18/12/2013 L’APPARATO URINARIO APPARATO URINARIO -DUE RENI: organi di produzione di URINA (acqua+ioni+piccole particelle solubili) (FUNZIONE ESCRETORIA) -VIE URINARIE: 2 URETERI: condotti 1 VESCICA: organo muscolare di deposito temporaneo dell’urina 1 URETRA: convoglia l’urina all’esterno DURANTE LA MINZIONE LA TONACA MUSCOLARE DELLA VESCICA SPINGE L’URINA ALL’ESTERNO DEL CORPO TRAMITE L’URETRA 1 18/12/2013 FUNZIONI DELL’APPARATO URINARIO: FINEMENTE REGOLATE, PER MANTENERE LA COMPOSIZIONE DEL SANGUE ENTRO CERTI LIMITI -REGOLAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE PLASMATICA DI IONI (sodio, potassio, cloro, calcio) -REGOLAZIONE DEL VOLUME E DELLA PRESSIONE DEL SANGUE mediante: 1) Volume di acqua persa con le urine 2) Rilascio di eritropoietina 3) Rilascio di renina -STABILIZZAZIONE DEL PH EMATICO -CONSERVAZIONE DELLE SOSTANZE NUTRITIZIE UTILI: prevenzione dell’escrezione e riassorbimento -ELIMINAZIONE RIFIUTI ORGANICI (urea e acido urico), SOSTANZE TOSSICHE E FARMACI -SINTESI DI CALCITRIOLO (derivato della vitamina D3): stimola l’assorbimento intestinale degli IONI CALCIO -COADIUVA IL FEGATO NELLA DETOSSIFICAZIONE DEI VELENI E NELLA DEAMINAZIONE DEGLI AMINOACIDI( in modo che altri tessuti possano demolirli) APPARATO ESCRETORE ANATOMICAMENTE VARIEGATO!!!! LA MAGGIOR PARTE DEI PRODOTTI DI SCARTO (INSIEME AD ACQUA IN ECCESSO ED ELETTROLITI) VIENE RIMOSSA ED ESCRETA DALL’APPARATO URINARIO (soprattutto composti azotati come UREA (il + abbondante rifiuto organico;scissione degli aa) e ACIDO URICO (riciclaggio delle basi azotate dell’RNA), SOSTANZE TOSSICHE E FARMACI) Contribuiscono: -APPARATO TEGUMENTARIO: sudore (acqua + elettroliti + piccole quantità di rifiuti metabolici es UREA) -APPARATO RESPIRATORIO: ANIDRIDE CARBONICA, ACETONE, ACQUA -APPARATO DIGERENTE: PRODOTTI DI RIFIUTO METABOLICI CON LA BILE E QUANTITA’ VARIABILI DI ACQUA 2 18/12/2013 I RENI -I DUE RENI SONO POSTI AI LATI DELLA COLONNA VERTEBRALE, TRA T12 E L3 -RENE DESTRO: IL POLO SUPERIORE SOLITAMENTE PIU’ IN BASSO RISPETTO AL POLO SUPERIORE DEL RENE SINISTRO. -POSIZIONE RETROPERITONEALE: RENI, GHIANDOLE SURRENALI, E URETERI SI TROVANO IN POSIZIONE RETROPERITONEALE, COMPRESI TRA I MUSCOLI DEL DORSO E IL PERITONEO PARIETALE -RENE DESTRO: FACCIA ANTERIORE COPERTA DAL FEGATO, DALLA FLESSURA EPATICA DEL COLON E DAL DUODENO -RENE SINISTRO: FACCIA ANTERIORE COPERTA DALLA MILZA, STOMACO, PANCREAS, DIGIUNO E FLESSURA SPLENICA DEL COLON LA PORZIONE PROSSIMALE DEL DUODENO è INTRAPERITONEALE, MENTRE LA RESTANTE PARTE è SECONDARIAMENTE RETROPERITONEALE, ED è LOCALIZZATA TRA LE VERTEBRE L1 ED L4. 