ASS/PREVENZIONE Occhio al vaccino delle ragazze Protegge dal Papilloma virus e dal tumore del collo dell’utero Non è sempre un argomento semplice da affrontare, in famiglia. Perché riguarda la salute delle figlie. Ma evocando la prospettiva della loro sessualità, in anni in cui i genitori spesso le considerano ancora delle bambine. Eppure il vaccino che protegge dall’Hpv, il papilloma virus responsabile del virus della cervice uterina, va effettuato proprio a quell’età: perché per essere efficace va eseguito con un certo anticipo rispetto l’attività sessuale che è la principale via di contagio. A ribadire questa necessità sono state, di recente, alcune iniziative promosse dall’assessorato alla Salute della Regione che hanno riportato all’attenzione pubblica questa questione così delicata per la salute delle donne. Le infezioni da Hpv sono infatti molto comuni sia tra i maschi che tra le femmine e rappresentano un serio elemento di rischio. “Alcuni di questi virus possono causare il cancro del collo dell’utero – spiega Fulvio Zorzut, del Dipartimento di prevenzione dell’ASS – Si tratta dunque dell’unico tumore che si può prevenire con una vaccinazione, purché la si effettui con la tempistica corretta e dunque prima che inizi l’attività sessuale”. I medici consigliano il vaccino perché l’eventualità di contrarre il papilloma con l’attività sessuale è molto frequente. Si stima che il 75 per cento delle donne sessualmente attive se ne infetti nel corso della propria vita. Nella maggior parte dei casi l’infezione guarisce in modo spontaneo. Ma talvolta ciò non accade e si rischia il carcinoma della cervice uterina. Grazie ai programmi di prevenzione, in Friuli Venezia Giulia il carcinoma della cervice uterina rappresenta oggi il quindicesimo tumore maligno per frequenza nella popolazione femminile, con circa 75 nuovi casi e 18 decessi l’anno. Dalla fine del 2008 il vaccino è offerto dall’ASS alle dodicenni e alle quindicenni. Per vaccinarsi, basta attendere la lettera invito che viene inviata a tutte le famiglie interessate. Le ragazze che non si sono vaccinate negli anni precedenti possono farlo, a titolo gratuito, purché non nate prima del ‘93.