Corso ECM a distanza q ■ Osvaldo Sponzilli Ambulatorio di medicina anti aging, Omeopatia e agopuntura, Ospedale San Pietro FBF, Roma, [email protected] ■ Gianfranco Di Paolo Responsabile scientifico Research Institute in Clinical Homeopathy Roma Reflusso gastroesofageo, gastrite e ulcera EZIOLOGIA, SINTOMI E CASI CLINICI. INTERPRETAZIONE DELLA MALATTIA SECONDO I PRINCIPI DELLE DIVERSE DISCIPLINE. TERAPIA OMEOPATICA, ANTROPOSOFIA E OMOTOSSICOLOGIA, FITOTERAPIA, AGOPUNTURA E MTC. Indice 1. Il percorso del cibo Esofago Stomaco 2. Quadri clinici Reflusso gastroesofageo Gastrite Ulcera gastrica Ulcera duodenale 3. Interpretazione delle tre sindromi 4. Medicina antroposofica 5. Medicina omeopatica 6. Medicina omotossicologica 7. Organoterapia 8. Fitoterapia e Gemmoterapia 9. Agopuntura 10. Modificazione dello stile di vita T utti gli animali tranne alcuni organismi, come le meduse, le planarie e le spugne, possiedono un tubo digerente costituito da un lungo canale che si estende dalla bocca all’ano. Questo canale, che nei vertebrati è arrotolato su se stesso per disporre di una maggiore superficie di scambio, è di derivazione endodermica, origina cioè, nella vita fetale, dal foglietto embrionale più interno. Potremmo analogicamente visualizzare i tre foglietti embrionali come tre spirali energetiche che cooperando danno origine all’intero individuo: una con al centro cuore e circolazione (foglietto mesodermico), un’altra con al centro il sistema nervoso centrale e periferico (foglietto ectodermico) e un’altra con al centro il sistema gastroenterico (foglietto endodermico). Sappiamo che le due energie fondamentali per il proseguimento della vita dopo la nascita sono: quella respiratoria e quella alimentare. Trattando del tubo digerente centreremo la nostra attenzione proprio su quest’ultima. 26 medicina naturale - novembre 2012 Modulo didattico 6 1. Il percorso del cibo Stomaco Esofago Seguendo il percorso del cibo nella prima parte del tubo digerente osserviamo che questi si mescola con la saliva, formata da acqua, muco, bicarbonato e ptialina che permette la trasformazione dei polisaccaridi in disaccaridi. L’acqua e il muco determinano la formazione del bolo alimentare; una volta formato tramite la deglutizione, e, grazie a una contrazione peristaltica riflessa, giunge in faringe e quindi alla giunzione faringo-esofagea (costituita dal muscolo cricofaringeo che viene a trovarsi rilassato all’arrivo del bolo, per un meccanismo riflesso collegato alla deglutizione). Dopo aver superato questo sfintere, il bolo entra nel corpo dell’esofago determinando un’onda peristaltica che avanza con velocità progressiva da 2.2 a 4.4 cm/ sec e raggiunge lo sfintere esofagogastrico in 6-8 secondi. Questo sfintere è costituito da un anello muscolare di 3-4 cm di lunghezza che durante il riposo è contratto tonicamente ma all’atto della deglutizione si rilascia rimanendo pervio finché tutto il bolo non sia passato. Perché in condizione di equilibrio anatomofisiologico non avviene reflusso quando lo sfintere è rilassato sotto il riflesso della deglutizione? Le risposte sono diverse trattandosi di meccanismi multifattoriali: U una spiegazione è data dal fatto che si mantiene sempre un gradiente di pressione positivo tra esofago, sfintere e stomaco; U un’altra è data dalle pliche mucose disposte a rosetta a livello cardiale; U ancora da tenere in considerazione l’inserzione dell’esofago nello stomaco ad angolo acuto (angolo di His); U infine anche l’adesione delle opposte pareti della mucosa e l’aumento della pressione intragastrica determina l’accollamento della grande tuberosità gastrica alla parete dell’esofago. Oltre alle cause fisiche che si oppongono al reflusso gastroesofageo ve ne sono altre di ordine biochimico, infatti si è visto che la forza di contrazione dello sfintere diminuisce con l’aumentare dell’acidità dell’antro gastrico e aumenta con l’alcalinizzazione. Questa osservazione fa supporre che il tutto sia anche regolato dalla secrezione di gastrina. Si è constatato che l’effetto è dose dipendente, cioè entro un certo limite c’è una risposta direttamente proporzionale, superato il quale l’effetto diminuisce. Attraversato il cardias il bolo giunge nello stomaco che in condizione di riposo presenta varie pieghe che consentono l’aumento di volume in caso di riempimento. All’interno dello stomaco il bolo è immagazzinato e digerito dai succhi gastrici prodotti dalle ghiandole gastriche presenti nella mucosa. Il succo gastrico è formato da muco, HCl, gastrina e enzimi, tra cui pepsina, prodotta dello stomaco che da inizio alla demolizione delle proteine e viene secreta sotto forma di precursore inattivo: il pepsinogeno. La produzione del succo è regolata dal sistema nervoso e dalla gastrina. Il bolo rimane nello stomaco per 2-6 ore. Qui è rimescolato, ammorbidito, parzialmente digerito e trasformato in una massa semiliquida detta chimo. Lo stomaco ha quindi 3 funzioni: U produce muco per separare il bolo dalle sue pareti (e impedisce il danneggiamento da parte della pepsina e dell’HCl, l’autodigestione); U produce enzimi digestivi; U produce HCl: che rende il pH del succo particolarmente basso e acido, uccide i batteri presenti nel cibo e attiva il pepsinogeno trasformandolo in pepsina. Attraverso il piloro il chimo passa nell’intestino tenue. 2. Quadri clinici Reflusso gastroesofageo Il reflusso gastroesofageo può essere un normale riflesso fisiologico o può trasformarsi in una vera e propria malattia da reflusso gastroesofageo che trova il suo fattore eziologico in una esofagite determinata da un aumento di acidità a livello dell’antro con reflusso di acido cloridrico e bile che viene a contatto con la mucosa esofagea. Il tutto può evolvere in rigurgito, pirosi o verso erosioni ed ulcere della mucosa o ancora in metaplasia (esofago di Barrett). La diagnosi di certezza che consente di differenziare i reflussi fisiologici da quelli patologici si fa con la gastroscopia e la pHmetria esofagea nelle 24 ore integrata dalla impedenziometria multicanale intraluminale, che permette di valutare se il reflusso giunge fino in gola, in che entità ed in quale forma (liquido, gassoso o biliare). Se la sintomatologia si manifesta entro 120 minuti (tempo oltre il quale si presuppone abbia attraversato lo stomaco) tre possono essere le cause eziologiche più frequenti: U presenza di Helicobacter pylori; U incontinenza del cardias; 27 medicina naturale - novembre 2012 Le due energie fondamentali per il