3 18/12/2013 RAPPORTI DEI RENI CON I MUSCOLI SCHELETRICI DELLA PARETE ADDOMINALE POSTERIORE COSA MANTIENE LA POSIZIONE DEI RENI ALL’INTERNO DELLA CAVITA’ ADDOMINALE? 1) RIVESTIMENTO PERITONEALE SOVRASTANTE 2) RAPPORTO CON GLI ORGANI VICINI 3) STRATI CONCENTRICI DI TESSUTO CONNETTIVO 4 18/12/2013 IL RENE E’ TENUTO SOSPESO DALLE FIBRE COLLAGENE PROVENIENTI DALLA FASCIA RENALE, E RACCHIUSO IN UN SOFFICE CUSCINETTO DI TESSUTO ADIPOSO (protezione dai traumi). CAPSULA FIBROSA (O RENALE): strato di fibre collagene che rivestono la superficie esterna dell’intero organo. E’ costituita da uno STRATO ESTERNO e da uno STRATO INTERNO (quest’ultimo s’invagina a livelli dell’ILO e riveste il seno renale) GRASSO PERIRENALE: circonda la capsula fibrosa FASCIA RENALE: fibre collagene si estendono esternamente dalla capsula renale attraverso il GRASSO PERIRENALE fino allo strato esterno di connettivo denso, detto appunto FASCIA RENALE, che àncora il rene alle strutture circostanti. Posteriormente la fascia renale è unita alla FASCIA PROFONDA che riveste i muscoli del dorso; anteriormente si collega alla superficie anteriore della fascia renale controlaterale e si fonde col peritoneo. Uno strato di GRASSO PARARENALE separa le porzioni laterali e posteriore della fascia renale dalla parete corporea FASCIA RENALE: strato esterno di connettivo denso che àncora il rene alle strutture circostanti. Posteriormente la fascia renale è unita alla FASCIA PROFONDA che riveste i muscoli del dorso; anteriormente si collega alla superficie anteriore della fascia renale controlaterale e si fonde col peritoneo . Uno strato di GRASSO PARARENALE separa le porzioni laterali e posteriore della fascia renale dalla parete corporea Grasso pararenale O GRASSO PERIRENALE IL PANCREAS è UN ORGANO RETROPERITONEALE, SALDAMENTE ANCORATO ALLA PARETE ADDOMINALE POSTERIORE 5 18/12/2013 PTOSI RENALE SPOSTAMENTO DEL RENE A CAUSA DELLA ROTTURA O CEDEVOLEZZA DELLE FIBRE DI SOSPENSIONE DOLORE E ALTRI PROBLEMI DOVUTI ALLA DISTORSIONE DEGLI URETERI O DEI VASI SANGUGNI DURANTE IL MOVIMENTO I RENI -I DUE RENI SONO POSTI AI LATI DELLA COLONNA VERTEBRALE, TRA T12 E L3 -COLORITO ROSSO-BRUNO -FORMA A FAGIOLO: lunghezza 10 cm; larghezza 5,5; spessore 3 cm -FACCIA MEDIALE: depressione detta ILO (ingresso arteria renale e vena renale) -RENE DESTRO: IL POLO SUPERIORE SOLITAMENTE PIU’ IN BASSO RISPETTO AL POLO SUPERIORE DEL RENE SINISTRO. -POSIZIONE RETROPERITONEALE: RENI, GHIANDOLE SURRENALI, E URETERI SI TROVANO IN POSIZIONE RETROPERITONEALE, COMPRESI TRA I MUSCOLI DEL DORSO E IL PERITONEO PARIETALE -RENE DESTRO: FACCIA ANTERIORE COPERTA DAL FEGATO, DALLA FLESSURA EPATICA DEL COLON E DAL DUODENO -RENE SINISTRO: FACCIA ANTERIORE COPERTA