risparmiare i costi del grafico o dell’agenzia. Anche questo risparmio è pericoloso: la comunicazione ha le sue leggi, forme e regole. Per farsi notare nella grande quantità di messaggi pubblicitari in cui siamo quotidianamente immersi, occorre molta competenza. Si può fare a meno dell’agenzia, ma il messaggio fatto in casa è altrettanto efficace? 3. Non pianificare. Decidere le spese pubblicitarie durante l’anno, quando si presenta una buona occasione. Il rischio di questa strategia è di disperdere il budget pubblicitario in azioni valide di per sé, ma meno efficaci perché non coordinate né integrate in una strategia di comunicazione globale, che dia un senso e una finalità a ciascuna di esse. Il risultato di questi tentativi di risparmio sulla pubblicità è quasi sempre una perdita di efficacia nella comunicazione, che si traduce in una perdita di clienti e di vendite. Anziché chiedersi: “Come possiamo ridurre le spese pubblicitarie?” è utile domandarsi: “Come possiamo ottimizzare la resa del nostro investimento pubblicitario?” Focalizzando l’attenzione sul miglioramento del piano pubblicitario, si possono individuare facilmente possibilità concrete per aumentare l’efficacia delle azioni pubblicitarie. Le linee guida principali per una buona composizione del piano pubblicitario sono: • Definire una strategia globale di comunicazione, tarata sulle caratteristiche e sugli obiettivi del punto vendita. La strategia di comunicazione deve tener conto dell’età del punto vendita: visioni proposte notizie esperienze © Copyright 2011 Green House Italia, Brebbia idee strategie tendenze riflessioni - - se il garden è giovane, dovrà puntare soprattutto ad attrarre nuovi clienti; se il garden ha raggiunto la maturità, l’obiettivo sarà quello di consolidare e fidelizzare la clientela. Altri fattori importanti per delineare la strategia di comunicazione sono: - la localizzazione del punto vendita; - l’estensione del bacino d’utenza; - la composizione socio-economica del bacino; - i punti di forza, le competenze e le esperienze che il garden può valorizzare. Prima di spendere dei soldi bisogna sapere a quali tipologie di clienti (proprietari di villette con giardino, donne che amano la casa e la natura, pensionati, giardinieri per hobby, giovani amanti della birra, nonni e nipoti, ecc.) ci si rivolge e con quale obiettivo. • Definire un budget pubblicitario. La pubblicità non è un investimento una tantum, “per farsi conoscere” o per “ravvivare le vendite”, ma una spesa da includere ogni anno nel budget aziendale. La sua quota percentuale oscilla mediamente tra il 3 e il 4% del fatturato. La percentuale può essere più elevata nel caso di un garden in fase di lancio, quando occorre uno sforzo maggiore per affermarsi e conquistare uno spazio adeguato nel mercato. La soglia minima sotto la quale è rischioso scendere è il 3% del fatturato. • Ripartire l’investimento sui diversi canali pubblicitari. Una volta definita l’entità del budget pubblicitario, per esempio 35.000 € per un garden con 1.000.000 € di fatturato, si suddivide l’importo tra i diversi mezzi pubblicitari, tenendo conto che ciascuno di essi svolge una funzione diversa. Una buona ripartizione da usare come riferimento generale può essere la seguente: % del budget Scopo Mezzi Attrarre nuovi clienti Radio, stampa, volantinaggio 25 Indurre all’acquisto Promozioni, sconti nel punto vendita 20 Fidelizzare i clienti Internet, newsletter, carte fedeltà 20 Valorizzare i clienti Regali, omaggi, sorprese inaspettate 15 Generare un’immagine positiva Stampa, radio, internet, insegne, bandiere, automezzi, layout 20 • Fare un piano pubblicitario. Le azioni scelte vanno programmate nel corso dell’anno. E’ utile stabilire sin dall’inizio della stagione i periodi in cui attivare le diverse iniziative pubblicitarie, tenendo conto delle seguenti proporzioni: 60% del budget in primavera 20% del budget in autunno 20% del budget per il Natale. E’ preferibile definire un programma visioni proposte notizie esperienze © Copyright 2011 Green House Italia, Brebbia idee strategie tendenze riflessioni preciso che preveda le date, le azioni e i mezzi che si intendono utilizzare. Si garantisce in tal modo la coerenza necessaria affinché le iniziative pubblicitarie risultino efficaci. La destinazione di una quota pari al 15-20% del budget la si può decidere durante l’anno: - per iniziative non prevedibili prima; - per sfruttare opportunità interessanti; - per azioni concordate con i fornitori; - per azioni promozionali “tattiche” nei confronti delle aziende concorrenti. • Valorizzare le opportunità di internet. determinati prodotti; - attirare l’attenzione sulle novità; - ridurre l’impegno di tempo del personale addetto alle vendite; - rinnovare l’immagine dei reparti; - suscitare curiosità e interesse; - segnalare offerte e promozioni. La stesura del Piano Pubblicitario merita attenzione e tempo. Prendere buone decisioni all’interno delle linee guida tracciate, consente di spendere nel modo più produttivo il proprio budget annuale, consolidando l’immagine del garden e le vendite. Il Piano Pubblicitario in sei passi Accanto ai canali di comunicazione tradizionali, l’uso della rete internet sta crescendo a ritmo elevato. 1. Definire una strategia globale di comunicazione Per il garden si aprono nuove prospettive di comunicazione che andranno sondate per rimanere al passo coi tempi, per comunicare in modo più diretto e incisivo con i propri clienti e per ottimizzare i costi. 3. Ripartire il budget sui diversi mezzi pubblicitari • Non dimenticare la comunicazione interna. 2. Stabilire il budget per la pubblicità 4. Programmare le azioni pubblicitarie per tutto l’anno 5. Valorizzare le nuove opportunità offerte da internet 6. Curare la comunicazione all’interno del punto vendita Completa il piano pubblicitario annuale una riflessione sulla comunicazione all’interno del punto vendita. Esistono forme di comunicazione semplici e poco costose, come i poster scritti a mano o le schede informative sui prodotti, che possono contribuire a diversi risultati positivi: - invogliare i clienti ad acquistare visioni proposte notizie esperienze © Copyright 2011 Green House Italia, Brebbia