I Clinica Ortopedica Università di Pisa Direttore Prof. M. Lisanti LESIONI CAPSULO LIGAMENTOSE DELLA CAVIGLIA Master Master fisioterapia fisioterapia Pisa Pisa 2009 Anatomia dell’articolazione tibiotarsica L’articolazione tibio tarsica è un’ artrodia costituita da tibia, perone e dall’astragalo. I due malleoli delimitano un incastro in cui si articola il corpo astragalico Anatomia dell’articolazione tibiotarsica • Il legamento laterale é formato da tre fasci: peroneo-astragalico anteriore peroneo-astragalico posteriore peroneo-calcaneare • IL legamento interno è il legamento deltoideo • L'articolazione sottoastragalica é stabilizzata dai legamenti calcaneo-malleolari e dal legamento a siepe Mobilità della caviglia • La flessione dorsale avviene per la gran parte, nell’articolazione tibio-astragalica, ed é di 20° . • La flessione plantare 50° • L’asse di flessione é obliquo e passa per l’apice dei malleoli Mobilità della caviglia Quando la caviglia flette dorsalmente, l’astragalo provoca un allargamento dei malleoli (a causa della sua forma più larga nella porzione anteriore). La stabilità del mortaio tibioastragalico é direttamente legato a questo "auto-serrage" della puleggia astragalica da parte della pinza malleolare, in funzione del grado di dorsiflessione. I legamenti hanno un ruolo fondamentale nel gioco della stabilità. Mobilità della caviglia L’inversione e l’eversione hanno una modesta ampiezza • L’inversione associa flessione plantare, supinazione e rotazione interna del piede • L’eversione associa flessione dorsale, pronazione e rotazione esterna del piede Traumi capsulo-ligamentosi Tali lesioni sono frequenti in discipline sportive con bruschi cambi di direzioni e salti, quali calcio, pallacanestro, volley, danza… Tibia MM Talus F I i O b M u l a Tib-Fib Lig LM Compartimento laterale flessione plantare, adduzione, inversione Tibia MM F I i O b M u l a Tib-Fib Lig LM Compartimento mediale Abduzione e tallone in eversione . Tibia MM Talus F I i O b M u l a Tib-Fib Lig LM Compartimento mediale Abduzione e tallone in eversione . MM Tibia F I i O b M u l a Tib-Fib Lig LM Nel 10% delle distorsioni si associa una lesione della sindesmosi Tibia MM F I i O b M u l a Tib-Fib Lig LM VALUTAZIONE CLINICA • Limitazione dell’escursione articolare • Senso di cedimento (giving away) • Dolore e dolorabilità locale • Tumefazione ed ecchimosi Manovra del cassetto anteriore Manovra del cassetto anteriore Il Test si considera positivo se Δ≥ 4 mm rispetto al controlaterale • se positivo in flessione plantare lesione PAA • se positivo in posizione neutra lesione del PC •se maggiore positività in dorsiflex che in posizione neutra lesione isolata PAP, rara Talar tilt Evidenzia principalmente la lesione del PC, positivo quando il ballottamento è maggiore di 10°-15° Valutazione clinica e strumentale Radiografie dinamiche (misure comparative dei 2 lati) - 10 a 15° : rottura del peroneo-astragalico anteriore - 20 a 25° : rottura dei 2 fasci - 30° : rottura dei 3 fasci Instabilità tibio-tarsica da lesione della sindesmosi Instabilità tibio-tarsica da lesione della sindesmosi Compressione Extrarotazione Squeeze test Trattamento delle lesioni capsulo ligamentose Lesioni del compartimento esterno Caviglia stabile Caviglia Caviglia instabile stress instabile stress test rx test rx + Trattamento sintomatico Trattamento funzionale Tutore per 3 Sett FKT P.R.I.C.E Trattamento Conservativo Gesso per 3 Sett + Bendaggio per 2 sett +FKT Trattamento delle lesioni capsulo ligamentose Lesioni del compartimento esterno Caviglia stabile Trattamento sintomatico Protection Rest Ice Compression Elevation Trattamento delle lesioni capsulo ligamentose Lesioni del compartimento esterno Caviglia instabile stress test rx neg Classificazione di Lanzetta Grado 0 no interr. lig Grado 1 les. PAA Grado 2 PAA+PC Grado 3 PAA+PC+PAP Trattamento funzionale Tutore per 3 Settimane + FKT Trattamento delle lesioni capsulo ligamentose Lesioni del compartimento esterno Caviglia instabile stress test rx + Trattamento Conservativo Gesso per 3 Sett + Bendaggio per 2 sett +FKT Trattamento delle lesioni capsulo ligamentose Caviglia instabile Stress test Rx + Grave instabilità/ fratture Trattamento chirurgico Sutura dei ligg e capsula + gesso x 3 sett.