DALLA MILZA, STOMACO, PANCREAS, DIGIUNO E FLESSURA SPLENICA DEL COLON - 6 18/12/2013 LA VCI RISALE DIETRO LA CAVITA’ PERITONEALE LA VENA CAVA INFERIORE RACCOGLIE LA GRAN PARTE DEL SANGUE VENOSO REFLUO DAGLI ORGANI SOTTODIAFRAMMATICI, MENTRE UNA PICCOLA QUOTA RAGGIUNGE LA VENA CAVA SUPERIORE ATTRAVERSO LE VENE AZYGOS ED EMIAZYGOS 7 18/12/2013 CAPSULA FIBROSA (O RENALE): strato di fibre collagene che rivestono la superficie esterna dell’intero organo. E’ costituita da uno STRATO ESTERNO e da uno STRATO INTERNO (quest’ultimo s’invagina a livelli dell’ILO e riveste il SENO RENALE): stabilizzazione di tutte le strutture del seno SENO RENALE: CAVITA’ INTERNA DEL RENE. I VASI SANGUGNI E LINFATICI, I NERVI E L’URETERE PASSANO ATTRAVERSO L’ILO E SI RAMIFICANO NEL SENO RENALE CORTICALE RENALE: colorito rosso-bruno; aspetto granulare MIDOLLARE RENALE: colore più scuro; 6-18 PIRAMIDI RENALI (sottili solchi che convergono verso la PAPILLA RENALE) LOBO RENALE: 1 PIRAMIDE + AREA CORTICALE SOVRASTANTE + PORZIONE ADIACENTE DI COLONNA RENALE 8 18/12/2013 LA PRODUZIONE DI URINA AVVIENE ALL’INTERNO DEI LOBI RENALI, E I DOTTI PRESENTI ALL’INTERNO DI OGNI PAPILLA RENALE PROVVEDONO A SCARICARE L’URINA NEL CALICE MINORE CALICE MAGGIORE: CONVERGENZA DI 4-5 CALICI MINORI PELVI RENALE: RIEMPIE QUASI INTERAMENTE IL SENO RENALE LA VASCOLARIZZAZIONE DEL RENE I RENI RICEVONO 20-25% DELLA GITTATA CARDIACA TOTALE (1200 ml/min): QUANTITA’ DI SANGUE ENORME 9 18/12/2013 10 18/12/2013 IL NEFRONE: L’UNITA’ MORFO-FUNZIONALE DEL RENE NEFRONE: TUBULO RENALE + CORPUSCOLO RENALE CORPUSCOLO RENALE (∅ 150-250µm): CAPSULA GLOMERULARE (O DI BOWMANN) + GLOMERULO RENALE IL TUBULO RENALE INIZIA CON LA CASPULA GLOMERULARE, STRUTTURA A FORMA DI CALICE (∅ 200 µm) GLOMERULO: RETE DI CAPILLARI (50 capillari intrecciati) (avvolto dalla capsula glomerulare così come il cuore è avvolto dal pericardio) ARTERIOLA AFFERENTE. CONDUCE IL SANGUE AL GLOMERULO (variazioni riflesse del suo diametro:variazioni di velocità di filtrazione!!) ARTERIOLA EFFERENTE CAPILLARI PERITUBULARI: circondano il tubulo renale PROCESSO DI FILTRAZIONE:nel corpuscolo renale; la pressione sanguigna spinge acqua e soluti fuori dai capillari nello SPAZIO CAPSULARE in continuità con il lume del tubulo renale FILTRATO O FILTRATO GLOMERULARE O ULTRAFILTRATO: 180 L/gg; composizione simile al plasma ma senza proteine. Spostandosi lungo il tubulo esso cambia gradualmente la propria composizione FUNZIONI DEL TUBULO RENALE: --RIASSORBIMENTO DI TUTTI I SUBSTRATI ORGANICI UTILI ALL’ORGANISMO E PRESENTI NEL FILTRATO --RIASSORBIMENTO DI PIU’ DEL 90% DI ACQUA CONTENUTA NEL FILTRATO --SECREZIONE NEL TUBULO DI