proseguimento della vita dopo la nascita sono: quella respiratoria e quella alimentare. Corso ECM a distanza q retrosternale con possibile irradiazione alle scapole o al collo (pirosi) ed il rigurgito. Altri sintomi possono essere la disfagia, odinofagia e il dolore toracico simil anginoso. I sintomi extra-esofagei possono essere tosse cronica secca, raucedine, scialorrea, difonia, laringite cronica, granulomi delle corde vocali, asma cronico stando distesi, fino alla polmonite ab ingestis. Secondo la classificazione di Savary e Miller, si distinguono quattro gradi di lesioni endoscopiche: U Grado 0: mucosa normale. U Grado 1: presenza di erosioni di forma ovalare o lineare non confluenti, singole o multiple, su una plica longitudinale. U Grado 2: erosioni situate su più pliche longitudinali, ma non circonferenziali. U Grado 3: erosioni confluenti ad estensione circonferenziale. U Grado 4: presenza di complicanze come stenosi, ulcere o esofago di Barrett. Gastrite Dobbiamo considerare due tipi di gastrite, cronica e acuta, entrambe caratterizzate da una flogosi della tunica mucosa gastrica. Dal momento che la maggior parte delle gastriti croniche sono riconducibili alla presenza di Helicobacter pylori, notevole importanza riveste la ricerca della presenza di questo batterio. U prolungato ristagno del bolo nello stomaco per inefficienza muscolare delle pareti. Non sono inoltre da trascurare l’obesità e la gravidanza fattori che aumentano la pressione gastrica. Anche i neonati possono soffrire di reflusso. I fattori irritanti possono essere molti: caffeina, alcolici, fumo di tabacco, cibi grassi, agrumi ed alcuni farmaci. La malattia da reflusso gastroesofageo, spesso abbreviata come MRGE (in inglese GERD, Gastro-Esophageal Reflux Disease o GORD, Gastro-Oesophageal Reflux disease), colpisce circa una persona su tre. In genere è un disturbo più comune nel mondo occidentale dove riguarda circa il 10-40% di tutta la popolazione. Colpisce più le donne degli uomini. E la probabilità di soffrire di reflusso aumenta con l’aumentare dell’età. Il rischio di reflusso aumenta con l’età soprattutto dopo i 40 anni. La fascia di età a maggior rischio è tra i 55 i 64 anni. Sintomatologia Non sempre la presenza dei sintomi è associata ad evidenza di esofagite mediante esami endoscopici e pH-metria. Possiamo distinguere i sintomi in esofagei ed extraesofagei che interessano il tratto respiratorio. Sintomi esofagei tipici sono la sensazione di bruciore Forma cronica È una patologia abbastanza comune, soprattutto nei soggetti avanti con gli anni, spesso ha un carattere familiare quindi da mettersi in relazione al genotipo, ma anche allo stile di vita. Possiamo distinguere una gastrite di tipo 1 o A, meno frequente del tipo 2 o B. U Nel tipo 1 la base eziologica è autoimmune con produzione di autoanticorpi diretti contro le cellule parietali dello stomaco, l’infiammazione risparmia la mucosa dell’antro interessando la curva e il fondo gastrico si può avere quindi anemia perniciosa. Possiamo trovare spesso associata l’infezione da Helicobacterium pylori. U Nel tipo 2 viene colpito solo l’antro. È la forma più comune di gastrite interessando l’80-90% dei casi, questa forma di gastrite è sostenuta da un batterio Gram negativo, l’Helicobacter pylori. A sua volta la gastrite cronica si divide in forme atrofiche e forme ipertrofiche. Esistono poi forme di gastrite in cui la diffusione del processo infiammatorio interessa tutto lo stomaco (gastrite di tipo 1-2) la cui eziologia non è ancora del tutto chiara. Se alla gastrite di tipo A viene riconosciuta un notevole rischio di degenerazione tumorale, la gastrite di tipo 28 medicina naturale - novembre 2012 Modulo didattico 6 B sembra più strettamente connessa con l’ulcera peptica. Forma acuta Colpisce maggiormente il sesso maschile. Le cause sono molteplici legate comunque al danneggiamento della mucosa che può avvenire per assunzione di sostanze alcoliche (soprattutto se ingerite a stomaco vuoto) nonché per uso di FANS. Sintomatologia I sintomi della gastrite acuta sono: U dolore sordo e pirosi che possono acuirsi o, al contrario, ridursi dopo i pasti, U nausea e vomito, U inappetenza, U gonfiore dello stomaco e addominale, U eruttazioni, U dimagramento ecc. Spesso la comparsa dei sintomi è improvvisa; più frequentemente si registrano nausea e bruciore di stomaco. La diagnosi di gastrite si avvale, oltre che dell’esame anamnestico, di test diagnostici di vario tipo; fra questi si ricordano gli esami ematochimici, il test del respiro (generalmente effettuato quando si sospetta la presenza di Helicobacter pylori), l’esame delle feci, la gastroscopia e la radiografia del tratto gastrointestinale. La diagnosi di gastrite cronica si avvale degli stessi strumenti utilizzati nella diagnosi della gastrite acuta. Dal momento che la maggior parte delle gastriti croniche sono riconducibili alla presenza di Helicobacter pylori, notevole importanza riveste la ricerca della presenza di questo batterio. Un test affidabile è il cosiddetto test del respiro (urea breath test); esso consiste nell’assunzione di un liquido o di un cibo solido che contiene urea marcata con sostanze radioattive del tutto innocue; dopo un tempo opportuno il paziente espira in uno strumento che misura l’urea. Poiché per il batterio è fondamentale la scissione dell’urea in anidride carbonica e ammoniaca, dalla differenza fra l’urea assunta dal paziente e quella emessa si può scoprire la presenza del batterio. Un’altra tecnica diagnostica è la gastroscopia con biopsia gastrica, molto attendibile solo quando la colonia dei batteri è molto numerosa, cioè all’inizio della patologia. Esistono anche test sierologici che rilevano gli anticorpi anti-batterio; recentemente si è introdotto il test fecale, basato sulla ricerca della protei- na specifica del batterio nelle feci del malato. Meno affidabili sono ormai considerati il test della saliva o il test immunologico di Prick. Ulcera gastrica Gli scienziati Robin Warren e Barry Marshall, entrambi Premio Nobel per la Medicina 2005, hanno dimostrato che la causa principale dell’ulcera gastrica è l’Helicobacter pylori. Il germe è presente nel 65-70% dei pazienti con ulcera gastrica e nel 90-95% dei pazienti con gastrite cronica, che sembra invariabilmente precedere la formazione di un’ulcera. La massima incidenza dell’ulcera gastrica si verifica in pazienti maschi di età compresa tra i 50 e i 60 anni. Il rapporto maschi/femmine è di 3:1. L’età