+ tutore x 4 sett. Trattamento delle lesioni capsulo ligamentose Lesioni del compartimento interno Lesioni incomplete Trattamento incruento con stivaletto per 3 settimane + bendaggio funzionale per 2 settimane e FKT Lesioni complete Trattamento cruento con sutura diretta dei monconi ligamentosi. Reinserzione con ancorette nel caso di avulsioni Trattamento lesioni della sindesmosi Semplici distrazioni ligamentose Lesioni più gravi Trattamento chirurgico con inserzione di una vite transperoneale sopra la rima articolare + apparecchio gessato per 12 settimane (prime 6 di scarico, seconda fase deambulazione libera) 15 gg di scarico + 15 gg di bendaggio funzionale o tutore rigido La rieducazione é una tappa fondamentale del trattamento, per ritrovare una buona stabilità. La rieducazione propriocettiva della caviglia inizierà dopo il periodo di immobilizzazione, quale che sia la gravità della distorsione e qualunque sia il trattamento adottato Il controllo dell’edema L'entità dell'edema perimalleolare laterale che si evidenzia in caso di distorsioni di caviglia in inversione, non è indice diretto di gravità della lesione legamentosa, essendo riconducibile nelle lesioni di 1° grado alla rottura dell'arteriola peroneale o, nelle lesioni di 2° grado, all'interessamento di un suo terminale che attraversa la membrana interossea 4-5 cm sopra il malleolo laterale P.R.I.C.E. Protection Rest Ice Compression Elevation Quale trattamento funzionale ? Protection Rest Tollerabilità Brace Complicazioni > Bendaggio > Tape In acuto viene preferito il brace lace-up o semirigido che consente: •trattamenti associati (strumentali, drenaggio manuale, omeo-fitoterapia etc •diagnosi •valutazione clinico-strumentale progressiva Nel cronico il bendaggio (in assenza di dolore possibilità di personalizzare) Quali tutori ? Il trattamento funzionale con bendaggio in acuto : 1. Bendaggio coesivo per 3-4 gg 2. Bendaggio funzionale elastico statico simmetrico 3. Bendaggio funzionale elastico dinamico asimmetrico Pro: buon effetto sull’edema, meccanico articolare, propriocettivo, esterocettivo Contro: materiali adatti non sempre reperibili, non facile da eseguire, complicanze. Controindicazioni: abrasioni estese, ipoestesia, eccessiva tumefazione e dolore Concessione del carico 1, 2 grado entro i 7 gg 3 grado entro i 14 gg ( 3-7) Bendaggio elastico coesivo (non adesivo) Bendaggio elastico dinamico (adesivo) Il bendaggio elastico nell’instabilità Cronica 1° e 2° (prevenzione della recidiva) Più tollerato e gradito: •meno voluminoso •personalizzabile •minore superficie di vincolo, •minore protezione della cute (a pelle) •> effetto psicologico Il Tape inestensibile (a “8”, tipo Louisiana o a cesto aperto) La stabilizzazione rotazionale della tibia e La stabilità della della sottoastragalica H. Neiger 1988 sottoastragalica calcaneo cuboidea Associare FANS la 1a settimana Terapia topica La rieducazione inizia subito insieme al trattamento La rieducazione si basa su •Recupero precocissimo della motilità articolare •Supporto alla meccanica articolare •Recupero della Forza muscolare •Recupero della Propriocezione •Migliorare il tempo di reazione muscolare •Migliorare il controllo posturale Programma personalizzato a seconda di •Gravità della lesione •Età •Livello sportivo •Tolleranza Instabilità dimostrabile (lassità patologica, alterazione della cinematica articolare, irritazione sinoviale, etc) Instabilità funzionale (insufficienza della propriocezione e del controllo muscolare) Ankle-Hindfoot Scale (100 Points Total) Pain (40 points) None....................................................40 Mild, occasional........................................30 Moderate, daily.........................................20 Severe, almost always present............................0 