TUTTI QUEI PRODOTTI DI RIFIUTO CHE NON SONO ENTRATI NEL CORPUSCOLO RENALE ATTRAVERSO LA FILTRAZIONE GLOMERULARE SISTEMA COLLETTORE: serie di tubi che trasporta il fluido tubulare lontano dal nefrone DOTTO COLLETTORE: riceve fluido da diversi nefroni; INIZIA NELLA CORTICALE E DISCENDE NELLA MIDOLLARE DOTTO PAPILLARE: raccoglie il fluido da diversi dotti collettori e lo drena nel calice minore 11 18/12/2013 I SEGMENTI CONVOLUTI SI TROVANO NELLA CORTICALE DEL RENE, MENTRE L’ANSA DI HENLE SI ESTENDE ALMENO IN PARTE NELLA MIDOLLARE 85% NEFRONI CORTICALI: localizzati quasi completamente nella porzione superficiale della corticale; ansa di Henle relativamente corta; rete ci capillari peritubulari che circondano l’intero tubulo renale 15% NEFRONI IUXTAGLOMERULARI: lunghe anse di Henle che si estendono profondamente nella midollare; I capillari peritubulari sono connessi ai VASA RECTA, capilari lunghi e lineari che decorrono parallelamente all’ansa del nefrone. SONO QUELLI CHE PERMETTONO AL RENE DI OTTENERE UN’URINA PIU’ CONCENTRATA 12 18/12/2013 IL CORPUSCOLO RENALE NEFRONE: TUBULO RENALE + CORPUSCOLO RENALE CORPUSCOLO RENALE (∅ 150-250µm: CAPSULA GLOMERULARE (O DI BOWMANN) + GLOMERULO RENALE IL TUBULO RENALE INIZIA CON LA CASPULA GLOMERULARE, STRUTTURA A FORMA DI CALICE (∅ 200 µm) DAL POLO OPPOSTO AL POLO VASCOLARE (polo delle arteriole) CAPSULA GLOMERULARE: -FOGLIETTO ESTERNO: EPITELIO CASPULARE (O PARIETALE) (EPITELIO PAVIMENTOSO SEMPLICE). ESSO E’ IN CONTINUITA’ CON -L’EPITELIO VISCERALE: riveste i capillari glomerulari. Costituito da PODOCITI: cellule grandi dotate dei complessi processi citoplasmatici detti “PIEDI” che avvolgono la SPESSA MEMBRANA BASALE DEL GLOMERULO SPAZIO CAPSULARE: SEPARA IL FOGLIETTO PARIETALE DA QUELLO VISCERALE FESSURE DI FILTRAZIONE: TRA PEDICELLI ADIACENTI DEI PODOCITI CAPILLARI GLOMERULARI: FENESTRATI CON PORI DI AMPIO DIAMETRO MEMBRANA DI FILTRAZIONE: ENDOTELIO FENESTRATO + MEMBRANA BASALE GLOMERULARE + FESSURE DI FILTRAZIONE FRA I PEDICELLI MEMBRANA BASALE: LAMINA DENSA MOLTO PIU’ SPESSA DELLE COMUNI LAMINE BASALI:limita il passaggio delle proteine plasmatiche di grandi dimensioni. QUANDO LA LAMINA DENSA ABBRACCIA 2 O PIU’ CAPILLARI TRA I RIVERSTIMENTI ENDOTELIALI DI CAPILLARI ADIACENTI SI TROVANO LE CELLULE DEL MESANGIO CELLULE DEL MESANGIO: CELLULE DI SUPPORTO E FAGOCITARIE CAPACI DI CONTRAZIONI PER CONTROLLARE IL DIAMETRO E LA VELOCITA’ DI FLUSSO SANGUIGNO ATTRAVERSO I CAPILLARI (angiotensina II, vasopressina e istamina agiscono sulle loro contrazioni). SONO IN GRADO ANCHE DI PRODURRE RENINA. 