media risulta di circa 10 anni superiore a quella dei pazienti affetti da ulcera duodenale. Il batterio colonizza le cellule della mucosa, dove idrolizza i nutrienti che in questa sede sono molto abbondanti, producendo ammoniaca che inattiva l’effetto battericida dell’acidità gastrica e crea un microambiente favorevole al germe. L’innalzamento locale dell’acidità gastrica favorisce quindi la retrodiffusione di ioni H+, dalla cellula parietale al lume, determinando una retrodiffusione ionica. Inoltre, produce lipasi e fosfolipasi che sembrano danneggiare direttamente la mucosa gastrica. L’alitosi è uno dei sintomi associati all’infezione. L’ulcera gastrica compare con maggior frequenza nelle classi sociali più basse, ma non è chiaro se ciò sia legato a particolari fattori alimentari o a comportamenti a rischio come l’alcol che riduce il contenuto di bicarbonati nel muco, il fumo di sigaretta che rallenta lo svuotamento gastrico e aumenta il reflusso dal duodeno allo stomaco, oltre a ridurre la secrezione di bicarbonato, l’assunzione di caffè che può incrementare drasticamente la produzione acida gastrica, gli stress emotivi, l’impiego di farmaci antinfiammatori non steroidei, i cosiddetti FANS che riducono la concentrazione di bicarbonato nel muco e inibiscono la sintesi delle prostaglandine, molecole che esercitano un’azione protettiva sulla mucosa gastrica; anche il cortisone esercita azione lesiva sulla mucosa, alterandone il flusso sanguigno. Esiste anche una predisposizione genetica per lo sviluppo dell’ulcera gastrica: una maggiore incidenza della malattia si riscontra nei soggetti di gruppo sanguigno 0. La maggior parte delle ulcere gastriche benigne insorge entro 6 centimetri dal piloro; l’85% di esse è localizzato lungo la piccola curvatura dello stomaco, mentre il restante 29 medicina naturale - novembre 2012 Corso ECM a distanza q La sintomatologia di esordio è comunemente rappresentato da dolore di intensità variabile in sede epigastrica, con insorgenza postprandiale precoce. 15% si distribuisce sulla parete anteriore e posteriore e lungo la grande curvatura. Sintomatologia Alcune ulcere gastriche possono essere completamente asintomatiche. La sintomatologia di esordio è comunemente rappresentato da dolore di intensità variabile in sede epigastrica, con insorgenza postprandiale precoce (primi 30 minuti dopo il pasto). Nelle ulcere localizzate lungo la piccola curvatura, gli antiacidi forniscono un pronto sollievo al dolore, mentre il cibo, dopo un benessere temporaneo, può addirittura produrre riacutizzazione algica. Non rara la presenza associata di nausea e vomito. Il 40% delle persone sofferenti di ulcera gastrica presenta un calo ponderale di entità variabile. Si può avere anemia sideropenica di grado variabile, legata alle emorragie croniche derivanti dall’ulcera gastrica. Alla periodicità dei sintomi dolorosi nell’arco della giornata si può aggiungere una periodicità stagionale, con caratteristiche accentuazioni nel periodo primaverile ed autunnale. La presenza di dolore non periodico o di rapide ed improvvise modificazioni della classica sintomatologia devono far supporre l’insorgenza di complicanze o la natura non peptica, bensì neoplastica dell’ulcera gastrica. La conferma della presenza di ulcera è endoscopica e radiologica. L’esame endoscopico va considerato l’approccio diagnostico di prima scelta; la visualizzazione diretta dell’ulcera permette infatti di valutarne le dimensioni e la forma, nonché di eseguire la biopsia. Su tali biopsie si può eseguire, oltre all’esame istologico, anche la ricerca dell’Helicobacter pylori Ulcera duodenale È 4-10 volte più frequente dell’ulcera gastrica. Può comparire a qualunque età, ma il picco di massima incidenza si riscontra tra i 30 e i 40 anni. È più frequente nel sesso maschile, con un rapporto maschi/femmine di 3:1. Secondo alcune statistiche si pensa che circa il 10% della popolazione sviluppi un’ulcera duodenale nel corso della vita. Diversamente da quella gastrica, l’ulcera duodenale non presenta differenze di incidenza legate alla condizione socio-economica. Eziologia Gastrite e duodenite da Helicobacter pylori si riscontrano in oltre l’85% dei soggetti affetti da ulcera duodenale. Le alterazioni infiammatorie indotte da questo batterio potrebbero rendere la mucosa duodenale più sensibile all’insulto acido, quindi predisporrebbe- 30 medicina naturale - novembre 2012 Modulo didattico 6 ro all’insorgenza dell’ulcera. Si ritiene che la principale causa sia rappresentata dall’ipersecrezione acida. Questa sembra dipendere sostanzialmente dall’aumento numerico delle cellule acido-secernenti della mucosa gastrica, dall’aumento della risposta gastrica agli stimoli secretori e dall’alterata capacità di inibizione del rilascio di gastrina. Anche per l’ulcera duodenale la caffeina, l fumo di sigaretta, i FANS ed i cortisonici, possono considerarsi fattori di rischio, mentre per l’alcol non esistono evidenze certe di nesso causale. Sintomatologia Anche l’ulcera duodenale può essere asintomatica o più spesso manifestare dolore epigastrico sordo e costrittivo, talvolta riferito come semplice senso di fastidio o di fame. Non raro il dolore localizzato a destra della linea addominale mediana, con irradiazione alla spalla destra o alla regione dorsale e lombare. Quest’ultima irradiazione è spesso segno dell’approfondirsi dell’ulcera duodenale nella testa del pancreas. Il dolore è di tipo postprandiale tardivo (compare da 1 ora e mezza a 3 ore dopo il pasto), e può essere la causa di risveglio notturno del soggetto. L’assunzione di cibo e di farmaci antiacidi, comporta la risoluzione del dolore in breve tempo. Tipica è la riacutizzazione stagionale in primavera e autunno. Periodi sintomatici della durata di alcuni giorni o settimane si alternano a remissioni che possono durare parecchi mesi o anni. La conferma della presenza di ulcera duodenale viene fornita dall’esame endoscopico o da quello radiologico con pasto baritato. Il sintomo tipico è il dolore, inoltre nausea e vomito possono affliggere l’ulceroso dopo i pasti; la paura di soffrire determina una riduzione dell’appetito, con successivo dimagrimento. a legarsi alla dipendenza affettiva. Anche la non integrazione dei propri genitori da adulti, il che vuol dire rimanere psicologicamente dipendenti da essi per incapacità a tagliare il cordone ombelicale, non permette all’individuo di diventare genitore di se stesso (processo di integrazione) e quindi può generare