Function (50 points) Activity limitations, support requirement No limitations, no support.........................10 No limitation of daily activities, limitation of recreational activities, no support.................7 Limited daily and recreational activities, cane.....4 Severe limitation of daily and recreational activities, walker, crutches, wheelchair, brace......0 Maximum walking distance, blocks Greater than 6......................................5 4-6.................................................4 1-3.................................................2 Less than 1.........................................0 Sagittal motion (flexion plus extension) Normal or mild restriction (30° or more)............8 Moderate restriction (15°-29°)......................4 Severe restriction (less than 150)..................0 Hindfoot motion (inversion plus eversion) Normal or mild restriction (75%-100% normal)........6 Moderate restriction (25%-74% normal)...............3 Marked restriction (less than 25% normal)...........0 Ankle-hindfoot stability (anteroposterior, varus-valgus) Stable..............................................8 Definitely unstable.................................0 Alignment (10 points) Good, plantigrade foot, ankle-hindfoot well aligned.....10 Fair, plantigrade foot, some degree of ankle-hindfoot malalignment observed, no symptoms........................5 Poor, nonplantigrade foot, severe malalignment, symptoms .................................................0 Walking surfaces No difficulty on any surface........................5 Some difficulty on uneven terrain, stairs, inclines, ladders...................................3 Severe difficulty on uneven terrain, stairs, inclines, ladders...................................0 Gait abnormality None, slight........................................8 Obvious.............................................4 Marked..............................................0 American Orthopaedic Foot and Ankle Society AJFAT Ankle joint functional assessment tool questionnaire fase post-acuta (circa 7gg dal trauma) Mobilizzazione passiva ed esercizi attivo-assistiti • • • • flessione plantare-dorsale attiva assisitita da supino; inversione-eversione isometrica a bassa resistenza; elevazione dell'avampiede e del retropiede in posizione seduta; crioterapia alla fine di ogni trattamento • stimolano e favoriscono la riparazione tissutale: le fibre collagene del tessuto riparativo si orientano lungo le linee di forza a cui è sottoposta l'articolazione durante il carico garantendo quindi una migliore resistenza meccanica agli stress distrattivi dinamici futuri • mantenimento di buon tono-trofismo muscolare e attività neuromotorie afferenti ed efferenti 2a fase • flessione plantare-dorsale passiva completa, attiva contro resistenza manuale e successivamente contro resistenza elastica progressiva; • esercizi di mobilità sul piano sagittale con tavoletta instabile in stazione seduta; • prono supinazione passiva sotto soglia dolorosa ed attiva-assistita; • esercizi isometrici ad angolazioni progressive sotto la soglia di dolore; • esercizi di programmazione corticale del movimento a carico crescente; • stretching del tricipite surale in stazione eretta. Una mobilizzazione troppo aggressiva favorisce l’instabilità Recupero del controllo neuro-muscolare l'insulto traumatico è in grado di minare i meccanismi neuromuscolari di stabilizzazione e protezione dell'articolazione stessa il training propriocettivo favorisce •lo sviluppo di patterns anticipatori (Atteggiamento Posturale Anticipatorio, A.P.A.) cioè una modificazione del reclutamento muscolare efficace nell'affrontare sollecitazioni potenzialmente distorsive. differente "timing" di attivazione del peroneo lungo e del flessore lungo delle dita rispetto al tibiale anteriore e posteriore creando un pattern stabilizzante più valido nei confronti di sollecitazioni potenzialmente traumatiche Il concetto di propriocettività, inteso come consapevolezza della posizione del corpo e del suo