13 18/12/2013 ARTERIOLA AFFERENTE. CONDUCE IL SANGUE AL GLOMERULO (variazioni riflesse del suo diametro:variazioni di velocità di filtrazione!!) POSSONO FINIRE NELLO SPAZIO CAPSULARE ANCHE GLUCOSIO, ACIDI GRASSI LIBERI, AMINOACIDI, VITAMINE: QUESTE SOSTANZE POTENZIALMENTE UTILI ALL’ORGANISMO VERRANNO RIASSORBITE PRIMA CHE IL FILTRATO LASCI I RENI: LA MAGGIOR PARTE DEL RIASSORBIMENTO AVVIENE NEL TUBULO CONTORTO PROSSIMALE 14 18/12/2013 LA FILTRAZIONE AVVIENE SULLA BASE DELLE DIMENSIONI DELLE MOLECOLE CHE DEVONO PASSARE ATTRAVERSO LA MEMBRANA (I SOLUTI DI MAGGIORI DIMENSIONI NON PASSANO es proteine plasmatiche) I DIVERSI TRATTI DEL TUBULO RENALE L’URINA CHE GIUNGE A LIVELLO DELLA PELVI RENALE E’ MOLTO DIFFERENTE DAL FILTRATO PRODOTTO A LIVELLO DEL CORPUSCOLO RENALE ANSA DI HENLE: TRATTI SPESSI E SOTTILI: differenza del tipo di epitelio non di diametro del tubulo RIASSORBIMENTO: PROCESSO CHE PUO’ REALIZZARSI SIA PER DIFFUSIONE SEMPLICE CHE MEDIANTE L’INTERVENTO DI PROTEINE DI TRASPORTO LOCALIZZATE NELL’EPITELIO TBULARE LE SOSTANZE RIASSORBITE VENGONO RIVERSATE NEL FLUIDO PERITUBULARE E POI VENGONO REIMMESSE NEL SANGUE SECREZIONE: TRASPORTO DI SOLUTI (es farmaci) ATTRAVERSO L’EPITELIO TUBULARE DAL FLUIDO PERITUBULARE; PROCESSO NECESSARIO PERCHE’ LA FILTRAZIONE NON E’ IN GRADO DI SPINGERE FUORI DAL PLASMA TUTTE LE SOSTANZE IN ESSO DISCIOLTE 15 18/12/2013 EFFETTI DEGLI ORMONI (NEUROSECREZIONI) DELLA NEUROIPOFISI ADH: ORMONE ANTIDIURETICO O VASOPRESSINA: RIASSORBIMENTO FACOLTATIVO DELL’ACQUA DALL’ULTRAFILTRATO • riduce la perdita d’acqua nei reni aumentando il riassorbimento d’acqua dei tubuli contorti distali e dei tubuli collettori (AZIONE ANTIDIURETICA);di conseguenza aumenta anche il volume del sangue; • ad alte concentrazioni ha un effetto di vasocostrizione dei vasi sanguigni periferici, favorendo l’innalzamento della pressione sanguigna; EFFETTI DEGLI ORMONI (NEUROSECREZIONI) DELLA NEUROIPOFISI 16 18/12/2013 REGOLAZIONE DELLA SECREZIONE DELL’ORMONE ADH OSMOCETTORI sensibili alle variazioni di osmolarità del sangue a livello circumventricolare che captano un aumento della concentrazione degli elettroliti nel sangue. • SE L’OSMOLARITA’ AUMENTA I NEURONI PRODUCONO PIU’ ADH; • SE L’OSMOLARITA’ DIMINUISCE, LA PRODUZIONE DI ADH VIENE RIDOTTA O INIBITA, CON CONSEGUENTE AUMENTO DELLA DIURESI REGOLAZIONE DELLA SECREZIONE DELL’ORMONE ADH • PRESSOCETTORI (O BAROCETTORI) posti nell’atrio destro del cuore che segnalano ai neuroni dell’ipotalamo un aumento della pressione sanguigna con conseguente RIDUZIONE della produzione di ADH; • CELLULE DELL’ATRIO DESTRO DEL CUORE che, in risposta all’aumento della pressione sanguigna, producono un ormone, IL FATTORE NATRIURETICO ATRIALE, che riduce la produzione di ADH 17