MEDICAZIONE TORACICA ASHERMAN La medicazione toracica Asherman (ACS, Asherman Chest Seal) è una medicazione adesiva sterile impiegata per il trattamento rapido di ferite aperte al torace o altre ferite penetranti al torace che compromettono o potrebbero compromettere lo spazio pleurico della cavità toracica. Nello specifico, ACS è una medicazione sterile pronta all’uso, impiegata dai primi soccorritori o dal personale del pronto soccorso per il trattamento del pneumotorace aperto o per prevenire il pneumotorace iperteso. Gli attuali protocolli medici prevedono che i primi soccorritori trattino un pneumotorace aperto con una medicazione occlusiva, da fissare alla pelle tramite nastro adesivo, lungo i quattro lati della ferita. Fissando la medicazione su quattro lati, il soccorritore cerca di evitare che l’aria venga aspirata nello spazio pleurico attraverso la ferita. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, questo tipo di medicazione risulta inefficace, poiché non impedisce completamente tale penetrazione d’aria. Di conseguenza, le attuali medicazioni possono produrre complicazioni più gravi e aumentare la morbilità dei pazienti. Ad esempio, un paziente con pneumotorace aperto potrebbe sviluppare un pneumotorace iperteso, se la ferita al torace è stata chiusa completamente con medicazione occlusiva. Di conseguenza, rimane la necessità di creare un metodo e dispositivo rapido che possa essere utilizzato dai primi soccorritori per la gestione efficace del pneumotorace aperto: tale dispositivo dovrà non solo eliminare completamente l’ingresso d’aria nello spazio pleurico – dall’esterno attraverso l’apertura della ferita – ma anche consentire la fuoriuscita dell’aria che si trova all’interno. Come visto in precedenza, un paziente con una ferita aperta al torace e gravi lacerazioni al polmone potrebbe sviluppare un pneumotorace iperteso. Ad esempio, anche se l’aria non entra più nello spazio pleurico attraverso l’apertura creata dalla ferita, il polmone lacerato continuerà a spingere l’aria verso lo spazio pleurico. Ogni volta che il paziente inspira, l’aria intrappolata nello spazio pleurico aumenta, incrementando così la pressione esercitata sul polmone lacerato. Al progressivo collassare del polmone sul lato colpito, la pressione nella cavità toracica colpita continua ad aumentare; di conseguenza la pressione contro il mediastino provoca un tamponamento cardiaco e la compressione del polmone sano. Se la pressione nella cavità toracica supera la pressione del sangue che dai polmoni torna al cuore, il flusso e la pressione sanguigna del paziente calano rapidamente, provocando il decesso. Per prevenire correttamente l’evoluzione di un pneumotorace iperteso, è necessario eliminare il passaggio di aria verso lo spazio pleurico attraverso la ferita, mentre l’aria che proviene dal polmone lacerato deve poter uscire dallo spazio pleurico tramite l’apertura della ferita. Le attuali medicazioni possono essere fissate su tre lati della ferita: il lato non fissato dovrebbe consentire, in teoria, la fuoriuscita dell’aria dallo spazio pleurico attraverso la ferita, durante la fase espiratoria. Quando il paziente inspira, la medicazione fissata su tre lati dovrebbe schiacciarsi contro la ferita, impedendo quindi all’aria di entrare nello spazio pleurico attraverso la ferita. La soluzione della medicazione su tre lati è tuttavia primitiva e non risolve alcuni frequenti problemi, che invece sono superati con ACS. In queste situazioni, spesso la medicazione a tre lati risulta inefficace. Innanzitutto, l’abbondante sanguinamento conseguente alla ferita impedisce al nastro adesivo di far aderire saldamente la medicazione al paziente. In secondo luogo, una volta aperto, la medicazione alla vaselina si raggrinza, rendendo difficile modellarlo attorno al corpo, in particolare in caso di pazienti donne con ferite nell’area mammaria. Pertanto l’aria può sia entrare che uscire dalla cavità toracica, poiché la garza alla vaselina non riesce a sigillare la zona della ferita durante l’inspirazione. Inoltre la vaselina ha un effetto necrotizzante sul tessuto polmonare per cui se penetra nella ferita ed entra in contatto con il tessuto polmonare, potrebbe necrotizzarlo, causando ulteriori danni al paziente e aumentando inutilmente la morbilità, oltre a costituire una complicazione la cui soluzione è costosa e richiede molto tempo. L’uso di una medicazione sui quattro lati in associazione a una lacerazione al polmone o a un pneumotorace iperteso in corso di sviluppo può risultare mortale, a causa dell’aumentata pressione dell’aria nella cavità toracica. Di conseguenza, i primi soccorritori necessitano di una medicazione sterile pronta all’uso, che non richieda di bloccarlo su tre o su quattro lati, prevenendo quindi l’ulteriore morbilità del paziente. La medicazione ACS offre eccellenti caratteristiche di utilità e sicurezza nel trattamento e/o nella prevenzione del pneumotorace iperteso. Un altro vantaggio della medicazione ACS è che può essere impiegata unitamente a una toracocentesi, per estrarre l’aria intrappolata nello spazio pleurico. L’attuale protocollo prevede di eseguire la toracocentesi e rimuovere l’ago dalla cavità toracica, ma esiste un rischio elevato di successivo sviluppo di un altro pneumotorace iperteso, che richiederà di ripetere la procedura. In alternativa, è possibile lasciare in sito il catetere, inserendo il dito di un guanto sterile a occludere il raccordo del catetere. Sulla punta del guanto viene praticato un foro o un’incisione che fungerà da valvola. Il catetere viene quindi fissato al torace con del nastro. Con la medicazione ACS questa operazione è più semplice e facile da eseguire, poiché si consente una gestione più efficace del catetere toracico. È sufficiente lasciare il catetere nel torace e porre la medicazione bendaggio ACS sopra di esso, in modo che il raccordo del catetere si trovi alla base della valvola. In questo modo il soccorritore dispone di una valvola monodirezionale per il catetere, fissata più saldamente al torace rispetto al nastro adesivo utilizzato convenzionalmente. Quando la medicazione ACS è impiegata per il trattamento di un pneumotorace o per la prevenzione di un pneumotorace iperteso, l’estremità della valvola monodirezionale da cui entra l’aria è posta sopra l’apertura della ferita, in modo che l’aria che esce da quest’ultima passi attraverso il dotto della valvola monodirezionale. La superficie adesiva sottostante lo strato impermeabile viene applicata alla cute attorno alla ferita per tenere in posizione il bendaggio. È necessario semplicemente ripulire la zona della ferita con la garza sterile 4 x 4 inclusa nella confezione, togliere la protezione dall’adesivo e applicare la superficie adesiva dell’ACS alla cute, assicurandosi che la valvola si trovi sopra l’apertura della ferita. La medicazione sterile ACS pronta all’uso è studiata per fungere da valvola, consente una più facile applicazione e funziona in maniera più efficace rispetto al trattamento convenzionale di questo grave problema. La medicazione ACS è attualmente coperta da brevetto negli Stati Uniti e in corso di brevetto in oltre 77 paesi. Distribuito da: www.flamor.com FLAMOR s.r.l. a Socio Unico Via Agogna, 20 28100 NOVARA (NO) Tel 0321 442441 Fax 0321 392190 Email: [email protected]