movimento nello spazio, integra tutti i sistemi sensoriali, incluso il feedback da tendini, muscoli ed articolazioni, il sistema visivo, la sensibilità tattile e pressoria ed il sistema vestibolare. percezione della posizione di una parte del corpo nello spazio (joint position sense) e percezione del movimento articolare (kinestesia) possono essere allenate Posturometria dinamica Il varo di calcagno aumenta l’instabilità Nella instabilità combinata della Tibio tarsica e Sottoastragalica è utile il sostegno dell’arco plantare poiché diminuisce la rotazione interna e la adduzione Rinforzo muscolare l'obiettivo da perseguire è l'equilibrio tra flessori dorsali e plantari e tra inversori ed eversori Deficit degli eversori o degli inversori ? deficit a carico degli eversori importante sistema di ammortizzazione Il deficit dei muscoli per l’inversione in contrazione eccentrica Un spostamento in direzione laterale del centro di gravità rende il margine laterale del piede il fulcro di una brusco movimento di inversione. L'azione eccentrica dei muscoli inversori della caviglia, nel controllo delle escursioni del baricentro in senso latero-laterale, gioca quindi un ruolo importante nel mantenimento della stabilità dinamica della caviglia e nel prevenire traumi distorsivi in inversione La debolezza degli inversori può essere inoltre alla base di dolore cronico laterale di caviglia. In questo caso, infatti, il deficit si traduce in una eccessiva pronazione del piede durante il carico, con relativa aumentata compressione del comparto laterale. Maggiore incidenza di distorsioni in inversione in soggetti con deficit dei flessori dorsali. La fatica e l’indebolimento del tibiale anteriore e degli altri estensori influenzano la struttura dinamica dell’arco mediale e facilitano la tendenza all’instabilità medio laterale. Valutazione e training isocinetico La contrazione isocinetica consente di isolare il gruppo muscolare in esame, valutandone l’attività su tutto l'arco di contrazione (resistenza costante) Valutare = correggere il deficit maggiore Il ruolo dei meccanocettori e nocicettori del seno del tarso Se irritati, sopprimono l’attività propriocettiva afferente dei mm. peronei L’anestesia del seno del tarso migliora il Peroneal Reaction Time È necessaria la gestione del dolore e delle lesioni associate Rottura dei peronei INSTABILITA' POSTRAUMATICA DI CAVIGLIA. PLASTICA LEGAMENTOSA IN DAY SURGERY Gian Luigi Canata Centro di Traumatologia dello Sport e Chirurgia Artroscopica Ospedale Koelliker di Torino Risultati Scheda di Kaikkonen A.G. 100 M.L: 100 SD 85 JL 100 CA 100 LE 100 GL 100 FB 100 PL 100 PL 100 DM 85 PV 100 PA 100 FF 100 FC 100 FR 100 NC 100 Risultati eccellenti: 17 Scheda di Ogilvie-Harris AG 24 ML 24 SD 19 JL 24 CA 24 LE 24 GL 24 FB 24 PL 24 PL 23 DM 20 PV 24 PA 24 FF 24 FC 23 FR 24 NC 22 Eccellenti 12 Buoni 5 Risultati recenti della chirurgia Scarse complicanze Buoni risultati anche nella instabilità cronica Conclusioni Il trattamento e la rieducazione della instabilità rieducare una caviglia prevedono: •Buona cultura sulla lesione •Buona conoscenza delle tecniche kinesiologiche e propriocettive •Partecipazione e disponibilità del Pz. Per 40 – 60 giorni 5 day / week •Non trascurare le lesioni associate No incruento a tutti i costi… Il trattamento chirurgico • E’ a volte preferito al gesso nelle distorsioni gravi, soprattutto nei soggetti giovani e sportivi • Consiste nella sutura dei fasci rotti allo scopo di favorire una cicatrizzazione migliore delle fibre • L'immobilizzazione in gesso segue l’intervento, come per il trattamento ortopedico Although 80% to 85% of acute ankle sprains are successfully treated with a functional ankle-rehabilitation program, the remaining 15% to 20% have recurrent ankle instability and reinjury, necessitating surgical intervention. Conclude… that there was not enough evidence from randomised controlled trials to say whether surgery gives a better result than conservative treatment for acute ankle sprain in adults. LESIONE CRONICA