in forma VACCINO ANTI HPV Un virus insidioso che può causare il cancro del collo dell’utero e che oggi può essere sconfitto grazie ad un nuovo vaccino. E naturalmente ad un’attenta prevenzione Dott. Filiberto Di Prospero el febbraio 2007 l’AgenN zia Italiana del Farmaco ha autorizzato l’immissione in com- mercio del primo vaccino contro alcuni tipi di Papilloma Virus responsabili della gran parte dei tumori del collo (cervice) dell’utero. Già alcune regioni hanno iniziato la somministrazione del vaccino alla fine del 2007 e le rimanenti lo faranno tra gennaio e giugno 2008. Si tratta della prima campagna vaccinale italiana contro un tumore. Il cancro della cervice uterina Il carcinoma della cervice uterina 20 www.conad.it rappresenta la seconda neoplasia maligna che interessa la donna ed è considerato ad oggi causa di 500.000 decessi ogni anno nel mondo; in Italia sono circa 1700 le donne che muoiono ogni anno per questa malattia. L’incidenza più elevata si registra intorno ai 45 anni mentre è raro il riscontro prima dei 25. Da molto tempo si era notato che il rischio di contrarre questo tumore è direttamente correlato al numero di partner sessuali ed all’età del primo rapporto; studi successivi in effetti hanno ampiamente dimostrato che la sua causa è legata ad un virus sessualmente trasmissibile denominato Human Papilloma Virus (HPV). Conosciamo il nostro nemico L’HPV appartiene al gruppo dei Papovavirus, virus molto diffusi che possono causare infezioni della pelle e delle mucose. Ne esistono almeno 100 tipi diversi e la loro trasmissione avviene LINK CONSIGLIATI www.ministerosalute.it www.salutedonna.it www.saperidoc.it www.fda.gov/womens/getthefacts in forma Modello 3D del Virus del Papilloma Il Pap-Test. Prevenire è già possibile Proprio l’esistenza di un periodo di trasformazione cellulare (anche di 30 anni) tra prima infezione ed insorgenza del tumore ha consentito a George Papanicolau, un medico americano di origine greca, di ideare un esame citologico (il Pap Test) di semplice esecuzione e dal costo molto contenuto capace di individuare precocemente le alterazioni cellulari che portano al tumore. Il Pap-Test è consigliato in Italia nella popolazione femminile tra i 25 ed i 64 anni con periodicità non superiore ai 3 anni. Il vaccino Il vaccino tende a creare una risposta immunitaria protettiva contro 4 tipi (ceppi) del virus: HPV 16, 18, 11, 6. Il tipo 16 e 18 sono da soli i maggiori responsabili del tumore del cancro cervicale mentre il tipo 11 e 6 sono perlopiù correlati a lesioni benigne chiamate condilomi. La creazione di una risposta immunitaria consente all’organismo nel caso di un futuro contatto con uno di questi virus la sua immediata eliminazione. per via sessuale. Si calcola che il 75% degli uomini e delle donne nell’arco della vita viene in contatto con uno di questi virus, ma fortunatamente nel 90% dei casi il sistema immunitario riesce ad eliminarli. Fortunatamente inoltre solo alcuni di essi, in particolare il tipo16 e il tipo 18 sono stati considerati la causa del cancro del collo uterino. Il virus interagendo con la struttura nucleare delle cellule inizia una serie di trasformazioni che progressivamente portano all’insorgenza del tumore. Vaccinarsi. Quando e come Avendo una funzione preventiva deve essere quindi praticata prima della possibile esposizione al contagio che avviene con l’inizio dei rapporti sessuali; ecco quindi che la popolazione delle dodicenni è sembrata quella più idonea La vaccinazione ha la massima efficacia nelle donne che non sono state contagiate dal virus HPV ma non è controindicata anche a chi potrebbe già aver contratto l’infezione ed avere quindi un’età “più avanzata”. Direi che in questi casi si dovrebbe discutere l’opportunità del vac- PROBLEMATICHE APERTE La vaccinazione anche se efficace non annulla completamente il rischio di contrarre il tumore della cervice uterina e la durata della protezione non è stata ancora chiarita, sembrerebbe comunque efficace per almeno 5 anni. Riguardo la sicurezza dobbiamo dire che purtroppo l’esperienza clinica ed il numero di donne trattate è ancora limitato. Va infine sottolineato che le donne vaccinate devono continuare ad effettuare regolarmente il Pap-Test, che rimane un strumento insostituibile nella lotta al cancro cervicale. cino con il proprio Specialista Ginecologo. I programmi di vaccinazione già attivati o in corso di attivazione in Italia prevedono il coinvolgimento (gratuito e quindi a carico del SSN) di tutte le ragazze nel dodicesimo anno d’età. Alcune regioni hanno esteso la vaccinazione anche alle ragazze di 15, 18 e 25 anni. Il vaccino è anche venduto nelle farmacie e può essere acquistato con ricetta medica. Viene somministrato con una iniezione intramuscolare (regione deltoidea) da ripetere dopo 2 mesi e dopo 6 mesi dalla prima dose. bene insieme 21