Le rosse pergamene: Il cuore delle periferie / le periferie del cuore Roma ci spalanca le braccia regalandoci uno splendido mattino di sole. Sarà una giornata speciale per noi, due milanesi insignite di un premio per il progetto letterario che stiamo svolgendo al carcere di San Vittore. Siamo emozionate, avremo l’occasione di incontrare personaggi di spicco della letteratura italiana. L’onore della nostra partecipazione ci ha spinte a lasciare casa, lavoro e famiglia per respirare aria di cultura a pieni polmoni. Azzardiamo una visita a San Pietro che raggiungiamo in poco più di un’ora di fila, il tripudio delle opere che salutano il visitatore è una gioia che si rinnova ad ogni occasione. Palazzo Sora è poco distante, varchiamo la soglia, attraversiamo il chiostro ed entriamo in aula magna al primo piano dove ci attende il sorriso caloroso di Anna Manna. Siamo nella sede del Sindacato Libero Scrittori Italiani, dove si svolgerà un’edizione speciale del Premio “Le rosse pergamene”: Il cuore delle periferie / le periferie del cuore. Il professor Francesco Mercadante, presidente del sindacato, inaugura la cerimonia di premiazione e saluta i presenti col suo prezioso intervento rivolto all’amore per la letteratura poetica, che nasce dal centro del cuore e si espande verso i punti più reconditi dell’anima, richiamando le parole di Papa Francesco: “Vicini alla gente, andare nelle periferie, che non sono solo geografiche, ma anche del cuore.” Anna Manna con la gioiosa delicatezza che la distingue, ci annuncia la presenza del poeta Dante Maffia, candidato al Nobel per la letteratura, cui verrà consegnata la targa di ‘Eccellenza italiana’. La sua premiazione è preceduta dalla squisita introduzione di Daniela Fabrizi: due pagine di poesia nella poesia in un’esaltazione dell’attenzione del poeta per l’universo femminile. Dante Maffia legge qualche verso di un sonetto dedicato a Saffo che rapisce l’attenzione di noi, tutti. Per quanto difficile possa essere intervenire dopo tale gloria, Anna Manna lo fa con maestria premiando Antonella Dalmonte, Emanuela Rossi e Carla Russello dell’Associazione Ethos 3000 per il loro toccante cortometraggio sul disagio sociale. Poi siamo noi a salire sul palco, parliamo dei nostri incontri con le detenute di San Vittore e del loro desiderio di evadere con la mente inspirando la nostra libertà ed espirando idee che porteranno alla realizzazione di un romanzo. Mentre esponiamo il nostro progetto, leggo negli occhi del pubblico un interesse sincero per la condizione di queste donne; la loro voce uscirà oltre le sbarre e questo ripaga il nostro impegno. Riceviamo la nostra pergamena e torniamo ai nostri posti in prima fila. Accanto a me siede Dante Maffia, l’emozione è grande, lo saluto prima di allontanarmi da quel luogo ricco di arte e lui mi sorprende: ‘Tenetemi al corrente, ci tengo molto.’ Lasciamo Palazzo Sora, un treno ci attende per il nostro rientro a Milano. Dopo di noi sarà un susseguirsi di premi e omaggi a donne e uomini che si sono distinti per la propria dedizione alla poesia e alle belle lettere… Il piacere di applaudirli è solo rimandato alla prossima occasione. Antonella Cavallo e Sonja Radaelli Nella foto da sinistra: Antonella Dalmonte, Emanuela Rossi, Sonja Radaelli, Anna Manna, Antobella Cavallo, Carla Russello