un disturbo della sfera digestiva. Lo stomaco assorbe tutte le impressioni che vengono da fuori: accoglie quello che deve essere digerito. La capacità di accogliere presume apertura, passività, disponibilità nel senso del donarsi. Lo stomaco rappresenta simbolicamente la capacità di sentire: il mondo dei sentimenti. Il malato di stomaco o non esprime la sua aggressività e inghiotte tutto o mostra un’aggressività esagerata, di fatto è un soggetto che manca di autostima e di fede in se stesso. È una persona che non può permettersi alcun conflitto, regredisce a una fase infantile per cui a causa dei disturbi gastrici vuole di nuovo le pappine, cibi pre digeriti. Se continuiamo a digerire sentimenti ed aggressività non 3. Interpretazione delle tre sindromi L’importanza dei fattori psicologici per le sindromi dell’apparato gastroenterico è nota fin dall’antichità. Si può spesso fare un parallelismo tra il digerire un cibo e digerire una emozione inespressa o un episodio della propria vita. L’atto della digestione porta a una integrazione di un prodotto esterno nel nostro essere; analogicamente ciò che non riusciamo ad integrare psicologicamente ci rimane sullo stomaco e può produrre sintomi fisici. Non dimentichiamo che respirazione e alimentazione sono i due atti indispensabili alla vita autonoma dopo la nascita e che il cibo viene quindi 31 medicina naturale - novembre 2012 Corso ECM a distanza q cinese per la teoria delle orbis o delle logge energetiche, lo stomaco Yang, accoppiato alla milza pancreas Yin, è al centro del sistema legato al quinto movimento la Terra e rappresenta la digestione sia del cibo sia, analogicamente, delle situazioni di vita. Non solo, anche il connettivo, che rappresenta l’impalcatura primaria del corpo, nonché il sistema linfatico e immunitario sono in connessione con questo circolo funzionale. In termini più occidentali osserviamo che reflusso gastroesofageo ed ernia jatale così come gastrite e ulcera sono spesso presenti in individui con personalità fragile e dipendente, o esposti a situazioni di elevata conflittualità o competizione. Non solo ma anche la familiarità per assonanza psicoemotiva e genetica può perpetrare il disturbo, infatti si è visto che manifestazioni di ulcera o gastrite si presentano con frequenza tripla nei parenti di primo grado rispetto alla popolazione generale e particolarmente esposti risultano i soggetti di gruppo sanguigno 0. 4. Medicina antroposofica verso l’esterno, ma verso l’interno sviluppiamo ulcere digeriamo le nostre stesse pareti mucose di stomaco o duodeno. Anche lo sviluppo del terreno utile al proliferare dell’Helicobacter è conseguenza dello squilibrio psico-affettivo del soggetto. Tutte le scoperte nel campo Psico-Neuro-Endocrino-Immunitario confermano le strette connessioni esistenti tra stress, stressor, e ripercussioni sull’equilibrio del tubo digerente. Non è un caso che stiamo parlando di un insieme di organi di origine endodermica che rappresentano la matrice profonda della vita stessa. In medicina cinese il tubo digerente è rapportato al circolo microcosmico collegato al respiro e ai due meridiani centrali del corpo, presenti già nella vita fetale, il Vaso Concezione o Du Mai ed il Vaso Governatore o Tu Mo, l’uno ad origine dal labbro inferiore, termina davanti all’ano e l’altro ad origine dal labbro superiore termina dietro allo sfintere anale. Le due aperture superiore ed inferiore del tubo digerente costituiscono i punti di prossimità dei due meridiani. Negli esercizi di riequilibrio generale del pranajama indiano si respira seguendo idealmente questo circuito contraendo alternativamente lo sfintere anale in basso e spingendo la lingua contro gli incisivi superiori in alto, appunto per chiudere il circuito. Sempre in medicina Molto interessante è l’approccio metodologico e terapeutico di Rudolf Steiner (filosofo e scienziato, 1861-1925) e di Ita Wegman (Medico, 1876-1943) che in collaborazione con un gruppo di medici, diedero un impulso alla Scienza degli inizi del secolo scorso formulando le basi per un ampliamento della Medicina secondo il modello antroposofico (da anthropos = uomo e sophia = saggezza), secondo la quale gli esseri umani e i regni della natura sono legati da un’origine comune, apportando un allargamento agli insegnamenti universitari classici. Questo principio conduce a una visione d’insieme integrativa della salute, della malattia e della guarigione, oltre che a un approccio specifico delle terapie mediche. La medicina antroposofica ci ha familiarizzato con il concetto della quadripartizione (il corpo fisico, l’equivalente di tutto ciò che corrisponde al sistema fisico e biochimico dell’essere umano, il corpo eterico o metabolico, che corrisponde a tutto ciò che è legato al sistema neuroendocrino, il corpo astrale, che corrisponde al sistema PNEI, e l’organizzazione dell’Io) e della tripartizione (sistema neurosensoriale, sistema ritmico e sistema metabolico) e ciò ci permette di capire in maniera più particolare e affine alla fisiologia umana la comprensione del rapporto degli alimenti con l’essere umano. Secondo l’antroposofia la relazione dell’uomo con il suo ambiente si sviluppa su tre livelli: 32 medicina naturale - novembre 2012 Modulo didattico 6 1. attraverso il sistema neuro-sensoriale il mondo esterno è trasformato in rappresentazioni e quindi “metabolizzato” attraverso la memoria: in questo livello subentra maggiormente il corpo eterico; 2. attraverso il sistema metabolico le sostanze esterne vengono gustate e elaborate in noi stessi: nel processo di degradazione il ruolo più importante lo gioca il polo neurosensoriale; 3. attraverso il sistema ritmico, il processo respiratorio mette in rapporto l’uomo con tutto ciò che è aereo. Possiamo ben capire che il rapporto tra questi tre sistemi determina un’interazione così sottile da creare un sistema d’interscambi molto importante a livello fisiologico; quando l’uomo è sommerso da un’incessante numero di rappresentazioni che arrivano a livello della coscienza, i processi digestivi e la nutrizione possono risultare perturbati. L’organizzazione dell’Io e il corpo astrale sono sollecitati e ritenuti nel sistema neuro-sensoriale: ne segue una presenza diminuita a livello degli organi digestivi; la degradazione degli alimenti si fa in maniera incompleta e la nutrizione può diventare insufficiente. Nel processo digestivo avviene un confronto intenso tra l’uomo e la sostanza: in Tabella 1 si evidenziano i vari rapporti