AVDA Ass. Vigevanese Divulgazione Astronomica

A.V.D.A.
Associazione Vigevanese Divulgazione Astronomica
Internet www.avdavigevano.com
Indirizzo E-Mail [email protected]
CALENDARIO ASTRONOMICO
MESE DI NOVEMBRE ‘06
Visibilità dei Pianeti:
MERCURIO:
invisibile per quasi tutto il mese per la congiunzione con il Sole, si rende visibile (anche se
con difficoltà perché molto basso sull’orizzonte) al mattino dell’ultima settimana in
direzione Est-Sud-Est.
VENERE:
dopo essere stato in congiunzione con il Sole il giorno 27 del mese scorso, Venere
riappare a fine mese in direzione Sud-Ovest appena dopo il tramonto del Sole, ma ancora
troppo basso per poter essere osservato agevolmente.
MARTE:
riappare nel cielo del mattino, ma a causa sia della vicinanza al Sole, sia della ridotta
luminosità del pianeta, risulta difficilmente osservabile.
GIOVE:
non è visibile perché in congiunzione con il Sole il giorno 21, nella costellazione della
Bilancia.
SATURNO:
anticipando sempre più la levata si potrà osservare verso Est, nella seconda parte della
notte, nella costellazione del Leone.
URANO:
come lo scorso mese è visibile (almeno con un binocolo) per gran parte della notte nella
costellazione dell’Acquario.
NETTUNO:
data la sua bassa luminosità è visibile con un telescopio, agli osservatori più esperti, per
buona parte della notte nella costellazione del Capricorno.
Fasi della LUNA
NOVEMBRE ‘06
giorno
fasi
5
Luna Piena
12
Ultimo Quarto
20
28
Luna Nuova
Primo Quarto
Calendario Lunare creato con Perseus
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Gli eventi del mese:
Congiunzione Luna-Pleiadi: il 6 novembre, nella costellazione del Toro, sarà visibile una
congiunzione della Luna con l’ammasso stellare delle Pleiadi. La Luna sorgerà intorno alle ore 18,
addirittura occultando una parte dell’ammasso, ma l’occultazione sarà difficilmente apprezzabile
perché troppo bassa sull’orizzonte. Bisognerà quindi attendere che il nostro satellite si alzi di più
nel cielo per ammirare la congiunzione. Questo evento ci offre l’occasione di localizzare le Pleiadi
nel cielo di novembre, ma per poterle osservare al meglio, senza il disturbo dato dalla luminosità
della Luna piena, dovremo lasciar trascorrere qualche giorno.
La mappa indica la posizione
della congiunzione LunaPleiadi nella serata del 6
novembre, alle ore 20 circa
in direzione Est.
Le Leonidi: nelle notti del 17 e 18 novembre potremo ammirare il fenomeno dello sciame
meteorico delle Leonidi. Uno sciame meteorico - più noto come fenomeno delle stelle cadenti avviene quando la Terra attraversa l’orbita di una cometa che ha lasciato una scia di detriti;
quando questi detriti (meteoriti) vengono a contatto con l’atmosfera bruciano, lasciando scie
luminose dette meteore o stelle cadenti. Nel caso delle Leonidi, la cometa è la Tempel-Tuttle, e la
Terra attraversa la sua scia ogni anno a novembre. Il nome dello sciame meteorico è dato dalla
posizione del radiante - ovvero il punto di provenienza delle stelle cadenti - che si trova nella
costellazione del Leone. Le previsioni sull’attività dello sciame, pur se difficili, indicano un
probabile picco di attività prima dell’alba del 19.
Una curiosità: questo mese il Sole attraversa ben tre costellazioni, la Bilancia, lo Scorpione e
l’Ofiuco. Quest’ultima costellazione è detta anche “tredicesima costellazione dello Zodiaco”.
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A proposito di Pleiadi…
La congiunzione del 6 novembre ci offre lo spunto per descrivere questo gruppo di stelle facilmente
osservabile in cielo nel periodo autunno-inverno. Le Pleiadi si trovano nella costellazione del Toro e
sono note anche come M45 del catalogo di Charles Messier (celeberrimo astronomo francese del
1700). Il gruppo, conosciuto fin dall'antichità, rappresenta un classico esempio di ammasso stellare
aperto, il più famoso e brillante di tutto il cielo grazie anche alla forma simile a quella del Grande
Carro, naturalmente in versione ridotta.
Le Pleiadi distano dalla Terra circa 380 anni-luce e noi possiamo scorgere a occhio nudo 6-7 stelle,
arrivando con l’uso di un binocolo fino a qualche decina; l’ammasso ne contiene però alcune
centinaia. Le stelle sono immerse in una debole nebulosità azzurra, residuo della nube da cui si
sono formate le stelle stesse; questa nebulosa è visibile nelle fotografie a lunga esposizione.
Le sette stelle più luminose sono conosciute in molte civiltà anche come le “sette sorelle” o le “sette
vergini”, perché secondo la mitologia sono le sette figlie del gigante Atlante e di Pleione: il
cacciatore Orione, innamorato di loro, le inseguì per cinque anni finchè Zeus, impietosito, le
trasformò in colombe e poi in stelle che ancora oggi, guardando il cielo, sembrano inseguite dalla
costellazione di Orione.
Ecco come si presentano le
Pleiadi viste al binocolo; qui sono
indicati i nomi delle sette sorelle
e quelli dei genitori Atlante e
Pleione.
Per meglio apprezzare questo
ammasso si consiglia di osservarlo anche nelle sere successive
alla congiunzione, quando la
Luna non disturba più la visione
delle stelle più deboli.
Le Pleiadi sono facilmente rintracciabili guardando verso Est a
circa 40° di altezza sull’orizzonte,
intorno alle ore 21; si trovano a
una quindicina di gradi di
distanza da Aldebaran, la stella
più
luminosa
del
Toro,
costellazione di cui fanno parte.
Le Pleiadi sono uno degli oggetti celesti conosciuti fin dai tempi più remoti, certamente da oltre
1000 anni prima di Cristo; il loro sorgere eliaco (la prima comparsa nel cielo del mattino, prima del
sorgere del Sole) era un avvenimento astronomico importante nel mondo antico, e Giulio Cesare
fece iniziare il suo calendario da questo giorno.
Almanacco astronomico a cura di Roberto e Marina, A.V.D.A.
(Associazione Vigevanese Divulgazione Astronomica)
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