I risultati del gruppo G124 e le Periferie di Renzo Piano: Torino, Roma e Catania “Periferie. Diario del rammendo delle nostre città” è il primo rapporto annuale del gruppo di lavoro G124 avviato dall’allora neosenatore a vita Renzo Piano ed è stato recentemente presentato. Il progetto nasce dopo la nomina dell’architetto italiano più famoso al mondo, avvenuta il 30 agosto 2013, e dalla sua volontà di dare vita a un progetto di lungo respiro, quale è una nomina pubblica per la durata della vita, nel quale coinvolgere anche i giovani. Perseguendo questo proposito Piano ha così deciso di dare vita a un gruppo di lavoro che, prendendo il nome dal numero del suo ufficio all’interno del romano Palazzo Giustiniani, è costituito da sei giovani architetti e laureati in Architettura selezionati in seguito a bando, retribuiti con lo stipendio che il senatore a vita ha deciso di devolvere allo scopo. E che dovrebbe essere rinnovato ogni anno con un bando nuovo e nuovi giovani. Il lavoro confluito all’interno di “Periferie. Diario del rammendo delle nostre città” è così il frutto delle elaborazioni di Michele Bondanelli, Eloisa Susanna, Roberto Giuliano Corbia, Roberta Pastore, Federica Ravazzi eFrancesco Lorenzi, selezionati fra oltre 600 aspiranti. Lavoro che è stato seguito da tre tutor, che hanno prestato gratuitamente il loro tempo: gli architetti Mario Cucinella (Mario Cucinella Architects) e Massimo Alvisi (collaboratore di Rpbw fino al 2002 e poi fondatore dello studio Alvisi Kirimoto + Partners) e l’ingegnere Maurizio Milan (costante collaboratore di Rpbw, già socio dello studio di ingegneria Favero&Milan e ora titolare di Milan Ingegneria). Convinto che il grande progetto dell’Italia siano le periferie, come ribadisce allo stesso Renzo Piano all’interno della sua introduzione al report, l’analisi del tema è avvenuta per realizzare il disegno di “renderli luoghi felici e fecondi”, cercando di dare risposte a quella che considera la sfida urbanistica dei prossimi decenni: “diventeranno o no parte della città?”. Introdotto dai contributi istituzionali del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del presidente del Senato Piero Grasso, si imposta ruotando attorno alla restituzione di tre micro-elaborazioni progettuali (rammendi), alcune realizzate, collocate dentro altrettanti casi studio cittadini affrontati dal gruppo G124 insieme alla collaborazione di enti e istituzioni locali: Torino (“La città bene comune”, incentrata sulla realizzazione di un piccolo parco nel quartiere di Borgo Vittoria), per cui il sottogruppo costituito da Michele Bondanelli e Federica Ravazzi è stato guidato da Maurizio Milan, Roma (“Incontrarsi sotto il Viadotto”, con un parco lineare che riqualifica il Viadotto dei Presidenti nel III Municipio), Francesco Lorenzi ed Eloisa Susanna con Massimo Alvisi, e Catania (“Buone azioni per Librino”, che propone cinque azioni di intervento su un’area degradata abitata per il 50% da under 33), il siciliano Mario Cucinella insieme a Roberto Corbia e Roberta Pastore. Il tutto accompagnato dai saggi di giornalisti, storici e critici dell’architettura contemporanea, architetti, ingegneri, psichiatri, agronomi, sociologi e insegnanti. Tutto il dossier è scaricabile interamente dalla rete. Copyright © - Riproduzione riservata