tra i diversi elementi e gli organi addominali. Si è sempre comparato l’uomo a un Tabella 1. Rapporti tra i diversi elementi e gli organi addominali TERRA (solido) cavo orale ACQUA (liquido) stomaco ARIA (gas) intestino CALORE sangue microcosmo in rapporto al macrocosmo che ingloba tutto l’universo: quindi tutti i processi che si sviluppano nell’uomo sono il riflesso di un processo macrocosmico. Nello stesso modo di una pianta che si sviluppa da un seme per consumarsi in un profumo aeriforme così il bolo alimentare, solubilizzato, giunge a un grado d’esistenza non materiale. Si può dire che le sostanze alimentari si appassiscono nel metabolismo, come la pianta si appassisce nel calore estivo. Nel sistema digestivo umano avviene una dematerializzazione delle sostanze. Quando l’uomo digerisce, le sostanze alimentari si trasformano nel microcosmo umano; l’organizzazione dell’Io crea una nuova sostanza specifica nello stesso modo che l’irraggiamento solare produce una nuova pianta de novo: questa costruzione è limitata al sistema neurosensoriale. Se la coscienza dell’uomo, il suo Io, non sono abbastanza forti per operare questa metamorfosi, la sostanza alimentare diventerà corpo estraneo e verrà espulsa. Si è sempre comparato l’uomo a un microcosmo in rapporto al macrocosmo che ingloba tutto l’universo: quindi tutti i processi che si sviluppano nell’uomo sono il riflesso di un processo macrocosmico. 33 medicina naturale - novembre 2012 Corso ECM a distanza q La sostanza umana elaborata deve rivestire una qualità conforme alle forze dell’Io umano. La digestione significa dunque una spiritualizzazione della materia e un’incitazione delle forze dell’Io a creare una sostanza umana strettamente individuale. Nel processo digestivo avviene un confronto intenso tra l’essere umano e la sostanza alimentare. Il processo digestivo viene descritto come un passaggio in cui gli alimenti da una parte perdono il loro nesso con la natura esterna, dall’altra acquisiscono “corporeità” umana. I 2/3 dei pazienti in visita gastroenterologica sono affetti da disturbi funzionali, i principali sono la dispepsia funzionale e la sindrome del colon irritabile. Dispepsia funzionale U 1 “tipo ulcera” U 2 “tipo discinetico” U 3 “tipo reflusso” La dispepsia funzionale “tipo ulcera” è caratterizzata da dolori crampiformi e tensione muscolare, ipersecrezione acida, aumento della peristalsi e ipersalivazione, che illustrano un chiaro segno di eccessiva attività del corpo neuro-sensoriale o “astrale”; solo così è comprensibile come l’iperattività astrale nella regione dello stomaco generi l’iperacidità e i fenomeni ad essa connessi. Viceversa la dispepsia funzionale “tipo discinetico” dimostra una debole attività del corpo “astrale” ed è caratterizzata da perdita di appetito, nausea, senso di pienezza, eruttazioni, sintomi che denotano un corpo “astrale” che ha difficoltà a creare un “legame” con il corpo eterico; nella dispepsia funzionale “tipo reflusso” il movimento non è più di tensione, ma retropulsivo: il corpo “astrale” ha un atteggiamento di “retropulsione” dal corpo eterico. Terapia antroposofica Tipo ulcera Nel 1° tipo (ulcera) saranno necessari farmaci che dovranno determinare un riduzione dell’attività distruttiva del corpo astrale e un rallentamento dello stato di tensione, come la Chamomilla o la Belladonna. Nel 2° tipo (discinesie) si dovrà ricollegare in “armonia” sia il corpo “astrale” che quello “eterico”, soprattutto attraverso le sostanze amare. Nel 3° tipo (reflusso) i farmaci utilizzati (Chelidonium e Colocynthis) dovranno aiutare il corpo astrale a ritirarsi dal suo gesto di “repulsione”. La comparsa di acidità è sempre espressione di iperattività astrale nel chimismo dell’organismo. Ad esempio la Robinia è un rimedio specifico per l’iperattività del corpo astrale nel tratto digestivo, in particolare nello stomaco. L’ipersecrezione acida che ne deriva produce molto rapidamente un’insufficiente digestione di amidi e proteine. Una famiglia di piante fondamentale nella terapia dei disturbi gastrici sono le Solanacee, contenenti quantità considerevoli di alcaloidi. Belladonna L’assunzione di piccole dosi dinamizzate di Belladonna provoca una reazione interessante: è un processo che assomiglia all’atto del Nel 1° tipo (ulcera) saranno necessari farmaci che dovranno determinare un riduzione dell’attività distruttiva del corpo astrale e un rallentamento dello stato di tensione, come la Chamomilla o la Belladonna. 34 medicina naturale - novembre 2012 Modulo didattico 6 risveglio, quando i sensi ancora non percepiscono nulla e la percezione sensoriale è allo stato di coscienza di sogno. L’intossicazione provoca nell’uomo lo stesso fenomeno dei “sogni allo stato di veglia”. Il rimedio dinamizzato di Belladonna permette al corpo astrale di ricollegarsi in modo sano ai processi liquidi e di calore nel sangue spingendolo ad immergersi in essi. Quando il corpo astrale agisce in questo modo, cioè “dall’interno” del sangue, l’organizzazione neuro-sensoriale si libera e il crampo che afferrava la muscolatura liscia degli organi cavi si scioglie. Nella dispepsia funzionale “tipo reflusso” è importante sottrarre il corpo astrale dal suo “ritirarsi” dal corpo eterico. Nicotiana tabacum Dato che lo spasmo si estende dai vasi agli organi addominali e pelvici, Nicotiana tabacum invece è indicata anche in caso di crampi allo stomaco, coliche intestinali con diarrea e spasmi pelvici. Si ristabilisce così un equilibrio armonico tra attività nervosa superiore e attività vegetativa inferiore. Le sostanze amare stimolano il lavoro dell’organizzazione dell’IO nell’attività digestiva. La qualità dell’impegno e del lavoro effettuato dall’individualità interiore di una persona sul proprio corpo, dipende fortemente dalla buona qualità della sua attività digestiva. Genziana Le foglie di Genziana sono a margine intero, opposte e sessili, mentre l’infiorescenza gialla è posta a gruppetti nell’ascella fogliare. Ciò indica che i principi della foglia e del fiore rimangono connessi al germoglio vegetativo. Questo gesto funzionale si manifesta anche nel fatto che la pianta fiorisce molto tardi, anche dopo dieci anni e mostra come il fiore sia legato all’elemento liquido-chimico della pianta, specialmente con la radice che contiene olio e zucchero. Il principio della radice si arrampica lungo il principio della foglia fino ad arrivare alla regione dei fiori. Così la Genziana risulta essere un organismo fortemente unificato nei suoi tre aspetti di fiore, foglia e radice. Steiner disse che la Genziana riflette l’insieme dell’organizzazione digestiva umana. Artemisia absinthium e Anagallis L’effetto di Artemisia absinthium è legato con il principio della foglia che è in relazione con l’organismo liquido, particolarmente con il fegato. Un più forte inserimento dell’elemento aereo indica l’attivazione del corpo astrale nei liquidi: la secrezione è stimolata, specialmente in relazione all’attività epatobiliare. Il contenu- to in silice della cenere è anche un indicatore del suo effetto sull’organizzazione dell’Io. L’Anagallis agisce nelle profondità dell’intestino nei disturbi digestivi dispeptici. Tipo reflusso Nella dispepsia funzionale “tipo reflusso” è importante sottrarre il corpo astrale dal suo “ritirarsi” dal corpo eterico. Bolus alba Il Bolus alba comp. è farmaco d’elezione per tutti i processi dispeptici. L’importanza di Bolus alba sta nella sua capacità, in condizioni chimiche di neutralità, di fissare l’acqua in eccesso e di gonfiarsi considerevolmente, formando così la superficie più ampia possibile, condizione essenziale per una buona digestione nella regione dell’intestino tenue. Il cibo masticato viene trasformato nello stomaco (dalla pepsina e dall’acido cloridrico) e nel duodeno (dalla bile e dagli enzimi pancreatici), fino all’intestino tenue, dove è ridotto a chimo uniforme, una sorta di amalgama liquefatto, eterizzato, demolito. Bolus alba guida le sostanze nutritive ad una condizione adeguata per il successivo assorbimento intestinale. 35 medicina naturale - novembre 2012 Corso ECM a distanza q I soggetti che più facilmente vanno incontro a ulcere o a ernie jatali sono i fluorici e i luetici in cui abbiamo una lassità legamentosa e la tendenza alle ptosi e alle ernie. 5. Medicina omeopatica L’omeopatia divide gli individui in base al genotipo in varie costituzioni e in base al fenotipo in miasmi. Delle tante scuole costituzionali prendiamo in esame quella di Nebel e di Vannier, il primo divideva i soggetti in calcarea carbonica, calcarea phosphorica e calcarea fluorica, mentre il secondo in carbonici, fosforici, luetici, sulphurici, e tubercolinici. Premesso che difficilmente incontriamo delle costituzioni pure, ma quasi sempre l’unione di più tendenze costituzionali, senza entrare nei particolari, i soggetti che più facilmente vanno incontro a ulcere o a ernie jatali sono i fluorici e i luetici in cui abbiamo una lassità legamentosa e la tendenza alle ptosi e alle ernie. Per la teoria dei miasmi che riflette invece la visione fenotipica e psicologica caratteriale distinguiamo la psora, in cui tutto è rallentato, la sicosi, in cui si ha accelerazione ed iperproduzione, e la lue, in cui si ha disordine e sovversione dei normali processi fisiologici. Quindi le forme croniche e atrofiche sono a carico principalmente della psora, quelle infiammatorie ed ipertrofiche della sicosi e quelle distruttive della lue. Terapia omeopatica Reflusso gastroesofageo Nel reflusso gastroesofageo, spesso legato ad ernia jatale, i 2 rimedi omeopatici più impor- tanti sono Argentum nitricum che presenta eruttazioni frequenti e sonore, aggravamento da sostanze zuccherine e spesso lo psichismo classico dell’ansia di anticipazione e precipitazione (analogicamente legata al reflusso) e Iris versicolor per l’iperacidità gastrica e i bruciori esofagei. Gastrite e ulcera gastroduodenale Anche la gastrite e l’ulcera gastroduodenale vede al primo posto Argentum nitricum con il suo psichismo ansioso di fare tutto in fretta e la tendenza delle mucose ad ulcerare. I disturbi gastrici di Argentum nitricum sono accompagnati quasi sempre da eruttazione, è presente dispepsia con flatulenza; si ha la sensazione che lo stomaco scoppi per il gas, le eruttazioni sono difficoltose e seguite da emissione violente di gas. Nella gastrite cronica dobbiamo prendere in considerazione Lycopodium clavatum con la sua insufficienza epatica, la concomitanza di fame e dolore, la sonnolenza post-prandiale come Nux vomica (altro rimedio utile nei disturbi gastrici soprattutto dovuti ad eccessi di vino, caffe e sostanze tossiche), ma a differenza di quest’ultimo è peggiorato dalla siesta. Nella gastrite ipercloridrica due sono i rimedi di elezione Iris versicolor con vomiti acidi e biliari e Robinia con vomiti acidi che irritano i denti. Per la gastrite ipocloridrica invece il rimedio più ricorrente è Abies nigra. Occorre comunque tener presenti anche altri rimedi come Arseni- 36 medicina naturale - novembre 2012 Modulo didattico 6 cum Album legato a intossicazioni alimentari e Phosphorus con ipersensibilità epigastrica, rigurgiti alimentari, bruciori migliorati temporaneamente dall’acqua fredda. Sia Arsenicum che Phosphorus sono caratterizzati dalla gran sete. Ulcere Nelle ulcere ricorrono sempre gli stessi rimedi, al primo posto Argentum nitricum, seguito da Arsenicum album, Nux vomica, Lycopodium clavatum e Phosphorus. Da tenere in considerazione in caso di ulcere callose anche Graphites che ha la caratteristica di migliorare mangiando. Per le riacutizzazioni stagionali dell’ulcera duodenale può essere utilissimo Cuprum metallicum. Occorre comunque tenere in considerazione che la scelta di un rimedio omeopatico non deve esser fatta solo in base ai sintomi di organo, ma in base a tutto il quadro sintomatologico del rimedio e alla sua corrispondenza con il soggetto in esame. 6. Medicina omotossicologica L’omotossicologia trova indicazioni soprattutto nella gastrite cronica che secondo questa medicina è una lesione dei tessuti in fase di impregnazione secondo la tavola delle omotossicosi. Pertanto, oltre ai rimedi specifici in composizione omotossicologica come Nux vomica, Cuprum, Mucosa compositum e Tormentilla, per il meteorismo è opportuno affiancare un trattamento drenante con rimedi a epicentro linfatico ed epatico. La corretta attivazione di tessuti sani tramite l'associazione di rimedi è infatti uno dai cardini della omotossicologia. L'organo esprimente il sintomo viene aiutato a procedere verso la guarigione attraverso l’attivazione sinergica di tessuti, funzioni e organi che si trovano in sequenza funzionale significativa. In tale senso le "parti integre" di un organismo aiutano quelle malate. Nux vomica in composizione omotossicologica trova applicazione anche nel reflusso gastroesofageo nella gastrite acuta e nell’ulcera gastrica e duodenale. Per quest’ultima dobbiamo prendere in considerazione anche Ipeca e Anacardium in composizione omotossicologica e in caso di ulcera sanguinante Cinnamonium in accordo di potenza. In diverse ulcere dure sclerotiche occorre prendere in considerazione anche Galium e Graphites in accordo di potenza. Una tecnica per aumentare la risposta terapeutica al trattamento omotossicologico è rappresentata dalla agopuntura omotossicologica. In questa tecnica i rimedi omotossicologici, vengono iniettati nei punti di agopuntura indicati per l’affezione in esame. Con il trattamento di agopuntura omotossicologica si attiva un’ottima sinergia tra agopuntura e omotossicologia. 7. Organoterapia L’organoterapia diluita e dinamizzata può fornire risultati eccezionali nella cura di reflusso, gastrite ed ulcera gastro-duodenale attraverso mucosa compositum, mucosa esofagea, mucosa gastroduodenale, stomaco, esofago, tessuto connettivo, Sistema Reticolo endoteliale ecc. 8. Fitoterapia e Gemmoterapia Per il reflusso e per la gastrite abbiamo diversi rimedi fitoterapici la radice di Inula helenium, la corteccia di Marsdenia condurango, la Mentha piperita, il rizoma di Acorus calamus, la radice di Angelica archangelica tutti in Tintura Madre. Tra i Gemmoterapici alla 1DH al primo posto le gemme di Ficus carica e i giovani getti di Juniperus communis. Per le ulcere gastroduodenali si utilizzano le radici di Glycyrrhiza glabra e di Symphytum Officinalis in Tintura Madre e le gemme di Ficus carica alla 1DH. Aloe Un discorso a parte in fitoterapia dobbiamo riservare all’Aloe per le sue eccellenti proprietà su tutto l’apparato gastroenterico. Si tratta di una piccola pianta succulenta della famiglia delle aloacee, largamente diffusa in africa settentrionale e nelle regioni desertiche. In realtà, con il termine Aloe si indicano oltre 360 specie diverse di piante grasse. Pur essendo simile ad un cactus, l’Aloe appartiene alla Famiglia delle Liliaceae. Le numerose specie di Aloe vengono distinte fra loro aggiungendo un secondo nome dopo Aloe; la più famosa tra queste è senza dubbio l’Aloe Vera, le cui foglie sono utilizzate a scopi curativi. È un’erba perenne, alta sino a un metro. Uno dei più importanti mucopolisaccaridi, isolato nella pianta di Aloe, è l’acemannano, il quale opera interagendo con il sistema immunitario. È un potente stimolatore di macrofagi per produrre agenti immunitari, quali l’interferone e l’interleuchina, contenuti nel gel interno alla foglia. L’acemanno agisce inoltre come agente antinfiammatorio, rigenerante, idratante e coesivo e anti-invecchiamento. Nell’Aloe sono presenti anche antrochinoni: l’aloina, l’aloemodina, l’acido aloetico, l’acido cinnamico, l’acido crisofanico con azione antinfiammato- 37 medicina naturale - novembre 2012 Corso ECM a distanza q Nella Medicina tradizionale cinese l’apparato digerente svolge un’azione di integrazione attraverso la trasformazione dei cibi e il trasporto della materia energetica trasformata. ria, cicatrizzante e immunostimolante. L’assunzione di 170 mi di gel, suddiviso in tre momenti diversi della giornata produce: U riduzione del 40% dell’attività putrefattiva e una maggiore assimilazione delle proteine, miglioramento nella composizione della flora batterica intestinale senza utilizzare fermenti lattici o supplementi analoghi, perché l’aloe riesce a creare un habitat ideale per la sopravvivenza e proliferazione di una sana flora batterica. U Inoltre la gravità specifica si avvicina ai valori ritenuti ideali. Ciò porta a una maggior capacità di ritenzione di acqua da parte delle feci e un più rapido transito intestinale. U Ma l’effetto più importante si manifesta sulla riduzione dell’acidità gastrica misurata da una riduzione del pH gastrointestinale di 1,88% unità. Ovviamente, questo effetto è benefico in tutti i casi di iperacidità. 9. Agopuntura Nella Medicina tradizionale cinese l’apparato digerente svolge un’azione di integrazione attraverso la trasformazione dei cibi e il trasporto della materia energetica trasformata. Questa funzione è denominata Zangfu è ha come riferimento principale la coppia funzionale Stomaco Yang e Milza Pancreas Yin. La componente Yang trasforma ed integra, quella Yin diffonde e armonizza. Altre funzioni intervengono però nel processo digestivo come lo Zang del fegato che armonizza e regola le funzioni gastroenteriche. Non bisogna però dimenticare che la collera e le contrarietà influenzano il circolo funzionale epatico e possono quindi squilibrare la sfera digestiva. Così la rabbia inespressa e repressa blocca l’iniziativa e rimane simbolicamente come un enorme macigno sullo stomaco (possibilità di sviluppo di gastrire ed ulcere). In MTC i dolori conseguenti a reflusso, gastrite e ulcera possono essere scatenati da “energie perverse” esterne: caldo, freddo, umidità; alimentazione eccessiva e non equilibrata, eccessiva tensione psichica, blocco di emozioni e sentimenti, stress fisico e psichico. I meridiani e i vasi energetici in rapporto energetico con le affezioni digestive sono: U meridiano del fegato (F) per le reazioni epato-digestive. Agisce in sinergia con la vescica biliare; U meridiano della vescica biliare (VB), agisce in sinergia con il fegato, reazioni epatodigestive; U meridiano intestino crasso (IC) con polarità epatica e colica; U meridiano del triplice riscaldatore (TR) comanda l’assimilazione; U meridiano dello stomaco (S) con polarità gastrica; U meridiano della milza pancreas (MP) con polarità gastrica; U meridiano della vescica (V) con polarità gastroenterica; U meridiano del rene (R) come regolatore dei fenomeni spastici; U vasi meravigliosi yang coppia VB 41 TR 5; U vasi meravigliosi yin coppia MP 4 MC (maestro del cuore) 6. Punti organotropici o tissutali: U Stomaco 36 per tutte le affezioni digestive; 38 medicina naturale - novembre 2012 Modulo didattico 6 U Milza Pancreas 6 per la cronicità delle affezioni digestive; U Vescica Biliare 38 per le affezioni digestive conseguenti ad intossicazioni o abusi. Punti generali per reflusso, gastrite e ulcera: Stomaco 36 + Stomaco 40 + Vescica Biliare 34 + Intestino Crasso 4 Per ulcera gastrica: Vescica 21 Per gastrite Vaso Concezione 6 - 13 - 19 da associare a Stomaco 36 in caso di vomito o diarrea. 10. Modificazione dello stile di vita Il primo passo riguarda una modificazione della dieta e dello stile di vita: si consiglia al paziente di assumere pasti piccoli e frequenti. Attraverso la dieta si vanno a ridurre le complicanze del reflusso legate alla mobilità esofagea, attraverso la riduzione del bolo alimentare e l’esclusione dei cibi irritanti. Bevande gasate, caffè (anche decaffeinato), alcoolici, cibi grassi, cioccolata, menta sono reflussoge- ni perché aumentano il rilascio dello sfintere esofageo. I succhi acidi come arancia e pomodoro vanno altresì evitati perché irritano la mucosa esofagea. È fortemente raccomandata anche la cessazione del fumo: anche il fumo, infatti, favorisce il reflusso di acido nell’esofago. Particolarmente consigliato è, inoltre, passeggiare al termine di un pasto. Già secoli fa, la Scuola Salernitana consigliava “post prandium lento pede deambulare“ (“dopo un pasto, passeggiare lentamente”). Sebbene a quei tempi non fosse noto il motivo, questo consiglio è tuttora valido, perché camminare facilita il processo di digestione ed evita di assumere posizioni scomode e contratte che possono agevolare il reflusso. Il paziente dovrebbe evitare di coricarsi nelle prime 2-3 ore dopo i pasti e dovrebbe dormire con la testa più sollevata rispetto ai piedi. Si raccomanda non di dormire con un cuscino più alto, ma piuttosto di sollevare il materasso con un rialzo in corrispondenza della testiera del letto. © RIPRODUZIONE RISERVATA Bibliografia essenziale U Brigo B. Fitoterapia e Gemmoterapia nella pratico clinica. Grafica Briantea Como 1987 U Daniaud J. Stimulothérapie Cutanée. Maoloin, Paris 1964 U De Souzenelle Annick. Il simbolismo del corpo umano, Servitium editrice, Gorle (Bg), 2000 U Dethlefsen Thorwald. Malattia e destino, Ed. Mediterranee, Roma, 2000 U Farello FE. Malattia e evoluzione, Palermo 2010 U Gasbarrini G, Greco A. Trattato di gastroenterologia Minerva Medica Roma 2001 U Gleditsch MJ. Riflessoterapie. RED, Como, 1991 U Horvilleur A. La prescription en Homéopathie, Vigot Paigi 2004 U Maciocia G. La Clinica in Medicina Cinese. Casa Editrice Ambrosiana Milano 1999 U Quirico E. e PT. Punti e meridiani di agopuntura, UTET, Torino, 1992 U Sponzilli O. Interazioni miasmi e costituzioni nell’equilibrio dinamico del fenotipo umano. Rassegna italiana di medicina omeopatica, Palombi,1,16-24, Roma, 1982 U Sponzilli O. Medicina psicosomatica e medicina cinese. Giornale italiano di agopuntura. C.I.C., 1, 27-34, Roma, 1982 U Sponzilli O. Neuro-endocrino-immunologia ed omeopatia. Secondo natura, Federico Ceratti editore, 39, 32-35, Vignate (Mi),1988 U Sponzilli O. Guarigione Esoterica, Edizioni Mediterranee, Roma, 2002 U Sponzilli O. Emozioni in Movimento, Edizioni Mediterranee, Roma, 2010 U Vannier L. La Typologie, Doin, Paris, 1978 U Huseman F, Wolff O. La medecine à l’image de l’homme EMPR U Walter Holtzapfel. Dans le champ dynamique des organes Editions Medico-Pharmaceutiques Raphael U Rudolf Hauschka. La Natura della sostanza. Editrice Antroposofica U Volker Fintelmann. Médecine intuitive. Aethera editions U Olaf Koob. Si les organes pouvaient parler. Aethera edition U Wilheim Pelikan. Le piante medicinali per la cura delle malattie. Natura e cultura edizioni U Alla Selawry. I Metalli. Aedel Edizioni U Rudolf Steiner, Ita Wegman. Elementi Fondamentali per un Ampliamento dell’Arte Medica, Ed Antroposofica, Milano,1997 39 medicina naturale - novembre 2012 Corso ECM a distanza q Questionario di valutazione dell’apprendimento ECM Scegliere una sola risposta esatta per ogni domanda. Per il superamento del test di valutazione dell’apprendimento è necessario rispondere correttamente all’80% delle domande proposte. Informiamo i lettori che nei questionari online le domande e le risposte saranno pubblicate in ordine casuale (diverso ad ogni accesso al sito), come definito nella nuova normativa ECM dalla Commissione Nazionale Formazione Continua del Ministero della Salute. 1. La gastrite ipocloridrica ha come 5. La gastrite cronica di tipo 2 rimedio più ricorrente? ■ Calcarea arsenicosa ■ Psorinum ■ Abies nigra ■ Platina interessa: ■ La curva dello stomaco ■ L’antro ■ Il fondo gastrico ■ Tutta la mucosa dello stomaco 2. Quale è il rimedio omeopatico più 6. L’ulcera duodenale presenta: importante in caso di ulcera gastrica? ■ Nux vomica ■ Lycopodium ■ Argentum nitricum ■ Pulsatilla 3. Quale di questi gemmo terapici è utile in caso di ulcera duodenale? ■ Acorus calamus ■ Ficus carica ■ Inula helenium ■ Marsdenia condurango 4. Quali sono i due meridiani in relazione diretta con i disturbi gastrici? ■ Fegato - Vescica Biliare ■ Rene - Vescica ■ Triplice Riscaldatore – Maestro del Cuore ■ Stomaco – Milza Pancreas ■ Dolore post prandiale precoce ■ Dolore post prandiale tardivo ■ Dolore prima del pasto ■ Dolore indipendente dai pasti 7. Secondo la MTC qual è l’organo yin accoppiato allo Stomaco? ■ Fegato ■ Rene ■ Intestino tenue ■ Milza Pancreas 8. Quale è il gemmoterapico di elezione nelle ulcere duodenali? ■ Ficus carica ■ Angelica archangelica ■ Marsdenia condurango ■ Mentha piperita 40 medicina naturale - novembre 2012 Modulo didattico 6 9. Qual è il rimedio omotossicologico principe in caso di ulcere sanguinanti? ■ Cinnamonium in accordo di potenza ■ Graphites in accordo di potenza ■ Ipeca in composizione omotossicologica ■ Anacardium in composizione omotossicologica 10. Qual è il rimedio omeopatico collegato ai disturbi gastro-duodenali in cui c’è ansia di anticipazione? ■ Argentum nitricum ■ Nux vomica ■ Lycopodium clavatum ■ Arsenicum album 11. Terapia elettiva antroposofica nelle patologie da reflusso è: ■ Chelidonium ■ Robinia ■ Bolus alba ■ Belladonna 12. Nella medicina antroposofica l’ulcera peptica viene vista come: ■ Un’eccessiva attività della componente neurosensoriale (“corpo astrale”) ■ Una debole attività della componente neurosensoriale ■ Una carenza della componente del ricambio (“corpo eterico”) ■ Una mancanza degli stimoli neuroendocrini MERIDIANI MIOFASCIALI - Seconda edizione PERCORSI ANATOMICI PER I TERAPISTI DEL CORPO E DEL MOVIMENTO Thomas W. Myers 978-88-481-2399-0 • Formato: 21 x 26,5 cm • 312 Pagine 79,90 € Seconda edizione completamente rinnovata, interamente a colori e con DVD allegato! 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Myers, dopo essere stato praticante certificato Rolfer, oggi offre una formazione certificata in Integrazione Strutturale e tiene corsi per il lavoro sul connettivo con il modello dei Meridiani Miofasciali negli Stati Uniti, in Europa e in Italia. Ha pubblicato numerosi articoli e scrive per il Journal of Bodywork and Movement Therapies. Maggiori informazioni sull’autore e il suo lavoro nel sito: www.anatomytrains.it MeridianiMiofasciali_184x120.indd 1 25/05/12 12.28 41 medicina naturale - novembre 2012